sabato 28 febbraio 2015

Morto in carcere PASQUALE BARRA, “o’ animale”. Accusò Tortora


FERRARA, 28 febbraio - Pasquale Barra, che fu luogotenente di Raffaele Cutolo e accusò ingiustamente Enzo Tortora, è morto nel carcere di Ferrara. Noto con il soprannome di "'o animale", il 72enne stava scontando la pena dell'ergastolo. Uccise con 40 coltellate Francis Turatello che fu trovato sventrato. Non si sa se i suoi organi interni, pesantemente lesionati, furono lacerati dai colpi profondi delle armi da taglio oppure vennero addentati dall'assassino in segno di spregio.

Oltre quello di Truatello, Barra commise anche numerosi altri delitti e nel 1983 decise di collaborare con la giustizia. Da pentito accusò ingiustamente anche Enzo Tortora salvo poi non sostenere in dibattimento quelle versioni che si rilevarono poi completamente infondate.

ROMA, La Lega a Piazza del Popolo, Salvini all'attacco di Renzi






ROMA, 28 febbraio - "Il problema non è Renzi, lui è una pedina, è il servo sciocco a disposizione di Bruxelles". Matteo Salvini, dal palco della manifestazione della Lega contro il governo davanti  a 50mila persone, attacca il presidente del Consiglio. "E' la sfida a Renzi in casa sua. Renzi ha scelto i grandi, Confindustria, Autostrade, Marchionne, le società di gioco d'azzardo e Equitalia. Oggi lanciamo la sfida dell'Italia dei piccoli, dei medi, degli artigiani, degli imprenditori e dei produttori. Da Roma parte la sfida per conquistare il Paese. Oggi lanciamo un percorso, ma non solo per il centrodestra: ambisco a parlare a tutti, anche ai delusi di Renzi e agli ex grillini", ha detto il leader del Carroccio parlando a Piazza del Popolo. 
"La sinistra dice che non si possono toccare i vitalizi e poi approva una legge come quella Fornero", accusa Salvini dal palco. "Io vi prometto che quella legge la cancelleremo".
A me non piace il pensiero unico - aggiunge -. L'Italia non è Renzi, ma è gli artigiani e i commercianti. Renzi ha scelto Confindustria e il Sole 24 Ore. Noi stiamo con i piccoli. Avete visto che, con le riforme del prodigioso Renzi, l'Italia cresce dello 0,1%: un successone. E lo spread molto basso. Quanto avete pagato di meno il caffè perché lo spread è basso?".
I giovani di FI, a quanto si apprende dal movimento 'Azzurra Libertà', hanno interrotto la loro partecipazione alla manifestazione della Lega Nord in piazza del Popolo dopo esser stati "aggrediti e costretti a fuggire" da alcuni militanti presenti all'iniziativa. Il movimento giovanile azzurro, come annunciato questa mattina, era sceso in piazza, in accordo con il presidente Silvio Berlusconi, portando anche alcune bandiere di FI.












Un documento dell'ISIS in perfetto italiano spiega le sue motivazioni e invita ad arruolarsi

ROMA, 28 febbraio - Sessantaquattro pagine scritte in perfetto italiano e diffuse dall'autoproclamato Califfato. Intitolato "Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare" e firmato "Il vostro fratello in Allah, Mehdi", del documento è stata accertata la circolazione nei forum online jihadisti sin dallo scorso mese di novembre ed è stato raccolto dal sito WikiLao del giornalista Lao Petrilli.
Una fonte qualificata di WikiLao, "non lascia dubbi su chi siano i destinatari" del messaggio: "i musulmani che si trovano da noi", che sono considerati esposti alla narrative occidentale e all'influenza degli imam moderati, pur essendo ritenuti, invece, "coltivabili". 
Gli analisti degli apparati di sicurezza ipotizzano che lo scritto sia stato elaborato con il contributo di soggetti in qualche modo legati al nostro Paese, forse addirittura italiania rruolatisi nell'ISIS.

Quella che potrebbe sembrare una vera e propria brochure aziendale, contiene foto grafici e a livello di contenuti ripropone i temi della propaganda jihadista.
Il documento ha persino un'introduzione "motivazionale" che spiega perché è importante leggerlo. Maometto, si legge, "ordinò in un hadith di ascoltare l'accusato allo stesso modo di come si è ascoltato l'accusatore". "Ai giorni d'oggi, invece, la maggior parte dei Musulmani ha giudicato l'entità dello Stato Islamico prestando attenzione solo agli accusatori, ascoltando decine di fatawa di 'ulamaa, leggendo decine di articoli e ascoltando centinaia di notizie accusanti lo Stato Islamico", "ignorando totalmente qualsiasi tentativo di difesa da parte delle organizzazioni mediatiche del Dawla al-Islamiya", cioè del sedicente Califfato.
"Dobbiamo esser sinceri? Quanti di noi han mai letto una dichiarazioni ufficiale dello Stato" islamico? "Quanti han mai ascoltato un discorso del suo portavoce ufficiale? Quanti han mai prestato attenzione ad una (anche una sola!) risposta dello Stato Islamico in seguito ad un qualcosa per cui è stato accusato?"."Allah ci ordina nel Suo Libro di verificare le notizie", afferma con tratti in neretto l'autore del documento, Mehdi.
Vengono illustrati tutti i servizi offerti dall'Isis alla popolazione visto che il Califfato è "uno stato che dà il massimo per i Musulmani": dalla raccolta dello zaqat (l'imposta coranica) alla produzione di pane, per arrivare alla distribuzione della benzina ai meno abbienti, al servizio d'ordine fatto dalla polizia che "ordina il bene e proibisce il male", all'istruzione, la produzione energetica, la ristrutturazione e l'abbellimento dei luoghi pubblici.
Un capitolo presenta poi i profili  biografici o le parole dei più grandi comandanti dello Stato Islamico, dal numero uno al-Baghdadi alle altre figure di spicco dell'organizzazione.
Dopo un breve capitolo dedicato alla donna che "dal punto di vista islamico è considerata una regina, un gioiello da preservare", il pamphlet contiene anche un "invito alla rettitudine e all'allontanarsi dalla fitna" (una sorta di male di vivere interiore).
Nella parte finale del documento un'esortazione ai lettori: "Fratello o sorella in Allah che stai leggendo questo testo: se non sapevi molto sullo Stato Islamico ebbene ora ti sei informato un minimo. Se non credi a qualcosa che è stato scritto nel testo puoi comunque verificare, per grazia di Allah siamo nel 2014 e Internet ha facilitato in maniera impressionante la ricerca e l'informazione".
Infine un appello all'arruolamento delle fila del Califfato. "Accorri al supporto del Califfato Islamico! Accorri che al Khalifah Ibrahim Ibn Awwad si sono alleate molteplici fazioni militari Islamiche e moltissimi Musulmani [...] Accorrete oh Musulmani, questo con il permesso di Allah è il Califfato Islamico che conquisterà Costantinopoli e Roma come Muhammad صلى الله عليه وسلم profetizzò. Lo Stato Islamico sta combattendo una coalizione da quasi 80 nazioni, e in shaa Allah come è stato citato nel Hadith, proprio 80 nazioni combatteranno i Musulmani e verranno sconfitti a Dabiq. Che Allah faccia realizzare tutto ciò".
Alla fine del documento compare una lista di consigli concernente materiale da consultare. In un caso ci si premura di sottolineare che un video diffuso da Al-E'tisam Media ha una traduzione in italiano "che non è stata prodotta dai media dello Stato Islamico". Le immagini in questione si riferiscono alla distruzione del confine Sykes-Picot. "Un video che rianima l'atmosfera speciale del giorno in cui la barriera colonialista dividente Iraq e Siria è stata abbattuta. Un giorno di felicità per i Musulmani in tutto il mondo", si legge nel testo.



SPARATORIA nella notte nel cuore di CHINATOWN a Milano: cinese morto

MILANO, 28 febbraio - Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito nel corso di una sparatoria nel cuore della Chinatown di Milano, in via Signorelli. I due, cittadini cinesi, sarebbero stati colpiti all'esterno di un locale di karaoke dopo una lite con una o più persone. La vittima, un 36enne, è deceduto nella notte, durante un'operazione per tentare di arginare i danni di una pallottola che lo aveva raggiunto all'addome. Grave anche l'altro cinese coivolto.
Ancora da accertare i motivi dell'aggressione. Intanto, gli investigatori stanno ascoltando alcune persone che erano in zona in quel momento e stanno recuperando i filmati delle telecamere di sorveglianza.

CREMONA, scontro violento tra camion e autobus di studenti in gita sulla A21, 25 feriti, 3 gravi




CREMONA - Una gita a Budapest di una quarantina di studenti liguri, geometri e ragionieri del terzo e quarto anno dell'istituto Patetta di Cairo Montenotte (Savona), poteva finire in tragedia: il pullman sul quale viaggiavano si è scontrato, ieri sera tardi, con un camion sull'autostrada A21 vicino a Corte de' Frati, nel Cremonese.
Il mezzo, praticamente distrutto, è finito in una scarpata e si è appoggiato su un fianco sul terreno. Venticinque in tutto sono i feriti e i contusi: tre di loro in gravi condizione, i due autisti che si alternavano alla guida e un ragazzo. Sul posto sono intervenute molte ambulanze e auto mediche provenienti dall'ospedale maggiore di Cremona e da ospedali della Bassa Bresciana e diversi mezzi dei vigili del fuoco. Dei tre feriti trasportati presso l’Ospedale Maggiore di Cremona, il primo, una insegnante, è stato dimesso questa mattina. Il secondo, uno degli studenti, è ancora in osservazione breve presso il Pronto soccorso, per la verifica dei parametri vitali, ma non è in pericolo di vita. Il terzo, l’autista, il più grave, si trova ora in terapia intensiva post operatoria. Durante la notte è stato infatti sottoposto d’urgenza ad un intervento alla gamba. L’uomo non sembra però in pericolo di vita, è vigile e i parametri vitali sono stabili.
E' stato subito chiuso un tratto di autostrada, fra i caselli di Pontevico (Brescia) e Cremona Nord in direzione del capoluogo, per facilitare i soccorsi coordinati dalla polizia stradale e il lavoro dei medici e degli infermieri. Una decina di studenti sono stati trasferiti negli ospedali di Brescia, Manerbio, Montichiari e Cremona. Una quindicina sono stati medicati sul posto. La gran parte degli studenti abita nella zona di Ceva (Savona). Le famiglie sono state avvisate dalle forze dell'ordine e dalla polizia stradale cremonese che ha coordinato gli interventi.
Le ipotesi sulle cause dell'incidente sono principalmente due: il conducente del camion ha avuto un malore, un colpo di sonno - sempre che non si sia trattato di una disattenzione - e ha colpito il pullman fermo in una piazzola di sosta. L'altra ipotesi e' che il mezzo pesante in un sorpasso abbia toccato l'autobus spingendolo fuori strada. Al momento l'attenzione è però tutta concentrata sui soccorsi e sulle condizioni di salute degli studenti e in particolare dei tre feriti gravi.

venerdì 27 febbraio 2015

Scontri con la polizia a ROMA dei manifestanti anti-LEGA

ROMA, 26 febbraio - Alta tensione a Roma in vista del comizio di sabato di Matteo Salvini. "E' tutto confermato, anzi di più. La risposta deve essere compatta, pacifica e determinata", ha detto il segretario del Carroccio dopo la protesta, da parte di un gruppo di militanti dei movimenti di lotta per la casa, contro la manifestazione indetta dalla Lega per sabato a Roma. "Non possono essere 4 squadristi a decidere chi manifesta e chi no", ha quindi aggiunto Salvini. "Queste scene da quarto mondo - ha aggiunto Salvini - porteranno più gente. Sabato ci saremo, saremo in tanti e pacifici. Non ci faremo spaventare da nessuno". Il segretario del Carroccio ha detto poi di pretendere che "le idee della Lega possano essere espresse liberamente in qualunque piazza italiana senza minacce e senza violenza da parte di qualcuno. Se ci sono dei violenti, uno Stato normale li isola, li allontana e, se serve, li porta in galera".

Militanti sgomberati dalla basilica - In mattinata un gruppo di militanti dei movimenti di lotta per la casa sono stati fatti sgomberare dopo che avevano occupato la basilica di piazza del Popolo esponendo uno striscione con scritto "Mai con Salvini". Una parte dei militanti era stata bloccata in precedenza a piazza di Spagna. Secondo quanto riferiscono i militanti anti-Lega, una donna è stata ferita e portata via con una ambulanza da piazza del Popolo. "La donna - sostengono - è stata ferita durante lo sgombero della chiesa. Le forze dell'ordine hanno fermato alcune persone".

Scontri tra forze dell'ordine e manifestanti: feriti - Nel tardo pomeriggio si sono verificati scontri tra forze dell'ordine e manifestanti a piazzale Flaminio. I poliziotti hanno caricato i militanti che per circa un'ora hanno bloccato la strada facendoli arretrare fino al marciapiede opposto alla piazza. Lanci di bombe carta e bottiglie contro le forze dell'ordine dopo le cariche. Stupore tra turisti e passanti. "E' una guerriglia", dicono due signore che abitano in zona. Almeno due i dimostranti feriti. 

Lacrimogeni per disperdere manifestanti - Sono stati diversi i lanci di lacrimogeni delle forze dell'ordine su Via Flaminia per disperdere i manifestanti che stavano sfilando in corteo non autorizzato, dopo gli scontri in piazzale Flaminio. Le forze dell'ordine hanno chiuso i manifestanti da entrambi i lati: i militanti dei movimenti sono arretrati su una strada limitrofa.

Riconoscimento della PALESTINA, il Parlamento approva due mozioni (contenta Israele, l'Olp no)

ROMA, 26 febbraio - La Camera ha votato le mozioni del Pd e di Ap-Sc in cui si invita a promuovere il riconoscimento dello Stato di Palestina. Soddisfatta l'ambasciata di Israele che sottolinea come non vi sia un riconoscimento, ma "il sostegno al negoziato diretto". Mentre l'Olp esprime delusione per una occasione mancata. 
Con approvazione delle due mozioni, una del Pd (sostenuta anche da Sel) e una di Ap-Sc si è evitata così la spaccatura della maggioranza, anche se la sinistra del Pd, con Fassina, critica il governo per aver sostenuto entrambe le versioni. La mozione Ap e Ncd subordina il riconoscimento della Palestina ad un'accordo politico fra le due parti. Impegna infatti il governo "a promuovere il raggiungimento di un'intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello stato d'Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno stato palestinese". La mozione del Pd è più esplicita sulla strada del riconoscimento dello Stato palestinese, anche se si limita a chiedere che il governo lavori a questo scopo. Essa, infatti, impegna l'Esecutivo "a continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della Costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperita' accanto allo stato d'Israele, sulla base del reciproco riconoscimento e con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo". C'è quindi l'impegno per il governo a "promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele".
Formulazioni che non dispiacciono ad Israele. "Accogliamo positivamente la scelta del Parlamento italiano di non riconoscere lo Stato palestinese e di aver preferito sostenere il negoziato diretto fra Israele e i palestinesi, sulla base del principio dei due Stati, come giusta via per conseguire la pace", si legge in un comunicato diffuso dall'ambasciata israeliana a Roma. "Così come scritto all'inizio della mozione: 'La soluzione potrà essere raggiunta soltanto attraverso i negoziati'. Tutti i governi d'Israele, a partire dagli accordi di Oslo - sottolinea nel comunicato - hanno accettato e fatto propria l'idea di due stati per due popoli. Dopo le elezioni e la formazione di un nuovo governo in Israele a marzo, è necessario che i palestinesi decidano di tornare al tavolo delle trattative senza precondizioni, per portare avanti la pace e la sicurezza fra i due popoli", sottolinea ancora la nota.
Delusione è stata invece espressa dall'Olp. "E' infelice ('unfortunate', nel testo in inglese) che la risoluzione non si impegni per l'incondizionato e ufficiale riconoscimento dello Stato di Palestina", afferma la rappresentante dell'Olp, Hanan Ashrawi, sul voto di oggi del Parlamento italiano. "Chiediamo al governo italiano di riconoscere lo Stato palestinese senza condizioni".
La formulazione delle due mozioni, però, consente al governo di sostenere entrambe le versioni. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha ricordato in Aula come il governo sia "favorevole" al riconoscimento della Palestina e alla ripresa dei negoziati. "Il governo - ha detto - valuta favorevolmente l'impulso parlamentare a promuovere il riconoscimento di uno stato palestinese e a fare tutti gli sforzi per riprendere il negoziato tra le parti". 

Gli 007 al Parlamento: Italia potenziale obiettivo di attacchi terroristici

ROMA, 26 febbraio - L’Italia è un "potenziale obiettivo" di attacchi terroristici anche per "la sua valenza simbolica di epicentro della cristianità". Lo scrivono i Servizi segreti nella Relazione del Dis al Parlamento ribadendo che allo stato non sono emerse "attività o pianificazioni" di attacchi nel nostro paese. 
C'è in Italia e in Europa un "crescente rischio di attacchi" terroristici ad opera "di varie categorie" e tra queste ci sono anche donne - mogli, familiari o amiche - di combattenti "attratte dall'eroismo dei propri cari, specie se martiri".
Rischio web centro reclutamento jihadisti  - "Appare sempre più concreto" il rischio che sul web "agiscano veri e propri centri di reclutamento per aspiranti jihadisti", in grado di intercettare l'insoddisfazione dei terroristi homegrown che aspirano a passare dalla tastiera di un computer ai teatri di guerra siriani e iracheni. I servizi segreti ribadiscono come l'Isis abbia una "sofisticata strategia di comunicazione e propaganda". Nel monitorare la rete, sottolineano gli 007, "si è registrata la tendenza", soprattutto da parte dei più giovani, "a privilegiare i social network, attraverso i quali, tra l'altro, i foreign fighters europei, per spronare i connazionali correligionari, alimentano un'informazione parallela ai comunicati 'ufficiali' dei gruppi armati - peraltro sempre più spesso sottotitolati o tradotti in italiano - diffondendo immagini di guerra", ricordi di martiri e il racconto della loro esperienza "accanto ai fratelli provenienti da tutto il mondo".
Rischio ripiego foreign fighters Ue in Italia  - L'Italia potrebbe rappresentare una zona di "ripiegamento" per i foreign fighters che dall'Europa sono andati a combattere in Siria. Nel 2014 c'è stato un "significativo incremento" del flusso degli aspiranti combattenti verso i teatri di guerra. Secondo i dati degli 007, si ipotizza che siano 3mila quelli partiti dalla sola Europa, di cui oltre 500 provenienti dai Balcani. Per quanto riguarda l'Italia, dicono i servizi, "la specifica minaccia deve essere valutata non solo per gli sporadici casi nazionali ma anche e soprattutto tenendo presente l'eventualità di un ripiegamento sul nostro territorio di estremisti partiti per la Siria da altri Paesi europei, anche in ragione delle relazioni sviluppate sul campo tra militanti di varia nazionalità".

E' in atto una cyber-jihad  - E' in atto una cyber-jihad da parte di gruppi islamisti, Isis in primis. L'Islamic State ha realizzato un sito web, Asnar al Ghrabaa project, per garantire la possibilità di comunicare in modalità sicura attraverso l'impiego della crittografia. Quanto all'attività di propaganda, è risultato prevalente il ricorso a piattaforme di social network, attraverso cui sono stati gestiti centinaia di account, pubblicati e diffusi messaggi, immagini e video. Sebbene ad oggi non siano stati registrati attacchi di matrice terroristica contro sistemi Information Technology di rilevanza strategica, l'intelligence invita a non sottovalutare l'interesse di alcuni gruppi a lanciare attacchi cyber contro i sistemi e le reti di infrastrutture critiche di Stati Uniti e Europa. Emerge infine una contrapposizione, destinata ad avere ulteriori sviluppi, tra i due attori della minaccia: Isis e Anonymous.

Sgominata (18 arresti) banda internazionale di spacciatori (c'è anche un ex giocatore della ROMA)

ROMA, 26 febbraio - La polizia di Roma ha arrestato 18 persone tra Italia e Olanda e ha effettuato 36 perquisizioni nell'ambito di un'inchiesta su un'organizzazione criminale dedita allo spaccio internazionale di stupefacenti. Tra i reati contestati, oltre all'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, anche detenzione di armi e materie esplodenti, lesioni personali, estorsione, ricettazione. Tra gli arrestati figura anche un ex giocatore della Roma.
Il gruppo operava nel territorio romano di Villa Gordiani fino a Castel Madama, mentre l'attività di spaccio si è estesa fino all'Abruzzo e in alcuni quartieri del litorale romano. I membri dell'organizzazione utilizzavano automobili di grossa cilindrata non solo per dimostrare il proprio status ma, soprattutto, per pagare la droga e per reclutare nuovi complici.
Le stesse auto, poi, venivano recuperate dall'organizzazione con vere e proprie modalità estorsive (pestaggi e minacce a mano armata) quale pagamento dei crediti maturati con clienti insolventi.

La droga era invece fornita da narcotrafficanti olandesi, conosciuti dalle polizie dei paesi del Nord Europa per le loro attivita' criminali in ambito internazionale e per il loro interesse per le automobili di lusso. Nell'operazione sono stati sequestrati oltre 7 chili di sostanze stupefacenti, 6 pistole, un fucile e materiale esplosivo.

MILANO, il Qatar si compera i grattacieli di Porta Nuova



MILANO, 26 febbraio - Il fondo sovrano del Qatar diventa il proprietario unico di Porta Nuova, l'area milanese dove sono sorti i nuovi grattacieli. Lo ha annunciato in conferenza stampa Manfredi Catella a capo di Hines sgr. "E' il padrone di casa", ha aggiunto. Catella, mantiene il riserbo sulla cifra sborsata dal fondo sovrano del Qatar per accaparrarsi l'intero progetto di Porta Nuova. "E' una cifra riservata, è sicuramente una transazione importante", spiega Catella sottolineando che "si tratta di uno dei deal piu' importanti in Europa, sicuramente uno dei più importanti in Italia". Catella ha anche spiegato che sono 6-7 mesi che si lavorava all'operazione e che la firma è avvenuta questa settimana.

25mila egiziani hanno lasciato la LIBIA



TRIPOLI, 27 febbraio. - Hanno lasciato la Libia 25.529 egiziani, dopo la decapitazione di 21 egiziani copti da parte dell'Isis. Lo rende noto un comunicato del ministero degli Esteri egiziano. Complessivamente 21.407 persone sono tornate in Egitto attraverso la frontiera di Al Salum, altre 4122 persone sono transitate attraverso la Tunisia. Non si tratta di una evacuazione - spiegano al ministero degli Esteri del Cairo - ma di decisioni personali volontarie.

MILANO, indagini su una bimba di 9 mesi morta. Malnutrita e con piaghe da decubito


MILANO, 27 febbraio - Non escludono nessuna ipotesi gli inquirenti della Squadra Mobile che si stanno occupando della morte di una bimba di 9 mesi,avvenuta ieri sera in un appartamento di via Filippo Severoli a Milano. "La prima cosa, al momento, e' stabilire le cause della morte, per questo siamo in contatto continuo coi medici" dicono gli investigatori. Sul corpo della bimba sarebbero state trovate tracce di malnutrizione e piaghe da decubito, ma dopo le prime conferme di stamattina gli inquirenti preferiscono non approfondire questo punto. I genitori della bimba sono un 40enne e una 36enne, italiani, che gli investigatori definiscono provenienti da "un contesto popolare", ma sui quali al momento non filtra nessun'altra informazione. .

giovedì 26 febbraio 2015

SALVINI, nessuna intesa Lega-Forza Italia

ROMA, 26 febbraio - Tra Lega e Forza Italia non c'è nessuna intesa. Spiega infatti il leader del Carroccio, Matteo Salvini: "Ad oggi con Berlusconi non c'è un accordo sul piano politico nazionale perché a Bruxelles sediamo su banchi diversi: lui difende l'euro che noi riteniamo una moneta sbagliata. Lui è insieme alla Merkel, noi alla Le Pen. Abbiamo una visione di Italia e di Europa completamente diversa". Il leader leghista, che è a Barberino del Mugello per un tour nel Fiorentino, ha quindi sottolineato come "la Toscana è l'esempio migliore di una mancanza di opposizione per dieci anni. Nel senso che qua Fi e Pd hanno inciuciato per dieci anni. Noi vogliamo portare un po' di aria nuova".
Poi, tornando sulla polemica tra Zaia e Tosi, Salvini ha detto che "Zaia è uno dei governatori più apprezzati d'Italia, il Veneto è una delle regioni più efficienti d'Europa. Quindi Zaia non si discute, avrà totale e pieno mandato per riproporsi per altri cinque anni. Tosi è un ottimo sindaco, è il segretario della Lega in Veneto, se sostiene Zaia è il benvenuto".
Se invece sceglierà la sfida, ha messo in chiaro Salvini, sappia che "chiunque metta in difficoltà Zaia fa un favore alla sinistra e fa un dispiacere ai veneti e quindi si accomoda fuori".


La risposta di Forza Italia - A Salvini risponde a distanza il consigliere politico di FI, Giovanni Toti, che a Tgcom24 spiega come Forza Italia debba "cercare di costruire una coalizione di centrodestra larga e vincente, ma non siamo disposti ad essere presi in giro". E sottolinea come una mancata alleanza in Veneto "metterebbe in discussione anche l'esperienza della Lombardia". "Chi vuol costruirsi un piccolo successo personale sulle macerie del centrodestra, distruggendolo, non fa né la fortuna sua né quella del Paese", aggiunge. Sottolineando come, comunque, "il nostro orizzonte è quello di costruire un centrodestra compatto. Consideriamo Ncd, come la Lega, nostri interlocutori, e spero che le prossime due settimane servano anche agli alleati a chiarirsi le idee e a venire in una coalizione larga e vincente".

Pioggia battente sul Pscarese, allagamenti e frane


PESCARA, 26 febbraio - Allagamenti e frane in Abruzzo a causa della pioggia che cade incessante da oltre 24 ore. La situazione più seria nel Pescarese a causa dell'esondazione del fiume Pescara. A Villa Celiera, dove 40 persone a fine gennaio hanno dovuto abbandonare le loro case, un'altra strada è interrotta da una frana all'ingresso del paese e alcune famiglie sono rimaste senz'acqua per la rottura di condutture.

Tolsero la scorta a BIAGI, indagato SCAIOLA e DE GENNARO

BOLOGNA, 26 FEBBRAIO - Claudio Scajola e Gianni De Gennaro sono indagati per cooperazione colposa in omicidio colposo nell'inchiesta bis sulla mancata scorta a Marco Biagi, ucciso a Bologna dalle Br il 19 marzo 2002. All'epoca Scajola e De Gennaro erano ministro dell'Interno e capo della Polizia.

La prima inchiesta fu archiviata. La nuova fu riaperta la scorsa primavera dopo la trasmissione a Bologna di nuovi documenti, in particolare appunti dell'ex segretario del ministro, Luciano Zocchi. A quanto si apprende è stato notificato un atto a Scajola e De Gennaro, oltre che ai familiari del giuslavorista, assistiti dall'avv. Guido Magnisi, in cui si chiede a una sezione speciale del tribunale di Bologna di interrogarli per sapere se intendono o meno avvalersi della prescrizione. L'inchiesta è del Pm Antonello Gustapane.
Il reato contestato a Claudio Scajola e Giovanni De Gennaroi, la cooperazione colposa in omicidio colposo, è prescritto dal 2009, sette anni e mezzo dopo l'assassinio del giuslavorista, il 19 marzo 2002. Per questo, nella richiesta che la Procura di Bologna ha inviato alla sezione distrettuale del tribunale dei ministri, si chiede di interrogare i due indagati per sapere se intendano o meno rinunciare alla prescrizione. Nel caso in cui non intendano rinunciare, il tribunale archivierà.
Se invece rinunceranno alla prescrizione, gli atti verranno rimandati alla Procura che inoltrerà a propria volta una richiesta di autorizzazione a procedere al Senato. Questo in quanto Scajola è un ex ministro: secondo l'articolo 96 della costituzione, infatti, i ministri, "anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale".

L'ISIS uccide 15 ostaggi cristiani rapiti in SIRIA e prepara un'esecuzione di massa

DAMASCO, 26 febbraio - L'Isis ha ucciso i primi cristiani rapiti in Siria, nel governatorato di Hassake, al confine Nord-orientale con l'Iraq. L'archimandrita Emanuel Youkhana, che lunedì scorso riferì del rapimento, dà notizia ad Aiuto alla Chiesa dell'uccisione di 15 persone fra gli ostaggi: "Molti di loro - afferma Youkhana - stavano difendendo i loro villaggi e le loro famiglie". Nel villaggio di Tel Hormidz una donna è stata decapitata, mentre due uomini sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco. Per ora non ci sono informazioni circa le esecuzioni subite dalle altre dodici vittime. L'archimandrita Youkhana, inoltre, informa che il numero dei rapiti è salito a circa 350. Oltre alle centinaia di persone menzionate la volta scorsa, parliamo di altri 80 abitanti del villaggio di Tel Jazira, 21 di Tel Gouran, 5 di Tel Feytha e 3 di Qabir Shamiya. Quasi tutti sono tenuti ostaggio nel villaggio sunnita di Um Al-Masamier. Altre 51 famiglie, "con circa 5 componenti a testa", come riferisce Youkhana, sono state rapite a Tel Shamiram; ma di queste non si conosce la posizione precisa: "Non sappiamo - continua l'Archimandrita - dove siano tenute in ostaggio. È probabile che siano stati portati nella regione del Monte Abdul Aziz, controllata dallo Stato Islamico". Una fonte non confermata riferisce che si prepara, per venerdì 27 febbraio, un'esecuzione di massa nella Moschea di Bab Alfaraj, villaggio sunnita della zona. Nei 35 villaggi cristiano-assiri non è rimasto più nessuno: coloro che sono riusciti a scappare lo hanno fatto verso la regione di Hassake o verso Qamishli: "Le famiglie sfollate - riferisce Youkhana - sono 800 ad Hassake e 175 nel Qamishli".

Quaranta le donna AUSTRALIANE fuggite in Siria e Iraq con l'ISIS


CANBERRA, 26 febbraio - Decine di donne australiane, circa 40, fra cui le cosiddette "spose jihad", si sono recate segretamente in Iraq e in Siria per unirsi a gruppi terroristici. "Un numero crescente di giovani donne si unisce all'Isis, nonostante vengano usate come schiave del sesso e in alcuni casi come kamikaze", ha riferito in Parlamento il ministro degli Esteri Julie Bishop. "Raggiungono i mariti combattenti stranieri e cercano di trovare un partner", ha detto.

mercoledì 25 febbraio 2015

TSIPRAS sospende il campionato greco di calcio, troppe VIOLENZE


ATENE, 25 febbraio - Il campionato greco di calcio è stato sospeso. Ecco la decisione choc di Tsipras, primo ministro della Grecia, presa dopo la battaglia tra tifoserie nell'ultimo derby tra Olympiacos e Panathinaikos. Secondo il governo di Atene, non ci sono le condizioni di sicurezza per continuare il torneo. Troppi gli episodi di violenza per il politico greco che non ci ha pensato due volte a fermare la Souper Ligka Ellada.

PALERMO, nuovo allarme attentati ai pm

PALERMO, 25 febbraio - Nuovo allarme sicurezza per i magistrati, a Palermo. L'ennesima lettera anonima che avrebbe segnalato la presenza di armi ed esplosivo nei luoghi frequentati dai pm è stata recapitata al Palazzo di giustizia. La segnalazione è stata al centro del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Da mesi, missive anonime, confidenti e da ultimo il pentito Vito Galatolo annunciano attentati contro i magistrati del capoluogo.

TORINO, per la prima volta al mondo trapiantato su un paziente un bacino di titanio

 TORINO, 25 febbraio - Un paziente oncologico di 18 anni, affetto da osteosarcoma del bacino inoperabile, è stato sottoposto al trapianto dell'emibacino. Per la prima volta al mondo, all'ospedale Cto di Torino, gli è stato impiantato un emibacino in titanio costruito in America con rivestimenti in tantalio, materiale che si integra con le ossa umane, con misure perfette prese da un calco ricavato dalla Tac del paziente. L'intervento è durato quasi 12 ore ed è tecnicamente riuscito.
Il paziente era affetto da circa un anno da osteosarcoma del bacino. Considerato da tutti inoperabile, aveva risposto abbastanza bene a ben 16 cicli di chemioterapia nel reparto di Oncoematologia, diretto dalla dottoressa Franca Fagioli, dell'ospedale Regina Margherita. Nel frattempo i chirurghi ortopedici dell'ospedale Cto hanno fatto costruire negli Stati Uniti l’emibacino in titanio.

Nell'intervento, sono stati rimossi dal dottor Raimondo Piana (responsabile Chirurgia oncologica ortopedica del CTO) l'emibacino destro e l'anca colpiti dall'osteosarcoma e successivamente sostituiti e ricostruiti con la protesi in titanio e tantalio dal professor Alessandro Massè (Direttore Clinica universitaria ortopedica CTO). La parte anestesiologica è stata seguita dal dottor Maurizio Berardino (Direttore di Anestesia e Rianimazione del CTO). Ora il paziente è ricoverato in terapia intensiva ed è già stato estubato e svegliato in mattinata. Nel pomeriggio verrà trasferito nel reparto di Chirurgia oncologica.

“La GRECIA avrà bisogno di altri 20 miliardi da luglio”

BERLINO, 25 febbraio - La Grecia avrà bisogno di un terzo pacchetto di aiuti, da luglio, per un ammontare di almeno 20 miliardi di euro. È quello che hanno detto politici della coalizione tedesca, citati dal Rheinische Post. "È assolutamente chiaro che quest'estate ci sarà un terzo programma", dice la fonte al giornale di Duessledorf.
La Grecia ora non ha problemi di liquidità ma ne avrà per rimborsare i prestiti all'Fmi e alla Bce, così il ministro delle Finanze greco Varoufakis in una intervista ad Alpha Radio ripresa dal sito di Kathimerini. "Non avremo problemi di liquidità con il settore pubblico. Ma avremo problemi nel ripagare le rate a Fmi ora e alla Bce in luglio".

 ''Sono lieta del fatto che siamo riusciti a far passare il principio degli aiuti in cambio di un impegno, anche nelle proposte greche che sono state presentate ieri'',  ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino a proposito della trattativa tra l'eurogruppo, la commissione Ue e il nuovo governo ellenico di Alexis Tsipras. ''Non si tratta solo della Grecia, ma dell'euro come intero'', ha aggiunto Merkel.

COREA DEL SUD, ammazza 3 persone in un supermarket, lo incendia e si spara

L'ingresso del minimarket dove è avvenuto il triplice omicidio
SEOUL - A Sejong, nella Corea del Sud, un uomo armato, soprannominato Kang, ha ucciso questa mattina tre persone in un supermercato questa mattina e ha poi dato alle fiamme il locale; più tardi è stato trovato morto con un foro di proiettile alla testa, in un apparente suicidio. Un fucile da caccia è stato recuperato vicino al corpo dell'uomo a pochi chilometri dal negozio ed un altro fucile è stato trovato nella sua auto. Le tre vittime sono il proprietario del minimarket, suo padre e un cliente. La polizia ipotizza che l'attacco sia stato un atto di vendetta dal killer, che è stato l'ex fidanzato della sorella del proprietario del negozio.


ERGASTOLO all'uomo che uccise l' "American sniper" (quello vero)

Eddio Ray Routh

NEW YORK, 25 febbraio - La giuria del processo all'ex marine Eddie Ray Routh ha giudicato l'imputato colpevole dell'uccisione di Chris Kyle, il cecchino americano reso famoso dal film 'American sniper' di Clint Eastwood, e del suo amico Chad Littlefield. Routh e' stato condannato al carcere a vita.
   

martedì 24 febbraio 2015

REPUBBLICA CECA "sono vittima di bullismo", entra in un ristorante e spara, 8 morti (e lui si suicida)

La polizia fuori dal ristorante
PRAGA, 24 febbraio - Terrore in un ristorante nel centro di Uhersky Brod, nell'est della Repubblica Ceca, dove un uomo armato ha fatto fuoco contro i presenti. Otto persone sono morte mentre l'aggressore si è tolto la vita. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Praga. Una donna, inoltre, è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni. Il killer, poco prima, aveva annunciato la strage telefonando a un'emittente televisiva.
Secondo la tv privata Prima, l'autore della strage aveva annunciato l'intenzione di commettere il suo folle gesto. "Sono vittima di bullismo, la gente mi fa male, le autorità non risolvono niente. Quindi vado a regolare i conti", aveva detto al telefono. 
A confermare il bilancio della strage è stato il ministro dell'Interno, Milan Chovanec. 

Soffriva di disturbi psichici l'uomo, di 60 anni, che ha compiuto la strage prima di togliersi la vita. Lo sostiene il sindaco della cittadina ceca, Patrik Kuncar.

Bombe e autobombe firmate ISIS a BAGHDAD, 40 morti


BAGHDAD, 24 febbraio - E' di almeno 40 morti e oltre 60 feriti il bilancio di una nuova ondata di attentati che ha colpito Baghdad e dintorni. Lo rendono noto fonti mediche e della polizia. Il più grave attacco è avvenuto nel sobborgo di Jisr Diyala, quando nel giro di pochi minuti sono esplose una bomba e un'autobomba: almeno 8 morti e 20 feriti, tra cui diversi studenti. Nessuno ha rivendicato gli attentati. In un altro attacco avvenuto a Mishada, 30 km a nord di Baghdad, hanno perso la vita 4 civili.
Il più letale degli attentati è accaduto nella capitale, in zona New Baghdad, dove un attentatore suicida ha fatto esplodere gli esplosivi in ​​una strada piena di negozi di ferramenta e  un ristorante, uccidendo 22 persone. "Il ristorante era pieno di giovani, bambini e donne, quando il kamikaze si è fatto esplodere," ha detto iltestimone Mohamed Saeed. L'Isis in seguito ha rivendicato l'attentato, dicendo che il kamikaze ha preso dimira gli sciiti, secondo il gruppo SITE. I militanti estremisti sunniti ora detengono un terzo di Iraq e la vicina Siria nel loro califfato

TERRORISMO, 25 anni a due californiani che volevano uccidere americani all’estero


LOS ANGELES, 24 febbraio - Due californiani sono stati condannati a 25 anni di prigione per complotto al fine di sostenere terroristi e uccidere americani all'estero. Sohiel Omar Kabir e Ralph Deleon avevano pianificato di addestrarsi con i talebani e con Al Qaeda. Sarebbe stato Kabir a indottrinare Deleon e un terzo uomo; successivamente Deleon ha a sua volta reclutato un quarto uomo, per poi essere arrestato con i due nel 2012. Kabir invece è stato arrestato in Afghanistan.

CARDARELLI di Napoli: muore su una barella in corridoio, in attesa di cure


NAPOLI, 24 febbraio - Morire nel corridoio dell'ospedale, in piena notte, su una barella, attendendo di essere trasferito nel reparto Medicina d'urgenza. E' quanto successo al Cardarelli di Napoli a un 68enne. Reduce da un intervento al femore brillantemente riuscito, l'uomo era tornato in stanza e aveva parlato con la moglie, giocando persino a carte con lei. Poi, alle 3 di notte, sopraggiungono delle complicazioni. Così decidono di portarlo nel padiglione delle emergenze.
Messo su una lettiga, il 68enne - come riporta La Repubblica di Napoli - resta lì, nel corridoio del reparto. C'è un solo medico di guardia per un "carico" di 60 o 70 pazienti. Quando viene visitato, sono ormai le 4 di notte. Viene attaccato a una flebo, ma l'anziano ormai è debolissimo. Alle 7 la tragica scoperta: è morto.

La moglie, ancora sotto shock e rinchiusa nel suo dolore, non ha ancora presentato denuncia, ma sono stati gli stessi medici dell'azienda ospedaliera a segnalare all'autorità giudiziaria il caso e a chiedere l'autopsia. E' stato quindi deciso di aprire un'inchiesta per capire cosa realmente sia accaduto quella notte.

Arrivato a BRUXELLES il piano greco. UE: buon punto di partenza

BRUXELLES, 24 febbraio - La lista di riforme chiesta dall'Eurogruppo al governo greco è arrivata "nella notte, ma in tempo". A comunicarlo è la portavoce della direzione generale degli affari economici e monetari della Commissione Ue. Il piano, composto da sei pagine, è stato anticipato lunedì dal quotidiano tedesco Bild, e prevederebbe 7 miliardi di risparmi da lotta a corruzione, contrabbando, evasione fiscale, riforma della burocrazia e patrimoniale sui ricchi.
Per l'Unione europea la lista di Atene "è sufficientemente completa per essere un valido punto di partenza per una positiva conclusione della revisione del programma, come chiesto dall'Eurogruppo" ed "è incoraggiata dal forte impegno a combattere evasione fiscale e corruzione". "Ulteriori specifiche - fanno sapere fonti europee - sono attese prima della fine di aprile".

Avanti solo con le privatizzazioni già avviate - La Grecia "si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando", ma "rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per il Governo", scrive il governo greco nella lista di riforme. 

Aumento del salario minimo dopo la consultazione Ue - Il governo greco farà "un 'phase in' di un nuovo approccio intelligente sulla contrattazione collettiva per bilanciare la flessibilità con l'equità. Questo include l'ambizione di aumentare il salario minimo" che però "sarà fatto in consultazione con le istituzioni europee", si legge nella liste di riforme.


Revisione Iva e lotta all'evasione - Rivedere l'Iva perché non abbia "impatto negativo sulla giustizia sociale" ed evitare "sconti ingiustificati". Rafforzare i concetti di "frode ed evasione", sostituire le esenzioni con misure sociali, "assicurare che tutte le aree della società, specialmente le benestanti, contribuiscano equamente" alla spesa, si legge ancora nel piano greco all'Ue.

lunedì 23 febbraio 2015

L'ISIS minaccia ancora l'ITALIA sul web: un Mediterraneo colorato di sangue

LONDRA, 23 febbraio - Nuove minacce contro l'Italia sul web. Secondo quanto riporta Site, un jiahdista mette in guardia l'Italia dall'entrare in guerra contro l'Isis per evitare che il Mediterraneo sia "colorato dal sangue dei suoi cittadini". Il terrorista fa quindi riferimento all'azione di potenziali lupi solitari italiani, fa sapere l'organismo che monitora i media jihadisti. "Il nostro stato di allerta è notevolissimo, il controllo sugli arrivi efficiente. Collaboreremo con le Procure e auspichiamo che il loro lavoro ci dia certezze dal punto di vista giuridico", ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano a proposito dell'allarme lanciato dal Procuratore di Reggio Calabria sulla possibile saldatura tra l'Isis e la criminalità organizzata.

ALLERTA METEO della Protezione civile per il Lazio


ROMA - Il Centro Funzionale Regionale del Lazio rende noto che il Dipartimento di Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dal pomeriggio di domani e per le successive 24-36 ore si prevedono sul Lazio precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Il Centro Funzionale Regionale ha emesso quindi un avviso di criticità idrogeologica codice giallo su tutte le Zone di Allerta. La Sala Operativa Permanente ha emesso l'allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Permanente al numero 803.555. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

La mamma di Loris si stava lasciando morire di fame


RAGUSA, 23 febbraio - Veronica Panarello, la donna accusata dell'omicidio del figlio Loris Stival, si stava lasciando morire in carcere. A rivelarlo è il suo avvocato, Francesco Villardita, che intervenendo a "Mattino Cinque" ha spiegato come "ha avuto un crollo fisico perché non mangiava da cinque giorni, per cui le hanno dovuto mettere le flebo. Poi, grazie all'aiuto degli operatori penitenziari ha ripreso ad alimentarsi da sola".
Veronica Panarello sotto il profilo processuale è sempre più determinata ad andare avanti nel ribadire la sua innocenza - ha aggiunto il penalista - e a difendersi. Non teme alcunché: analisi dell'autovettura, analisi delle forbici, analisi della cintura. Non teme alcunché", ha ripetuto.
Loris, Veronica Panarello non ha mangiato per cinque giorni
Intanto il legale continua a battersi per arrivare alla scarcerazione di Veronica. "Per giustificare la misura cautelare il Tribunale ha formulato una serie di congetture non suscettibili di verifica empirica e non affidabili perché basate sull’equivalenza tra una sorta di mendacio ricavato da un ragionamento forzatamente colpevolista e i gravi indizi di colpevolezza". Lo scrive l’avvocato Francesco Villardita, nel ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del riesame che ha confermato il carcere per Veronica Panarello. Nel ricorso, il legale sostiene che "manca la certezza della gravità indiziaria".

La portaerei CHARLES DE GAULLE contro l'ISIS


PARIGI, 23 febbraio - La Francia mette in campo la più prestigiosa delle sua portaerei, la Charles De Gaulle, nella coalizione in lotta contro lo Stato islamico. Lo annunciano fonti del ministero della Difesa, precisando che il ministro Jean-Yves Le Drian si recherà di persona sulla nave da guerra per sancire l'avvio delle operazioni. I primi velivoli decolleranno dalla nave già stamattina, per operazioni di ricognizione e raccolta di dati sulla situazione sul terreno, ma anche per alcuni bombardamenti a supporto dell'esercito iracheno. La De Gaulle, che si trova nel Golfo Persico settentrionale da qualche giorno, dovrebbe restare nell'area tra quattro e otto settimane, con a bordo 12 cacciabombardieri Rafale, nove Super Etendard e quattro elicotteri. E' accompagnata da un 'gruppo aeronavale' che comprende una fregata di difesa antiaerea, la Chevalier Paul, una petroliera di rifornimento e una fregata britannica per la lotta anti-sottomarina e un sottomarino nucleare d'attacco.
Gb: ragazze fuggite, indottrinate da 70 estremisti su Twitter
Non è avvenuto all'interno di centri islamici o moschee radicali l'indottrinamento delle tre adolescenti britanniche partite quasi una settimana fa per unirsi ai jihadisti dell'Isis in Siria. Ma 'comodamente' dalle loro camere da letto, tramite 70 profili di estremisti su Twitter che diffondono l'ideologia dello Stato islamico e riescono a fare proseliti in tutto il mondo. E' quanto si legge sul Daily Mail, che critica il social network per non aver introdotto quei filtri che molti governi hanno richiesto per fermare l'arruolamento online. Le ragazze hanno molto probabilmente visto i video e le immagini della violenza jihadista pubblicate sui profili, a partire dai filmati delle decapitazioni. Una di loro, la 15enne Shamima Begum ha contattato proprio su Twitter Aqsa Mahmood, la 20enne che ha lasciato Glasgow per la Siria ed è considerata come la 'reclutatrice' delle ragazze desiderose di entrare fra le file dell'Isis. Dopo pochi giorni la giovane è partita con le due amiche alla volta della Turchia.
Agenti di Scotland Yard sono arrivati in Turchia per proseguire le ricerca delle tre adolescenti britanniche . Shamima Begum, Amira Abase e Kadiza Sultana sono arrivate a Istanbul martedì scorso. Secondo fonti dell'intelligence turca, si troverebbero già in Siria. "Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità turche", ha detto un portavoce di Scotland Yard.

NAPOLI, ferito in un agguato il padre di GENNY a'carogna

Via Vicaria Vecchia, luogo dell'agguato
NAPOLI, 23 febbraio - E' stato ferito, in modalità ancora al vaglio degli investigatori, Ciro De Tommaso, di 64 anni, padre - come riferisce la polizia - di Gennaro, l'ultras conosciuto come Genny 'a carogna che in occasione della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina, prima della quale fu ferito a morte il tifoso Ciro Esposito, divenne noto per la maglietta 'Speziale libero'. Il padre è stato ferito in via Vicaria Vecchia con 6 colpi, quattro a una gamba e due ad una mano. Secondo la polizia non è in pericolo di vita.  De Tommaso è stato ferito all'esterno di un bar, la 'Caffetteria San Giorgio', che si trova proprio all'inizio del quartiere di Forcella. L'agguato a meno di 50 metri dal luogo dove il 27 marzo del 2004 fu uccisa una ragazza di 14 anni, Annalisa Durante, durante uno scontro a fuoco tra fazioni contrapposte di clan della camorra.

SAN GIOVANNI INCARICO (Frosinone): impiegata svuotava i libretti postali degli anziani, arrestata


FROSINONE, 23 febbraio - Rubava soldi dai libretti postali degli anziani. Una dipendente dell'ufficio postale di San Giovanni Incarico, nel Frusinate, è stata arrestata dagli agenti della questura di Frosinone coordinati dal questore Filippo Santarelli, su ordine del gip del tribunale di Cassino.
Le indagini, portate avanti dal procuratore capo in persona Mario Mercone, hanno consentito di scoprire che l'impiegata infedele avrebbe sottratto dai libretti al portatore di decine di anziani oltre 600 mila euro. A scoprire il raggiro sono stati i parenti di alcuni pensionati insospettiti dalla mancanza di cifre sostanziose dai conti correnti dei familiari.

ATENE: le tre riforme di TSIPRAS per ottenere la proroga dei prestiti

ATENE, 23 febbraio -  Lotta all'evasione fiscale, misure anti-corruzione e anti-contrabbando, pubblica amministrazione più efficiente: è la prima bozza della lista di riforme che il Governo Tsipras ha già preparato ed inviato a Bruxelles, in attesa di un riscontro dei tecnici europei che aiuti a preparare la lista definitiva attesa entro stasera dalla ex Troika. Atene non è sola: da venerdì la Commissione Ue lavora assieme al Governo fornendo quello che chiamano 'sostegno tecnico', cioè sia un aiuto sia un modo per controllare che i greci non scrivano un piano inaccettabile per l'Eurogruppo chiamato ad esprimersi martedì.
La bozza arrivata ad Ue, Fmi e Bce domenica sera è composta da tre pagine nelle quali, accanto ai provvedimenti, non ci sono numeri che spieghino l'impatto delle misure sul bilancio, prima preoccupazione dell'Eurogruppo, il quale ha chiaramente detto che vuole vedere coperture chiare per ogni riforma. La bozza specifica per ora solo le aree in cui il Governo intende intervenire, con riforme principalmente strutturali, che al momento non sembrano avere un impatto negativo per i conti. Per ora c'è la lotta all'evasione fiscale e il contrabbando di sigarette e benzina, e la riforma della pubblica amministrazione.

Nonostante fonti governative facciano sapere che la lotta all'evasione potrebbe valere tra i 2-2,5 miliardi all'anno, nel piano non si faranno cifre. Anche perché la Commissione Ue, che sta avendo "un dialogo costruttivo con i greci", ha sempre diffidato delle stime dei Governi su evasione e corruzione, e non le ha mai considerate coperture valide. Il quotidiano tedesco Bild sostiene invece che il governo ellenico intende ricavare dal contrasto al contrabbando della benzina 1,5 miliardi di euro; dal contrasto al contrabbando delle sigarette, 800 milioni; 2,5 miliardi dovrebbero arrivare con una patrimoniale per i greci più ricchi; e 2,5 miliardi da introiti fiscali arretrati.

domenica 22 febbraio 2015

"Se l'ISIS sbarcherà in Italia, troverà l'appoggio della 'nrangheta"


REGGIO CALABRIA, 22 febbraio - Qualora l'Isis volesse infiltrarsi sul territorio italiano, in Calabria potrebbe trovare appoggi logistici dalla 'ndrangheta in cambio di armi e droga. A formulare quella che al momento è solo un'ipotesi è il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho che sottolinea come "sia una ipotesi da percorre, su cui vale la pena lavorare e su cui tenere un'attenzione molto alta. Tenere un'attenzione alta su questi aspetti almeno per quanto riguarda la nostra Dda è fondamentale".

VITERBO, morto l'ex boss CarmIne Schiavone, denunciò la Terra dei Fuochi

Carmine Schiavone
VITERBO, 22 febbraio - E’ morto nella sua abitazione nel Viterbese Carmine Schiavone, ex boss dei Casalesi, a lungo collaboratore di giustizia. La causa del decesso sarebbe un infarto. Schiavone era stato ricoverato in ospedale per una caduta. Da alcuni anni era uscito dal programma di protezione per i pentiti. Fecero scalpore le sue dichiarazioni sul traffico e l'interramento dei rifiuti tossici nella Terra dei fuochi. Le sue deposizioni furono determinanti per il maxiblitz che portò a 136 arresti di affiliati al clan, operazione da cui derivò il processo ''Spartacus''. Anche qui le dichiarazioni di Schiavone furono al centro delle accuse. Al termine del processo furono condannati il cugino Francesco Schiavone detto Sandokan, Michele Zagaria e Francesco Bidognetti, ritenuti la cupola del clan. Con loro furono condannate altre 30 persone. Finito il programma di protezione, Schiavone si era trasferito con la moglie e i figli nella Tuscia, in una casa nei paraggi del lago di Vico.
Sarà affidato domani l'incarico per l'autopsia sul cadavere per chiarire meglio le cause del decesso dell'ex boss dei Casalesi a lungo collaboratore di giustizia. Secondo quanto si è appreso Schiavone sarebbe morto in ospedale,dove era stato sottoposto anche a un intervento chirurgico.
Il traffico e l'interramento dei rifiuti in provincia di Caserta era un affare da 600-700 milioni di lire al mese, che ha devastato terre nelle quali, visti i veleni sotterrati, si poteva immaginare "che nel giro di vent'anni morissero tutti". Parole che mettono i brividi quelle pronunciate nel 1997 dal pentito dei casalesi Carmine Schiavone davanti alla Commissione ecomafie, in una audizione i cui verbali furono desecretati nel 2013.
 La sentenza senza appello pronunciata dall'ex boss riguardava tanti centri del Casertano, "gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita". 

Rifiuti radioattivi "dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più erba", raccontava Schiavone. Fanghi nucleari, riferiva, arrivavano su camion provenienti dalla Germania. Nel business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito, erano coinvolte mafia, 'ndrangheta e Sacra Corona Unita.

RENZI: non credo che Landini abbandoni il sindacato. E' il sindacato che lo abbandona


ROMA, 22 febbraio - "Non credo che Landini abbandoni il sindacato, è il sindacato che ha abbandonato Landini. Il progetto Marchionne sta partendo, la Fiat sta tornando, meno male, a fare le macchine. La sconfitta sindacale pone Landini" nel bisogno di cambiare pagina il suo impegno in politica è scontato. Lo afferma il premier Matteo Renzi a 'In mezz'ora'.
"Sulla partita tra chi diceva che la Fiat è finita e chi diceva diamo fiducia a Marchionne, il dato è che la Fiat sta tornando ad assumere". Lo afferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi a 'In mezz'ora' sottolineando la "sconfitta sindacale" di Maurizio Landini rispetto alla Fiat.
"L'Italia ha un servizio di intelligence che non è come la Cia ma in Libia siamo i numeri uno. Voglio dare segnale di tranquillità all'Italia" ha poi detto Matteo Renzi, aggiungendo: "Conosciamo come stanno le cose e siamo in grado di intervenire" nel Paese. E sull'Isis spiega: "Il tema è molto delicato e serio. Ma no alla esagerazione. Non siamo sotto attacco ma non possiamo sottovalutare niente. Occorre buon senso e fermezza. Dobbiamo avere la capacità di spiegare nel merito quello che accade veramente", aggiunge il segretario del Pd. 
Tornando alla Libia, il premier lancia un appello al mondo: "Quanto accade in Libia è per la mancanza di attenzione della comunità internazionale. Vogliamo una pressione maggiore non solo dei Paesi dell'area ma voglio portare l'interesse di tutta comunità internazionale. La Libia è prioritaria". 
Tra i fattori da considerare c'è, inevitabilmente, quello dell'immigrazione clandestina. "Il petrolio in Libia in questo momento non è oggetto della nostra attenzione. Ma se un Paese nel Mediterraneo non è governato, da lì parte l'esodo dei barconi. E' successo con la Tunisia", continua Renzi aggiungendo: "Non arriverà mezzo milione di persone dalla Libia perché interverremo prima in modo diverso. E' già accaduto uno sbarco pazzesco di persone: 170mila. Un livello enorme, che ha battuto tutti i record. Non è accettabile. Abbiamo detto all'Europa non deve fare lo struzzo con la testa sotto la sabbia. E' un valore che un bambino sia salvato dalle acque: a chi dice lasciamoli affogare rispondo che non mi dimetterò mai dalla dimensione di uomo". 
Poi avverte: "Se salta il Mediterraneo è un problema per l'Europa e per tutti. La comunità internazionale non può preoccuparsi solo di Siria e Ucraina".
A proposito della crisi ucraina, Renzi si rivolge a Putin: "Putin è responsabile di aver violato l'integrità dell'Ucraina. Io sto provando a far passere un messaggio: se la Russia torna al tavolo della comunità internazionale saremmo tutti più tranquilli ma per andare al tavolo è chiaro che Putin deve uscire dall'Ucraina". 
Il primo ministro incontrerà presto proprio Putin: "Il mio viaggio è fissato per l'inizio di marzo. E' un tentativo, l'importante è far passare il messaggio che nella partita della Libia l'Onu deve giocare un ruolo e siccome la Russia è membro permanente... L'altra volta l'intervento fu molto improvvisato e ora si pagano le conseguenze. Fu giusto cacciare Gheddafi, ma è in corso una battaglia sul futuro del nostro mondo", conclude ricordando che "Al Sisi è baluardo nel Mediterraneo".

JOBS ACT, minoranza dem sulle barricate

ROMA, 22 febbraio - La minoranza Dem non ci sta. E sul Jobs Act attacca senza se e senza ma Matteo Renzi colpevole di aver schiaffeggiato il Pd e di aver creato una gran brutta frattura con il Parlamento. Renzi ha voltato le spalle a quanto era stato deciso dalle Commissioni parlamentari e a quanto era stato votato all'unanimità dal gruppo Pd, tuonano Fassina, Cuperlo,D'Attorre.

Le critiche della Boldrini: "Un uomo solo al comando" - E non sono gli unici a riservare critiche al premier. Severa è infatti anche la posizione della presidente della Camera, Laura Boldrini, che lamenta come il governo abbia ignorato il Parlamento: bisognava considerare le Commissioni, avvertendo anche e soprattutto dei pericoli "dell'uomo solo al comando".

Minoranza dem: "Pronti a lottare sull'Italicum" - E se il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, ribadisce che "chi ha voti va avanti", anche la sinistradem ribadisce che andrà avanti, sull'Italicum ad esempio: "Ci batteremo per modificarlo". Tuonano anche i sindacati: "Il governo ha deciso da solo ed ha deciso male", dice Annamaria Furlan; la Cgil chiosa: "Solo ammuina, così non si cambia verso".

Fassina: "Pericolo per la democrazia del Paese" - Poco importa che il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spieghi che "nel 2015 possiamo 'regalare' all'Italia 100-200mila occupati in più". Quello vissuto dalla sinistradem è stato quasi più di un tradimento. "Un pericolo per la democrazia, del Paese e del partito, una deriva plebiscitaria della democrazia", per dirla con Fassina.

"L'Odg votato dalla direzione nazionale del Pd è stato ignorato - spiega - le raccomandazioni ricevute dalle Commissioni parlamentari sono state ignorate, pareri che sono stati votati all'unanimità dal gruppo Pd, maggioranza e minoranza. Questo è un vero e proprio schiaffo al gruppo parlamentare del Pd ed una frattura con il Parlamento. Mi chiedo quale sia il pluralismo interno al partito". Per cosa, poi? "Per una propaganda - tuona ancora Fassina - per qualcosa che riporta l'Italia agli anni Cinquanta, una beffa per i precari ed un danno per i lavoratori".

Cuperlo: "Con Jobs Act persa dignità dei lavoratori" - "Altro che giornata storica, come dice il nostro presidente del Consiglio - carica Gianni Cuperlo - I lavoratori sentono di aver perso qualcosa della loro storia e della loro dignità". E c'è poi Alfredo D'Attorre che parla di un prima - "quello delle promesse di Renzi, della cancellazione di tutte le forme di precariato" - e di un dopo, "quello dell'addio alle tutele". Insomma, "questa è la dimostrazione che Renzi, quando può, ignora il consenso del Pd", dice ancora D'Attorre. E questo essere messi nell'angolo, "ancora una volta", dal premier e soprattutto dal loro segretario, alla sinistradem proprio non va giù.

Serracchiani: "La Boldrini si ricordi che ricopre un ruolo terzo" -Critiche di metodo, dunque. Come quelle della Boldrini alle quali risponde a muso duro Debora Serracchiani: "Spiace che la Presidente della Camera che ricopre un ruolo terzo, di garanzia, si pronunci in questo modo sulle riforme portate avanti dal governo, sapendo bene che il parere delle Commissioni non è vincolante. Quanto all'uomo solo al comando, ricordo sommessamente che il Pd è una squadra di donne e di uomini, che portano avanti un lavoro di gruppo, uno sforzo comune, un'idea di futuro insieme".

Cisl: "Jobs Act è gravissimo errore" - Ma le critiche sono anche di merito. Per la Cisl, con il suo segretario generale, Annamaria Furlan, "manca la svolta", ed è stato commesso un "gravissimo errore" sui licenziamenti collettivi. Certo, c'è un passo in avanti con il contratto a tutele crescenti ma è troppo limitato lo sfoltimento dei contratti. E il merito lo chiama in causa anche la sinistradem per la quale Renzi ha fatto passare la linea europea della flessibilizzazione e svalutazione del lavoro. Non a caso il pacato Cuperlo alla fine decide di rivolgersi proprio al ministro Poletti. "Noi non siamo tifosi del Feyenoord, noi non stiamo qui per sfasciare la Barcaccia - dice -. Pensiamo che la sinistra possa dare una mano a fare la riforma del lavoro perché noi sappiamo bene cosa significa dignità del lavoro. Voi forse no".

Alfano: "Con Renzi fino al 2018" - Se in casa Pd le cose non vanno nel migliore dei modi, Renzi incassa invece l'appoggio di Angelino Alfano. Ncd rivendica compatto il "senso di responsabilità" della sua linea politica e, in nome di quello, chiede al premier Matteo Renzi un Patto di altri tre anni per portare a termine le riforme. "Noi siamo pronti a rinnovare il patto di governo fino al 2018 - ha scandito Alfano -. Senza di noi non ci sarebbe questo governo che, con responsabilità, sta ottenendo risultati straordinari sulle riforme".