venerdì 30 novembre 2012

Sallusti, il giudice di sorveglianza dice sì ai domiciliari. Lui: voglio il carcere


MILANO - Il direttore del 'Giornale' Alessandro Sallusti sconterà agli arresti domiciliari la condanna a 14 mesi per diffamazione. Il giudice di sorveglianza di Milano, Guido Brambilla, ha infatti accolto l'istanza di detenzione domiciliare avanzata dal procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati. Sallusti trascorrerà il periodo ai domiciliari nella casa dlla compagna Danila Samntachè.

Ma Sallusti spiazza tutti e dichiara: "Rifiuto gli arresti domiciliari, se Bruti Liberati non trasforma il reato in detenzione si renderà complice dell'evasione".
Secondo quanto deciso dal Tribunale di sorveglianza per il momento il direttore de Il Giornale non potrà lavorare. Nei prossimi giorni, il giornalista potrà tuttavia chiedere allo stesso giudice di poter recarsi sul posto di lavoro e continuare a svolgere la sua professione.
Nell'istanza del procuratore Bruti, accolta dal magistrato, si sosteneva che la posizione di Sallusti potesse soddisfare i requisiti richiesti in quanto la pena che deve scontare è inferiore ai 18 mesi, non sussiste pericolo di fuga e il domicilio scelto, cioè la casa dove vive con la compagna nonché parlamentare del Pdl Daniela Santanchè, è idonea.

Il direttore de Il Giornale, quando la sua condanna è divenuta definitiva, avrebbe potuto chiedere una misura alternativa alla detenzione ma non l'ha fatto.

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