giovedì 28 febbraio 2013

Il papa è arrivato a Castel Gandolfo: “Da stasera inizia l’ultima tappa su questa terra”



CASTEL GANDOLFO - Il Papa saluta i fedeli dal balcone del palazzo
ROMA - Il Papa è arrivato a Castel Gandolfo. L'elicottero con a bordo il pontefice è atterrato nell'eliporto della cittadina sui Colli Albani, a poca distanza dal Palazzo pontificio, dove Benedetto XVI risiederà nei prossimi due mesi. Il Papa è stato accolto dal vescovo di Albano, monsignore Marcello Semeraro, e dalle autorità locali. Nella piazza della Libertà, gremita di fedeli, applausi e preghiere per l'arrivo del pontefice.
Nella piazza della Libertà, gremita di fedeli, applausi e preghiere per l'arrivo del pontefice. Benedetto ha poi rivolto un ultimo saluto ai fedeli. "Non sono più pontefice, ma solo un pellegrino che comincia l'ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra, ma vorrei ancora col mio cuore, col mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, lavorare per il bene della Chiesa e per il bene comune dell'umanità". L'entusiasmo è esploso alle stelle quando il Pontefice è apparso dal balcone e ha detto: "Da stasera inizia l'ultima tappa su questa terra". "Grazie di cuore cari amici - ha aggiunto - sono felice di essere con voi, circondato dalla bellezza del creato".
In precedenza Benedetto XVI si era congedato dai cardinali. "So che il mio successore è seduto tra di voi - ha detto - e prometto a lui obbedienza e riverenza. La vostra vicinanza mi è stata d'aiuto in questi anni". 

Ernesto Mauri nuovo ad di Mondadori. “Lascia” Maurizio Costa


MILANO - Cambio al vertice della Mondadori. Maurizio Costa lascia la guida dell'azienda. Sarà Ernesto Mauri a prenderne il posto come nuovo amministratore delegato. Il cambio della guardia, si legge in una nota, è fissato per il 20 marzo.

Grillo: fiducia? Pd e Pdl la votino a un governo del M5S


ROMA - Botta e risposta a distanza tra Beppe Grillo e Pier Luigi Bersani sul futuro governo. "Come noi rispettiamo gli elettori, anche Grillo li rispetti. I numeri li vede anche lui. Non pensi di scappare dalle sue responsabilità con delle battute", ha dichiarato il leader del Pd rispondendo al messaggio via tweet in cui Beppe Grillo si è rivolto a Pd e Pdl chiedendo di votare un governo M5S. "Ci si vede in Parlamento e davanti agli italiani", ha aggiunto Bersani.

"Se proprio Pd e PdL ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo Governo M5S", ha scritto Grillo su twitter aggiungendo il link a una pagina del suo blog intitolata "Fiducia? What's fiducia" in cui il blogger Claudio Messora ha detto ai grillini: "Voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle".

"Cercate di non farvi fregare - ha scritto Messora - e rimettete, con lucidità, ogni tassello al suo posto. Voi, per la vostra storia e per la natura radicale delle vostre rivendicazioni, che sono quelle che gli italiani vi hanno chiesto esplicitamente di portare avanti, non potete votare la fiducia a un partito che si è reso corresponsabile dello stato in cui versa questo Paese. Tutt'al più, se proprio Pd e Pd-L ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato MoVimento 5 Stelle".

De Gregorio avrebbe ammesso: ho preso soldi da Berlusconi per sabotare Prodi

Il senatore De Gregorio

ROMA - Il senatore De Gregorio avrebbe ammesso di aver ricevuto 3 milioni di euro da Berlusconi per sabotare il governo Prodi: l’ex premier è indagato dalla procura di Napoli per corruzione. E' quanto si evince dagli atti trasmessi dalla Procura a Camera e Senato. 
Nell'inchiesta della Procura di Napoli risulta indagato anche l'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola. Gli sviluppi dell'indagine sarebbero legati anche alle dichiarazioni fatte dal senatore De Gregorio ai magistrati.
Una cassetta di sicurezza nella disponibilita' di Silvio Berlusconi è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Napoli. Contestualmente è stata depositata presso il Senato e la Camera la richiesta di autorizzazione a procedere alla perquisizione della cassetta.
Silvio Berlusconi ha ricevuto dalla Procura di Napoli l’invito a presentarsi per essere interrogato il 5 marzo. L'avviso è stato notificato al leader del Pdl dalla Guardia di Finanza.
''Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l'aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi. Annunciamo fin da ora una grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del Pdl e della democrazia italiana''. Lo afferma il segretario del Pdl Alfano.

Borsa, seduta positiva (+0.59%). Cala lo spread


MILANO - Seduta positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in crescita dello 0,59% a 15.921 punti.
Lo spread Btp-Bund chiude sotto i 330 punti base (327) e il rendimento del decennale italiano e' in calo al 4,73%.

Grillo: “Napolitano, italiano con la schiena dritta”


ROMA - “Napolitano merita l'onore delle armi. In questi anni è stato criticato per molte scelte a mio avviso sbagliate, ma ieri in Germania ho visto, al termine del suo mandato, il mio presidente della Repubblica. Un italiano che ha tenuto la schiena dritta. Chapeau''. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
''Ho letto e naturalmente ho apprezzato queste parole''. Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti che oggi a Berlino gli facevano notare le parole di apprezzamento nei suoi confronti di Grillo.

Ridotta in appello la pena per l’ad della Thyssen. Proteste in aula a Torino


TORINO - E' stata ridotta a dieci anni, nel processo d'appello a Torino, la pena per l'amministratore delegato della Thyssen, Herald Espenhahn, per il rogo che nel 2007 costo' la vita a sette operai. In primo grado era stato condannato a 16 anni e mezzo di carcere. Secondo i giudici della corte d'appello di Torino, che hanno letto la sentenza nella maxi aula 1 del tribunale di Torino, non ci fu dolo.
Urla e proteste in aula a Palazzo di Giustizia hanno accolto la sentenza ThyssenKrupp. Dai familiari delle vittime si levano grida "maledetti". Dal pubblico fanno eco: "Questa è la giustizia italiana, che schifo".

Il Papa saluta per l’ultima volta i cardinali. E alle 17 volerà a Castel Gandolfo

CITTA' DEL VATICANO - Il papa saluta, uno per uno, i cardinali

ROMA - Papa Benedetto XVI ha riunito i suoi cardinali, prima di volare in elicottero verso la sua “pensione”, inizialmente a Castel Gandolfo.
Benedetto si è  rivolto ai presuli riuniti nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, ringraziandoli ancora una volta per il loro supporto e dicendo che nell’affluenza per il suo pubblico addiofinale di ieri "abbiamo visto lo spirito di Cristo. La Chiesa risorgerà". "Tra di voi c'è anche il futuro Papa - ha detto - a cui prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza. La vostra vicinanza e il vostro consiglio - ha continuato - sono stati di grande aiuto nel mio ministero". "Anche per me è stata una gioia camminare con voi in questi anni", ha poi detto il Papa dopo l'indirizzo di saluto del cardinale decano Angelo Sodano. "Il collegio dei cardinali - ha aggiunto - sia come un'orchestra in cui le diversità" possano portare ad "una concorde armonia". Molti i volti commossi, il Papa è apparso sereno e sorridente. La sua dichiarazione è stata breve, dopo di che ha dato una benedizione ed ha personalmente salutato e ringraziato i suoi più stretti consiglieri e ciascuno dei cardinali presenti. Tra i cardinali che il Papa ha saluta nella Sala Clementina c'è anche l'ex arcivescovo di Los Angeles, Roger Mahony, di cui gruppi di cattolici americani hanno chiesto l'estromissione dal Conclave per le sue coperture di preti pedofili. Mahony ha stretto la mano al Pontefice e si è chinato a baciargli l'anello scambiando con lui alcune parole di saluto. E' stata particolarmente lunga e amichevole la stretta di mano di Benedetto XVI con il cardinale di Milano, Angelo Scola, dato tra i più accreditati alla sua successione, durante il saluto del Papa ai cardinali nella Sala Clementina. Il Pontefice e il cardinale Scola si sono intrattenuti a parlare, con fare sorridente, per alcuni istanti. Un momento particolarmente cordiale e sorridente è stato la stretta di mano di Benedetto XVI con il porporato filippino Luis Antonio Tagle, giovane arcivescovo di Manila (55 anni), accreditato tra i "papabili" successori. Tagle si è infatti avvicinato al Papa per dirgli una cosa sottovoce all'orecchio, dopo di che sia il cardinale che il Pontefice sono scoppiati in una risata.
Poco prima delle 17:00, Benedetto lascerà il palazzo per l'ultima volta da papa, percorrerà la breve distanza verso  l'eliporto sulla cima della collina nei giardini vaticani e volerà verso il ritiro di Castel Gandolfo.
Lì, alle 8 di sera - il momento esatto in cui le dimissioni di Benedetto XVI entreranno in vigore - si chiuderanno le porte del palazzo  e le guardie svizzere presenti andranno fuori servizio, la protezione di questo papa essendo ormai finita (passerà alla gendarmeria).

Somalia: amnistia e posto di lavoro per i pirati?



MOGADISCIO - Il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamoud prova a trovare una soluzione per porre fine ai continui attacchi di pirati al largo delle coste della Somalia. Nel corso di un'intervista Mohamoud ha ipotizzato un'amnistia ai giovani pirati sperando di poter offrire loro opportunità professionali.

Bangladesh: condannato a morte leader islamista per atrocità commesse nella guerra d’indipendenza del ‘71

DHAKA - Delwar Hossain Sayeedi (al centro)

DHAKA -  Il tribunale speciale del Bangladesh  ha condannato a morte il leader islamico Delwar Hossain Sayeedi  per crimini commessi durante la guerra di indipendenza del 1971 dal Pakistan .
Arrestato nel giugno 2010, è stato dichiarato oggi colpevole di omicidio di massa, stupri e altri reati commessi durante quel conflitto .
Il leader di Jamaat-e-Islami è la figura più importate del movimento finora condannata dal tribunale. Il partito rifiuta la corte ed ha indetto uno sciopero in segno di protesta.
I critici del tribunale hanno detto che le accuse contro Sayeedi e altri sono motivate politicamente. Ieri, peraltro,  migliaia di persone hanno peraltro inscenato una protesta nella capitale, chiedendo che Sayeedi fosse condannato a morte.
Sayeedi è stato accusato di aver collaborato con il gruppo Al-Badrdurante la lotta per l'indipendenza compiendo numerose atrocità, tra cui l’uso della forza per convertire gli indù all'islam. Secondo i capi d’imputazione, durante la guerra aveva formato un piccolo gruppo di saccheggiatori per colpire le proprietà di bengalesi indù e di coloro che sostenevano l'indipendenza.Lui ha negato tutte le 19 accuse contro di lui, che comprendevano anche i crimini contro l'umanità e il genocidio.
All'inizio di questo mese un altro leader di Jamaat, il Mullah Abdul Kader, è stato condannato all'ergastolo per crimini contro l'umanità. E nel mese di gennaio, l'ex leader del partito Abul Kalam Azad è stato giudicato colpevole in contumacia di otto accuse di crimini contro l'umanità e condannato a morte.
Il tribunale speciale è stato istituito nel 2010 dal governo del Bangladesh per processare le persone accusate di collaborazionismo con le forze pachistane che avevano tentato di impedire che il Pakistan orientale (come il Bangladesh si chiamava allora) diventasse  un paese indipendente.
Ma i gruppi per i diritti umani hanno detto che il tribunale non soddisfa gli standard internazionali.  Jamaat e il BNP accusano il governo attuale di perseguire una vendetta politica.
Secondo stime ufficiali, più di tre milioni di persone sono state uccise in quella guerra.
La guerra d’indipendenza del 1971
  • La guerra civile scoppia in Pakistan, mettendo l’esercito del Pakistan occidentale esercito contro i pakistani d’Oriente che chiedono l'autonomia e in seguito l'indipendenza
  • Forze combattenti costringono circa 10 milioni di civili del Pakistan orientale a fuggire in India
  • Nel mese di dicembre, l'India invade il Pakistan Orientale a sostegno della popolazione del Pakistan orientale
  • Esercito pakistano si arrende a Dhaka e il suo esercito di oltre 90.00 il 16 dicembre 1971

La Borsa sale (+0,49%), lo spread scende


MILANO -  Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. Alla Borsa di Milano l'indice Ftse Mib guadagna lo 0,49% attestandosi a 15.903 punti, mentre il Ftse All Share sale dello 0,46% a 16.868 punti. Un'apertura in linea con le altre Piazze europee: Londra sale dello 0,44%, Madrid guadagna lo 0,93% e Francoforte segna un +0,47%. Bene anche Parigi, in progresso dello 0,51%
Lo spread è in calo a 330 punti.

Riecco Woodcock: Berlusconi indagato a Napoli per corruzione, soldi al senatore De Gregorio


NAPOLI  - Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A quanto si è appreso, l'indagine riguarda l'erogazione di somme di denaro, quantificate in tre milioni di euro, al senatore Sergio De Gregorio in relazione al suo passaggio al Pdl.
L'inchiesta su Silvio Berlusconi, indagato per corruzione a Napoli, è condotta da un pool di magistrati di due sezioni della Procura del capoluogo campano, quella sui reati contro la pubblica amministrazione e la Direzione distrettuale antimafia.
Sulla vicenda indagano i pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, titolari dell'inchiesta che nello scorso anno portò al coinvolgimento del senatore De Gregorio, nonché i pm della Dda Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio. In mattinata sono stati notificati avvisi agli indagati.
Dopo L'esposto di una cittadina sulla lettera con cui Silvio Berlusconi prometteva la restituzione dell'Imu in caso di vittoria, cui e' seguito un secondo esposto, anche la procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo nel registro generale delle notizie di reato (il modello 21) iscrivendo come indagato l'ex premier Berlusconi. Lo scrive il Resto del Carlino. Il reato ipotizzato sarebbe la violazione dell'articolo 96 del testo unico delle leggi elettorali cioe' il voto di scambio.

Roma: giallo, il fotografo dei vip ucciso con un colpo di pistola alla testa sulla sponda del Tevere

ROMA - Il ponte Testaccio, sotto il quale è stato trovato il corpo del fotografo

ROMA - Il fotografo dei vip, Daniele Lo Presti, trovato morto mercoledì a Roma, è stato ucciso da un colpo di pistola alla testa. In un primo momento si era pensato a una caduta accidentale forse dovuta a un malore, poi è stato verificato che l'uomo è stato ferito mortalmente da un proiettile.
Il cadavere di Lo Presti, 42 anni, che lavorava per l'agenzia LaPresse e Dagospia ed operava soprattutto a Sabaudia e Formentera, era stato notato da un passante, lungo un tratto della pista ciclabile sotto ponte Testaccio. A riconoscerlo i colleghi che avevano preso appuntamento con lui per correre insieme. L'uomo indossava una tuta e dei calzoncini sportivi. I colleghi amici, non vedendolo arrivare, avevano cominciato a correre lungo il Tevere da soli finché, arrivati all'altezza di ponte Testaccio, non hanno notato la polizia intorno al corpo. Daniele aveva al collo una chiave, probabilmente della sua auto, ma nessun documento con sé.

Venezia: tangenti, arrestato l’a.d. della società di costruzioni Mantovani

Piergiorgio Baita

VENEZIA - lI nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Venezia ha arrestato Piergiorgio Baita, a.d. e presidente dellaMantovani spa, impresa di costruzioni tra le più importanti del Nordest. L'arresto è avvenuto nell'ambito di un'inchiesta della magistratura veneziana su tangenti. La Mantovani è presente nelle principali opere di quella zona d'Italia, come il passante di Mestre e il Mose di Venezia.
Sono complessivamente 5 le persone arrestate e una ventina le persone indagate dai finanzieri, che stanno eseguendo 45 perquisizioni tra le province di Padova, Venezia, Bologna e Lecco. L'indagine è una propaggine dell'operazione "Aria nuova" che ha portato nel 2011 all'arresto di varie persone tra cui, per corruzione, l'ex ad dell'autostrada Venezia-Padova, Lino Brentan, per aver assegnato lavori a trattativa diretta aggirando le normali procedure d'appalto.
Secondo le prime informazioni gli accusati avrebbero lucrato su alcuni grandi appalti regionali affidati con il metodo del project financing, trasferendo poi illecitamente diverse somme di denaro all'estero. Sono stati per questo sequestrati anche alcuni conti correnti in una banca di San MarinoTra gli arrestati figura anche Claudia Minutillo, che negli anni scorsi ha lavorato in regione come segretaria di Giancarlo Galan. Nell'inchiesta però non figurano coinvolti politici.
Baita le aule di giustizia, addirittura anche il carcere, li ha già conosciuti. Nei primi anni Novanta, in piena bufera di Mani pulite a Milano e quando a Venezia erano finiti sotto inchiesta i ministri Gianni De Michelis e Carlo Bernini per gli appalti veneti, Baita era stato arrestato e aveva illustrato al pubblico ministero il sistema delle tangenti, poi venne prosciolto. Nel 2003 era finito sotto inchiesta per evasione fiscale, ma se l’era cavata con un patteggiamento, una pena di sei mesi, cancellati grazie al pagamento di poco meno di novemila euro

Blitz della polizia contro il clan dei casalesi. Sequestrati beni per 20 milioni, diversi arresti


NAPOLI - Blitz della Polizia contro il clan dei Casalesi: dalle prime ore del giorno centinaia di agenti hanno eseguito in Campania e Toscana diversi arresti nell'ambito di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. I reati contestati ai destinatari dei provvedimenti restrittivi sono, a vario titolo, associazione mafiosa, estorsioni, armi ed altro.
Al blitz, in diverse città della Campania e della Toscana, partecipano anche i reparti di prevenzione crimine e unità specializzate della polizia scientifica per la ricerca di armi ed esplosivo.
Nel corso dell'operazione sono state effettuate numerose perquisizioni n diverse città, finalizzate alla ricerca di armi ed esplosivo. Contestualmente, gli uomini della Direzione investigativa antimafia stanno eseguendo sequestri di immobili, aziende e attività commerciali in città della Campania e della Toscana per un totale di circa 20 milioni.

lva di Taranto, un operaio morto e uno ferito nel crollo di un ponteggio nelle cokerie


TARANTO - Un operaio è morto e un altro è rimasto ferito in un incidente all'Ilva di Taranto. A quanto si è saputo, l'incidente è avvenuto alla batteria 9 delle cokerie. L'incidente causato dal crollo di ponteggio verificatosi alle 5 del mattino. La vittima aveva 42 anni. L'altro ferito non sarebbe in pericolo di vita.
L'operaio morto si chiamava Ciro Moccia, aveva 42 anni ed era un dipendente dell'Ilva. Il lavoratore rimasto ferito si chiama Antonio Liti, ed è un dipendente della ditta Mir. A quanto si è saputo per ora, sono caduti, mentre erano insieme al lavoro sul piano di carico della batteria. Le condizioni di Liti sono gravi.
Dopo l'incidente , l'Ilva ha deciso di sospendere l'attività. "Il presidente e il direttore di stabilimento - si legge in una nota - esprimono la loro vicinanza ai parenti e in segno di cordoglio sono state sospese tutte le attività di stabilimento".

Rieti: macedone uccide la compagna a colpi di mattarello


RIETI - Un uomo di 42 anni, macedone, ha ucciso la compagna di 38 anni, sua connazionale, colpendola più volte con un mattarello. Il delitto è avvenuto in una abitazione di Rieti. Ad avvertire la polizia è stato lo stesso 42enne. Il personale del 118, una volta entrato in casa, non ha potuto far altro che constatare il decesso della donna.
Secondo una prima ricostruzione, fornita dalla questura di Rieti, il 42enne, reo confesso, avrebbe ucciso la sua compagna dopo una lite, colpendola violentemente con il mattarello alla testa e all'addome.
L'uomo si trova in stato di arresto negli uffici della squadra mobile. Nell'appartamento di via Di Mezzo è stata eseguito un sopralluogo del medico legale e del magistrato di turno, mentre la polizia scientifica ha compiuto i rilievi.

mercoledì 27 febbraio 2013

Livigno: un bambino di 10 anni gravissimo per una caduta su una pista di sci


SONDRIO - Un bambino di dieci anni è stato ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale di Sondalo (Sondrio) per le ferite riportate mentre sciava attorno alle 16.30 sui campetti adiacenti alle piste da sci di Livigno. Secondo le prime notizie, il piccolo sciatore sarebbe rimasto vittima di una brutta caduta, senza coinvolgimenti di altre persone. Il bambino sarebbe di nazionalità russa. Con un'eliambulanza del 118 il piccolo è stato poi trasportato in codice rosso all'ospedale, dove avrebbe ripreso conoscenza.

Il candidato cancelliere Spd telefona a Napolitano dopo la frase sui “due clown”. Ma niente cena

Peer Steinbrueck

BERLINO -  Il presidente Giorgio Napolitano ha confermato l’annullamento la cena con il candidato Spd alla cancelleria tedesca, Peer Steinbrueck, in programma a Berlino per la sua frase sui “due clown” (Grillo e Berlusconi) che avrebbero vinto le elezioni italiane. Napolitano ha poi dichiarato: "Il presidente della Repubblica ha per Costituzione il mandato di rappresentare l'unità nazionale, e penso che non sia molto diverso dal rappresentare la dignità nazionale, mi sono sentito investito di ambedue questi mandati e doveri". "Rispettiamo la Germania ma esigiamo rispetto": così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Monaco di Baviera.
Nel pomeriggio si è appreso anche che, dopo il caso diplomatico esploso fra Peer Steinbrueck e l'Italia, c'è stata "una telefonata chiarificatrice" fra l'aspirante cancelliere socialdemocratico e Napolitano, come ha comunicato un portavoce dell'Spd. Nessun commento, per ora, da parte italiana, se non la conferma che la cena non ci sarà.
 I socialdemocratici tedeschi poi hanno preso nettamente le sue difese, rincarando ulteriormente la dose: "Clown è il concetto più morbido che personalmente mi viene in testa su Silvio Berlusconi in questo contesto", ha detto infatti la segretaria generale del partito Andrea Nahles. 
 "Quella che mi sta raccontando è una storia interessante. Ma non la commentiamo". Così il portavoce del governo di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha risposto invece alla richiesta di un parere. 
Prendono invece posizione contro Steinbrueck i liberali tedeschi. "I suoi scivoloni stanno diventando la regola - dice il segretario generale Fdp Alexander Doering -. Le gaffe e il parquet della politica internazionale non vanno bene insieme però. Così si scivola molto facilmente".
Steinbrück era intervenuto a una riunione di partito in Brandeburgo e aveva commentato i successi di Beppe Grillo e Silvio Berlusconi quelli di «due populisti» e «che l'incertezza elettorale emersa dalle urne in Italia e l'eventuale impossibilità di formare un governo possano acuire i problemi dell'eurozona». Riguardo all'orrore «per il fatto che abbiano vinto due clown», l'esponente socialdemocratico, ex ministro delle Finanze, aveva aggiunto che uno «lo è di professione e non si offende se è definito tale», mentre l'altro «è definitivamente un clown con un alto livello di testosterone». Steinbrück, successivamente interrogato sulla possibilità di rivolgere delle scuse ai diretti interessati o a Napolitano,aveva aggiunto «Quel che è detto è detto»
Lo ha ammesso lui stesso che i suoi commenti sono spesso poco felici", disse a gennaio Frank-Walter Steinmeier, il capogruppo della Spd, cercando di giustificarlo. E lui, quando recentemente gli e' stato chiesto se le sue gaffe rischiano di avere un effetto negativo in vista delle elezioni, aveva promesso che si sarebbe astenuto da commenti controversi.

Quello che molti non gli perdonano, al di là di tutto, è una certa ostentazione della ricchezza, che contrasta non solo con il ruolo di leader socialdemocratico, ma anche con la sobrietà incarnata in questi anni da Angela Merkel. Come ricorda Bloomberg, Steinbrueck parti' fin dall'inizio col piede sbagliato la sua rincorsa alla poltrona di cancelliere, quando rese pubblici i proventi della ricchissima carriera di conferenziere. Circa un milione e 250 mila euro guadagnati a partire dal 2009, partecipando a convegni e convention di aziende e banche come Deutsche Bank e JP Morgan.

"Non ha mai smesso di parlare di soldi, dei suoi soldi e del fatto che abbia un rapporto quasi erotico con il denaro", spiegò a Bloomberg Daniel Friedrickh Sturm, autore di una biografia del leader Spd. Del resto, agli occhi dell'elettore tedesco, Steinbrueck, ex ministro delle Finanze nel governo di Grosse Koalition di Angela Merkel, rimane ancora un 'oggetto da decifrare'. Der Spiegel su una copertina di qualche settimana fa si domandava, "Perche' Steinbrueck fa cosi' tanti errori?".


La Borsa ha chiuso in rialzo (+1,77%)


MILANO - Piazza Affari chiude in rialzo. Il Ftse Mib sale dell'1,77% a 15.827 punti. Lo spread scende sotto quota 340.

I nuovi test confermano: tracce di carne di cavallo nelle mitiche polpette Ikea

Le famose polpette in vendita in tutta Europa negli stores Ikea

STOCCOLMA - Tracce di carne di cavallo sono state trovate nelle polpette Ikea. Lo ha comunicato il produttore svedese delle polpette di Ikea, secondo quanto fa sapere l'Agenzia svedese della sicurezza alimentare. I test fatti dal fornitore, Dafgaard, hanno quindi confermato la presenza di tracce di carne equina nei prodotti.
Ieri Ikea aveva annunciato di non aver trovato nessun tipo di carne equina nei primi 320 test fatti sulle polpette. Non si è certi se i nuovi test siano stati fatti sugli stessi campioni delle 320 polpette. La quantita' rinvenuta di carne nei prodotti della Dafgaard, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa svedese TT, sarebbe tra l'1 e 10%.
"In consultazione con il fornitore svedese, Ikea ha deciso di ampliare il divieto di vendita per includere i prodotti della carne tritata di altri fornitori", ha fatto sapere oggi Ikea in una dichiarazione. In Svezia, Ikea ha ordinato negozi a smettere di vendere polpette di vitello Wallenbergare pure come gratin di manzo (kålpudding). Inoltre, ai negozi Ikea in Francia, Spagna, Regno Unito, Irlanda e Portogallo è stato ordinato di smettere di vendere salsicce di Vienna. Tuttavia, le salsicce rimarranno in vendita in Svezia, perché provengono da un altro fornitore. I nuovi divieti si aggiungono a un divieto di livello scattato lunedi, che copre tutti i paesi ad eccezione di Norvegia, Russia e Svizzera. In Polonia, il divieto riguarda solo i prodotti nella sezione svedese del mercato alimentare nei negozi Ikea. "Stiamo prendendo la situazione molto sul serio, è incredibilmente importante per noi che i nostri clienti possano fidarsi ciò che è scritto in etichetta,"  ha dichiarato Ann Holster capo di Ikea Food Sweden. "Stiamo lavorando insieme con i nostri fornitori per vedere come possiamo rafforzare le nostre procedure per evitare situazioni simili in futuro." 

Lucerna: un dipendente dell’azienda il killer che ha ucciso 2 persone e si è suicidato. 5 feriti gravissimi

MUNZANU- Un Suv della polizia davanti alla Kronospan 

LUCERNA - L'assassino che ha sparato uccidendo due operai poi suicidandfsi in una fabbrica di Munznau nel Lucernese, la Kronospan,  aveva 42 anni ed era un dipendente in fabbrica da 10 anni. Ci sono stati anche sette feriti, cinque dei quali in gravissime condizioni. "Gli operai stavano mangiando uno spuntino al bar alle 9 di questa mattina, e c’è stato un massacro", ha detto un uomo che aveva telefonato in fabbrica per controllare come stava suo padre.
L'amministratore delegato di Kronospan, la ditta di proprietà austriaca dove è avvenuto il massacro,  Mauro Capozzo, ha negato le voci che stavano per essere annunciati tagli di posti di lavoro. Ha descritto l'uomo che ha aperto il fuoco come tranquillo e senza pretese. "Uno che quasi non si vedeva e non ci si accorgeva di lui", ha detto "Nell'ultimo anno era cambiato molto - ha raccontato invece un dipendente dell'azienda alla Neue Luzerner Zeitung - spesso parlava da solo, o addirittura lo avevamo visto dialogare con persone invisibili. Accadeva che durante una conversazione cambiasse all'improvviso argomento. Parlare con lui era diventato parecchio difficile". L'uomo era un padre di famiglia che non dava all'occhio con un passato di kickboxer. Sui moventi del gesto, per ora, non si sa nulla. Dalla conferenza stampa indetta oggi dalla polizia cantonale lucernese si è appreso che l'uomo non avrebbe sparato all'impazzata, ma avrebbe rivolto la pistola a determinati colleghi.  La scena del crimine, secondo la polizia di Lucerna è stata  non solo la mensa, ma il laboratorio e il corridoio di collegamento alla caffetteria. Daniel Bussmann, capo della polizia criminale di Lucerna, ha dichiarato: "Il bandito ha usato un fucile e una pistola”.
La Konospan è azienda molto importante a Munznau e dintorni. Dà lavoro a 410 persone e ha un giro di affari di 280 milioni di franchi.
La Svizzera ha uno dei più alti tassi di possesso di armi in tutto il mondo, con una stima di 2.300.000 armi da fuoco di proprietà del paese, otto milioni di persone, ma gli attacchi pistola questi sono relativamente rari.

Napolitano non incontra il candidato premier Spd. Aveva detto: In Italia hanno vinto due clown

Peer Steinbruck

MONACO DI BAVIERA - L'incontro previsto per questa sera tra il presidente Giorgio Napolitano e il candidato premier della Spd Peer Steinbruck è stato annullato su richiesta dell'Italia. 'Mi pare non ci fossero più le condizioni (per un incontro con il candidato premier della Spd - ndr) viste le sue dichiarazioni del tutto fuori luogo o peggio che ha fatto', ha spiegato il presidente Napolitano ai giornalisti a Monaco di Baviera. Il capo dello Stato ha aggiunto che invece le dichiarazioni del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble "sono un esempio di riserbo e rispetto'. 
“Inorridisco per il fatto che abbiano vinto due clown”, aveva commentato l'esito delle elezioni italiane riferendosi a Beppe Grillo, e a Silvio Berlusconi definito “clown con un alto livello di testosterone”. 
Il candidato cancelliere Spd, Peer Steinbrueck, ha "comprensione per la decisione di Giorgio Napolitano". Lo ha detto un portavoce dello sfidante di Angela Merkel all'ANSA, confermando che l'incontro di stasera è stato annullato dopo le dichiarazioni fatte sul voto italiano

Grillo: “Mai voto di fiducia al Pd (nè ad altri). E fa l’elenco degli insulti ricevuti da Bersani

La home page di oggi del blog di Grillo
ROMA - "Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (nè ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle". Lo afferma sul suo blog Beppe Grillo. "Bersani è uno stalker politico. Da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro", scrive ancora Grillo sul proprio blog sotto il titolo "Bersani morto che parla".
Grillo osserva che Bersani "è riuscito persino a perdere vincendo. Ha superato la buonanima di Waterloo Veltroni". Il leader M5S ricorda poi come il segretario democrat abbia "passato gli ultimi mesi a formulare giudizi squisitamente politici" nei confronti suoi e del suo MoVimento elencandoli tutti. Da "Fascisti del web, venite qui a dirci zombie", a "con Grillo finiamo come in Grecia" fino a "Lenin a Grillo gli fa un baffo". 
L'elenco, lungo, conta pure gli attacchi che gli sono stati rivolti direttamente: "Sei un autocrate da strapazzo"; "Grillo porta gente fuori dalla democrazia"; "Grillo porta al disastro" "Grillo vuol governare sulle macerie"; "Grillo prende in giro la gente"; "Nei 5 Stelle poca democrazia"; "Grillo fa promesse come Berlusconi"; "Grillo dice cose sconosciute a tutte le democrazie"; "Grillo? Può portarci fuori da Europa"; "Basta con l'uomo solo al comando, guardiamoci ad altezza occhi, la Rete non basta"; "Se vince Grillo il Paese sarà nei guai".

Lucerna: entra in una fabbrica e spara. Tre morti, compreso il killer

LUCERNA - La polizia davanti alla fabbrica della sparatoria

LUCERNA  -Tre persone sono morte e altre sette sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta all'interno di un'azienda nel Lucernese, in Svizzera. Un uomo avrebbe aperto il fuoco intorno alle 9 nella mensa aziendale della Kronospan, ditta per la lavorazione del legno a Menznau, sparando sui dipendenti che stavano facendo colazione. Alcuni testimoni, citati dai media locali, parlano di un "vero e proprio massacro".
Tra le vittime ci sarebbe anche la persona che ha aperto il fuoco. Almeno quattro feriti in gravi condizioni sono stati portati in ospedale con l'ausilio di tre elicotteri. L'area è stata recintata. Nella fabbrica Kronospan di Menznau, sede principale della società leader nella produzione di pannelli di legno, lavorano quattrocento persone. Come riportato dal giornale locale "Willisauerer Bote", la ditta aveva annunciato una riduzione della produzione.

Renzi: ci stiamo mettendo nelle mani di Grillo


ROMA - “'Che cosa dovrei dire che non ho già detto? E se poi pensano che ora mi metta ad attaccare Bersani non hanno capito niente: io non faccio lo sciacallo''. Secondo un retroscena della Stampa, Matteo Renzi spiegherebbe così il suo "pesante" silenzio di queste ore, mentre come riporta anche un retroscena di Repubblica, non sarebbe intenzionato a partecipare ''ai caminetti, a queste robe qui''.
Secondo la Stampa, al suo staff riunito il sindaco di Firenze avrebbe chiarito che ora sta ''zitto, non faccio polemiche, come dal ballottaggio in poi. Ma non mi si chieda di condividere e, soprattutto, di venire a Roma per fare riunioni di caminetto, come lo chiamano, insieme a Rosy Bindi, non è cosa che faccia per me''. Anche perché ''dovrei ripetere che il nostro compito era snidare gli elettori delusi del centrodestra? Che non bisognava sottovalutare Berlusconi? Oppure che dovevamo fare nostri alcuni temi di Beppe Grillo? Inutile, ora. Inutile dopo aver voluto le primarie salvo poi chiuderle al secondo turno per paura che venissero a votare elettori esterni al centrosinistra: che sono esattamente quelli di cui avevamo bisogno alle elezioni vere e che, naturalmente, non ci hanno votato''. 
Ora la palla però sta al segretario, ''è giusto che sia lui a indicarci la rotta. Annoto solo che ci stiamo mettendo nelle mani di Grillo, gli abbiamo regalato un rigore e ora vediamo come lo calcerà. Naturalmente, pensiamo ai timori in Europa di fronte a un centrosinistra che pende dalle labbra di Grillo''.
In una ultima battuta, il sindaco avrebbe osservato che ''durante le primarie dicevo che con me il Pd sarebbe arrivato al 40% senza al 25. Oggi gli amici mi chiamano per prendermi in giro. 'Caro Matteo, il candidato premier non lo potevi fare, ma come sondaggista hai un bel futuro...''.

Centocinquantamila in piazza San Pietro. Il Papa: momenti non facili


CITTA' DEL VATICANO - Centocinquantamila persone in Piazza San Pietro hanno assistito all’ultima udienza di Papa Benedetto XVI. Il Papa ha percorso la piazza salutando e benedicendo i presenti. Decine di bambini si sono spostati in alcuni punti vuoti della piazza, utilizzando come vie di fuga, per seguire il passaggio di Benedetto XVI  nella papamobile. Molti urlavano 'Benedetto' e per i bimbi e' diventato un gioco seguire il papa lungo il suo tragitto, dietro le transenne, per salutarlo. Con l'inizio della funzione religiosa è poi calato il silenzio. Anche gli striscioni e molte bandiere sono stati abbassati. 
"Sono veramente commosso e vedo la Chiesa viva". Lo ha detto il papa così aprendo l'ultima udienza generale. “Epenso che dobbiamo dire grazie anche perché il tempo oggi è bello". L“Il 19 aprile del 2005 ho pensato: "Signore, che cosa mi chiedi? E' un peso grande quello che mi poni sulle spalle ma se Tu me lo chiedi sulla Tua parola getterò le reti" e "il Signore mi ha veramente guidato". In questi ultimi anni "il cammino della Chiesa ha avuto momenti di gioia ma anche momenti non facili" nei quali "le acque erano agitate, il vento contrario e il Signore sembrava dormire". Lo ha detto Papa Benedetto XVI aggiungendo: "Ho sempre saputo che in quella barca c'é il Signore, la barca della Chiesa non è mia". 'Un Papa non e' solo nella guida della barca di Pietro,anche se è la sua prima responsabilità; e io non mi sono mai sentito solo nel portare gioia e peso del ministero petrino; il Signore mi ha messo accanto tante persone che, con generosità e amore a Dio e alla Chiesa, mi sono state vicine". "Ho fatto questo passo nella piena consapevolezza della sua gravità e anche novità, ma anche con una profonda serenità d'animo". Il Papa ha detto che "in questi ultimi mesi le forze erano diminuite" e di aver "chiesto a Dio" di "illuminarmi" per "prendere la decisione più giusta" per "il bene della Chiesa". "Non ritorno alla vita privata". Benedetto XVI ha spiegato che non avrà "una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze, eccetera. Nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di San Pietro". Il discorso è' terminato con un lungo applauso e una standing ovation dei fedeli durati circa un minuto. Poi molti hanno ritmato con l'applauso delle mani il nome Benedetto acclamandolo. Durante il suo discorso, il Papa è stato interrotto oltre una decina di volte dagli applausi. 

Cadavere bruciato e senza vestiti trovato nelle campagne di Peccioli (Pisa). Auto in fiamme


PISA - Il cadavere carbonizzato di un uomo è stato scoperto stamani in una zona in aperta campagna a Peccioli (Pisa), vicino a una jeep anch'essa bruciata. Sull'episodio indagano i carabinieri che non escludono alcuna ipotesi. Il corpo sarebbe privo di indumenti e vicino è stata trovata anche una corda. I carabinieri sospettano che l'uomo possa essere il proprietario dell'auto, un settantenne.

Regionali: festeggiano Maroni in Lombardia e Zingaretti in Lazio


MILANO Al termine degli scrutini delle elezioni regionali Roberto Maroni vince in Lombardia con 4,6 punti di distacco da Umberto Ambrosoli, Nicola Zingaretti è presidente della Regione Lazio con oltre 11 punti su Francesco Storace, mentre in Molise Paolo Di Laura Frattura stacca di ben 18,9 punti Michele Iorio.
In Lombardia l'ex ministro leghista ha avuto quasi 2 milioni e 460mila voti, il 42,8% delle preferenze, contro i 2 milioni e 195mila voti del candidato del centrosinistra, col 38,2%. La candidata del Movimento 5 stelle Silvana Carcano strappa il 13,6%, mentre Gabriele Albertini non va oltre il 4,1%. Carlo Maria Pinardi di Fare per fermare il declino all'1,2%. Ottimo risultato per Ambrosoli a Milano: 48,3% contro il 34,4 di Maroni. "Dedico la vittoria a Manganelli". Sono le parole di Roberto Maroni, nuovo presidente della Regione Lombardia ed ex ministro dell'Interno, che nel momento del successo ricorda il capo della Polizia, ricoverato. 
In Lazio col 40,6% circa delle preferenze l'ex presidente della provincia di Roma si impone sull'ex governatore candidato del centrodestra, al 29,3%. L'M5s con Davide Barillari si attesta al 20,2%, mentre la lista civica di Giulia Bongiorno si ferma al 4,7%. Alessandro Ruotolo di Rivoluzione civile 2,2%. Alessandra Baldassarri di Fare sotto lo 0,6%. 
In Molise l'era Iorio finisce con un 25,8% delle preferenze accordate all'ex governatore candidato del centrodestra, battuto dall'esponente della coalizione di centrosinistra col 44,7% dei voti. Il grillino Federico Antonio raggiunge il 16,8%, Massimo Romano l'11%. Antonio De Lellis 1,1%; Camillo Colella 0,6%.

Due donne per le presidenze di Camera e Senato?

Marta Grande


Anna Finocchiaro
ROMA -  Il 15 marzo si avvicina e il risiko per la presidenza delle Camere è già partito. Il primo appuntamento del nuovo Parlamento è quello, appunto, di votare i presidenti. E tra i papabili spuntano i nomi di due donne: Marta Grande del Movimento 5 Stelle per Montecitorio (25 anni, la più giovane parlamentare) e Anna Finocchiaro del Pd per Palazzo Madama.
Dalle elezioni è uscito il Parlamento più giovane e con il maggiore numero di donne della storia repubblicana, con una età media di deputati e senatori di 48 anni e il 31% di presenza femminile. E' quanto emerge da un'analisi effettuata dalla Coldiretti dopo lo scrutinio dei voti delle elezioni politiche. I deputati eletti avranno una età media di 45 anni e i senatori di 53 anni. Un consistente ringiovanimento rispetto alla scorsa legislatura in cui - precisa la Coldiretti - l'età media dei deputati era di 54 anni (9 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (4 anni di differenza). Rafforzata la presenza femminile che nella legislatura conclusa era pari al 21% alla Camera e al 19% al Senato: nel nuovo Parlamento saranno il 32% alla Camera e il 30% al Senato. 
Il gruppo parlamentare con l'età media più bassa è di gran lunga il Movimento 5 Stelle, con 37 anni (33 alla Camera e 46 al Senato), davanti a Lega Nord con 45 anni (42 alla Camera e 48 al Senato), al Partito Democratico (Pd) con 49 (47 alla Camera e 54 al Senato), a Sinistra ecologia e libertà (Sel) con 47 anni (46 alla Camera e 50 al Senato), al raggruppamento Lista Monti-Udc-Fli con 55 anni (55 anni alla Camera e 56 anni al Senato) e al Popolo della Liberta' (Pdl) con 54 anni (50 alla Camera e 57 al Senato). 
 Tra i partiti maggiori il più alto numero di donne si trova nelle liste del Pd, con il 41%, che precede Movimento Cinque Stelle al 38%, Pdl e Lista Monti-Udc entrambi al 22%, Sel al 20%, Lega Nord al 14% e Pdl, con il 25,8%. 
Ed è una donna anche la più giovane candidata al Parlamento, come si è detto in parterura: Marta Grande 25 anni, che ha conquistato un posto alla Camera sotto le insegne del Movimento Cinque Stelle nel Lazio mentre il candidato più anziano, Sergio Zavoli (89 anni) è stato eletto nelle liste del Pd al Senato in Campania.
Marta Grande, 25 anni,  è nata a Civitavecchia. Si laurea nel 2009 in Lingue e commercio internazionale presso l'Università dell'Alabama in Huntsville. Tornata in Italia, nel 2010 consegue un master in Studi Europei. Attualmente si sta laureando in Relazioni Internazionali presso l'Università Roma Tre. Nell'estate 2012 segue un corso in relazioni internazionali alla Peking University in Cina. Con un curriculum di studi di tutto rispetto, non mancano le esperienze lavorative: traduttrice ed interprete presso la Top of Alabama Regional Council of Government, nel 2011 ha lavorato come volontaria presso Greenpeace Italia per il referendum sul nucleare. E' entrata nel Movimento 5 Stelle di Civitavecchia nel 2012, anno in cui partecipa alle amministrative.


India: due bimbi muoiono sotto un treno, la folla brucia vivi il capostazione e un altro ferroviere

VIDISHA- La polizia davanti alla stazione distrutta

BOPHAL (INDIA)  - Una folla inferocita per la morte di due fratellini (Mohamed Ali di 5 anni e la sorellina Icra di 9) finiti sotto un treno ha assaltato nella stazione di Gulbanj, a venti chilometri da Vidisha dello stato centrale del Madhya Pradesh nei pressi della capitale Bophal,  uccidendo un dipendente delle ferrovie. L'uomo, riferisce oggi The Times of India, si era rifugiato in una stanza dopo l'assalto della folla alla stazione: gli aggressori hanno poi appiccato le fiamme, e il responsabile è morto nel rogo. Un altro ferroviere è morto per le ustioni all’ospedale. La polizia ha arrestato 10 persone.
I due bambini stavano attraversando i binari da sotto un treno merci fermo, assieme ai  loro genitori. "Sono stati colpiti da un treno che transitava sul binario adiacente appena usciti," ha detto Rajeev Chaudhary, direttore divisione ferroviaria. Sono morti sul colpo e pochi minuti una folla enorme ha assediato la stazione protestando per il fatto  che ripetute richieste di un cavalcavia pedonale dei binari erano state ignorate. Il vice scapostazione Saket Bansal e altri due funzionari si sono rifugiati in una stanza della stazione, che gli abitanti del villaggio hanno chiusa dall'esterno prima di dargli fuoco.
Bhagwan Das, un capostazione delle ferrovie, è morto bruciato. Bansal e un altro dipendente non identificato sono stati ricoverati in ospedale con ustioni gravi: quest’ultimo è morto poco dopo. L’Unione dipendenti delle ferrovie dello Stato ha minacciato di andare a uno sciopero ad oltranza, chiedendo un intervento contro i responsabili dell'attacco.

Calcutta: incendio nella notte in un mercato, 18 morti

CALCUTTA - I vigili davanti al mercato in fiamme

KOLKATA (Calcutta-India) -Un grande incendio ha inghiottito un complesso di  un mercato nei pressi della stazione ferroviaria di  Sealdah questa mattina presto, causando 18 morti e molti altri feriti. Quindici persone sono state estratte vive dalle fiamme
Il fuoco è scoppiato alle 3.50 (ore 22.10 in Italia), quando le vittime erano profondamente addormentate.
Sei persone sono state portate fuori dal complesso in stato di incoscienza dai vigili del fuoco, che stanno cercando di trovarne altre rimasti intrappolate all'interno. Ventisei squadre  hanno combattuto le fiamme per più di tre ore per riportare la situazione sotto controllo. Isolata la zona per facilitare le operazioni antincendio.
La causa del fuoco e l'entità dei danni erano sotto inchiesta, ha detto la polizia.
Pare non vi fosse alcun sistema di sicurezza antincendio nel mercato. L'edificio che lo ospita  era illegale e non autorizzato.

Spread oltre i 350 punti. Rimbalza la Borsa (+1,05%)


MILANO - Lo spread Btp-bund sale oltre i 350 punti base nei primi scambi, raggiungendo i massimi da dicembre. Il Btp decennale paga un rendimento del 4,94%, in rialzo rispetto a 4,90% della chiusura di ieri.
Rimbalzo di Piazza Affari, positiva fin dall'apertura, con il Ftse Mib che segna un rialzo dell'1,05% a 15.718 punti nei primi minuti di contrattazioni. Salgono le banche con Banco Popolare (+2,12%), Unicredit (+2,04%) e Intesa Sanpaolo (+1,95%). In rialzo l'intero paniere delle blue chips ad eccezione di Snam (-0,22%) e Campari (-0,17%).
L'incertezza dell'esito del voto in Italia è "negativa" per il rating italiano e aumenta la possibilità di nuove elezioni, prolungando potenzialmente l'instabilità politica del paese. Lo scrive Moody's in una nota diffusa in nottata.
Dopo le elezioni italiane, il cui esito è così incerto, c'é il rischio di un "riaccendersi della crisi della zona euro", perché le implicazioni del voto vanno "ben oltre la sola Italia".

martedì 26 febbraio 2013

I “dentro” e i “fuori” alla Camera e al Senato


ROMA - Tanti, inattesi, e molti sconosciuti sono i grillini eletti a Montecitorio, dove ci sono state numerose riconferme per il Pdl e il Pd. L'hanno spuntata Rocco Buttiglione e Lorenzo Cesa per l'Udc e, per Scelta Civica di Monti, è entrata Valentina Vezzali.

Secondo gli elenchi del Viminale, a meno di ripescaggi dell'ultimo minuto, ecco alcuni dei principali eletti divisi per schieramento.

Per il Movimento Cinque Stelle, primo partito, che si aggiudica 108 seggi, ci sono, per citarne alcuni: Giulia Sarti in Emilia Romagna, Cristian Iannuzzi e Adriano Zaccagnini in Lazio.

Tra i 340 seggi del centrosinistra, per il Pd ci sono, oltre a Pierluigi Bersani ed Enrico Letta, Rosy Bindi e Nico Stumpo in Calabria, Guglielmo Epifani in Campania 1. In Emilia Romagna Dario Franceschini, Matteo Richetti, Tiziano Arlotti e Davide Baruffi. Per la Lombardia Barbara Pollastrini, Giampaolo Galli, Pia Locatelli ed Ermete Realacci. E ancora: Francesco Boccia e Ivan Scalfarotto in Puglia e Dario Nardella in Toscana e Carlo Galli in Emilia Romagna. Per Sel di Nichi Vendola, tris per Laura Boldrini: eletta nelle Marche e in Sicilia 1 e 2.

Tra i 124 seggi del centrodestra, per il Pdl Angelino Alfano eletto in Lazio, Sicilia e Piemonte 1 e 2. Ok a: Dorina Bianchi in Calabria, Gianfranco Rotondi, Mara Carfagna e Nunzia de Girolamo in Campania, Michela Brambilla e Deborah Bergamini in Emilia-Romagna. In Lombardia Maurizio Lupi, Mariastella Gelmini, Laura Ravetto e Daniela Santanchè. In Puglia Raffaele Fitto, in Sicilia Stefania Prestigiacomo. Per Fratelli d'Italia dentro Giorgia Meloni e Ignazio La Russa.

Nella Lista Civica con Monti per l'Italia entrano: Alberto Bombassei, Ilaria Borletti Buitoni, Lorenzo Dellai, Gaetano Piepoli, Edoardo Nesi e Renato Balduzzi, oltre alla Vezzali.

Tra gli esclusi illustri, dopo il presidente uscente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, per il centrodestra è fuori il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè. Non mettono piede affatto a Montecitorio le liste di Antonio Ingroia e Oscar Giannino, rimasti sotto la soglia di sbarramento del 4%.

Al Senato il discorso è più complicato. Al momento, salvo successive distribuzioni dei seggi da parte di chi è stato eletto in più regioni, la situazione vede fuori l'ex presidente di Palazzo Madama, Franco Marini, Guido Crosetto di Fratelli d'Italia. Discorso analogo per Augusto Minzolini, candidato Pdl in Liguria, fuori in base agli elenchi degli eletti del Viminale ma che potrebbe entrare, così come Giuliano Cazzola.

Fuori per Sel Roberto Natale e, per Scelta Civica con Monti per l'Italia, Mario Sechi, ex direttore del Tempo. Non eletto neanche Raffaele Lombardo, leader del Movimento per le Autonomie ed ex presidente della regione Sicilia, né Giuseppe Cossiga, figlio dell'ex presidente della Repubblica, candidato con Fratelli d'Italia al Senato in Sardegna.

Tra gli eletti, partendo dal Pdl, oltre a 18 volte Silvio Berlusconi, c'è la "faccia nuova" di Roberto Formigoni. E poi quelle meno nuove di Sandro Bondi, Maurizio Gasparri, Niccolò Ghedini, Carlo Giovanardi, Alessandra Mussolini, Francesco Nitto Palma e Denis Verdini. Dentro anche Antonio Razzi, candidato Pdl in Abruzzo.

Per la Lega Nord, tra gli altri, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti.

Per il Pd: Anna Finocchiaro, Pietro Grasso, Laura Puppato e Sergio Zavoli. Non ce l'ha fatta Paola Concia.

Con Monti per l'Italia entrano Pier Ferdinando Casini, Pietro Ichino e Maria Paola Merloni.

E infine, alcuni nomi del Movimento Cinque Stelle: Andrea Cioffi in Campania, Sara Paglini in Toscana e Ivana Simeoni nel Lazio.

La scomparsa di Denise: nuovo colpo all’alibi della sorellastra imputata di sequestro

Denise Pipitone al momento della scomparsa

MARSALA - Jessica Pulizzi è stata smentita in merito ai suoi spostamenti relativi alla mattina del primo settembre 2004, quando a Mazara del Vallo, poco prima di mezzogiorno, sparì Denise Pipitone. L'imputata per il sequestro della "sorellastra" aveva dichiarato che quella mattina, tra le 8.30 e le 9, era andata in un'officina meccanica per una riparazione. Oggi, però, in Tribunale a Marsala, Stefano Di Bona, titolare della concessionaria Aprilia dove, nel maggio 2004, fu acquistato lo Scarabeo 50 di Jessica, ha dichiarato che "non risulta che l'1 settembre 2004 ci siano stati interventi nell'officina convenzionata per conto della Pulizzi ed essendo il mezzo ancora in garanzia non poteva rivolgersi ad altre officine, a meno che non volesse pagare per l'intervento".
"Tutti i testi chiamati in causa da Jessica Pulizzi per la ricostruzione dei suoi movimenti nella giornata del primo settembre 2004 hanno fatto crollare il castello di sabbia degli alibi che si era costruita. E oggi è cascata anche la sua ultima carta. Abbiamo avuto la prova in assoluto che quanto abbiamo sempre detto su Jessica: sulla sua posizione bisognava prestare attenzione da subito". Lo dice Piera Maggio, madre di Denise

Lo spread chiude a 344 punti


MILANO - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude sui massimi da inizio dicembre a 344 punti base sulle incertezze create dal voto. Il tasso sul decennale del Tesoro sale al 4,90%.

Proiezioni Regione Lombardia: Maroni vede il traguardi, Ambrosoli 5 punti in meno


MILANO -  In base alla quarta proiezione dell'istituto Piepoli sulle regionali in Lombardia Roberto Maroni è in testa al 42,2%, mentre Umberto Ambrosoli è al 37,4%. 
Nicola Zingaretti è primo in Lazio con il 38,2%, mentre Francesco Storace si attesta al 29,9%. 
La terza proiezione dei risultati in Molise vede in testa Paolo Frattura al 41,1%, seguito da Michele Iorio al 24,8% e da Antonio Federico (M5S) al 18,6%.

Crolla la Borsa in chiusura (-4,63%)


MILANO - Chiusura in forte calo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha ceduto il 4,89% a 15.552 punti, meNtre il Ftse All Share si attesta a un -4,63% a 16.507,18 punti. A segnare fortemente la seduta il risultato delle elezioni politiche e il timore ingovernabilità per il Paese. Milano "conquista" la maglia nera in Europa, ma segnano ribassi significativi tutte le Piazze del Vecchio Continente, con Francoforte a -2,3%, Parigi a -2,6%, Madrid - 3,2%.

Bersani: non abbiamo vinto, è una delusione, ma non lascio la nave. E fa appello a Grillo


ROMA - "E' chiaro che chi non riesce a garantire governabilità non può dire di aver vinto. Non abbiamo vinto anche se siamo arrivati primi e questa è la nostra delusione". Così Pier Luigi Bersani nella sua conferenza stampa di oggi pomeriggio.
"Questa cosa non avverrebbe in altri Paesi dove un voto del genere avrebbe garantito comunque la governabilità. Per noi non è così e credo che da questo si capirà chi ha voluto impedire la riforma della legge elettorale, non certo noi".
"C'é stato un rifiuto della politica così come si è presentata in questi anni, di istituzioni inefficienti e di una politica apparsa moralmente non credibile".
"Non ci sfuggono i rischi del paese sia chiaro, ma responsabilità è sinonimo di cambiamento. Non siamo qui a gestire per gestire".
"La nostra ispirazione non è una diplomazia con uno o con l'altro né discorsi a tavolino ma alcuni punti fondamentali di cambiamento, un programma essenziale da presentare al Parlamento per una riforma delle istituzioni, della politica, a partire dai costi e dalla moralità".
"Ho sempre detto che la ruota deve girare nel congresso del 2013, non abbandono la nave, dopodiché io posso starci da capitano o da mozzo". Così Pier Luigi Bersani rispondendo ad una sua ipotesi di dimissioni da segretario Pd.
"So che fin qui hanno detto 'tutti a casa', ora ci sono anche loro, o vanno a casa anche loro o dicono che cosa vogliono fare per questo paese loro e dei loro figli", ha spiegato Bersani rispondendo alla domanda a chi si rivolge la sua proposta per un governo di scopo parlando del Movimento 5 stelle.
"Ragionare tema per tema è apprezzabile ma è anche piuttosto comodo, i governi funzionano tema per tema ma anche con la fiducia, in base ai temi uno deve dare la fiducia o no. Questa è la nostra costituzione, chi viene in parlamento fa i conti con la costituzione e si prende le sue responsabilità". Così Pier Luigi Bersani rispetto all'atteggiamento dei grillini di valutare riforma per riforma se voltarla.

Borsa -4,3%. Bot a 6 mesi, tassi in salita. Interviene la Consob?


MILANO Si ampliano, ma non in modo deciso, le perdite dopo l'asta dei Bot. Il Ftse Mib cede il 4,3% con le banche nel mirino: Intesa affonda (-9,29%) insieme a Unicredit (-8,07%), Mediolanum (-7,92%), il Banco Popolare (-7,73%) e Mediobanca (-7,23%).
Il Tesoro ha assegnato tutti gli 8,75 miliardi di Bot a 6 mesi, ma con tassi in volata oltre l'1% sulla scia dell'esito elettorale. Il rendimento medio è salito all' 1,237% dallo 0,731% dell'asta di gennaio. La domanda è stata di 1,44 volte l'importo offerto, in calo da 1,65 del mese scorso.
 La Consob, in contatto con Borsa Italiana, sta valutando di adottare provvedimenti tecnici per raffreddare la volatilita' dei mercati. Lo si apprende da fonti della commissione.

Terremoto (3.1) tra Bergamo e Brescia. Epicentro Montisola

Montisola

BERGAMO - Una scossa di magnitudo 3.1 ha seminato paura ieri sera, qualche minuto dopo le 23, tra le province di Bergamo e Brescia, dove comunque non risulta alcun danno. I comuni che l'hanno avvertita maggiormente sono quelli piu' vicini all'epicentro di Montisola sul lago d'Iseo: Brione, Corte Franca, Iseo, Marone, Ome, Zone e le aree vicine. I Comuni bergamaschi dove la scossa è stata maggiormente sentita sono Fonteno, Parzanica, Predore, Riva di Solto, Tavernola e Vigolo.

La Borsa boccia il risultato delle elezioni: -3,9%


MILANO - La Borsa di Milano boccia il risultato delle elezioni: dopo un avvio subito in rosso, il Ftse Mib arriva a cedere fino al 5%. Poi recupera e si attesta intorno al -3,9%.

Città del Messico: rapito imprenditore di origini italiane

Gilberto Soliman Carollo

CITTA’ DEL MESSICO - Gilberto Soliman Carollo, 54 anni, imprenditore di origini italiane, è stato sequestrato da un commando armato di 8 persone in un ristorante alla periferia di Città del Messico. Lo rendono noto fonti locali, precisando che il rapimento è avvenuto sabato alle 21.30. Carollo, che vive da anni nel Paese centroamericano, si trovava in un locale nei pressi del vulcano Popocatepetl, ed è stato portato via dal gruppo armato, 7 uomini e una donna.
Carollo è un promotore delle gare ciclistiche 'Popobike', svoltesi durante il fine settimana nella zona del vulcano con la partecipazione di centinaia di ciclisti messicani e stranieri. Mentre era ad un tavolo del locale insieme a un gruppo di amici, l'imprenditore è stato avvicinato da una donna e un uomo, i quali si sono presentati affermando di essere giornalisti. Carollo è quindi uscito dal ristorante ed è stato subito bloccato dagli altri sei componenti del gruppo, i quali l'hanno obbligato a salire su un auto.

Cacciari: un assoluto disastro. Con Renzi sarebbe andata diversamente


VENEZIA - “Un assoluto disastro. Alla Camera Pier Luigi Bersani avrà la maggioranza. Ma al Senato non c'è alcuna possibilità per il centrosinistra". Lo afferma alla Stampa l'ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che aggiunge: "Io su Matteo Renzi devo fare autocritica. Non mi è mai piaciuto. Ma se avesse vinto lui le primarie sarebbe andata diversamente. Intanto Silvio Berlusconi non si sarebbe presentato".

Elezioni, i vip che restano fuori: Fini, Buttiglione, Cesa, Binetti, Ingroia, Di Pietro


ROMA - Molto affollata di nomi noti la lista dei "trombati" di questa tornata elettorale. Ecco la lista dei più "famosi". Al primo posto non si poteva che mettere l'attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini. Anche nell'Udc sono in molti a rimanere fuori dai Palazzi come Paola Binetti, Rocco Buttiglione e il segretario Lorenzo Cesa. Con Rivoluzione Civile restano a casa Antonio Ingroia, Antonio Di Pietro e Giovanni Favia.

Elezioni: oltre un milione di schede bianche o nulle


ROMA - Alla Camera sono state oltre un milione e 260mila le schede bianche o nulle, mentre al Senato circa un milione e 100.000. In particolare, secondo i dati del Viminale, alla Camera le schede bianche sono state 395.286 (1,12% del totale) e quelle nulle 871.780 (2,47%), mentre 1.951 le schede contestate e non assegnate. Al Senato, invece, le schede bianche sono state 369.301 (1,16%), quelle nulle 762.534 (2,40%) e le schede contestate e non assegnate 1.970.

Berlusconi: pensare al bene dell’Italia. Violante: guardare al M5S


ROMA - “"Non sono affatto preoccupato dalla risalita dello spread". così Silvio Berlusconi commentando con Maurizio Belpietro l'esito delle elezioni. "I risultati danno il Pd vittorioso di un'incollatura, ma non credo a brogli", prosegue. Poi, nel merito, il leader del Pdl afferma: "Ora serve una riflessione, per il bene dell'Italia, non direi nulla d'altro, se non che di personaggi come Fini e Ingroia, fuori dal Parlamento, non sentiremo la mancanza”.
"Siamo nell'ambito di scelte difficilissime. Bisogna essere molto responsabili. Abbiamo un capo dello Stato che deve affrontare questi nodi, una situazione non invidiabile. Mettersi a fare pronostici e vaticini è sbagliato". Lo afferma al Corriere della Sera l'esponente del Pd, Luciano Violante, che però si dice contrario al ritorno alle urne. "l Movimento 5 Stelle - aggiunge - ha un programma per certi versi vago e impraticabile, ma si deve guardare alle persone".
"Bersani adesso deve dimettersi". Lo dice Pippo Civati del Pd a Radio2. "E adesso si torna a votare", conclude l'esponente del Pd.

Lo spread ha raggiunto quota 347. Oro in rialzo, unica certezza-rifugio in questo momento


MILANO - Lo spread Btp-Bund sale ancora: dopo aver superato quota 330 punti, si colloca a 347 punti, con un rendimento del 4,92%.
Oro in rialzo sui mercati asiatici dopo le incertezze del voto in Italia. Gli investitori cercano un bene rifugio contro le turbolenze del mercato e il metallo quota in crescita a quota 1598,5 dollari.

Elezioni, tutti i risultati: e adesso che cosa si fa?


ROMA Il rischio ingovernabilità del Paese è altissimo, dopo i risultati delle elezioni. Ricapitoliamoli: alla Camera il problema non si pone, grazie al “porcellum”. Dei 617 seggi alla Camera finora attribuiti su 630, 340 sono andati alla coalizione di centrosinistra, grazie al premio di maggioranza; 124 al centrodestra; 108 al Movimento 5 stelle e 45 alla coalizione di Monti. In particolare, per quanto riguarda la coalizione guidata da Bersani, al Pd sono stati assegnati 292 seggi, 37 a Sel, 6 al Centro democratico, 5 a Svp. Sul versante del centrodestra, 97 seggi sono andati al Popolo della Libertà, 18 alla Lega Nord e 9 a Fratelli d'Italia. Al centro, invece, 37 seggi sono stati assegnati alla Lista civica con Monti per l'Italia, 8 all'Udc e nessuno a Fli.
Il M5S risulta il primo partito in Italia, con il 25,6%, superando il Pd a quota 25,52%. Il terzo partito alla Camera è il Pdl con 7 milioni 332.121 voti (21,56%), seguito da Scelta civica con Monti (2 milioni 823.814 voti, pari all'8,30%), Lega Nord (un milione 390.156 voti, il 4,08%), Sel (un milione 90.802 voti, il 3,20%), Rivoluzione civile (765.054, il 2,24%), Fratelli d'Italia (666.001, l'1,95%), Udc (608.292 voti, l'1,78%). Tra gli altri partiti, Fli si è fermato allo 0,46%, con 159.454 voti; Fare, il movimento di Giannino, ha avuto 380.937 voti, pari all'1,12%; la Destra di Storace 220.312 voti (0,64%) e il Grande sud-Mpa 148.570 (0,43%).
il centrosinistra si aggiudica il premio di maggioranza del 55%, pari a 340 seggi a Montecitorio, per poco più di 124mila voti, per ad un margine dello 0,36%. Ha ottenuto 10 milioni 46mila voti, pari al 29,54%, contro i 9 milioni 922mila del centrodestra (29,18%). Al Movimento 5 Stelle sono andati 8 milioni 687mila voti (25.55%), lo 0,14% in più del  Pd che, come detto, è il secondo partito di Montecitorio per uno scarto di circa 46mila voti
Con il senatore del Pdl-Lega nord eletto in Trentino la coalizione di centrodestra sale a 117 seggi a Palazzo madama, mentre lo schieramento di centrosinistra si assesta a quota 119, con i sei senatori che hanno corso in coalizione con il Pd o che gravitano in quell'area. Il senatore eletto in valle d'Aosta, invece, è un autonomista che si propone di essere equidistante dai poli.  54 i seggi al Movimento 5 Stelle e 18 alla lista Con Monti per l'Italia. Per completare lo schieramento del Senato mancano i sei parlamentari eletti all'estero.

lunedì 25 febbraio 2013

Proiezioni Camera: Movimeno 5 Stelle primo partito


ROMA - Prima proiezione alla Camera: Movimento 5 stelle primo partito con il 26%. La coalizione Pd-Sel al 29,5%, Pdl Lega al 28,5, Monti 10,5, Ingroia 2,6

Quinta proiezioni Senato: centrodestra e centrosinistra in pareggio


ROMA - Quinta proiezione Rai al Senato: centro destra e centrosinistra pari al 30,7%; Movimento 5 Stelle 24,5%; lista Monti 9,5%.
La distruzione dei seggi: centrodestra 121; centrosinistra 96; Movimento 5 Stelle 65%; lista Monti 19. Il che significa ingovernabilità (necessaria una maggioranza di 156 voti) 

Sondaggisti allo sbando: per Ipr al Senato in testa il Pd


ROMA - Secondo le proiezioni Ipr Marketing per Mediaset delle 16.50 sul 15% del campione il centrosinistra torna in testa al Senato con il 32% dei seggi. Il centrodestra è al 29,7%. Il M5S al 29,5% e La lista "Con Monti per l'Italia" al 9,1%.

Prime proiezioni regionali: Pdl in testa in Campania, Sicilia, Veneto, Piemonte, Lombardia, Lazio


ROMA - Terza proiezione, sul 55% dei votanti. Pdl 31,3%, pd 30,4%, Md5 24%. I voti regionali: in Lombardia il primo partito è il Pd con il 24,8% tallonato dal pdl con il 22,5(% e del Movimento 5 Stelle con il 18,3%, Monti con il 13,3% e la Lega al 13,3%.  La coalizione di centrodestra ha vinto al 99% in Veneto, Campania, Puglia, Lazio e Sicilia (dove il Movimento 5 stelle è il primo partito)

Prime proiezioni: Pdl in testa per il Senato in Campania, Sicilia, Veneto e Piemonte


ROMA - Le proiezioni IPR per Mediaset confermano che il centrodestra è primo a sorpresa al Senato in tre regioni contese, Campania, Sicilia e Veneto, e sarebbe in testa anche in Piemonte, che tutti i sondaggisti davano in mano al centrosinistra. Grillo primo partito in Sicilia.

Le prime proiezioni al Senato ribaltano gli istant poll: centrodestra in testa, M5S primo partito


ROMA - Clamoroso dato dalla prima proiezione dei voti “reali” (e non istant poll) per il Senato: in testa il centro destra al 31%, seguito dal centro sinistra con il 29% e il Movimento 5 stelle al 25%. Monti è al 9,6%, Scelta civica al 9,6%, Rivoluzione civile all’1,6% 
Per quanto riguarda i partiti, il primo è il Movimento 5 Stelle con il 25,1%, seguito dal Pd con il 25% e dal Pdl con 22%. 

L’affluenza alla Camera è del 74,35% (-2,89%); al Senato -7,55%


ROMA - L'affluenza alle urne per le elezioni della Camera è del 74,35%, con un calo di 2,89 punti percentuali rispetto alla precedente tornata elettorale. Lo rende noto il ministero dell'Interno, anche se il dato è ancora provvisorio. Nel 2008 andarono a votare il 77,24% degli aventi diritto. Al Senato, con 1.720 Comuni su 8.092 rilevati, l'affluenza risulta pari al 71,55%, in calo dal 77,35% rispetto a cinque anni fa.