ROMA - Tanti, inattesi, e molti sconosciuti sono i grillini eletti a Montecitorio, dove ci sono state numerose riconferme per il Pdl e il Pd. L'hanno spuntata Rocco Buttiglione e Lorenzo Cesa per l'Udc e, per Scelta Civica di Monti, è entrata Valentina Vezzali.
Secondo gli elenchi del Viminale, a meno di ripescaggi dell'ultimo minuto, ecco alcuni dei principali eletti divisi per schieramento.
Per il Movimento Cinque Stelle, primo partito, che si aggiudica 108 seggi, ci sono, per citarne alcuni: Giulia Sarti in Emilia Romagna, Cristian Iannuzzi e Adriano Zaccagnini in Lazio.
Tra i 340 seggi del centrosinistra, per il Pd ci sono, oltre a Pierluigi Bersani ed Enrico Letta, Rosy Bindi e Nico Stumpo in Calabria, Guglielmo Epifani in Campania 1. In Emilia Romagna Dario Franceschini, Matteo Richetti, Tiziano Arlotti e Davide Baruffi. Per la Lombardia Barbara Pollastrini, Giampaolo Galli, Pia Locatelli ed Ermete Realacci. E ancora: Francesco Boccia e Ivan Scalfarotto in Puglia e Dario Nardella in Toscana e Carlo Galli in Emilia Romagna. Per Sel di Nichi Vendola, tris per Laura Boldrini: eletta nelle Marche e in Sicilia 1 e 2.
Tra i 124 seggi del centrodestra, per il Pdl Angelino Alfano eletto in Lazio, Sicilia e Piemonte 1 e 2. Ok a: Dorina Bianchi in Calabria, Gianfranco Rotondi, Mara Carfagna e Nunzia de Girolamo in Campania, Michela Brambilla e Deborah Bergamini in Emilia-Romagna. In Lombardia Maurizio Lupi, Mariastella Gelmini, Laura Ravetto e Daniela Santanchè. In Puglia Raffaele Fitto, in Sicilia Stefania Prestigiacomo. Per Fratelli d'Italia dentro Giorgia Meloni e Ignazio La Russa.
Nella Lista Civica con Monti per l'Italia entrano: Alberto Bombassei, Ilaria Borletti Buitoni, Lorenzo Dellai, Gaetano Piepoli, Edoardo Nesi e Renato Balduzzi, oltre alla Vezzali.
Tra gli esclusi illustri, dopo il presidente uscente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, per il centrodestra è fuori il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè. Non mettono piede affatto a Montecitorio le liste di Antonio Ingroia e Oscar Giannino, rimasti sotto la soglia di sbarramento del 4%.
Al Senato il discorso è più complicato. Al momento, salvo successive distribuzioni dei seggi da parte di chi è stato eletto in più regioni, la situazione vede fuori l'ex presidente di Palazzo Madama, Franco Marini, Guido Crosetto di Fratelli d'Italia. Discorso analogo per Augusto Minzolini, candidato Pdl in Liguria, fuori in base agli elenchi degli eletti del Viminale ma che potrebbe entrare, così come Giuliano Cazzola.
Fuori per Sel Roberto Natale e, per Scelta Civica con Monti per l'Italia, Mario Sechi, ex direttore del Tempo. Non eletto neanche Raffaele Lombardo, leader del Movimento per le Autonomie ed ex presidente della regione Sicilia, né Giuseppe Cossiga, figlio dell'ex presidente della Repubblica, candidato con Fratelli d'Italia al Senato in Sardegna.
Tra gli eletti, partendo dal Pdl, oltre a 18 volte Silvio Berlusconi, c'è la "faccia nuova" di Roberto Formigoni. E poi quelle meno nuove di Sandro Bondi, Maurizio Gasparri, Niccolò Ghedini, Carlo Giovanardi, Alessandra Mussolini, Francesco Nitto Palma e Denis Verdini. Dentro anche Antonio Razzi, candidato Pdl in Abruzzo.
Per la Lega Nord, tra gli altri, Roberto Calderoli e Giulio Tremonti.
Per il Pd: Anna Finocchiaro, Pietro Grasso, Laura Puppato e Sergio Zavoli. Non ce l'ha fatta Paola Concia.
Con Monti per l'Italia entrano Pier Ferdinando Casini, Pietro Ichino e Maria Paola Merloni.
E infine, alcuni nomi del Movimento Cinque Stelle: Andrea Cioffi in Campania, Sara Paglini in Toscana e Ivana Simeoni nel Lazio.
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