Piergiorgio Baita |
VENEZIA - lI nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Venezia ha arrestato Piergiorgio Baita, a.d. e presidente dellaMantovani spa, impresa di costruzioni tra le più importanti del Nordest. L'arresto è avvenuto nell'ambito di un'inchiesta della magistratura veneziana su tangenti. La Mantovani è presente nelle principali opere di quella zona d'Italia, come il passante di Mestre e il Mose di Venezia.
Sono complessivamente 5 le persone arrestate e una ventina le persone indagate dai finanzieri, che stanno eseguendo 45 perquisizioni tra le province di Padova, Venezia, Bologna e Lecco. L'indagine è una propaggine dell'operazione "Aria nuova" che ha portato nel 2011 all'arresto di varie persone tra cui, per corruzione, l'ex ad dell'autostrada Venezia-Padova, Lino Brentan, per aver assegnato lavori a trattativa diretta aggirando le normali procedure d'appalto.
Secondo le prime informazioni gli accusati avrebbero lucrato su alcuni grandi appalti regionali affidati con il metodo del project financing, trasferendo poi illecitamente diverse somme di denaro all'estero. Sono stati per questo sequestrati anche alcuni conti correnti in una banca di San Marino. Tra gli arrestati figura anche Claudia Minutillo, che negli anni scorsi ha lavorato in regione come segretaria di Giancarlo Galan. Nell'inchiesta però non figurano coinvolti politici.
Baita le aule di giustizia, addirittura anche il carcere, li ha già conosciuti. Nei primi anni Novanta, in piena bufera di Mani pulite a Milano e quando a Venezia erano finiti sotto inchiesta i ministri Gianni De Michelis e Carlo Bernini per gli appalti veneti, Baita era stato arrestato e aveva illustrato al pubblico ministero il sistema delle tangenti, poi venne prosciolto. Nel 2003 era finito sotto inchiesta per evasione fiscale, ma se l’era cavata con un patteggiamento, una pena di sei mesi, cancellati grazie al pagamento di poco meno di novemila euro
Nessun commento:
Posta un commento