lunedì 5 novembre 2012

La GdF sequestra beni per 65 milioni della famiglia Marzotto, compresi una villa a Cortina e un castello a Vicenza. Evasione fiscale


MILANO - La Guardia di Finanza di Milano sta dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di 65 milioni di euro in beni immobili, terreni e partecipazioni societarie nella disponibilità di 13 persone,  riconducibili alla famiglia Marzotto tra cui Matteo Marzotto, accusate di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.
Nell'inchiesta sono indagate tredici persone, alcune appartenenti alla famiglia Marzotto. L'accusa nei loro confronti è quella di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi e degli immobili, terreni e partecipazioni societarie.
L'indagine della procura, in collaborazione con i funzionari dell'Agenzia delle Entrate, ha consentito di svelare in Italia la sede reale dell'amministrazione di una holding finanziaria che, si legge in una nota della guardia di finanza, "sarebbe stata formalmente e consapevolmente costituita in Lussemburgo".
Attraverso le indagini, sarebbero stati individuati i luoghi in cui venivano effettivamente assunte le decisioni e impartite le direttive sulla gestione della società di diritto lussemburghese da parte di soci che risultavano essere quasi tutti residenti in Italia.
Le Fiamme gialle inoltre hanno spiegato che è stato possibile "riqualificare la holding lussemburghese come soggetto fiscalmente residente in Italia, con conseguente emersione dell'obbligo di denuncia la fisco italiano di una plusvalenza da cessione di partecipazioni, realizzata nel 2007, per un valore di quasi 200 milioni di euro e per la quale è stata evasa una imposta di oltre 65 milioni di euro".
Tra gli immobili sequestrati una villa di 25 vani a Cortina d'Ampezzo, case a Milano e Roma e un castello a Trissino (Vicenza). Tra i tredici indagati per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi figurano Matteo, Vittorio, Diamante, Maria Rosaria Cristiana e Margherita della famiglia Marzotto, e Andrea Isabella e Rosanna della famiglia Donà dalle Rose.
Il sequestro  si inserisce nell'ambito di un'indagine della procura di Milano sulle plusvalenze finite nelle casse del gruppo dalla cessione di "Valentino Fashion Group" alla società di private equity Permira. Nel 2002 il gruppo Marzotto acquistò la maggioranza di "Valentino Fashion Group", casa nata dallo scorporo delle attività moda dal gruppo tessile Marzotto e sbarcata in borsa nel luglio del 2005. Nel 2007 il gruppo Marzotto la cedette alla società di private equity Permira per più di 700 milioni di euro. Lo scorso luglio il veicolo di investimenti del Qatar Mayhoola ha acquistato l'intera partecipazione in "Valentino Fashion Group" da "Red & Black Lux sarl", controllata da Permira insieme alla famiglia Marzotto.

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