mercoledì 30 aprile 2014

Xinjiang (Cina): terroristi in stazione con bombe e coltelli, 3 morti e 79 feriti


La stazione ferroviaria oggetto dell'attentato
Immagini di detriti davanti alla stazione apparsi e poi cancellati dal web
PECHINO - In una stazione ferroviaria nella regione turbolenta dello Xinjiang occidentale della Cina, terroristi hanno fatto scoppiare una bomba e hanno aggredito passeggeri a coltellate: tre morti e 79 feriti altri 79.
Gli aggressori usati gli esplosivi e i coltelli alla stazione ferroviaria a sud di Urumqi: il governo locale ha descritto il fatto come un "attacco terroristico violento", ma ha detto che la situazione era ormai sotto controllo. Il presidente cinese Xi Jinping, che aveva appena visitato la regione, ha promesso di intensificare gli sforzi anti-terrorismo.
La verifica dell’accaduto è difficile perché il flusso di informazioni da Xinjiang è strettamente controllato e le notizie apparse su Sina Weibo, il facebook cinese, sono state cancellate.
"Verso le 19:10 del 30 aprile, un’esplosione è avvenuta presso l'uscita dei passeggeri della stazione di South Urumqi quando il treno K453 da Chengdu a Urumqi è arrivato alla stazione, causando vittime", scrive ufficialmente il portale di notizie del governo locale dello Xinjiang. "Secondo le indagini della polizia iniziali, gli attaccanti hanno utilizzato coltelli per pugnalare la gente all'uscita della stazione e nello stesso tempo hanno fatto detonare esplosivi", ha  aggiunto, Testimoni hanno detto che l'esplosione sembrava essere incentrata in un bagaglio lasciato sul terreno tra una uscita della stazione e la fermata dell'autobus.
La stazione sarà il teatro di lancio, domani, di tre nuove linee ferroviarie intercity che collegheranno Urumqi con altre tre città dello Xinjiang.
La regione è la patria della minoranza uigura musulmana del paese, che ha a lungo lamentato la repressione sotto il dominio cinese, accusa che Pechino nega. Nel mese di marzo, i funzionari cinesi accusato i separatisti della regione dello Xinjiang di un attacco di massa a Kunming, nel sud-ovest della Cina, che aveva ucciso 29 persone ferendone più di 130.
Uiguri e Xinjiang

  • Uiguri sono etnicamente turchi musulmani
  • Essi costituiscono circa il 45% della popolazione della regione;
    Il 40% sono cinesi Han
  • Il controllo cinese risale al 1949 dopo la frantumazione dello stato di breve durata del Turkestan Orientale
  • Da allora, c'è stata grande immigrazione di cinesi Han
  • Uiguri temono l'erosione della loro cultura tradizionale

E' morto Emilio Riva, patron dell'Ilva

Emilio Riva
MILANO - Si è spento Emilio Riva, imprenditore dell'acciaio e proprietario dell'Ilva. Riva è morto all'età di 87 anni nella sua Milano, dove nacque il 22 giugno del 1926. Nel 1954 a soli 28 anni fondò la Riva & C insieme al fratello Adriano, commercializzando rottami ferrosi, destinati alle acciaierie del Bresciano. Tre anni dopo realizzò la prima acciaieria a Caronno Pertusella (Varese) dove, nel 1964, installò, primo al mondo, la macchina a colata continua.
Laureato in ingegneria 'honoris causa' Riva non si definiva un ''capitalista'' ma un ''imprenditore industriale''. ''Non sono padrone neanche di un cane - diceva di sé - sono un datore di lavoro '', ma in realtà era il classico 'uomo al comando', che in azienda controllava tutto, lasciando aperti, con la sua scomparsa, molti interrogativi sul futuro dell'azienda, che conta oggi 38 stabilimenti in Italia e nel mondo (dal Canada alla Francia, dal Belgio alla Germania, dalla Spagna alla Tunisia) per la produzione di acciaio grezzo, coils, vergella, tondo per cemento armato, barre-billette laminate, lamiere da treno, tubi saldati, tubi forma e travi, che impiega circa 25 mila dipendenti e realizza un fatturato stabile attorno ai 10 miliardi di euro.
Nel 1988, diventando azionista di maggioranza della società Acciaierie di Cornigliano, con quote di minoranza affidate all'Ilva (già Italsider), Riva diede vita alla prima società mista a partecipazione statale. In questo modo la produzione del Gruppo raddoppiava e la sua gamma di prodotti si estendeva alle bramme (semilavorati destinati alla laminazione in prodotti piatti). Nell'aprile del 1995 Riva portò a termine la seconda grande operazione rilevando dall'Ilva lo stabilimento siderurgico di Taranto, già attivo dal 1961. In un solo anno, tra il 1994 e 1995, la produzione di acciaio incrementò da 6 a 14,6 milioni di tonnellate e quella di laminati da 5 a 12,8 milioni di tonnellate.

Il sequestro dei beni del gruppo da parte della magistratura di Taranto risale al maggio del 2013, provvedimento poi annullato dalla Corte di Cassazione. Riva - commentano ambienti a lui vicini - ''se n'è andato con il rammarico di non potersi difendere dalle accuse infondate che gli venivano contestate, ma anche con la certezza che la giustizia avrebbe fatto il proprio corso, restituendo alla famiglia e al gruppo la piena onorabilità''.

La madre di Aldrovandi: la politica non chiuda gli occhi. Napolitano:vicenda indegna

Patrizia Moretti
ROMA - Sempre più dura la polemica sugli applausi tributati dal congresso del sindacato di polizia Sap agli agenti condannati per la morte del giovane Federico Aldrovandi durante un controllo nel 2005, a Ferrara.
LA MADRE IN PARLAMENTO - Durissime le parole della madre del 18enne, Patrizia Moretti: "La politica non può chiudere gli occhi. Le famiglie da sole non possono sostenere questo calvario è una questione che riguarda la società intera" ha detto durante la conferenza stampa in Senato convocata da Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani. "Mi sottraggo al dialogo malato con gli assassini di mio figlio, con chi vuole fare prove di forza. Non voglio più parlare con loro. La parola ora deve passare alla politica e alle istituzioni. La politica - ha aggiunto - deve entrare nella questione e trovare una soluzione prima di tutto culturale e anche tecnica. La solidarietà delle istituzioni non si esaurisca in parole vuote. Vorrei risposte concrete, provvedimenti".
PREFETTO PANSA - Secondo quanto riferito all'Adnkronos dalla stessa Moretti, martedì sera il prefetto Alessandro Pansa le ha telefonato per esprimerle “vicinanza e solidarietà”. Il prefetto ha definito "vergognoso" quanto accaduto. Al capo della polizia, ha detto la mamma di Federico, "quello che chiederò, anche per i poliziotti onesti, è che la loro voce si sollevi insieme alla mia".
Successivamente la madre di Aldrovandi è stata ricevuta al Viminale dal ministro dell'Interno Alfano e dal capo della Polizia Alessandro Pansa. Con lei anche il presidente della commissione diritti umani, Luigi Manconi. "Pansa ha le mani legate - ha affermato - perché la legge non consente alle commissioni disciplinari di adottare provvedimenti diversi". La donna hveva chiesto la destituzione degli agenti condannati.
NAPOLITANO: VICENDA INDEGNA - "Cara Signora, desidero lei sappia - anche se può averlo facilmente intuito - che condivido pienamente le posizioni prese dal ministro dell'Interno e dal presidente del Consiglio per quella che quest'ultimo ha definito 'una indegna vicenda'. E comprendo quanto dolore essa le abbia procurato" dice il presidente della Repubblica, Napolitano, in un messaggio inviato alla signora Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. "Sono anche certo - aggiunge il Capo dello Stato - che la gran parte delle forze di polizia comprenda quanto sia stato fuorviante quel comportamento. Affettuosamente".
GRASSO: "RABBIA E SDEGNO" - "Quegli applausi provocano rabbia e sdegno. Per me poi, che da 30anni vivo circondato da agenti di polizia, di cui conosco impegno, fatica, rischi, sacrifici, la rabbia è maggiore, perché so che quell'applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa". Lo scrive su Facebook il presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver incontrato a Palazzo Madama la Moretti. 
RENZI, ATTEGGIAMENTO IERI INACCETTABILE, DISONORATI DA GESTO - Quello che è successo al congresso del Sap "è stato inaccettabile e ha provocato disonore nei confronti delle migliaia di donne e uomini che portano la divisa e fanno il loro lavoro in modo straordinario" ha detto il premier Renzi. "Martedì ho subito chiamato la signora Patrizia per mandarle un abbraccio che non è del presidente del Consiglio, ma delle donne e degli uomini con la divisa che servono il Paese in modo straordinario, e sono tantissimi, e che si sono sentiti disonorati da quel gesto".
SAP DIFENDE I COLLEGHI - Per Gianni Tonelli, eletto martedì presidente nazionale del Sap, ''Alfano è vittima del bombardamento mediatico che si è innescato sulla vicenda Aldrovandi, perché prima che un processo giurisdizionale è stato un processo di piazza in cui sono state veicolate ad arte valanghe di informazioni tutte assolutamenmte false".
"Il ministro dell'Interno - commenta all'Adnkronos - è una vittima come lo siamo noi, al punto che avevamo ritenuto anche noi i colleghi responsabili. In base all'analisi dei documenti processuali, a nostro avviso risulta invece che la sentenza è sbagliata". Continua Tonelli: "Non mi nascondo dietro un dito e mi prendo le mie responsabilità. Non copro i colleghi condannati per la morte di Aldrovandi. Ma su questa vicenda ci sono punti di vista differenti, anche nella magistratura".
INCONTRO SALTATO - Tonelli si dice ''molto dispiaciuto'' del fatto che l'appuntamento di martedì con Alfano sia saltato: "Avremmo parlato di spending review e del processo di unificazione delle forze di Polizia". Il Sap invita Alfano "a dar mandato ai legali del Viminale di fare un'analisi sugli atti processuali del caso Aldrovandi, senza condannare a priori un gesto di solidarietà per dei colleghi che noi consideriamo innocenti e che ambiscono a un giusto processo di revisione''.
Quanto alla telefonata di Pansa a Patrizia Moretti, ''il capo della Polizia ha fatto bene, visto che alcuni suoi uomini sono stati protagonisti di un evento nel quale suo figlio ha perso la vita. Ma per me - continua Tonelli - il prefetto ha sbagliato nel giudizio, cioé nel definire 'vergognosi' gli applausi tributati dal congresso Sap agli agenti condannati''.
REAZIONE CONSAP - "Pansa non può essere il nostro Capo, dopo il 'cretino', definisce vergognoso un semplice applauso" sottolinea la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia. ''Ci chiediamo come si possa definire comportamento vergognoso applaudire tre colleghi ad un congresso di un sindacato di polizia''.
SIULP - Diversa l'opinione di Felice Romano, segretario generale del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia). "Condivido le dichiarazioni del ministro Alfano e del capo della polizia, per i poliziotti il rispetto e la sacralità della vita sono un elemento irrinunciabile per lo svolgimento del nostro lavoro", commenta Romano all'Adnkronos.
SIAP - "La mia organizzazione non si riconosce e prende le distanze da quegli applausi che riteniamo gravi e inopportuni. Condividiamo lo spirito e le parole utilizzate dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, con cui ha inteso commentare quanto accaduto". Questo il commento all'Adnkronos di Giuseppe Tiani, segretario del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia. Ciononostante, "il disagio oggettivo che i poliziotti vivono per una serie di antiche ragioni - conclude il sindacalista - non può essere canalizzato in gesti di quel tipo".
GIOVANARDI: "LA MADRE SBAGLIA INSULTRANDO" - Controcorrente va invece Carlo Giovanardi, esponente di Ncd, che sottolinea come "c'è una vittima ma anche quattro persone che hanno la vita rovinata di cui si chiede la radiazione. Si sono comportati come i carabinieri che hanno fermato Preiti davanti a Palazzo Chigi. Lo hanno immobilizzato come previsto dai manuali, la stessa posizione utilizzata dagli agenti di Ferrara condannati per quello". Aldrovandi, secondo Giovanardi è morto "d'infarto per essere stato tenuto in una certa posizione, lo dice la sentenza. E la madre sbaglia e insulta, alimenta la solidarietà tra gli agenti, cioè ciò che è successo l'altro giorno con l'applauso dei poliziotti. Erano centinaia ad applaudire. Non ci si deve meravigliare che i poliziotti oggi siano esasperati: in ogni situazione come quella, come con Magherini e Cucchi, si muove una lobby contro di loro".

Renzi ha presentato la sua rivoluzione nella PA: 40 giorni per discuterne

ROMA "Tutte le cose che abbiamo promesso le stiamo mandando avanti". Il premier Matteo Renzi lo scandisce, come rierisce Adnkronos, presentando in conferenza stampa la riforma della Pa, dopo il Cdm.
La riforma è un "tassello della sistematica operazione di cambiamento che cerchiamo di realizzare nel Paese" e che "sta rispettando tutte le scadenze che ci siamo autoimposti", mette in chiaro Renzi, sottolineando allo stesso tempo che "una riforma della Pa contro i lavoratori e le lavoratrici ha le gambe corte".
"Mi sentirei di dire - aggiunge - che non c'è un tema esuberi della Pa. La Pa italiana ha una media tra lavoratori e cittadini uguale a quella di altri Paesi Ue". "Noi i risparmi non li vogliamo fare dicendo che eliminiamo 'x' dirigenti ma se metti insieme nella singola realtà territoriale le sedi di tutti gli enti governativi lo sai quanto risparmi?", sottolinea Renzi.
La riforma della Pa "non è un prendere o lasciare, ma la sua filosofia sì. C'è chi lavora bene, sì. C'è qualche fannullone, sì e va stanato. Ma non si può dire che sono tutti fannulloni", spiega il premier.
E indica il timing: prima di approvare la riforma della Pa "abbiamo deciso di aprire una discussione per 40 giorni", con una lettera che il governo invierà a tutti i dipendenti, e "il provvedimento andrà in Cdm venerdì 13 giugno". La lettera è in tre punti: "Capitale umano, taglio degli sprechi e open data".
"Prima di dare via libera al provvedimento vi ascoltiamo, non abbiamo paura di confrontarci", assicura il premier, non c'è "l'idea di un governo arrogante. Se ci sono altre idee le ascoltiamo ma sui contenuti: non dite che siamo arroganti ma che abbiamo torto". "Siamo aperti alla discussione e all'approfondimento con tutti i soggetti coinvolti", ribadisce Renzi, inclusi dipendenti pubblici e sindacati. ''Sarà per noi importante sapere le vostre riflessioni e le vostre critiche. Scriveteci a rivoluzione@governo.it".
Poi, al termine del periodo di ascolto il governo farà "un Ddl o un Dl. Io preferirei non il Dl" dice il presidente del Consiglio.
Illustrando il punto della riforma della Pa sui 'tagli agli sprechi', il premier rende noto che il governo mira a tagliare il numero delle prefetture "a non più di 40" e ad aggregare "oltre 20 enti che svolgono funzioni simili".
Quanto alla riduzione delle prefetture, Renzi dice che dovranno essere presenti solo "nei capoluoghi di regione e in zone strategiche". Inoltre, il premier parla di una "centrale unica per gli acquisti delle forze di polizia e di accorpare l'Aci, il Pra e la Motorizzazione civile".
Quanto alle scuole di formazione della Pubblica amministrazione, dovranno essere accorpate in una sola. Tra gli altri provvedimenti per la lotta agli sprechi della Pa, ci sarà anche "l'accorpamento delle soprintendenze e la riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio" facendo riferimento anche alle molteplici sedi provinciali della Ragioneria generale dello Stato.
Il presidente del Consiglio parla anche della volontà di eliminare "l'obbligo delle aziende di iscriversi alle Camere di commercio", e anche "della razionalizzazione delle Autorità portuali".
Quanto al taglio dei costi dell'energia per le pmi, "siamo pronti a farlo partire, vediamo se subito dopo le elezioni per evitare che sia considerata una misura elettorale".

Giallo di Garlasco, i giudici d'appello ordinano il rinnovo dibattimentale

Alberto Stasi
MILANO - La Corte d'Assise d'Appello di Milano riapre il caso del giallo di Garlasco: i giudici del nuovo processo di secondo grado ad Alberto Stasi, imputato per l'omicidio di Chiara Poggi, hanno infatti disposto il rinnovo dibattimentale con l'integrazione di nuovi esamiIl processo per l'omicidio della 26enne Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, vede imputato il fidanzato della giovane, Alberto Stasi. Dopo l'assoluzione in primo e secondo grado, i giudici hanno accolto tutte le richieste avanzate dall'avvocato della vittima, Gian Luigi Tizzoni, e del pm Laura Barbaini. Adesso, dovranno essere fissati i termini delle nuove consulenze e stabilito a chi affidarle.

I nuovi test - Tra i principali accertamenti sono stati disposti i test, mai effettuati, per individuare il Dna mitocondriale da un capello corto castano chiaro trovato nel palmo della mano sinistra di Chiara e sui margini delle unghie della ragazza; la ripetizione dell'esperimento della cosiddetta camminata di Stasi sulla scena del crimine, estendendolo anche ai primi due gradini della scala su cui fu trovata senza vita la sua fidanzata e che Alberto dice di aver sceso; il sequestro della bici nera della giovane nella disponibilità degli Stasi al fine solo di sottoporla alla ricognizione delle due testimoni, Franca Bermani e la signora Travain. 

Famiglia Poggi "molto soddisfatta" - L'avvocato Tizzoni e i genitori di Chiara si sono detti "molto soddisfatti". La famiglia della vittima ha dato la disponibilità della propria abitazione per l'esame della camminata. Il legale ha inoltre riferito che i giudici hanno già nominato i periti e hanno rinviato l'udienza al 14 maggio.

Difesa Stasi: "Siamo tranquilli" - "Siamo tranquilli perché questi approfondimenti dimostreranno l'innocenza di Alberto". Lo ha detto l'avvocato Fabio Giarda, uno dei legali del pool della difesa di Alberto Stasi.

Istat, disoccupazione sempre al massimo

ROMA - Il tasso di disoccupazione a marzo è al 12,7%, un valore in calo dello 0,1% in termini congiunturali ma in aumento di 0,7 punti rispetto al 2013. Secondo i dati diffusi dall'Istat, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a marzo è al 42,7%, sostanzialmente stabile rispetto a febbraio ma in aumento del 3,1% nel confronto annuo.
Secondo l'Istat, gli ultimi numeri dicono che la percentuale dei disoccupati resta ai livelli massimi dall'inizio delle serie mensili (2004) e trimestrali (1977). Quanto ai giovani, risulta che alla ricerca ci siano 683mila Under 25. 

Se la situazione è ancora molto negativa, uno spiraglio di luce si intravede nel lieve rialzo del tasso degli occupati, il primo da giugno 2013: a marzo siamo infatti al 55,6%, lo 0,2% in più in termini congiunturali, anche se va segnalata la diminuzione, sempre dello 0,2%, rispetto a dodici mesi prima. la percentuale dei disoccupati torna così ai livelli di luglio 2013. Nel complesso, si contano 22 milioni e 356mila occupati, lo 0,3% in più rispetto a febbraio (+73mila) e lo 0,6% in meno su marzo 2013 (-124mila), mentre i disoccupati sono 3 milioni e 249mila, cioè lo 0,2% in meno rispetto al mese precedente (-5mila) ma il 6,4% in più rispetto a marzo 2013 (+194mila). 

La disoccupazione diminuisce tra gli uomini, cresce tra le donne - Secondo l'Istat a diminuire a marzo è soprattutto la disoccupazione tra gli uomini (-0,6%) mentre quella femminile cresce dello 0,4%. In termini tendenziali il numero dei senza lavoro aumenta sia tra gli uomini (+7,2%) sia tra le donne (+5,4%). La disoccupazione maschile, pari al 12%, diminuisce sul piano congiunturale (-0,1%) ma cresce in termini tendenziali (+0,8%), mentre quella femminile, a quota 13,6%, rimane stabile rispetto al mese precedente e cresce su base annua (+0,6%). 

Quanto agli occupati, a marzo aumentano su base mensile sia tra gli uomini (+0,4%) sia tra le donne (+0,3%), mentre su base annua diminuiscono per effetto del calo registrato tra gli uomini (-0,9%) e rimangono stabili tra le donne. Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,6%, sale dello 0,2% su base congiunturale mentre scende dello 0,5% su base annua. Quello femminile, pari al 46,6%, aumento dello 0,1% sia su base congiunturale sia tendenziale.

L'inflazione risale dopo dieci mesi - E intanto, l'inflazione ad aprile torna a salire arrivando allo 0,6% dopo lo 0,4% di marzo, mentre su base mensile l'indice dei prezzi cresce dello 0,2%. Una lieve accelerazione, sottolineano all'Istat, la prima dopo dieci mesi. Diminuiscono però i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, scesi ad aprile dello 0,1% su base mensile e cresciuti dello 0,4% su base annua, in frenata dopo lo 0,7% di marzo. Considerando il dato tendenziale, è il più basso da agosto 2010. 

Ue: inflazione a +0,7% ad aprile - L'inflazione, secondo l'Eurostat, è in crescita anche nella zona euro, dove passo dallo 0,5% di marzo allo 0,7% di aprile, invertendo la tendenza degli ultimi mesi. A gennaio e febbraio l'indice dei prezzi era rimasto stabile allo 0,7%, a dicembre si era registrato un calo dello 0,8%.

Alfano non incontra i poliziotti del SAP (dopo gli applausi ai condannati)

Gli applausi del Sap agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi
ROMA - "Revoco l'appuntamento che avevo dato al Sindacato autonomo di polizia per martedì a Roma, al Viminale". Lo ha annunciato al Gr1 il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo gli applausi dei delegati al congresso del Sap agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. "E' stato un gesto gravissimo e inaccettabile" ha aggiunto il ministro. Il capo della Polizia Alessandro Pansa incontrerà oggi pomeriggio la mamma di Federico Aldrovandi. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Angelino Alfano auspicando di poter partecipare anche lui all'incontro, compatibilmente con il Consiglio dei ministri del pomeriggio.

Cesano Boscone, Berlusconi inizia il 9 maggio (con i malati di Alzheimer)



CESANO BOSCONE - Silvio Berlusconi comincerà il suo impegno alla Sacra Famiglia di Cesano Boscone venerdì 9 maggio. Lo ha detto Paolo Pigni direttore generale del Centro. Berlusconi sarà impegnato nella struttura dove ci sono i malati di Alzheimer.

Oklahoma: non funziona l’iniezione letale, esecuzione sospesa ma il condannato muore di infarto

A destra Clayton Lockett e a sinistra Charles Warner, la cui esecuzione è stata sospesa
McMALESTER (Oklahoma) - L'esecuzione di un assassino  è stata fermata ieri notte, quando la nuova combinazione di iniezione letale che gli era stata iniettata non ha funzionato, ma l'uomo è morto dopo di un attacco di cuore.
L'esecuzione di Clayton Lockett, 38 anni, è iniziata alle 18:23 di ieri (1, 23 di oggi in Italia) quando gli è stato somministrato il primo dei tre farmaci del cocktail morytale. Un medico ha dichiarato Lockett incosciente dieci minuti dopo
Circa tre minuti più tardi, però, Lockett ha cominciato a respirare pesantemente, contorcendosi sulla barella e cercando di sollevare la testa dal cuscino. Il condannato è stato anche visto parlare. Il medico ha spiegato che le droghe dell'iniezione non stavano più scorrendo.
"E 'stata una cosa orribile”, ha detto l'avvocato di Lockett, David Autry.
Un medico poi ha sollevato il lenzuolo che copriva Lockett per esaminare il sito dell’iniezione e ha stabilito che la sua vena si era rotta, ha detto Robert Patton, direttore del Department of Corrections. 
Dopo di che, il funzionario che era dentro la camera della morte ha abbassato le tapparelle, evitando che quelli in sala di osservazione vedessero cosa stava succedendo.
Patton ha detto che ha fatto una serie di telefonate prima di ordinare una battuta d'arresto per l'esecuzione. Ma a 7:06, Lockett è morto per un attacco cardiaco nella camera di esecuzione.
Il governatore Mary Fallin ha emesso una sospensione di 14 giorni dell’esecuzione del detenuto Charles Warner, che pure era stata programmata per ieri notte. 
"Ho chiesto al Department of Corrections di condurre una revisione completa delle procedure di esecuzione di Oklahoma per determinare che cosa è successo e perché, durante l'esecuzione di questa sera", ha detto.
Era la prima che in Oklahoma si somministrava il midazolam sedativo come il primo farmaco nella sua combinazione di tre farmaci per l’esecuzione, come fanno altri Stati. La Florida amministra 500 milligrammi di midazolam come parte della sua combinazione di tre farmaci.
Autry, avvocato di Lockett, ha messo in discussione la quantità di midazolam che è stato dato al condannato, dicendo che pensava che i 100 milligrammi chiesto nel protocollo di esecuzione dello stato era "una quantità in overdose."
Locket, è stato condannato per aver ucciso ferito ladiciannovenne Stephanie Neiman con un fucile a canne mozze e avere poi assistito due complici che l’avevano sepolta viva in una zona rurale del Kay County nel 1999. 

Warner dovev essere messo a morte due ore dopo nella stessa stanza e sulla stessa barella. Il quarantaseieenne è stato condannato per aver stuprato e ucciso la bimba di 11 mesi del suo compagno di stanza nel 1997. Ha sempre sostenuto la sua innocenza.

martedì 29 aprile 2014

Un sonar rivela tracce di un aereo nel golfo del Bengala: il Boeing scomparso?

Gli echi registrati dai sonar confrontati con la shiuluette di un Boeing
Il contrassegno giallo indica il punto da cui provengono i segnal
KUALA LUMPUR -  Il governo malese ha confermato oggi che i funzionari che indagano sulla scomparsa del volo Malaysia Airlines 370 stavano valutando la segnalazione di una società australiana che ritiene di aver individuato rottami dell'aereo (o di un aereo) sul fondo del mare nel nord del Golfo del Bengala, a  migliaia di chilometri dalla zona di ricerca scansionata meticolosamente per settimane al sud.
La società australiana GeoResonance ha detto in un comunicato che aveva scoperto materiali i quali "potrebbero essere il relitto di un aereo di linea commerciale" a circa 100 miglia a sud del Bangladesh nel Golfo del Bengala e tutto ciò  utilizzando una tecnologia che analizza vaste aree per la ricerca di metalli o minerali specifici.
La tecnologia dell'azienda viene spesso usato per aiutare i clienti a trovare depositi di minerali per l'industria mineraria, ma GeoResonance ha anche partecipato alla caccia di vecchie navi da guerra o aeromobili sul fondo dell'oceano.
"Durante la ricerca di MH370, GeoResonance ha cercato gli elementi chimici che compongono un Boeing 777: alluminio, titanio, leghe di rame, acciaio, residui di carburante, e diverse altre sostanze. L'obiettivo era quello di trovare una posizione in cui erano presenti tutti quegli elementi ", ha detto la società.

In una scansione "immagini multispettrali" prese dal cielo il 10 marzo - due giorni dopo che il volo 370 era scomparso - GeoResonance dice che ha trovato "una anomalia in un posto nel Golfo del Bengala", dove molti di quei materiali rilevanti sono stati rilevati in quantità significative e in un modello che corrisponde alla disposizione approssimativa di un grosso aereo.

Orribile in Ohio: condannato impiega 25 minuti d'agonia prima di morire

Dennis MgGuire e la sua vitttima e la camera della morte
NEW YORK - L'Ohio ha deciso di potenziare le dosi di farmaci usati per l'iniezione letale durante le esecuzioni. Il passo è stato deciso dopo che un detenuto, Dennis McGuire, 53 anni, colpevole di aver violentato e ucciso una donna incinta, è morto dopo un'agonia durata ben 25 minuti. Un tempo interminabile, durante il quale l'uomo ha avuto convulsioni e, alla fine, è come soffocato. Gli era stata iniettata una combinazione di farmaci letali mai usata prima negli Stati Uniti. L'Ohio Department of Rehabilitation and Correction è ricorsa a quella combinazione dopo aver esaurito le scorte di farmaci provenienti in particolar modo da casa farmaceutiche europee che si sono rifiutate di esportarli per motivi etici. Il Dipartimento si è quindi difeso sostenendo come non ci sia alcuna prova che McGuire sia andato incontro a sofferenze, ansia o angoscia prima di morire. Intanto il 19 maggio un altro detenuto sarà mandato a morte con la stessa combinazione letale usata per McGuire.

Tripoli, uomini armati attaccano il Parlamento

TRIPOLI - Uomini armati hanno preso d'assalto il parlamento della Libia e ha iniziato a sparare.  Diverse persone sono state ferite. L'attacco ha costretto i parlamentari ad abbandonare la votazione sul nuovo primo ministro. Abdullah al-Thinni si era dimesso dalla caricaall'inizio di questo mese dopo essere stato preso di mira dai miliziani.

Ed Etihad finalmente rispose ad Aitalia. Ma cosa?


ROMA - "L'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, mi ha comunicato che Etihad ha mandato la lettera in cui ha risposto alle osservazioni della compagnia italiana". Lo ha fatto sapere il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi.Sono state dunque rese note le repliche alle osservazioni che erano stato presentate da Alitalia alla compagnai degli emiri in fase di trattative. "Credo - ha aggiunto il ministro - che la compagnia italiana stia ora esaminando le controproposte arrivate per presentare poi ad azionisti e governo a quale punto sia giunta la trattativa". 
"Vedremo finalmente i contenuti - ha ripreso Lupi -. Noi rimaniamo convinti che l'alleanza tra Etihad e Alitalia sia buona per rilanciare il trasporto aereo in Italia e la nostra compagnia di bandiera".

Berlusconi a Piazzapulita: al vaglio del Tribunale di Sorveglianza

Berlusconi ieri a Piazzapulita
MILANO -  Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul suo affidamento in prova, rese ieri nell'intervista a Piazzapulita su La7, da quanto si è appreso, sono al vaglio del Tribunale di Sorveglianza di Milano che lo scorso 15 aprile gli ha concesso la misura alternativa alla detenzione domiciliare. A Formigli l'ex premier ha fra l'altro detto che "è ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali".

"Ecco come e perché Amanda e Raffaele uccisero Meredith: non fu un'orgia, ma una lite"

Amandfa Knox e Raffaele Sollecito
FIRENZE - Meredith Kercher venne colpita al collo "da due armi da taglio distinte". Una impugnata da Amanda Knox che provocò la ferita ritenuta mortale mentre l'altra da Raffaele Sollecito. Lo scrivono i giudici di Firenze motivando la condanna degli ex fidanzati. Sollecito e la Knox si sono sempre proclamati innocenti.
Ritiene di avere elementi indiziari "di sicuro affidamento" della presenza di Rudy Guede, Amanda Knox e Raffaele Sollecito nella casa dove venne uccisa Meredith Kercher "nelle immediate fasi successive all'omicidio" la Corte d'assise d'appello di Firenze. Nelle motivazioni della sentenza si parla di elementi "plurimi e concordanti". Secondo la Corte infatti Guede, la Knox e Sollecito hanno lasciato "tracce del loro passaggio per deposizione ematica del sangue della vittima che era fuoriuscito copiosamente dalle ferite".
La sera dell'omicidio di Meredith vi fu un litigio fra Amanda e la studentessa inglese con una ''progressiva aggressività'' all'interno della quale si può collocare la violenza sessuale di Guede su Meredith, ma ''non è credibile che fra i quattro ragazzi fosse iniziata un'attività sessuale di gruppo''. Lo scrivono i giudici. 
Fra Amanda e Meredith ''non c'era simpatia reciproca, anzi, la ragazza inglese nutriva molte riserve sul comportamento della coinquilina'', scrivono i giudici. Quella sera fu Amanda a far entrare nell'appartamento Guede. L'ivoriano ''tenne un comportamento poco urbano'', che infastidì Meredith, che chiese spiegazioni ad Amanda. La studentessa americana e Sollecito, che avevano fatto uso di sostanze stupefacenti, si erano ''raccolti in intimità''. In questa situazione di ''apparente normalità'' arrivò la discussione fra le due ragazze, ''che si inserì in un contesto che, sia per le condizioni psicofisiche degli imputati sia per il livello di esasperazione cui era giunta la convivenza fra le ragazze'' esplose nell'aggressività.
''La traccia biologica rinvenuta sul gancetto del reggiseno che Meredith Kercher Indossava la sera che fu assassinata, fu lasciata da Raffaele Sollecito'', scrivono ancora i giudici nella motivazione della sentenza sul delitto. Il gancetto fu quindi ''manipolato dall'imputato la sera dell'omicidio''.
Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudi Guede ''collaborarono tutti per il fine che si erano proposti: immobilizzare Meredith e usarle violenza''. Lo scrivono i giudici. Guede era animato dall' ''istinto sessuale'', Amanda e Sollecito da ''volontà di prevaricazione e di umiliazione di Meredith'', poi colpita con 2 coltelli.

Renzi ai senatori Pd: o riforme o vado a casa

ROMA - "I sondaggi dicono che siamo avanti, ma io ho detto ai miei che se li vedo ancora guardare i sondaggi li meno". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, nel corso dell'assemblea del gruppo Pd al Senato. "Dobbiamo stare vicino ai nostri candidati sindaci, dobbiamo fare campagna elettorale e 'il Pd deve fare il Pd'". Poi sulla legge elettorale aggiunge: "L'Italicum ha introdotto il ballottaggio, quello che chiedeva il Pd con Bersani candidato". Il premier poi ha parlato di riforme. "Tenere dentro Forza Italia - ha detto - è doveroso, vuol dire agli italiani che non ci stiamo scrivendo le regole da soli". "Faremo tutti gli sforzi fino all'ultimo giorno per trovare un punto comune, altrimenti sono pronto a fare un passo indietro. A tutti i costi io non ci sto, o così o vado a casa. Fare veloci è l'unico modo per dare un segnale di credibilità in Europa". 

"La nostra proposta non è autoritaria" - La proposta di riforma costituzionale può avere dei limiti ma non accetto che si dica che è una riforma autoritaria. Così il premier nel corso dell'assemblea, dove ha ribadito la sua proposta di mediazione: i senatori siano indicati tra i consiglieri regionali, lasciando a ogni regione la modalità di scelta sul come. 


"Inaccettabili le parole di Grillo e Berlusconi" - Renzi ha espresso "forte preoccupazione" per le parole di Silvio Berlusconi sui lager ma anche per quelle di Beppe Grillo sulla Shoah che sono "inaccettabili".

Terremoto, due forti scosse a Lourdes

PARIGI, - La terra ha tremato questa mattina poco dopo le 9 negli Alti Pirenei, ovest della Francia. L'epicentro, secondo l'ufficio sismologico di Francia, si situerebbe nei pressi di Lourdes, la città del celebre santuario. L'istituto di sorveglianza sismica ha registrato due scosse consecutive, di magnitudo 4.4, poi 3.4 sulla scala Richter. Il terremoto è stato confermato dal Comune di Pau e dalla prefettura. Nessun danno, secondo le autorità locali, ma soltanto paura fra la popolazione.
   

Berlusconi a Mattina 5: Griillo cme Hitler. Nuovo attacco a Napolitano

MILANO - "Gli italiani devono imparare ad avere paura perché Grillo, lo si vede anche dal modo in cui organizza la sua setta, mi fa ricordare personaggi come Marx e Lenin. Grillo è il prototipo di questi signori, Hitler compreso". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Mattino Cinque. Napolitano sa "che la sentenza Mediaset è infondata e ingiusta" e doveva "sentire il dovere morale di darmi la grazia", non potevo "chiederla io perché altrimenti ammetterei la colpa". Quanto al Capo dello Stato, Berlusconi afferma che se sia stato super partes "lo dirà la storia, io dico la realtà delle cose: ho scoperto che lui spingeva Fini per mandarmi a casa, siamo venuti a scoprire che già in giugno riceveva Monti per fare un nuovo governo. Non so chi mi possa contraddire".

"Renzi governa con il voto dei traditori""Il governo Renzi non e' stato eletto dagli italiani, Renzi non e' nemmeno stato candidato e dalla stanza del Pd e' andato a palazzo Chigi e si regge sullo 0,37 di differenza tra Pd e Forza Itlia, uno 0,37 non vero perché la sinistra è artista nei brogli. E' tenuto in piedi al Senato da nostri senatori eletti sotto il simbolo del Pdl e che hanno tradito gli elettori passando ad essere stampella della sinistra". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Mattino 5.
  "L'attuale situazione in Italia e' lontana da tutte le regole della democrazia. Da 20 anni ad oggi sono stati messi in atto 4 colpi di Stato".
"Napolitano? Mi viene in mente Profondo Rosso" - Nel corso della trasmissione al leader di Forza Italia, sono state mostrate le foto degli altri protagonisti della vita politica italiana. Napolitano?  "Mi viene in mente un film: Profondo Rosso". Alfano? "Andiamo avanti..". Grillo? "L'ho detto: è peggio di Robespierre". 

"Sentenza Mediaset è stata un colpo di Stato"
 - "Cancelli il nome democrazia e parliamo dell'attuale situazione che è lontana da tutte le regole democratiche,: purtroppo in Italia noi abbiamo avuto 4 colpi di Stato", ha quindi detto Berlusconi, spiegando che "un colpo Si stato si ha quando un governo viene mandato a casa e ce n'è un altro che non passa dalla urne. La sentenza Mediaset è stata un altro colpo di Stato, è stata utilizzata per cacciarmi dal Senato per rendermi incandidabile per 6 anni e ha tolto il leader del centrodestra e l'unico che riusciva a tenere insieme i moderati". 

"Renzi? Tassa ci cova" - Parlando del premier Matteo Renzi, il leader di Forza Italia ha commentato: "Tassa ci cova. Le prime cose che ha fatto sono triplicare le tasse sulla casa e gli 80 euro che ha promesso saranno mangiati dalla tasse, ha tolto anche la quattordicesima". 

"L'economia va male, torneremo al voto tra un anno e mezzo" - Berlusconi si è quindi mostrato pessimista sull'attuale situazione economica italiana. "Il desiderio della sinistra è di arrivare con questo governo al 2018 per non lasciare la poltrona, ma io credo che per come andrà l'economia tra un anno e mezzo si andrà a votare", ha detto infatti Berlusconi.

Ucraina, le truppe russe al confine rientrano nelle caserme. Sanzioni al "cerchio magico" di Putin



 
Separatisti occupano un edificio pubblico a Kostyantynivka, una città nella regione del Donetsk orientale 
MOSCA -
Le truppe russe impegnate in "manovre" vicino al confine con l' Ucraina sono rientrate alle loro caserme. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in una conversazione telefonica con il suo omologo statunitense Chuck Hagel. "Non appena le autorità ucraine hanno dichiarato che non avrebbero utilizzato le unità militari regolari contro la popolazione inerme, le truppe russe sono rientrate nelle loro caserme", ha detto il ministro russo.
Gli Stati Uniti hanno intanto imposto sanzioni contro sette persone russe e 17 aziende che si dice collegati al "cerchio interno" del presidente Vladimir Putin.
La Casa Bianca ha detto che la mossa era una risposta al "continuo l'intervento illegale della Russia in Ucraina".
Igor Sechin
I sette uomini colpiti da sanzioni comprendono Igor Sechin, capo del gigante petrolifero Rosneft e Sergei Chemezov della ditta hi-tech RostecIl nome più accattivante nel nuovo elenco delle sanzioni è quellodiuno degli uomini più duri della politica russa, Igor Sechin. Un ex ufficiale dei servizi segreti, e una volta il più stretto alleato del presidente Putin al Cremlino, ora guida Rosneft, la grande compagnia petrolifera controllata dallo Stato. Alexei Pushkov, che dirige commissione affari esteri del Parlamento russo e spesso parla per il Cremlino alle emittenti in lingua inglese è anche sulla lista, come lo sono il vice primo ministro, che era responsabile delle Olimpiadi invernali di Sochi e il capo delle guardie del corpo del Cremlino . Diciassette aziende russe devono affrontare nuove sanzion. Tutte sono legate sia agli amici d'infanzia del Presidente Putin e partner di judo Arkady e Boris Rotenberg o ad un altro amico e miliardario Gennady Timchenko della Bank Rossiya, che il governo degli Stati Uniti sostiene è la banca personale per alti funzionari russi
L'annuncio arriva dopo che il sindaco di Kharkiv, una città nella parte orientale dell'Ucraina, è stato colpito e gravemente ferito da un cecchino. Ieri i separatisti filo-russi hanno occupato un edificio del governo locale a Kostyantynivka, una città nella regione del Donetsk orientale.
A Donetsk , attivisti filo-russi armati di bastoni e catene hanno attaccato un raduno pro-unità della Ucraina. Un certo numero di persone sono rimaste ferite nello scontro.
I separatisti sono stati continuano a detenere circa 40 persone nella città di Sloviansk, tra cui giornalisti, attivisti pro-Kiev e sette osservatori militari legati alla Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), nonché tre membri del servizio di sicurezza dell'Ucraina.

lunedì 28 aprile 2014

Berlusconi: Napolitano aveva il dovere morale di darmi la grazia

ROMA - "Avevo chiesto al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, la grazia senza presentare alcun atto formale richiesta". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Il Presidente della Repubblica, ha sottolineato, "aveva il dovere morale di assegnarmi la grazia motu proprio". Sulla sua condanna nell'ambito del processo Mediaset, Berlusconi ha commentato: "E' una sentenza non solo mostruosa, ma anche ridicola".
Intervistato a Piazzapulita, parlando della sua condanna il leader di Forza Italia si è detto "assolutamente sereno perché sono sicuro che questa cosa sarà un boomerang per chi l'ha voluto". L'affidare ai servizi sociali "un signore che è stato per più tempo il responsabile del governo, unico cittadino al mondo che ha presieduto per tre volte e bene il G8", è una cosa "ridicola non per me, ma per il Paese". 

"Contro di me una sentenza politica inventata" - "C'è indignazione" per quello che sta succedendo e "c'è assoluta consapevolezza nei magistrati che questa sentenza è una sentenza politica inventata", ha ribadito Berlusconi. Sulla sua futura opera di assistenza agli anziani, il leader di Forza Italia ha sottolineato che si tratta di "una cosa assolutamente piacevole che non rappresenta nessun sacrificio: probabilmente finirò per stare li tutto il giorno".

"Renzi non è comunista, potrebbe stare in Forza Italia" - Poi la stoccata al segretario del Pd: "Io non lo considero davvero un avversario fino in fondo, Renzi lo avrei preso nel mio partito, potrebbe stare in Forza Italia" perché, tra l'altro, "non è comunista". "Il riformatore sono io, non il Pd. Che qualcuno tenti di far passare Renzi come per chi vuole l'ammodernamento dello Stato non possiamo accettarlo, l'ammodernamento lo abbiamo voluti noi". 

"Schulz vive di gloria riflessa, specula sulle mie parole" -Berlusconi infine replica a Martin Schulz, suo storico nemico, che l'aveva definito "sinonimo di invidia, odio e litigio" dopo le sue parole sui lager.. "Schulz vive di gloria riflessa dal 2003, dal dibattito tra me e lui" e sulle frasi di sabato c'è stata la "solita speculazione elettorale" da parte del candidato del Pse. Berlusconi ha quindi chiesto "scusa se qualcuno ha pensato che dicessi qualcosa di negativo nei suoi confronti".


"Nessun 'Berlusconi' sarà mio erede come leader del partito" - "Non torniamo su Marina o Barbara, abbiamo dato risposte plurime", dice ancora Berlusconi, smentendo che una delle sue figlie possa raccoglierene l'eredità alla guida di Forza Italia.

Paul Simon e la moglie se le danno di santa ragione. Arrestati tutti e due

NEW CANAAN - Il cantante Paul Simon e' stato arrestato dopo un 'incidente domestico' con la moglie. Il cantante - riporta Tmz - e' accusato di violenze domestiche insieme alla moglie, con la quale avrebbe avuto un acceso litigio casalingo durante il fine settimana in Connecticut. 
Secondo le prime ricostruzioni la settantaduenne rockstar americana, vincitrice di ben 12 Grammy, avrebbe avuto nella sua casa di New Canaan una violentissima discussione con la moglie Edie Brickell, 48 anni e componente della band New Bohemians. I due, quindi, sarebbero stati entrambi arrestati - spiegano i media - per schiamazzi e molestie notturni (era quasi mezzanotte) dopo le telefonate dei vicini. Tra i capi di accusa formulati ci sarebbe anche quella di "violenze domestiche". Sarebbero poi stati rilasciati con l'impegno di presentarsi davanti alla Corte di Norwalk nelle prossime ore. Non sono chiari i motivi del litigio tra i due artisti sposati da 22 anni. E per il momento nessun commento e' arrivato dall'entourage di Simon. Paul e Edie hanno tre figli

Simon è membro delle Songwriters Hall of Fame e Rock n 'Roll Hall of Fame - come metà del duo Simon and Garfunkel e come artista solista.  "What I Am", registrato con la sua band New Bohemians, è stato un enorme successo nel 1988..

Juncker (Ppe): Berlusconi si scusi per la frase sui lager

Iuncker e Berlusconi
STRASBURGO - Jean Claude Juncker chiede a Silvio Berlusconi di scusarsi con la Germania per aver detto che i lager, per i tedeschi, non sarebbero mai esistiti. "Quelle dichiarazioni - dice il candidato per il Ppe alla presidenza della Commissione europea - mi hanno nauseato. Chiedo al leader di Forza Italia di ritirarle immediatamente e di scusarsi con i sopravvissuti dell'Olocausto e con i cittadini della Germania".
Merkel: "Parole assurde, non commento" - Il cancelliere tedesco Angela Merkel sottolinea invece, tramite il suo portavoce Steffen Feibert, l'insensatezza di quelle parole, definendo quelle di Silvio Berlusconi "affermazioni talmente assurde che il governo tedesco non le commenta". Lo stesso Seibert si affretta inoltre a precisare che "con l'Italia abbiamo comunque un rapporto stretto e di amicizia". 

Juncker: "Su certe cose non si scherza" - "Ci sono cose su cui non si può scherzare - dichiara Juncker in una nota diffusa dal suo servizio elettorale -. Per chiunque abbia in testa la storia d'Europa, questo è particolarmente vero per il terrore sperimentato durante l'Olocausto, che è costato milioni di vite innocenti. Signor Berlusconi, l'Olocausto non è argomento su cui ridere. Nella politica europea non c'è spazio per dichiarazioni divisive che tradiscono i valori su cui la nostra Unione è fondata".

"La Germania solidale sulla crisi" - Juncker sottolinea poi che "durante questa crisi la Germania, così come molti altri Stati membri, hanno dimostrato una solidarietà senza precedenti con i Paesi europei in difficoltà" ribadendo dunque di giudicare "inaccettabili gli attacchi di Berlusconi a Berlino". E ancora: "Questi Paesi in difficoltà hanno preso essi stessi misure senza precedenti, e spesso dolorose, per stabilizzare le loro finanze pubbliche e le loro economie".

L'omicida del catamarano (1988) scappa dall'ergastolo a Livorno

Filippo De Cristofaro con l'amante olande4se durante il primo processo
Anna Rita Curina
LIVORNO - Filippo De Cristofaro, milanese, condannato all'ergastolo per l'omicidio della skipper pesarese Annarita Curina, avvenuto nel 1988, è evaso dal carcere di Livornonon sarebbe rientrato dopo un permesso. L'uomo sconta l'ergastolo, ed era già evaso nel 2007 dal carcere di Opera. Aveva ucciso la skipper con la complicità dell'amante olandese Diana Beyer, 17 anni, per rubare il catamarano. 
La vicenda, nel giugno dell'88, aprì il genere giornalistico dei grandi gialli dell'estate. "Pippo", chiamato anche il Rambo dei mari, allora era un giovane che aveva cercato fortuna in Olanda. Ballerino, istruttore di fitness, aveva conosciuto e si era innamorato di una olandese di 17 anni, Diane B.
Insieme, progettarono di raggiungere la Polinesia per coronare la loro storia d'amore in un ambiente selvaggio e incontaminato. Raggiunsero il porto di Fano dove incontrarono la skipper Annarita Curina che si stava preparando a salpare con il suo catalarano Arx per raggiungere la Polinesia dove avrebbe organizzato viaggi per turistiAppena fuori dal porto, De Cristoforo narcotizzò la skipper mettendole sonnifero nel caffè e, dopo aver inutilmente cercato di convincere Diane a ucciderla, massacrò Annarita a colpi di machete. Questo per raggiungere il paradiso tropicale senza terzi incomodi, con la ragazza e un amico olandese che successivamente si imbarcò da Ancona.

De Cristoforo, mandestro navigatore, sbarcò malamente in Tunisia senza poter proseguire il viaggio per la Polinesia. Nel frattempo, dopo che il cadavere della skipper era stato recuperato da alcuni pescatori di Fano, era scattata una gigantesca caccia all'uomo. Per mare, con gli aerei, tramite l'interpol.
Il rambo dei mari venne catturato in Tunisia mentre, con Diane, cercava di fuggire verso il deserto su un cavallo. Estradato in Italia, tentò di sostenere che ad uccidere la skipper fosse stata l'olandesina, per gelosia. Ma non fu creduto e venne condannato a 30 anni in primo grado. Pena poi trasformata in ergastolo in appello, confermato dalla Cassazione che, finora, ha scontato nel carcere milanese di Opera. E proprio a Opera non era rientrato dopo un precedente permesso premio. La Polizia lo aveva catturato in Olanda dove era andato di nuovo a cercare Diane che nel frattempo, dopo aver scontato una piccola pena, si è sposata. Da allora era stato trasferito a Livorno. A quanto risulta, dopo 26 anni di detenzione, sarebbe stato vicino alla liberazione.

Preso in un bar Santo Domingo pericoloso boss della 'ndrangheta


SANTO DOMINGO - La polizia ha arrestato a Santo Domingo Nicola Pignatelli, latitante della 'ndrangheta inserito nell'elenco del Viminale dei 100 latitanti più pericolosi. L'uomo, 43 anni, è ritenuto elemento di vertice della cosca Mazzaferro e legato alle famiglia Ursino e Aquino. Era latitante dal 2011 ed era ricercato per 416 bis e reati di droga: deve scontare una condanna a 13 anni e 6 mesi.
Il boss è stato localizzato a Juan Dolio, cittadina molto turistica di poco meno di 3 mila abitanti a sud-est del Paese, e tratto in arresto dagli uomini del Servizio Centrale Operativo della Polizia in collaborazione con l’Interpol Roma e gli uomini della questura di Reggio Calabria.
Quello di Gioiosa Ionica è attualmente ritenuto uno dei più potenti cartelli della 'ndrangheta dedito al traffico internazionale di droga.
Pignatelli, riferiscono all'Adnkronos qualificate fonti investigative, si trova già in stato di arresto in una caserma della Polizia di Santo Domingo. L'Interpol di Roma ha già avviato i canali per l'estradizione del boss o l'immediata espulsione.
Il boss è stato arrestato alle 16,45 ora di Santo Domingo, riconosciuto dagli investigatori dello Sco e della questura di Reggio Calabria, che da giorni si trovavano nella capitale della Repubblica Dominicana, sulle tracce del latitante. Non era armato ed è stato sorpreso dall'arrivo degli investigatori mentre era seduto a un bar. Quando sono scattate le manette, non ha opposto resistenza.
L'arresto di Nicola Pignatelli si inserisce in un più ampio dispositivo di intervento disposto dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, attraverso il 'Focus on crime', il piano d'azione nazionale e transnazionale contro la criminalità organizzata di tipo mafioso calabrese.
''Abbiamo ottenuto l'espulsione di Nicola Pignatelli: già domani il boss sarà in Italia'', assicuraall'Adnkronos il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri.
''E' un arresto importante -rimarca Gratteri- e dimostra come noi siamo credibili sul panorama internazionale. Infatti le Polizie degli altri Paesi, soprattutto dell'America del Sud e degli Stati Uniti collaborano molto bene con noi. I trafficanti di droga della 'ndrangheta -avverte Gratteri- sono in gioco per il mondo a continuare la loro attività. Diamo loro la caccia senza sosta: dobbiamo catturarli''.

Egitto, condannati a morte 683 pro Morsi (compresa la guida spirituale Badei)

Mohammed Badie, condannato a morte
IL CAIRO - Il tribunale di Minya, in Alto Egitto, ha condannato a morte 683 pro Morsi, tra cui la guida spirituale Mohammed Badei e ha deferito il caso al Gran Mufti d'Egitto. Le condanne arrivano nell'ambito del processo contro oltre 1.200 sostenitori della Confraternita. La stessa corte ha commutato in ergastolo la pena capitale a 492 pro Morsi dei 529 condannati a a marzo.