venerdì 30 novembre 2012

Sparatoria in un college nello Wyoming: un morto, preso il killer


 CASPER (Wyoming) - Una persona è morta durante una sparatoria al Casper College, nello Stato del Wyoming, in America. La polizia ha fermato il presunto killer, che è rimasto ferito durante l'intervento degli agenti. Al momento il campus è stato chiuso mentre agli studenti è stato detto di non spostarsi.
Il portavoce dell'istituto, Rich Fujita, ha fatto sapere che l'incidente è avvenuto intorno alle 9 ora locale (le 17 in Italia).  Casper, 56.000 abitanti, dista circa 250 km a nord ovest di Denver. E’ chiamata la  "città del petrolio", perché si tratta di un hub per la piccola industria petrolifera dello stato. La città è affiancato a sud dalla  Casper Mountain, teatro di un enorme incendio nel mese di settembre che ha bruciato più di 24 chilometri quadrati di boschi e prati e distrutto 37 case.

Dome des Ecrins: a vuoto le ricerche degli italiani, si riprende domani

le Dome des Ecrins, oggi

BRIANCON -  I soccorritori della gendarmeria francese hanno fermato alle 16 di oggi la loro ricerca dei tre alpinisti italiani scomparsi sul Dome des Ecrines nell’Alto Delfinato. Le ricerche non hanno avuto successo, nonostante una panoramica di 25 chilometri quadrati effettuata con gli elicotteri intorno al Dome des Ecrins. Ghiacciai, fessure, rifugi sono stati ispezionati, ma non è stato notato alcun segno di vita degli alpinisti, di cui non c’è più traccia da lunedì mattina. Si ricomincia domani e per  tutto il giorno. Il tempo promette di essere più indulgente (meno vento) che potrebbe consentire l’uso dei cani da valanga

Piazza Affari chiude a -0,5%


MILANO - Piazza Affari chiude ai minimi una giornata sostanzialmente fiacca sui listini europei non scossi dall'ok tedesco ai nuovi aiuti alla Grecia e indeboliti dai dati americani sui consumi.  Complice il progressivo peggioramento di Wall Street, le Borse sono peggiorate nel pomeriggio e Milano ha chiuso a -0,5% nel Ftse Mib e a -0,48% nel Ftse All Share. Sulla stessa linea Madrid, mentre Francoforte e Parigi piu' incerte intorno alla parita'.

Il governo vara il decreto legge: l’Ilva può riprendere l’attività


ROMA -  Il Consiglio dei ministri ha dato il suo via libera al decreto legge per l'Ilva,  al termine di una riunione a Palazzo Chigi durata sei ore. La normativa permetterà la ripresa della produzione nello stabilimento siderurgico di Taranto. Con il decreto sblocca-sequestro, l'intenzione dell'esecutivo è quella di riconsegnare gli impianti all'azienda senza aprire un fronte con i giudici.
 Il provvedimento "stabilisce che la società  abbia la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti e che sia autorizzata a proseguire la produzione e la vendita per tutto il periodo di validità dell'AIA".
Previsto il "Garante della vigilanza sull'attuazione degli adempimenti ambientali e di tutte le altre disposizioni del decreto, che sarà nominato con un successivo provvedimento".Il Garante "potrà proporre le misure idonee,tra le quali anche provvedimenti di amministrazione straordinaria"in caso di criticità.
"Qualora non venga rispettato il piano di investimenti necessari alle operazioni di risanamento, il decreto introduce un meccanismo sanzionatorio che si aggiunge al sistema di controllo già previsto dall'AIA".  E in più viene introdotta la possibilità di una sanzione sino al 10% del fatturato annuo dello stabilimento. “E' una condizione di garanzia", ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini illustrando il decreto Ilva.
Qualcuno l'ha chiamato "decreto salva-Ilva", ma io parlerei di decreto "salva ambiente, salute e lavoro". Così ha commentato il premier Mario Monti, illustrando il decreto legge sull'Ilva.

Il premier ha notato che "molti problemi del nostro Paese derivano da una grande attenzione a legiferare, ma da una scarsa attenzione all'effettiva applicazione e rispetto delle norme. Nel provvedimento sono inserite tutele da questo punto di vista come la figura del garante sull'attuazione degli adempienti ambientali e delle altre disposizioni del decreto". Insomma, "abbiamo presentato una creatura blindata dal punto di vista della sua effettiva applicazione".

Palazzo Chigi ritiene che il decreto "consente un cambio di passo importante verso la soluzione delle problematiche ambientali, il rispetto del diritto alla salute dei lavoratori e delle comunità locali interessate, e la tutela dell'occupazione".

"Con il provvedimento odierno all'Aia - si legge - è stato conferito lo status di legge, che obbliga l'azienda al rispetto inderogabile delle procedure e dei tempi del risanamento. Qualora non venga rispettato il piano di investimenti necessari alle operazioni di risanamento, il decreto introduce un meccanismo sanzionatorio che si aggiunge al sistema di controllo già previsto dall'Aia".

Il decreto "mira a garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dell'occupazione presso lo stabilimento di Taranto, nel pieno rispetto delle fondamentali esigenze di tutela della salute e dell'ambiente, imponendo lo scrupoloso rispetto di tutte le prescrizioni adottate dalle autorità amministrative competenti". Si stabilisce che la società Ilva abbia la gestione e la responsabilità della conduzione degli impianti e che sia autorizzata a proseguire la produzione e la vendita per tutto il periodo di validità dell'Aia. L'Ilva è tenuta a rispettare pienamente le prescrizioni dell'autorizzazione ambientale.

Intanto l'azienda ha comunicato ai sindacati dei metalmeccanici che, a causa del tornado che ha colpito gli stabilimenti, ha intenzione di ricorrere alla cassa integrazione per 1.031 operai dal 28 novembre al 3 dicembre. I legali del siderurgico hanno intanto proposto ricorso al Riesame chiedendo il dissequestro dell'acciaio prodotto dall'Ilva nei 4 mesi in cui l'azienda non aveva facoltà d'uso degli impianti. L'udienza dinanzi alla prima sezione penale è fissata per il 6 dicembre.
Intanto il gip del tribunale di Taranto ha respinto un'ulteriore istanza di dissequestro degli impianti dell'area a caldo dell'Ilva presentata dall'azienda. Gli impianti sono sotto sequestro dal 26 luglio.




Regista teatrale italiano ucciso in una rapina a Salvador de Bahia


Attilio Piscitelli
SALVADOR DE BAHIA (Brasile) - Il regista teatrale Attilio Piscitelli, 42 anni, è stato assassinato durante una rapina a Salvador da Bahia, in Brasile, dove abitava. Lo riportano i media locali. Piscitelli era scomparso da domenica 25 novembre. A riconoscere il cadavere all'Istituto medico-legale una sua amica, Roberta Alves. "E' stato ucciso con una coltellata al collo", ha detto la donna ai giornalisti. Il riconoscimento ufficiale è stato effettuato dal console italiano a Bahia, Giovanni Pisanu, e dal cugino della vittima, Nicola Messa
Attilio Piscitelli è morto nella Ladeira dos Aflitos, un vicolo dove aveva parcheggiato l'auto. La polizia pensa che il regista "sia andato al Museo di arte moderna e che possa essere stato abbordato mentre tornava a prendere la macchina". Il cadavere è stato trovato "senza documenti, né portafogli, né cellulare".
Piscitelli viveva in Brasile da quattro anni, aveva abitudini tranquille, e abitava da solo in un appartamento nel quartiere Barra. Sabato scorso, è uscito alla guida della sua Focus. L'auto ed i documenti non sono stati trovati. 
Domenica, realizzando la sua assenza, un amico ha cercato di contattarlo sul telefonino che era stato scollegato. "Abbiamo pensato che avrebbe potuto prendere la macchina e andare a Praia do Forte o a Chapada". Gli amici hanno avvertito la polizia dopo che Pisictelli non si era presentato a due appuntamenti: uno di lavoro nel progetto Elite da Lona (che si occupa di persone con disabilità fisica), dove fa il direttore del teatro, e l’altro con il cugino che veniva a trovarlo da Rio de Janeiro.

Che ne faremo della tredicesima? Paghiamo l’Imu



ROMA -  In arrivo una stangata per gli italiani dal pagamento del saldo dell'Imu: mediamente, le famiglie dovranno pagare mediamente 136 euro per la prima casa, con punte di 470 euro a Roma; mentre per una seconda casa il saldo pesera' mediamente 372 euro con punte di 1.200 euro nelle grandi città. E' quanto emerge da un'analisi realizzata dall'Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della UIL Servizio Politiche Territoriali, sulle delibere del totale dei Comuni (8.092), pubblicate sul sito del Ministero dell'Economia dal 10 al 28 Novembre 2012. Complessivamente, l'Imu ha pesato per 278 euro sulla prima casa e 745 euro sulla seconda. Per la prima casa, si registrano punte di 639 euro a Roma; di 427 euro a Milano; 414 euro a Rimini; 409 euro a Bologna; 323 euro a Torino. Per le seconde case, punte di 1.885 euro a Roma; di 1.793 euro a Milano; di 1.747 euro a Bologna; di 1.526 euro a Firenze.

Maltempo, crolla un muro (un altro) a Pompei

Il vicolo di Modesto, dove è crollato un muro

POMPEI - Un muro di pietra grezza, nei pressi del vicolo di Modesto, è crollato all'interno degli scavi di Pompei, probabilmente a causa delle forti precipitazioni degli ultimi giorni. Il muro si trova in una zona chiusa al pubblico, dove sono già previsti gli interventi di messa in sicurezza del «Grande progetto Pompei».

I legali di Strauss Khan: macchè 6 milioni alla cameriera…


PARIGI - I legali di Dominique Strauss-Kahn smentiscono Le Monde. "Il nostro cliente non si prepara affatto a versare 6 milioni di dollari alla cameriera del Sofitel di New Yok", hanno dichiarato. La notizia è uscita invece nel quotidiano francese, che ha scritto, in un articolo, che l'ex direttore del Fmi "si prepara a pagare" il silenzio di Nafissatou Diallo, la donna che lo accusa di stupro. Si tratta di "informazioni fantasiose e sbagliate", hanno commentato.
"Né Dominique Strauss-Kahn, né i suoi avvocati, intendono commentare la procedura in corso negli Stati Uniti", hanno aggiunto in una nota Frederique Baulieu, Richard Malka e Henri Leclerc. Gli avvocati di DSK hanno quindi smentito "vigorosamente" le informazioni di Le Monde.

Calano del temperature, inverno da lunedì


ROMA - Le temperature sono in diminuzione in tutta l'Italia e in particolare nella giornata di lunedì ci attende un clima da pieno inverno con freddi venti settentrionali.  Al nord-ovest si verificheranno le prime gelate in pianura. Intanto migliora lentamente la situazione in Toscana dove le scuole rimangono chiuse nel grossetano mentre l'allerta meteo e' stata prolungata fino alla mezzanotte di oggi.
In Campania ancora difficoltà con i collegamenti per le isole. Forte rischio anche di mareggiate al Sud. Le temperature caleranno progressivamente E al Nord, già da sabato, si registreranno valori minimi vicini allo Zero. La giornata di domenica vedrà un progressivo peggioramento per l’arrivo della perturbazione numero 1 di dicembre, un fronte perturbato di provenienza Nordatlantica. Avremo così piogge su bassa Toscana, Campania,Calabria. Fenomeni intermittenti sul versante Adriatico, più soleggiato a Nordovest. Neve sull’Appennino settentrionale a partire dai 500 metri. Temperature in ulteriore calo e venti sostenuti lungo le coste.
Colpita dal maltempo la Sardegna dove sino a due giorni fa le si registrava la temperatura oltre i 20 gradi. Intanto parte in anticipo la stagione dello sci dal Piemonte al Trentino.

Ossessionato da una miniera fantasma si perde tra i monti dell’Arizona. Trovato il corpomdopo 3 anni

A sinistra in basso Jesse Capen, sopra il corpo ritrovato, a destra la squadra di soccorso.  Indicata con una freccia rossa sulla cartina in basso la zona del ritrovamento del corpo in un crepaccio delle Superstition Mountains, in Arizona

DENVER - Tre anni fa, un fattorino alberghiero di Denver si era avventurato nelle Superstition Mountains dell'Arizona determinato a trovare la miniera Lost Dutchman’s, una vasta e  inafferrabile riserva aurea che ha attirato cercatori dal 19 ° secolo ed era scomparso e non più ritrovato.
Per Jesse Capen, 35 anni,  trovare il tesoro nascosto era diventata una "ossessione" alimentata da più di 100 libri e mappe sulla leggendaria - e forse inesistente - miniera  che sarebbe stata trovata dal tedesco immigrato Jacob "L'olandese" Waltz. Sabato scorso,  il portafoglio, lo zaino e il cellulare di Capen sono stati trovati da escursionisti e successivamente i volontari della Superstition Search and Rescue finalmente hanno trovato  quello che credono sia il corpo di Capen anche se  i resti devono ancora essere ancora ufficialmente identificato. Dovrebbe comunque essere lui in base a dove è stato trovato il corpo, ai vestiti, a  caratteristiche identificative nelle vicinanze e ad altri particolari. Il corpo è stato trovato in un crepaccio di circa 35 piedi di una parete rocciosa nella parte meridionale delle Superstition Mountains, nei pressi della Mountain Tortilla, alta 4892 metri.
Nel dicembre 2009, un mese dopo la scomparsa di Capen, era stata trovata la sua tenda all’interno della quale era chiaramente visibile il suo livello di devozione alla sua infatuazione. Una copia del libro di  Estee Conaster "La leggenda Sterling: I fatti dietro la perduta miniera olandese" - annunciata come l'opera definitiva sulla miniera perduta - era all’interno.
Capen, che aveva lavorato presso l'Hotel Sheraton Downtown di Denver per più di un decennio, aveva esplorato l'area interessata almeno altre due volte negli ultimi dieci anni alla ricerca della miniera

Roma: “Mi è arrivata una cartella Equitalia da 7000 euro, mi do fuoco”


ROMA - Un pensionato romano di 60 anni, che aveva ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia da settemila euro, ha minacciato di darsi fuoco davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate in largo Lorenzo Mossa a Roma.

«Basta, non ce la faccio più, sono sommerso dai pagamenti. Queste cartelle non le pago», diceva l'uomo. Prima di entrare nell'edificio, l'uomo si era cosparso interamente di alcol ed aveva preso in mano un accendino con cui minacciava di togliersi la vita

I carabinieri lo hanno convinto a consegnare l'accendino che teneva in mano dopo essersi cosparso di liquido infiammabile. L'uomo ha poi spiegato ai militari di aver ricevuto una cartella esattoriale da 7mila euro, di cui 2mila di mora, dicendo di non aver ricevuto prima alcuna comunicazione. Ora l'uomo, che è stato convinto a desistere dal gesto estremo, è a colloquio con uno psicologo.

Sallusti, il giudice di sorveglianza dice sì ai domiciliari. Lui: voglio il carcere


MILANO - Il direttore del 'Giornale' Alessandro Sallusti sconterà agli arresti domiciliari la condanna a 14 mesi per diffamazione. Il giudice di sorveglianza di Milano, Guido Brambilla, ha infatti accolto l'istanza di detenzione domiciliare avanzata dal procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati. Sallusti trascorrerà il periodo ai domiciliari nella casa dlla compagna Danila Samntachè.

Ma Sallusti spiazza tutti e dichiara: "Rifiuto gli arresti domiciliari, se Bruti Liberati non trasforma il reato in detenzione si renderà complice dell'evasione".
Secondo quanto deciso dal Tribunale di sorveglianza per il momento il direttore de Il Giornale non potrà lavorare. Nei prossimi giorni, il giornalista potrà tuttavia chiedere allo stesso giudice di poter recarsi sul posto di lavoro e continuare a svolgere la sua professione.
Nell'istanza del procuratore Bruti, accolta dal magistrato, si sosteneva che la posizione di Sallusti potesse soddisfare i requisiti richiesti in quanto la pena che deve scontare è inferiore ai 18 mesi, non sussiste pericolo di fuga e il domicilio scelto, cioè la casa dove vive con la compagna nonché parlamentare del Pdl Daniela Santanchè, è idonea.

Il direttore de Il Giornale, quando la sua condanna è divenuta definitiva, avrebbe potuto chiedere una misura alternativa alla detenzione ma non l'ha fatto.

Disoccupazione giovanile al 36,5%. Tre milioni di disoccupati


ROMA - Il tasso di disoccupazione a ottobre supera la soglia dell'11%, raggiungendo l'11,1%, in rialzo di 0,3 punti percentuali su settembre e di 2,3 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisori). E' il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie mensili). Guardando alle serie trimestrali è il maggiore dal primo trimestre '99. Il numero dei disoccupati a ottobre è di 2 milioni e 870 mila, anche qui, dato record.
 100mila disoccupati in più
A ottobre il numero record di disoccupati, mette in luce l'Istat, deriva da un aumento del 3,3% su base mensile, con quasi 100mila persone in più alla ricerca di un impiego rispetto a settembre (+95 mila), mentre su base annua si contano 644mila disoccupati in più, con un rialzo del 28,9%. La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile.

Altissima disoccupazione giovanile
Brutte notizie anche per gli under-24. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a ottobre è al 36,5%: si tratta del livello più alto sia dall'inizio delle serie mensili (gennaio 2004) sia dall'inizio delle serie trimestrali (IV trimestre 1992). Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati e provvisori) aggiungendo che tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 639mila.

I lavoratori precari sono 2,9 milioni
Nel terzo trimestre i dipendenti a termine sono 2 milioni 447mila, a cui si aggiungono 430mila collaboratori. Sommando le due categorie si arriva così alla cifra record di 2 milioni 877mila lavoratori precari, il massimo dall'inizio delle serie trimestrali relative, dal III trimestre 2004. Se si guarda solo ai dipendenti a tempo il record è dal III trimestre 1993.

Sondaggio a due giorni dal ballottaggio: Bersani 53-57%, Renzi 43-47%


ROMA - A due giorni dal ballottaggio delle primarie del centrosinistra, Bersani è in vantaggio su Renzi con una forbice di voti tra il 53 e il 57 percento; la forbice del sindaco di Firenze si attesta invece tra il 43 e il 47 percento. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre.

Un quadro, questo, che però potrebbe essere suscettibile a variazioni significative, come spiega Roberto Weber, presidente dell'Swg: "Il dato tiene conto dei votanti al primo turno. Ma 100-200 mila elettori nuovi potranno fare la differenza". Cosa faranno al ballottaggio gli elettori degli altri candidati alle primarie? Più della metà degli elettori di Nichi Vendola (57%) voterà Bersani, il 15 percento voterà per Renzi e il 28 percento non andrà a votare. Esprimerà la preferenza per il segretario del Pd anche il 47 percento dei sostenitori di Laura Puppato e il 25 percento di quelli di Bruno Tabacci. Oltre la metà dei sostenitori dell'assessore al Bilancio di Milano però non andrà a votare (61%).

Intanto, nuovo botta e riposta tra Renzi e Bersani a due giorni dal ballottaggio delle primarie. "Con questa caccia alle streghe stanno facendo il male di se stessi e del Pd" ha detto in una intervista all'Unità il sindaco di Firenze per protestare dopo le polemiche sulle regole del voto. Il rottamatore vorrebbe riaprire le registrazioni, mentre è contrario il rivale e segretario del Pd Pierluigi Bersani, che sulla vicenda ha già consigliato allo sfidante di "evitare di fare la vittima". Renzi ieri ha pubblicato alcune pagine a pagamento per invitare gli elettori a registrarsi creando un sito apposito, "domenicavoto", mentre il Pd sostiene che i casi accettati saranno pochi e solo dietro giustificazione. "E' un boomerang che spero non gli si ritorca contro" dice Renzi all'Unità. "Forse aiuterà Bersani ad avere un paio di punti in più domenica sera, ma non l'aiuterà a vincere le elezioni".

"Non facciamo le vittime, qui c'è un problema molto semplice sollevato non da me ma dal comitato dei garanti - ha replicato Bersani su Canale 5 - dentro al regolamento non è prevista alcuna pubblicità di questo genere a pagamento, tra l'altro ritenuta distorsiva anche in termini di messaggio. Comunque è una cosa di cui si occuperanno i garanti".Pier Luigi Bersani non esclude tuttavia di portare renziani in un suo eventuale governo, ma solo se si tratta di persone "capaci" e non in base a un manuale "Cencelli".

La Rai licenzia il giornalista che aveva detto che “i tifosi napoletani puzzano”

Anandola durante l'intervista

TORINO - La Rai ha licenziato Giampiero Amandola, il giornalista della sede regionale piemontese autore di un servizio nel prepartita Juventus-Napoli di domenica 21 ottobre giudicato offensivo. Il giornalista in quella circostanza aveva fatto una battuta sui tifosi napoletani: "E voi li distinguete dalla puzza...con grande signorilita'", in replica alla frase di un tifoso bianconero che diceva "I napoletani sono ovunque, al nord, al centro, al sud. Un po' come i cinesi...".. La notizia del licenziamento non e' confermata dall'azienda di viale Mazzini, ovvero c'e' un no comment, ma fonti la confermano

Miracolosa aspirina: previene anche il cancro al fegato



ROCKVILLE (Maryland) - L'aspirina e altri farmaci anti-infiammatori non steroidei  possono aiutare a prevenire gravi malattie tra cui il cancro del fegato: lo afferma un nuovo.
I consumatori di aspirina hanno il 41 per cento meno probabilità di sviluppare il cancro del fegato e il 45 percento in meno di probabilità di morire per malattie croniche del fegato rispetto ai non utilizzatori, secondo lo studio effettuato da Vikrant Sahasrabuddhe, scienziato del National Cancer Institute di Rockville, Maryland, assieme ad altri colleghi.
"Questo uso di aspirina, se confermato, potrebbe aprire nuove prospettive per la chemioprevenzione del carcinoma epatocellulare e di malattie croniche del fegato," scrivono gli autori dello studio nel numero del 5 dicembre del Journal of National Cancer Institute.
I risultati non sono stati inaspettati sulla base dei risultati precedenti in diversi tipi di cancro del colon-retto e di altri, confermati da altri studi.
Tuttavia, oltre ad essere un possibile beneficio aggiuntivo quando indicato per la cardioprotezione, l'aspirina potrebbe essere utile per la protezione del fegato, secondo altri esperti, ma non strettamente necessaria viste le possibili conseguenze secondarie.
Per prima cosa, ci sono già buone strategie pfreventive che non aumentano il rischio di sanguinamento come l’aspirina e famaci consimili causano, dicono Isra Levy e il Dr. Carolyn Pim, entrambi dell'Università di Ottawa.
"In pratica - hanno scritto - noi conosciamo le cause della maggior parte dei casi di malattia epatica cronica e di cancro primario al fegato: infezioni virali, in particolare del virus dell'epatite B (HBV) e dell'epatite C (HCV), e alcool. E noi abbiamo già gli interventi prontamente disponibili per prevenire una sostanziale maggioranza di tali malattie. "
Inoltre, il rischio di sviluppare il carcinoma epatocellulare è sufficientemente bassa nella popolazione generale, così che la chemioprevenzione non avrebbe senso, tenuto conto del rischio di sanguinamento, ha detto il Dott. Mary Ann Huang, un epatologo dell’Henry Ford Hospital di Detroit.
I possibili malati a più alto rischio per la quale sono necessarie strategie di prevenzione - quelli con cirrosi - probabilmente non sarebbero buoni candidati perché sono anche a più alto rischio di sanguinamento.
Eppure i  risultati dello studio sono senz’altro importanti al punto da giustificare uno studio prospettico per vedere se la prestazione dell’aspirina compensi il rischio.
Sono stati tenuti sotto controllo 300.504 adulti di età tra i 50 e i 71 anni in sei stati (California, Florida, Louisiana, New Jersey, North Carolina, e in Pennsylvania) e due aree metropolitane (Atlanta e Detroit). Tra gli intervistati, il 73 per cento ha riferito l'uso di aspirina e il 56 per cento utilizzato altri farmaci. Gli effetti di aspirina erano indipendente dalla frequenza di utilizzo.
Tutti i risultati sono stati divisi per età, sesso, razza o etnia, indice di massa corporea, fumo di sigaretta, consumo di alcol e diabete.
I ricercatori hanno suggerito che il vantaggio apparente dell’utilizzo dell’aspirina può essere dovuto a meccanismi anti-infiammatori o altro.
"Stiamo assistendo a crescenti evidenze che suggeriscono che l'assunzione di aspirina a lungo termine, impedisce lo sviluppo di diversi tipi di cancro" nelle popolazioni che la assumono per la prevenzione di eventi cardiovascolari, ha concluso uno degli scienziati.

Tentato furto di rame sulla Milano-Bologna: in ritardo i treni dell’Alta Velocità



BOLOGNA - A causa di un tentativo di furto di trecce di rame sulla linea ferroviaria Alta Velocita' (AV) fra Milano e Bologna, avvenuto la scorsa notte intorno alle 4, i treni sono stati costretti a passare sulla linea convenzionale tra i due capoluoghi riportando ritardi compresi entro la ventina di minuti. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana hanno riattivato la linea alle 8,50, ripristinando la normalita'. Trenitalia ha precisato che i ritardi hanno riguardato dieci 'Frecce' e cinque 'Italo.

Ilva: ritrovato il corpo dell’operaio scomparso in mare. Era nella cabina della gru


TARANTO - Il corpo dell'operaio di 29 anni  dell'Ilva di Taranto disperso a causa della tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento mercoledì, è stato recuperato attorno alle 9.15 dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Il corpo era all'interno della cabina della gru finita in mare.

La Borsa apre debole


MILANO - Piazza Affari apre in leggero calo, con l'indice Ftse Mib in frenata dello 0,14% a 15.866. In deciso rialzo nelle prime battute Ansaldo Sts (+2,96%). Arretra Buzzi Unicem (-2,42%), mentre anche Tod's appare debole in avvio (-1,45%). Deboli anche le altre Piazze europee.

Quinta notte al gelo per gli alpinisti italiani dispersi in Delfinato. Inutili ricerche degli elicotteri




Le Dome des Ecrins; sopra, gli elicotteri della Gendarmeria


GRENOBLE - Per le famiglie, la situazione è insostenibile. I tre alpinisti italiani dispersi hanno appena trascorso una quinta notte fuori al freddo sul massiccio degli Ecrins (Hautes-Alpes), a più di 3000 metri d’altezza.
Dove sono ora? Hanno cercato di raggiungere il rifugio Temple? Sono ancora vivi? Potrebbero aver costruito  una grotta di neve per sopravvivere? Domande senza risposta.
Ieri, gli elicotteri della gendarmeria di Digne-les-Bains (Alpes-de-Haute-Provence) e della protezione civile di Grenoble sono stati finalmente in grado di volare su una vasta area. Ma DEI tre alpinisti, nessuna traccia.
Il Ghiacciaio Nero, i segno di valanghe, la valle del ghiacciaio Pilatte, il Glacier Blanc, la via normale degli Ecrins, il Col des Ecrins ghiacciaio Bonne Pierre sono stati pattugliati senza esito . Nessuno ha rivelato i suoi segreti.
I tre alpinisti avevano contattato l'emergenza lunedi mattina. Ieri il vento ad oltre 70 km / h a 3000 metri sul livello del mare, non ha facilitato il compito dei mezzi aerei. Il primo elicottero è decollato alle 11.15 da Grenoble, con due soccorritori a bordo. "Useremo questa finestra al massimo", aveva spiegato ieri mattina, il capitano Nicolas Colombani, comandante della PGHM di Briancon. "L'elicottero ha sorvolato la zona in quota molto elevata, a causa del vento."
Dalle 11.45 seconda ispezione per 1 ora e 30, con un segnale acustico come sistema di riconoscimento. Senza successo. "L'unica area su cui non siamo stati in grado di volare a causa delle nuvole, è quella che si trova nella parte bassa della valle del ghiacciaio Pilatte, la capanna Tempio Ecrins al Dome des Ecrins", spiega il comandante del rilievo. "In alto, una grande quantità di neve accumulata. La salita del personale di terra non è possibile. Esporrebbe i soccorritori au pericoli troppo grandi. "
Oggi, tempo permettendo, si ricomincia, mentre il tempo scorre ionesorabile e le speranze si assottigliano.

Strauss Khan, accordo da 6 milioni di dollari con la cameriera accusatrice



Nafissatou Diallo e, sopra, Dominique Strauss Khan
NEW YORK - L'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss Kahn, avrebbe raggiunto un accordo economico con la sua accusatrice, la cameriera Nafissatou Diallo. Secondo il New York Times, che ha dato la notizia, non sono ancora noti i dettagli finanziari dell'intesa, che non è comunque ancora firmata dalle parti. Si tratta di una transazione sull'ultimo troncone dell'inchiesta, quella che riguarda la causa civile. Le Monde ha aggiunto che, "secondo le sue confidenze, dovrà versare 6 milioni di dollari (4,64 milioni di euro) a chi lo ha accusato di violenza sessuale".
L'ex direttore generale del Fmi avrebbe anche detto di aver chiesto "un prestito bancario di 3 milioni di dollari", e che la moglie, Anne Sinclair, gli presterebbe "gli altri tre milioni". 
Strauss Khan e la Diallo  la prossima settimana compariranno davanti al giudice Douglas E. McKeon in Corte Suprema dello Stato nel Bronx per firmare l’accordo, i cui dettagli non si conoscono.
Strauss-Kahn aveva detto che il sesso con la signora Diallo era stato consensuale, anche se in una intervista televisiva francese dopo che le accuse erano cadute, aveva riconosciuto che l'incontro era stato "un errore" e "un fallimento morale" di cuisi sarebbe pentito per tutta la vita .
Strauss-Kahn ha anche problemi legali in Francia, dove è stato accusato a Lille nel mese di ottobre 2011 di partecipazione ia un giro di prostituzione organizzata nel nord della Francia e in un hotel di lusso a Washington oltre che a  Lille, Parigi, Bruxelles.


La Palestina è “stato osservatore” dell’Onu. Feste a Ramallah, indignato Israele

Abu Mazel

NEW YORK - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite si rende protagonista di una giornata storica e approva con 138 voti su 193 una risoluzione con la quale  la Palestina diventa "Stato osservatore" dell'Onu. E che i vertici dell'Autorità nazionale palestinese considerano solo un primo passo verso la nascita di un vero e proprio Stato e verso il riconoscimento della Palestina come Paese membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.
La Palestina crede nella pace e il voto di oggi è l'ultima chance per salvare la soluzione dei due Stati", ha affermato il leader dell'Anp Abu Mazel davanti all'Assemblea che lo ha accolto con un calorosissimo applauso.
"Abbiamo deciso di votare sì alla luce dell'approccio costruttivo del presidente Abu Mazen sulla ripresa senza condizione dei negoziati", ha spiegato l'ambasciatore Cesare Maria Ragaglini, rappresentante permanente al Palazzo di Vetro dal podio dell'Assemblea Generale. Altri Stati europei, come Germania e Regno Unito, si sono invece astenuti.
L'ambasciatore di Israele Ron Prosor ha definito la richiesta della Palestina "un passo indietro per la pace". "Con questa risoluzione - ha detto - l'Onu chiude gli occhi sugli accordi di pace e non conferira' alcuna dignita' di Stato". Poco dopo frasi 'tranchant' sono arrivate anche da premier Benjamin Netanyahu: "Il discorso di Abu Mazen - ha detto - e' stato "ostile e velenoso" e "pieno di falsa propaganda". Netanyahu, quindi, assicura come il voto all'Onu di fatto non cambi nulla: "Non sarà costituito uno Stato palestinese senza il riconoscimento di Israele come Stato del popolo ebraico, senza la proclamazione della fine del conflitto e senza misure di sicurezza reali che difendano lo Stato di Israele e i suoi abitanti". Da domani però qualcosa cambia. E il neo 'Stato palestinese', per esempio, avrà accesso a molti trattati e organizzazioni internazionali che finora gli erano preclusi. A partire dalla Corte penale internazionale, davanti alla quale i palestinesi potrebbero decidere di portare Israele per denunciare la questione dei Territori Occupati.
Sulla stessa linea gli Stati Uniti, con Hillary Clinton e la sua possibile erede al Dipartimento di Stato, l'ambasciatrice all'Onu Susan Rice, che hanno definito il voto "controproducente" e che "pone nuovi ostacoli alla pace".
I 'no' alla risoluzione erano comunque tutti previsti.
Oltre Usa e Israele si sono detti contrari Panama, Palau, Canada, Isole Marshall, Narau, Repubblica ceca e Micronesia.
  L'Unione europea si era presentata al voto divisa. All'astensione di Germania, Gran Bretagna, Olanda, hanno fatto da contraltare il voto favorevole di 15 Paesi tra cui Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Spagna, Grecia e Irlanda alle quali si e' aggiunta l'Italia. Tra le grandi potenze, luce verde per i palestinesi anche da Cina e Russia.
In Palestina, gente per le strade e grandi feste.

Notte di terremoti sull'Appennino forlivese: 9 scosse


ROMA - Notte di scosse in Romagna: sull'Appennino forlivese dalla mezzanotte scorsa se ne sono registrate 9, tre delle quali di magnitudo 3.1. 
La terra è tornata a tremare anche sul Pollino, con un sisma di 3.2 gradi.

Due lievi scosse anche sulla Sila. In nessun caso si registrano danni a persone o cose. Il maltempo: allerta meteo in Toscana fino alla mezzanotte prossima.

giovedì 29 novembre 2012

Mario Orfeo a maggioranza nominato direttore del Tg1


ROMA - Il Consiglio di amministrazione della Rai, su proposta del direttore generale Luigi Gubitosi, ha approvato la nomina di Mario Orfeo alla direzione del Tg1. Il Cda ha anche approvato le nomine di Giancarlo Leone a Raiuno, Angelo Teodoli a Raidue, e Andrea Vianello a Raitre, nomine interne all'azienda. La nomina di Giancarlo Leone , direttore di Rai Intrattenimento, struttura cancellata oggi dal consiglio di amministrazione, è passata all’unanimità.  Angelo Teodoli,  da anni si occupa dei palinsesti, a Rai2, ai Andrea Vianello a Rai3, cresciuto a Viale Mazzini come conduttore prima radiofonico e poi televisivo a Rai 3 ..
 La nomina di Orfeo, attuale direttore del quotidiano "Il Messaggero" e già direttore del Tg2, è passata a maggioranza: cinque consiglieri contro quattro (contrari, secondo quanto si apprende, Maria Luisa Todini, Antonio Pilati, Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi). Tutti i nomi sui quali si è espresso il consiglio di amministrazione facevano parte del pacchetto proposto dal direttore generale Luigi Gubitosi. Orfeo subentra ad Alberto Maccari.
 Il Consiglio ha anche approvato lo cancellazione della direzione Rai Intrattenimento e la confluenza delle relative attività e del personale da quest'ultima all'interno delle singole reti. Queste delibere saranno operative a partire dal 1 gennaio 2013. Il nuovo regolamento dei lavori consiliari non ha ottenuto invece il via libera da parte del consiglio di amministrazione. Infine, il consiglio di amministrazione ha espresso un ringraziamento unanime ai direttori uscenti Mauro Mazza,  destinato alla presidenza di Rai Cinema, Pasquale D'Alessandro, che potrebbe avere la direzione di un canale digitale, Antonio Di Bella, che diventerà corrispondente da Parigi, e al direttore uscente e pensionato del Tg1 Alberto Maccari per il lavoro svolto.

Ecco il 'chi e'' dei nuovi direttori.

MARIO ORFEO

 Nominato oggi a maggioranza dal cda direttore del Tg1, viene dal Messaggero, al vertice del quale era approdato nel marzo 2011. Tra il 2009 e il 2001 aveva già guidato il Tg2, nominato all'unanimità su proposta dell'allora direttore generale Mauro Masi. Nato a Napoli 46 anni fa, Orfeo approda alla carta stampata nella seconda metà degli anni Ottanta. Nel 1990 entra nella redazione napoletana di Repubblica, trasferendosi quattro anni dopo alla sede centrale di Roma, come caporedattore, sotto la guida di Ezio Mauro, ricoprendo tra l'altro il ruolo di capo del servizio politico. Nel giugno del 2002 viene scelto dall'editore Francesco Gaetano Caltagirone per sostituire Paolo Gambescia alla direzione del Mattino di Napoli, diventando così uno dei più giovani direttori d'Italia. Nel 2007 vince il premio Ischia internazionale di giornalismo per l'informazione scritta.

GIANCARLO LEONE  

Nominato oggi all'unanimità direttore di Rai1, era responsabile Intrattenimento dal luglio 2011 dopo essere stato vicedirettore generale, incarico affidatogli nel luglio 2006 e poi confermato nel 2009. Nato a Roma nel 1956, figlio dell'ex presidente della Repubblica Giovanni, entra in Rai nel 1983. Nel '92 diventa responsabile dell'ufficio stampa, per passare alla vicedirezione del coordinamento palinsesti nel '95, diventandone un anno dopo direttore. A giugno del 1998 il cda lo nomina responsabile del Marketing strategico offerta e palinsesti, ruolo che conserva ad interim nel gennaio del 1999, quando il cda lo indica come nuovo direttore di Rai International (carica che manterra' fino al marzo 2000). Nel settembre 1999 diventa amministratore delegato di Rai Cinema. Nell'aprile 2001 il cda lo investe all'unanimità del ruolo di direttore ad interim della Divisione 1 (che controlla Rai1 e Rai2) in sostituzione di Mario Brugola, passato a Tmc. Ad agosto 2002 un altro tassello: Leone diventa - ancora con l'appoggio di tutto il cda - coordinatore per i diritti di cinema e fiction. Il 4 maggio 2004 il consiglio conferma Leone ad di Rai Cinema, carica che manterrà ancora per qualche mese anche dopo la nomina a vice dg.

ANGELO TEODOLI 

Nato a Roma il primo gennaio 1956, il nuovo direttore di Rai2 - rete per la quale già curava i palinsesti sotto la direzione di Giampaolo Sodano - è un autentico 'uomo macchina' dell'azienda televisiva pubblica: già capostruttura di Rai1 per il palinsesto e la promozione (nel '96), poi vicedirettore della rete dal 2002, vicedirettore vicario dal 2006, poi ancora direttore di palinsesti.

ANDREA VIANELLO 

Alla direzione di Rai3 arriva direttamente dalla conduzione di Agora', spazio informativo del mattino della rete al quale è approdato nel settembre 2010 dopo l'esperienza di Mi manda Rai3. Nato a Roma il 25 aprile 1961, entra in Rai nel 1990 per concorso dopo diversi anni di collaborazioni con quotidiani e riviste. Cronista prima al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, segue come inviato tanti fatti di cronaca, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio al rapimento di Faruk Kassam. Dal 1998 al 2002, sotto la direzione di Paolo Ruffini, cura e conduce Radio anch'io, poi approda in tv con Tele anch'io su Rai2. Su Rai3, dal 2001 al 2003, è autore e conduttore di Enigma e dal 2004 al 2010 conduce Mi manda Rai3. Nel 1993 vince l'Oscar della radio e nel 1997 il premio Saint Vincent di giornalismo, sezione radiofonia, nel 2000 il Flaiano, il premio Penne pulite e il Premiolino come miglior giornalista del mese e nel 2002 il premio Festival della Tv. Nel 2008 pubblica 'Assurdo Italia' (Baldini & Castoldi). Insegna giornalismo radiofonico alla Sapienza.

L’Italia vota sì all’ingresso della Palestina all’Onu come stato osservatore


MILANO - L'Italia vota a favore dell'ingresso della Palestina fra gli Stati osservatori all'Onu. Lo ha comunicato Palazzo Chigi. La decisione del governo italiano di sostenere la richiesta palestinese, ha precisato il premier Mario Monti, "non implica nessun allontanamento dalla forte e tradizionale amicizia nei confronti di Israele".
Ciò è un incoraggiamento al dialogo e alla pace da parte dell'Italia. "Il Presidente Monti - informa ancora Palazzo Chigi - ha telefonato al presidente Mahmoud Abbas e al primo ministro Benjamin Netanyahu per spiegare le motivazioni della scelta italiana. Nel dare sostegno alla risoluzione, l'Italia, in coordinamento con altri partner europei, ha in parallelo chiesto al presidente Abbas di accettare il riavvio immediato dei negoziati di pace senza precondizioni e di astenersi dall'utilizzare l'odierno voto dell'Assemblea Generale per ottenere l'accesso ad altre agenzie specializzate delle Nazioni unite, per adire la corte penale internazionale o per farne un uso retroattivo". 

Piazza Affari chiude in forte rialzo (+2,81%)


MILANO - Chiusura di seduta in forte rialzo per la Borsa valori, stimolata dalla spinta dei titoli bancari e in misura minore dell'energia. L'indice Ftse Mib termina con un progresso del 2,81%, a 15.887 punti, All Share a +2,70%. Per Piazza Affari una giornata particolare, con guadagni sopra la media degli altri mercati europei, mossi dall'aspettativa di un accordo negli Usa per evitare una stretta di bilancio che deprimerebbe l'economia. In più' la nostra Borsa ha salutato con favore il calo dello spread, sceso anche sotto i 310 punti sull'onda della buona asta di Btp, per poi risalire nel finale.

Esposto di BersanI e degli altri tre contro Renzi per una pubblicità. Risposta: editto bulgaro


ROMA - Bersani, Vendola, Tabacci e Puppato promuovono un esposto contro Matteo Renzi, che attraverso un sito riconducibile alla sua fondazione Big Bang ha comprato una pagina su tre giornali italiani.
Fa sapere, il sindaco di Firenze, che chi vuole puo' ancora iscriversi alle liste degli elettori per il ballottagio del 2 dicembre. Conseguenza: si scatena l'inferno (l'espressione pare sia proprio dei renziani) con i comitati provinciali presi di mira da quello che i tecnici del web chiamano il mail bombing. Cioe': un bombardamento di e-mail, tutte ad un unico scopo. In questo caso l'iscrizione alle liste elettorali.
  Il primo a reagire e' stato Luigi Berlinguer, capo dei garanti dell'ordinato svolgimento della consultazione. Denuncia in una conferenza stampa l'invito a "scatenare l'inferno", e con esso il tentativo - piu' o meno evidente - di scardinare il delicato meccanismo di regole ed equilibri che con fatica era stato messo insieme, per non trasformare le primarie in una guerra di tutti contro tutti.
Alle dichiarazioni di Berlinguer segue una valanga di dichiarazioni di esponenti del Pd, quasi tutte contro Renzi. Poi arriva l'esposto. Il sindaco, e' l'accusa, ha "violato tutte le regole del codice di comportamento che aveva sottoscritto e che vieta la pubblicita' sui giornali". E cosi' facendo ha operato "uno sfondamento del tetto delle spese e una violazione delle regole di trasparenza".
Il diretto interessato replica su twitter con un apparentemente ecumenico "Evitiamo il nervosismo e manteniamo il clima giusto, dai". Poi, visto che la cosa non si calma, fa partire una dichiarazione da suo comitato elettorale. "Ci siamo addormentati negli Usa con questo bel confronto in tv; ci risvegliamo in Bulgaria con questo esposto di 4 candidati, di cui tre già trapassati. Da una parte un appello per il voto; dall'altro questo esposto bulgaro". Così Giuliano da Empoli, responsabile del programma del Comitato Renzi per le primarie di centrosinistra che sottintende la paura del voto da parte di Bersani.  Ma Pier Luigi Bersani, che nel dibattito di ieri aveva condiviso con Renzi sorrisi e reciprochi attestati di stima, stasera fa capire che il vento e' cambiato. Intervenendo a Porta a Porta dice senza mezzi termini: "Tra il primo tempo e il secondo tempo di una partita non si cambiano le regole. La norma l'abbiamo condivisa insieme a tutti quelli che hanno votato.Le cose accadute oggi sono spregevoli, non sfregiamo il voto". 

La superlotteria Powerball Usa: in due vincono 587 milioni di dollari


NEW YORK I funzionari della lotteria Powerball hanno fatto sapere stamane all’alba che due  biglietti venduti in Arizona e Missouri hanno centrato tutti e sei i numeri ed hanno perciò vinto il record di 587,5 milioni dollari di jackpot. Ora la caccia ai vincitori è cominciata. 
I numeri estratti Mercoledì sera sono stati: 5, 16, 22, 23, 29 e Powerball  6 
Il jackpot è aumentato a 587,5 milioni dollari al momento dell’estreazione, rendendo l'opzione in  contanti do 384 milioni di dollari che saranno diviso in parti uguali.

Duello Renzi-Bersani: per i commentatori ha vinto il sindaco di Firenze



ROMA - Matteo Renzi batte Pierluigi Bersani nelle pagelle dei commentatori dei principali quotidiani sul duello di ieri sera in Tv. Su Repubblica lo scarto è di un punto e mezzo: 34,5- e 33. Lucia Annunziata ha dato 8 al sindaco di Firenze per la sua performance. "Ha dominato il dibattito dal punto di vista della comunicazione - ha detto la direttrice dell'HP Italia - ma non ha sfondato nella base. E quindi alla fine non vince". Bersani ha preso 6: "E' apparso stanchissimo e anche un po' stufo. Ha perso nel dibattito, vince nella base quasi per default".

Il sindaco batte il segretario Pd di un punto, 28 a 27, sul Corsera. Tra i commentatori, Aldo Cazzullo ha dato 7 a entrambi. Renzi è stato "all'attacco fin dall'inizio, una via di mezzo tra un ciompo trecentesco in tumulto e un pr da discoteca anni 80, più immediato, empatico". Nonostante abbia patito "la maggior esperienza di Bersani, è stato più convincente sul taglio ai costi della politica e sulla meritocrazia nella scuola". Dal canto suo, il segretario democratico ha sfoggiato il "consueto florilegio di metafore", tra cui "una particolarmente oscura che gli ha raccontato il segretario dell'Spd - 'C'è chi preferisce un passerotto in mano che un tacchino sul letto' - ma forse ci dev'essere un problema di traduzione". Secondo Cazzullo, Bersani ha dato "l'idea di solidità", è stato "convincente sulla lotta alla mafia e alla corruzione".

Anche sulla Stampa le opinioni delle firme del quotidiano,. Secondo Marcello Sorgi, "Renzi ha un linguaggio più immediato. Gli viene naturale rifuggire dal politichese. Se parla del Sud, dice Sud. Non Mezzogiorno". Promosso "sul linguaggio". Bersani "non cerca di essere diverso da quel che è. Un leader classico. Un ex-ministro. Uno che ci ricorda sempre che la politica è l'arte del possibile". A detta di Sorgi, se nel confronto su Sky con cinque candidati "il personaggio del leader saggio e prudente aveva funzionato" ma, nel faccia a faccia diretto di ieri, "molto meno".

Invece il Il Sole 24 Ore ha preferito Bersani che, secondo il quotidiano, ha convinto di più sulla crescita, le liberalizzazioni e le imprese. "Non ha tradito se stesso - ha commentato Stefano Folli - la sua naturale tendenza alla concretezza un po' grigia, ma sempre all'insegna della grande onestà intellettuale". Tuttavia, "avrebbe potuto osare di più per apparire l'uomo del rinnovamento del Pd".

Brembate Sopra: Yara uccisa un’ora dopo essere uscita dalla palestra


BERGAMO - La vita della piccola Yara, la 12enne scomparsa nel 2010 a Brembate Sopra (Bergamo) e trovata morta dopo tre mesi, si è spenta in meno di un'ora dall'uscita dalla palestra. Il particolare emerge dai risultati autoptici e rende possibile una più dettagliata ricostruzione della dinamica del delitto: Yara uscita di palestra, sarebbe stata quindi prelevata da un'auto e portata nel campo dove ha trovato la morte.

Blitz della Digos: 9 arresti domiciliari di esponenti no Tav


TORINO - Blitz della Digos di Torino che da questa mattina sta eseguendo 19 provvedimenti cautelari nei confronti di esponenti legati per la maggior parte all'area anarchica e ai centri sociali torinesi e vicini al movimento No Tav. Le misure riguardano due episodi: l'aggressione ai giornalisti del ''Corriere della Sera'' avvenuta a febbraio e l'irruzione, a fine agosto, negli uffici della Geostudio, casa madre della Geovalsusa società che stava partecipando ad una gara per la progettazione funzionale ad attività connesse al progetto Tav.
In particolare si tratta si tratta di due arresti domiciliari per l'aggressione alla troupe di giornalisti eseguiti fuori dal Piemonte, e altre 17 misure (7 arresti domiciliari, 4 divieti di dimora a Torino e 6 obblighi di firma) per l'episodio della Geostudio, in cui sono coinvolti per la maggioranza esponenti dei due centri sociali torinesi Askatasuna e Gabrio.

Il marasma Pdl: le primarie? Non si fanno più




ROMA - Nuovo colpo di scena nel Pdl, che sarebbe ormai pronto a rinunciare alle sue primarie. Pesano la contrarietà di Berlusconi e l'esigenza di tenere unito un partito comunque da rilanciare. Il 16 dicembre forse una convention. Il motivo principale è evitare una scissione fra Berlusconi, i suoi fedelissimi e la parte del partito che segue Alfano
Ieri il segretario aveva rilanciato a Berlusconi l'appello di rifondare il partito "nell'unità e nel rinnovamento". E sulle primarie aveva aggiunto:"Sono state  fissate per la sua successione, se c'è lui.... Io intanto proseguo la mia campagna elettorale". 
Inoltre l'iniziale annuncio della nuova Forza Italia da parte di Berlsconi, annuncio che doveva essere fatto oggi, sembra ormai slittato a dopo l'esito delle primarie del Pd
Tra le ipotesi in campo su cui si sta discutendo in queste ore per evitare il 'big bang' rispunta anche 'Centrodestra italiano', ovvero un nuovo partito che nasca dalle ceneri del Pdl.
  Azzeramento degli attuali vertici, nuovo nome e simbolo, classe dirigente da svecchiare e rinnovare con facce fresche, niente professionisti della politica salvo rare eccezioni, una struttura piu' snella e un lancio secondo tutti i crismi attraverso una grande convention (prima di Natale) che pero' non abbia nulla a che fare con i vecchi riti dei congressi fondativi. Silvio Berlusconi e' sempre meno intenzionato ad andare a una frattura traumatica, anche se il Cavaliere non avrebbe abbandonato l'idea di ridiscendere in campo e candidarsi: la partita decisiva, viene spiegato, si gioca sul fronte della riforma elettorale. Il  Cavaliere vuole vederci chiaro, pronto in qualsiasi momento a ritirare fuori dal cilindro la riedizione di Forza Italia: tra i timori, viene riferito, il ritrovarsi nuovamente - nonostante il profondo 'reset' del Pdl - con un partito che resti intrappolato negli stessi meccanismi che, a dire dell'ex premier, sono stati la rovina del Popolo delle Liberta'. Il punto, e' il ragionamento dell'ex presidente del Consiglio, e' che non basta cambiare nome e simbolo se poi gli uomini e gli schemi restano gli stessi con le stesse dinamiche. Tanto che tra le condizioni poste dall'ex premier ci sarebbe anche quella di rivoluzionare gli equilibri interni: basta 'quote', basta 'zavorre', si riparte da zero. Ipotesi che ha messo in allarme gli ex An (La Russa conferma che se torna Fi loro andranno per un'altra strada), ma che fa traballare anche molti ex Fi non piu' vicinissimi al Cavaliere che vedono sfumare anche le residue possibilita' di accaparrarsi un seggio.


Duello finale Bersani-Renzi: 6 milioni e mezzo di spettatori. Il nodo delle alleanze


ROMA . Lo speciale di Rai1 e Tg1 Renzi-Bersani Confronto finale, condotto da Monica Maggioni, ha catalizzato ieri sera l’attenzione di 6.584.000 spettatori pari al 22.85% di share. Tempi serrati, ricette diverse, molti punti di convergenza e ancora una volta distanze siderali e scintille soprattutto sulle alleanze. Il confronto tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi è scorso per le quasi due ore di diretta con un sostanziale rispetto reciproco, diverse stoccate e molti sorrisi alle battute l'uno dell'altro. Il tema che ha ancora una volta diviso, in modo strategico, i due contendenti delle primarie del centrosinistra, sono state le alleanze per il dopo voto. Porte aperte per Bersani a Nichi Vendola e Pier Ferdinando Casini, strada sbarrata ad entrambi per Matteo Renzi. Su questo tema gli animi si sono surriscaldati. Invece del 'profumo di sinistra' chiesto da Vendola, "sento profumo di inciucio" quando si parla del leader Udc, ha detto Renzi. Poi ha messo in guardia da un bis del fuoco amico della sinistra radicale verso i governi di centrosinistra, più volte citati per i loro errori. Ma Bersani lo ha liquidato con una battuta: "Quando siamo andati da soli ha vinto Berlusconi". "Quando siamo andati da soli l'ultima volta - ha replicato Renzi - avrà pure vinto Berlusconi ma quando abbiamo fatto le grandi alleanze" c'è sempre stato qualcuno degli alleati che ci ha fatto cadere. A furia di tenere tutti insieme si finisce come l'Unione. Tu hai tanti che ti dicono sì perché sperano di essere retribuiti con un posto- ha incalzato Renzi - . Se noi vinciamo" non vorrei che "ci rimandano a casa un'altra volta dopo due anni perché ci si è messi a discutere tra chi l'agenda Monti la vuole e chi no. Ecco le primarie servono per dire prima, le cose che si vogliono fare. E io le ho in mente chiarissime". ''Spero - ha proseguito Renzi - che nel pacchetto Casini non ci sia anche Fini perché ci si è dimenticati di tutte le cose fatte in questi anni. Va abolita la Bossi-Fini''. 
Scambio teso anche su Afghanistan e F35. Alla domanda su cosa i due candidati direbbero a Barack Obama da presidenti del Consiglio e il segretario Pd ha detto: "Innanzitutto, l'Afghanistan: il 2013 deve essere l'anno di chiusura di questga avventura; poi, gli F35: con questa crisi non mi sembra il caso...". Il sindaco di Firenze ha ribattuto: "Scusa segretario, ma sull'Afghanistan la 'road map' già prevede il 2013 e gli F35 dipendono da noi, non da loro... Non facciamo demagogia. Proprio tu...".

Ilva Taranto: riprese le ricerche dell’operaio scomparso. Oggi il ddl del governo



TARANTO -  I sommozzatori dei vigili del fuoco di Taranto hanno ripreso all'alba le ricerche dell'operaio dello stabilimento siderurgico Ilva, disperso da ieri mattina. L'uomo ha 29 anni ed è originario di un paese della provincia. Quando la tromba d'aria ha colpito l'area della fabbrica, si trovava nella cabina della gru precipitata in mare nei pressi di uno dei pontili del porto industriale.
Le ricerche erano state sospese a causa della scarsa visibilità. Intanto stamane, anche se la situazione meteorologica si è normalizzata, prosegue ininterrotto il lavoro dei vigili del fuoco chiamati, ad esempio, per alberi pericolanti e verifica di stabilità degli edifici. Sulla città continua ad imperversare un vento fortissimo. Quando ieri si è abbattuto il tornado per pochi minuti, il vento ha anche superato i 200 chilometri orari.
Intanto allo stabilimento è ripresa lentamente la produzione, anche negli impianti sotto sequestro dal 26 luglio per disastro ambientale. L'azienda sta effettuando l'inventario dei danni strutturali subiti, mentre i lavoratori, che ieri erano stati invitati ad uscire dallo stabilimento per motivi di sicurezza, sono rientrati regolarmente al lavoro. Mancano all'appello solo i dipendenti dell'area a freddo, in ferie forzate da lunedì.
Oggi vertice tra governo e parti sociali
Il governo sta lavorando ad un decreto legge che rafforzi l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) con valore legislativo, in modo da consentire all'azienda di riprendere subito l'attività. Alle 15 è previsto l'incontro a Palazzo Chigi tra governo e parti sociali.

Adolescente afghana sgozzata da due parenti: non voleva sposarsi. Aveva 14 anni


KABUL - Una adolescente afghana di 14 anni, Geesa, che aveva rifiutato di sposare un pretendente nella provincia di Kunduz, nel nord del paese, e' stata sgozzata mentre andava a raccogliere l'acqua da un ruscello nel suo villaggio nel nord dell'Afghanistan.
L'attacco è avvenuto dopo che suo padre, Mohammad Rahim, aveva respinto un'offerta di matrimonio per la ragazza, dicendo che era troppo giovane per farlo . Lo riferiscono i media a Kabul precisando che il cadavere della giovane  e' stato trovato in un campo nel distretto di Imam Sahib. 
Due uomini, di nome  Massoud e Sadeq, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio, nel villaggio di Kulkul. I due uomini erano parenti di Geesa e vivevano nello stesso villaggio. La provincia è  stata colpita recentemente da un'ondata di violenza contro le donne.

Oggi sciopero dei bus a Milano, Monza, Genova e Varese e in Emilia


MILANO - Oggi bus, metro e tram si fermano in diverse città italiane, da Milano a Bologna. Ecco la mappa degli scioperi  tracciata dall'Autorità di garanzia sugli scioperi: "A Milano, Monza, Brianza, Genova e Varese, per uno sciopero proclamato da Cub, il trasporto non sarà garantito, salvo le fasce orarie previste dai singoli accordi", spiega. Mentre, aggiunge, nelle relative province, sarà "effettuato il servizio extraubano dalle ore 21 alle ore 23.59".
In Emilia Romagna, ricorda l'Autorità, "la sigla Usb ha proclamato uno sciopero di 24 ore, con garanzia delle fasce, che riguarderà il trasporto ferroviario extraurbano". Nella Regione, avverte, è "inoltre, previsto uno sciopero del trasporto urbano di 24 ore a Reggio Emilia e di 4 ore a Bologna e a Ferrara. Infine, la Filt-Cgil ha proclamato uno sciopero del trasporto urbano di 4 ore a Tivoli". Pertanto, rimarca l'Autorità, "allo stato, nessun'altra parte del territorio nazionale sarà interessata da scioperi" del trasporto pubblico locale.

In rialzo Piazza Affari (+0,89%). Spread a 319 punti


MILANO - Piazza Affari apre in rialzo. L'indice Ftse Mib guadagna lo 0,89% a 15.590 punti. Nelle prime battute della seduta corrono Ansando Sts (+5,27%) e Bper (+3,33%).  Il differenziale tra i Btp e il Bund a 10 anni apre sotto i 320 punti, a 319 rispetto ai 322 della chiusura di ieri. Il rendimento si attesta al 4,57%. In calo anche lo spread tra Bonos e Bund a 390 punti con un tasso che si posiziona al 5,2%

mercoledì 28 novembre 2012

Allerta maltempo in tutta Italia. E arriva il freddo


ROMA - E' allerta maltempo su tutta Italia. La perturbazione atlantica che sta interessando l'area mediterranea centrale continuerà a determinare "un'intensa fase di maltempo su gran parte del Paese, con rovesci e temporali al centro-sud, precipitazioni diffuse al nord e forte ventilazione". Ad annunciarlo è' il dipartimento della protezione civile che ha emesso, pertanto, un ulteriore avviso di condizioni meteo avverse, che integra ed estende quelli giàdiffusi nei giorni scorsi.
Domani le piogge tenderanno a diminuire al Nord, dove ci sarà un leggero abbassamento della quota neve, che non dovrebbe comunque raggiungere le zone pianeggianti. Il maltempo scivolerà al Sud e interesserà soprattutto Lazio, Campania e nord della Calabria. L'afflusso di aria polare comincerà a fare scendere le temperature dalle regioni del Nord. Domani ancora venti forti, anche sulla costa adriatica. Tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima avremo un clima invernale in tutto il Paese.
Le "bombe d'acqua", precipitazioni intensissime che in poche ore scaricano al suolo anche la meta' dell'intera media stagionale di pioggia, non sono più' un'eccezione: "Dobbiamo abituarci a quello che vediamo in questi giorni, le bombe d'acqua sono la norma ormai, il clima e' cambiato".
E' l'allarme lanciato all'AGI dal climatologo dell'Universita' di Firenze Giampiero Maracchi, che non si sorprende delle notizie preoccupanti di questi giorni sul fronte maltempo. "I mari evaporano di più - spiega - le nuvole sono sempre più cariche di 'acqua precipitabile', che poi scaricano in forma di pioggia in queste 'bombe d'acqua', termine che ho coniato diversi anni fa, causando i danni devastanti che vediamo".
Non piove di piu', dunque, anzi la media stagionale in Italia e' in lieve calo, ma piove "tutto insieme": "Ad Aulla - segnala Maracchi - sono piovuti 400 millimetri di acqua in 7 ore, quando la media annua e' 900. Lo stesso a Genova. E' un regime tropicale, con poche pioggie ma molto intense, il che tra l'altro aggrava la siccita', oltre a devastare il territorio quando piove".

Bp sospesa da tutti i contratti con il governo degli Stati Uniti. Una batosta



WASHINGTON - BP è stato temporaneamente sospeso da nuovi contratti con il governo degli Stati Uniti: lo ha detto  l'Environmental Protection Agency (EPA).
Mentre non è chiaro per quanto tempo il divieto durerà, questa è cpmunque òla conseguenza della multa record inflitta alla compagnia petrolifera all'inizio di questo mese per la gigantesca  fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico nel 2010..
L'EPA ha detto che la decisione è causata dalla  "mancanza di integrità aziendale" di BP per come aveva trattato lo scoppio e le sue conseguenze. BP si è dichiarato colpevole di 14 accuse penali .
"La sospensione di BP impedisce temporaneamente alla società e agli affiliati  di ottenere nuovi contratti del governo federale, sovvenzioni o altre operazioni e questo fino a quando l'azienda sarà in grado di fornire prove sufficienti a dimostrare all'EPA di conforme agli standard federali di business", ha dichiarato l'EPA. "Le sospensioni sono una prassi normale, quando una questione di responsabilità viene sollevata  in un procedimento penale." L'agenzia Usa ha detto che il divieto temporaneo non inciderebbe sugli accordi esistenti che BP ha con il governo. Tuttavia potrebbe potenzialmente avere un impatto utili futuri della società.
La società inglese è  il più grande fornitore di combustibile per il Dipartimento della Difesa americano, che ha firmati  contratti del valore di circa 1.35 miliardi di dollari nel 2011.
L'incidente della Deepwater Horizon, in cui una piattaforma petrolifera era esplosa uccidendo 11 persone, ha causato uno delle peggiori fuoriuscite di petrolio della storia.

Taranto: tromba d’aria, apocalisse sull’Ilva, scoperchiati capannoni e ciminiere, crollate gru. 38 feriti, un disperso, rischio esplosioni di gas

La tromba d'aria sull'Ilva (sky24)
(inmeteo)

TARANTO - Una tromba d'aria si è abbattuta sullo stabilimento dell'Ilva provocando diversi crolli. Come fa sapere la stessa azienda, "sono crollati un capannone all'imbarco prodotti e la torre faro, è crollato il Camino delle batterie uno e tre". Ci sono quasi 40 di feriti, forse 4 dispersi e c'è anche il rischio di esplosioni per le fughe di gas. Un operaio risulta sicuramente disperso. Secondo quanto si apprende dai vigili del fuoco, l'uomo era al lavoro nella cabina di una gru finita in mare dopo la tromba d'aria. A Taranto stanno arrivando le squadre dei sommozzatori per le ricerche. La tromba d'aria ha scoperchiato numerosi capannoni di diversi reparti del siderurgico, e un incendio si è verificato nella zona dell'area a caldo. Crollate per il forte vento anche numerose gru nell'area portuale in uso all'Ilva, mentre gli impianti dell'area a caldo sono andati in blocco e i tecnici stanno mettendo in sicurezza, in particolare, il reparto ossigeno per scongiurare il rischio di esplosioni.
"Sono mobilitati tutti i mezzi di soccorso dello stabilimento, vigili del fuoco e ambulanze e stanno convergendo anche i mezzi di soccorso cittadini e provinciali, vigili del fuoco e 118" prosegue Ilva. Ci sarebbero 4 dispersiVoci non confermate parlano di gravi conseguenze  per alcuni operai dell’azienda, di un incendio e di un piano di evacuazione messo in atto dalla direzione della stessa Ilva per timore di un’esplosione. Mobilitati mezzi di soccorso, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine.  Stando a notizie in corso di accertamento, il maltempo ha causato lo sradicamento di lamiere, di alberi e danni pesantissimi anche alla circolazione stradale: numerosi i sinistri che hanno visto coinvolti vetture e mezzi pesanti.
"Lo stabilimento sta mettendo in atto tutte le procedure che in questi casi di emergenza generale vengono adottate",conferma Ilva sottolineando che "gli impianti sono, come da procedura d'emergenza generale, presidiati".
(tgcom24)

Sono caduti diversi quintali di cemento. La direzione ha disposto immediatamente l'evacuazione dello stabilimento. Sul posto ci sono diverse ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Un fulmine è caduto su una delle ciminiere dell'Ilva i cui pezzi si sono riversati su due tralicci dell'alta tensione. Attualmente è bloccata la linea ferroviaria Bari-Taranto e i passeggeri di un treno sono in attesa di trasbordo su autobus per raggiungere Taranto. La tromba d'aria proveniva dal mare: è passata prima sui moli, poi sull'intero stabilimento.
Dalla strada provinciale per Statte si notano all’interno dello stabilimento focolai di incendio provocati dalla caduta di pezzi delle ciminiere e da alcuni scoppi. I gasometri all’interno della fabbrica sono stati messi in sicurezza. All’esterno del siderurgico si notano gruppi di lavoratori che stanno abbandonando lo stabilimento. La tromba d'aria ha causato finora 38 feriti, tra cui nove bambini in una scuola di Statte (Taranto) -vedi sotto -, come fa sapere la Protezione civile regionale. Tra i nove bambini, che hanno tutti ferite lievi, cinque sono stati medicati all'ospedale Moscati di Taranto, quattro a Martina Franca. A uno dei nove è stato diagnosticato un trauma cranico. Tre persone politraumatizzate sono ricoverate in condizioni critiche all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Altri due politraumatizzati (operai dell'Ilva e dell'Enel) sono ricoverati a Martina Franca.

"Stavo guidando un camion vicino alle batterie 7-12. All'improvviso ho visto un tornado, volare tutto e fumo. Non riuscivo a vedere più niente. Mi sono fermato e sono fuggito''. E' la drammatica testimonianza di un lavoratore dell'Ilva di Taranto rimasto illeso. 

A Statte colpita una scuola: 6 bambini feritio
La tromba d'aria ha provocato gravi danni anche a Statte, Comune non lontano dal luogo dove sorge l'Ilva. Alcune case dell'abitato sono state scoperchiate dalle raffiche di vento. La tromba d'aria ha investito una scuola: sei bambini sono rimasti feriti in modo lieve e sono stati portati nell'ospedale Moscati di Taranto per essere medicati. Lo riferisce il responsabile della protezione civile regionale, l'assessore Fabiano Amati. In tutto negli ospedali, compresi i bambini, dovrebbero esserci, secondo Amati, 18 persone: la vita di nessuna di loro sarebbe in pericolo.

Preallarme nel Bolognese per la piena del Reno


La protezione civile dell'Emilia-Romagna ha attivato il preallarme per la piena del Reno nel Bolognese. Sono interessati il capoluogo e i Comuni di Argelato, Castello d'Argile, Castel Maggiore, Sala Bolognese, S.Giovanni in Persiceto, Calderara e Casalecchio. Date le forti piogge, il livello dell'acqua s'è alzato nel tratto montano, fino a 2,64 metri a Vergato e 1,3 a Casalecchio. Visto il perdurare della pioggia, il colmo della piena, 1,6 metri, è atteso a Casalecchio nel pomeriggio
Sono 50 le persone evacuate dalle loro abitazioni ad Albinia, in provincia di Grosseto. La zona era già stata la più colpita dall'alluvione dell'11 e 12 novembre scorsi, quando in Maremma ci furono 4 morti. Le persone sfollate sono per lo più residenti nelle campagne. Il livello dei fiumi nella zona, in particolare dell'Albegna, è salito. Sul posto sono intervenuti i volontari delle Misericordie, della Protezione Civile, tecnici del Comune di Orbetello e della provincia. Nel grossetano sono 17 le strade chiuse per allagamenti e frane.