giovedì 31 ottobre 2013

La Cassazione: ecco perché Alberto Stasi deve essere riprocessato per l’omicidio di Chiara Poggi

ROMA -  La Cassazione ha stabilito che il processo per l'omicidio di Chiara Poggi uccisa nella villetta di via Pascoli a Garlasco, il 13 agosto 2007, è da rifare perchè la ricostruzione dei fatti, così come è stata fatta, "non consente di pervenire ad un risultato, di assoluzione o di condanna, contrassegnato da coerenza, credibilità e ragionevolezza". Per l'uccisione della studentessa unico imputato nel processo è sempre stato l'ex fidanzato Alberto Stasi, per altro sempre assolto sia in primo che in secondo grado.
In particolare, la prima sezione penale, spiega il perchè lo scorso 18 aprile, ha disposto un nuovo esame del caso davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano. Nelle cento pagine di motivazione depositate oggi, piazza Cavour punta il dito sulla "sottovalutazione delle incongruenze del racconto di Stasi e delle sue omissioni narrative relative al giorno del fatto", e bacchetta il giudice di merito perché nelle motivazioni con sui Stasi è stato assolto dall'accusa dell'omicidio dell'ex fidanzata "non esprime le ragioni della ritenuta veridicità e credibilità del dichiarante".
La Cassazione, dunque, impone un nuovo esame degli indizi perché, per dirla con la relatrice Angela Tardio, "non c'è stato un approccio coerente alla prova indiziaria". Per inciso poi, piazza Cavour, dice che nonostante due giudizi assolutori, la motivazione non è "inattaccabile".
Per la la Suprema corte, inoltre, ha riacceso i riflettori sulla bicicletta nera da donna nella disponibilità della famiglia Stasi e sul capello corto castano rinvenuto durante l'autopsia nella mano sinistra della vittima.
Nel primo caso, la Corte d'Assise d'Appello di Milano, il 6 dicembre 2011, aveva ritenuto "non necessaria ai fini della decisione" l'acquisizione della bicicletta nera da donna della famiglia Stasi corrispondente alla descrizione della bicicletta "accertata come presente davanti all'abitazione di Chiara Poggi nella prima parte della mattinata del 13 agosto 2007", giorno del delitto.
Sul punto, la Cassazione, bacchettando i giudici di merito, sottolinea che "le argomentazioni sottese a tale apprezzamento rilevano la loro non ragionevolezza ed adeguatezza laddove escludono la rilevanza della richiesta in rapporto al materiale probatoria già acquisito, che al contrario ne conferma la pertinenza, e in rapporto alla valutazione da farsi circa la possibilità dell'oggetto della richiesta di collocare Stasi in apprezzabile connessione temporale o spaziale con la scena del delitto".
Questa possibilità, dice invece la Cassazione, "può solo rappresentare l'esito finale del procedimento logico di valutazione del complessivo quadro indiziario, cui non è estranea neppure la bicicletta di Stasi, e non del singolo dato indiziario, non idoneo di per se solo ad escludere scenari ricostruttivi diversi o alternativi".
La Suprema Corte, inoltre, ritiene che non si sottragga a censure la richiesta delle parti civili di procedere agli accertamenti genetici sul capello rinvenuto in sede di esame autoptico nella mano sinistra di Chiara Poggi. Al riguardo, gli 'ermellini' bacchettano la Corte di merito che ha "illogicamente ritenuto di prescindere dal completamento di una verifica tecnica già svolta, i cui esiti parziali ha descritto, e non precludibile, come argomentato dalla difesa di Stasi, da dedotte diverse e pregresse valutazioni dei consulenti, privando l'elemento fattuale acquisito di ogni rilevanza potenzialmente dimostrativa nel contesto giustificativo della decisione".
IMPRONTE STASI - Accolta anche la tesi della difesa dei genitori di Chiara Poggi sulla "circostanza indiziaria rilevante e pretermessa sulla presenza di impronte digitali di Stasi e del Dna di Chiara Poggi sul dispenser di sapone liquido, sul lavandino del bagno". Il fatto che siano stati ritenuti "indizi non gravi nè precisi", osserva la Cassazione, dimostra ulteriormente "un approccio non coerente ai principi della prova indiziaria e del non corretto percorso metodologico che la Corte ha inteso adottare nella lettura dei dati probatori acquisiti".
Inoltre, osserva la Cassazione che "l'omessa estensione della sperimentazione ai 'due gradini circa' indicati da Stasi come scesi e risaliti per vedere il corpo di Chiara" rende "manifestamente illogica la motivazione, che ha giustificato la scelta metodologica dei periti, che pur ha riconosciuto essere riduttiva rispetto al contenuto della verifica demnadata e non produttiva di risultati affidabili".
MACCHIE EMATICHE - Accolta anche la censura della Procura milanese sulla esclusione dell'estensione della perizia collegiale alla mappatura ematica dei gradini e al procedimento di essicamento delle macchie ematiche".
E poi: va verificato l'alibi di Alberto Stasi. E dice chiaramente che il giudice del precedente grado di giudizio non ha saputo offrire una "ipotesi alternativa" alla tesi del pm secondo cui la dinamica dell'omicidio di Chiara dimostra che lei conosceva il suo assasino.
"La Corte di merito - scrive la Suprema Corte nelle cento pagine di motivazione depositate oggi - a fronte dei dati fattuali ulteriori indicati in appello dal pm (mancanza di segni sulla vittima di violenza sessuale, abbigliamento della stessa, tratti della sua personalità, conoscenza dell'appartamento da parte dell'omicida, impronte di scarpe percepibili) e ritenuti dall'appellante dimostrativi della conoscenza da parte di Chiara Poggi della persona con cui la stessa si trovava al momento dell'omicidio, non ha opposto ragionevoli ipotesi alternative in alcun modo collegate con le emergenze processuali".

Quanto al fatto che la Procura generale presso la Corte d'appello di Milano - nel suo ricorso - faccia riferimento all'assenza di alibi di Stasi nella fascia oraria compresa tra le 9.12 (orario del disinserimento dell'allarme di casa Poggi) e le 9.35 (orario di apertura del pc portatile di Stasi), la Suprema Corte fa notare che "l'omessa considerazione di tale circostanza, in relazione alla quale la Corte d'appello, in continuità argomentativa con la sentenza di primo grado, ha ritenuto che non vi fosse imcompatibilità sotto il profilo astratto tra la dinamica dell'aggressione, durata nel suo complesso 'alcuni diversi minuti', quantificati, quanto all'episodio aggressivo in senso stretto, in una decina di minuti, e il rientro di Stasi in bicicletta presso la propria abitazione, conferma ulteriormente la già rilevata, e qui ribadita, violazione delle regole preposte alla valutazione della prova indiziaria e la illogicità della motivazione, che, anche per questa circostanza, ha omesso di valutare la concordanza degli indizi in termini di consistenza logica".

Il Dna conferma: Giuseppe Guerinoni è il padre delll’assassino di Yara

BERGAMO - Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno morto nel 1999 a 61 anni, è sicuramente il padre biologico dell'uomo che ha ucciso Yara Gambirasio. La nuova conferma arriva dall'esito degli esami effettuati dall'antropologa forense Cristina Cattaneo sui resti di Guerinoni. Da un femore dell'autista bergamasco è stato infatti estratto il Dna, che è stato poi confrontato con la traccia genetica trovata sugli slip della 13enne.

Il cadavere di Guerinoni era stato riesumato dal cimitero di Gorno, su disposizione della procura di Bergamo, il 7 marzo. Già gli esami degli esperti dell'Università di Roma Tor Vergata avevano fornito una prima conferma della paternità, confrontando tracce di saliva di Guerinoni (ricavate da un vecchio francobollo e dal bollo sulla sua patente di guida) con il campione genetico trovata sugli slip di Yara.

Sequestravano bimbi contesi dai genitori e li offrivano a chi pagava: nella banda’ex olimpionica ucraina

I quattro arrestati
PALERMO - Sequestravano minori contesi tra genitori separati per consegnarli a uno dei due, dietro compenso (le somme potevano arrivare fino a 200mila euro). L'organizzazione era composta da sette persone, tra queste anche l'ex atleta ucraina Larysa Moskalenko, medaglia di bronzo nella vela alle olimpiadi di Seul '88. 
Con lei sono arrestati Luigi Cannistraro, 30 anni, di Palermo, Antonino Barazza, 46 anni di Mazara del Vallo (Trapani) e Sebastiano Calabrese, 38 anni, di Reggio Calabria. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia e dal pm Geri Ferrara, sono state condotte dal nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Carini. L’attività investigativa è stata avviata nell’autunno del 2012, ed è partita dall’incendio doloro che devasto un albergo da tempo dismesso sulla costa palermitana, non distante dall’aeroporto, l’hotel “Porto Rais”. 

Da qui gli investigatori sono risaliti all’organigramma di una associazione per delinquere internazionale celata dietro l’attività di una società di sicurezza norvegese, la “Abp World grroup”, vero e proprio sodalizio di contractors per la maggior parte ex appartenenti ai corpi speciali, disposti a mettere le proprie capacità operative a chiunque fosse disposto a pagarli.

Appello di 22 senatori Pdl al presidente Grasso: non accetti il voto palese per Berlusconi


ROMA - Ventidue senatori "innovatori" del Pdl hanno promosso un appello al presidente del Senato, Pietro Grasso, affinché non ascolti il parere della Giunta per il regolamento sul voto palese per la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Si tratta dell'ultima possibilità per ricorrere in Aula allo scrutinio segreto. "Il parere della Giunta - si legge nell'appello - oltreché tecnicamente infondato, contravviene alle regole della correttezza istituzionale".

Scontri a Roma tra manifestanti per la casa e polizia, 6 feriti, 8 fermati

ROMA - Sono sei le persone ferite, non gravemente, trasportate in ospedale dal 118 di Roma a seguito degli scontri alla manifestazione dei movimenti per la casa nella Capitale. Quattro carabinieri e una manifestante sono stati portati all'ospedale Santo Spirito mentre un'altra manifestante all'Umberto I. Una decina di persone, soprattutto delle forze dell'ordine, sono state medicate sul posto
Un gruppo di manifestanti hanno lanciato fumogeni e uova contro la polizia in una strada limitrofa al Parlamento. Assaltato un blindato delle forze dell'ordine: alcuni giovani sono saliti sopra il mezzo innescando scontri con gli agenti che hanno poi lanciato dei fumogeni per disperdere i manifestanti. Fermati otto manifestanti. Le forze dell'ordine si sono schierate con due cordoni di blindati a protezione di Palazzo Chigi, bloccando l'accesso dei manifestanti. Nel tentativo di sfondare il cordone, alcuni giovani hanno spruzzato spray urticante contro gli agenti. Il gruppo, circa un centinaio di persone, mescolato ai tanti turisti, è ora fermo tra piazza Fontana di Trevi e la Galleria Colonna. Una manifestante nella calca ha anche avuto un malore. Blindati schierati anche nelle strade sotto il Quirinale.

Le centinaia di manifestanti intonano lo slogan 'Tutti liberi'. "Devono rilasciare immediatamente i nostri nove fratelli e sorelle che hanno fermato" è l'ultimatum di uno dei leader della protesta, Paolo Di Vetta, rivolgendosi alla folla in assemblea.

La Borsa accellera sul finale e chiude in rialzo (+0,96%)

MILANO - Piazza Affari chiude in deciso rialzo la seduta, accelerando sul finale. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,96% a 19.351 punti. Regina del listino Mps che ha guadagnato il 6,64% a 0,23 euro. Bene anche gli altri bancari con Intesa Sanpaolo in progresso dell'1,38% e Unicredit dell'1,84%, Generali ha messo a segno un rialzo dell'1,65 per cento. Sugli scudi Pirelli (+2,06%).

Disneyland Paris: bimbo cade da una barca dei "Pirati dei Caraibi", lotta tra la vita e la morte


PARIGI - Un bambino di 5 anni lotta tra la vita e la morte (ma sta migliorando) dopo un incidente al parco di divertimenti Disneyland Paris. Il piccolo, ora ricoverato all'ospedale pediatrico Necker della capitale francese, è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto ieri pomeriggio da una barca dell'attrazione "Pirati dei Caraibi". La barca stava per arrivare al molo di uscita, ma c'era un po' di attesa. Il bambino si è alzato troppo presto, nonostante i messaggi che chiedono ai visitatori di rimanere seduti fino alla fermata completa delle barche.Quando la sua barca è ripartita, il ragazzo, sbilanciato, è caduto. Finito tra una barca e la banchina il bambino "ha subito una  compressione toracica tra il molo e la barca", ha detto il comandante Fabrice Delin del CODIS Seine-et-Marne. Immediatamente, il papà, aiutato da altri visitatori e del personale presso il parco di divertimenti, ha liberato il figlio. "I sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente", ha detto una fonte della polizia. "L'incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio. I nostri servizi hanno risposto rapidamente per fornire il primo soccorso al bambino ", ha detto una portavoce del gruppo Disney. "L'attrazione è temporaneamente chiusa e ci sentiamo vicini alla famiglia", ha aggiunto. L'attrazione rimarrà chiusa fino a nuovo avviso.

E' riuscito a scappare da solo il fotografo polacco in Siria. E' già a Varsavia

VARSAVIA, - Il fotografo polacco Marcin Suder, rapito a luglio in Siria, è riuscito a scappare da solo dai suoi sequestratori ed è tornato in Polonia. Lo ha detto il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski. "Ha avuto molta fortuna. E' riuscito a scappare", ha dichiarato il portavoce del ministero, aggiungendo che Suder "è in buona salute". Suder,34 anni, era stato rapito a fine luglio da uomini armati in un raid contro il centro per i media di Saraqeb, nella provincia di Idlib (nordovest paese).
Una immmagine scattata da Suder in Siria

"Depezzata interamente" la partecipazione di Air France in Alitalia

PARIGI - Air France - Klm ''ha deprezzato interamente la sua partecipazione in Alitalia''. E' quanto si legge nella relazione sui conti trimestrali diffusi oggi dal gruppo franco-olandese.
La decisione, si legge, ''è stata presa tenuto conto delle incertezze attuali che pesano sulla situazione di Alitalia''. A bilancio, si legge, è stato scritto un ammontare di 202 milioni a copertura delle perdite di sua competenza.
Il deprezzamento della nostra partecipazione in Alitalia rappresenta 120 milioni di euro di impatto negativo sull'utile netto del gruppo nel terzo trimestre'' riferisce, nel corso della presentazione dei risultati del terzo trimestre, il Chief financial officer di Air France-Klm, Philippe Calavia.
E il presidente di Air France - Klm, Alexandre de Juniac, avverte: "Se le condizioni non saranno rispettate entro il 14 novembre non parteciperemo all'aumento di capitale sociale di Alitalia. Secondo de Juniac, per Alitalia ''serve un piano di ristrutturazione molto forte'' e una ''riduzione del medio raggio e una stabilizzazione del lungo raggio''. ''Siamo sempre stati un partner leale e serio. Aiuteremo Alitalia ma secondo condizioni molto stringenti che dovranno essere rispettate. Condizioni che riguardano aspetti industriali, sociali e finanziari''.
''Sin dall'inizio -sottolinea- le nostre condizioni erano molto chiare. O le nostre condizioni vengono rispettate e ci sarà un rafforzamento della partnership con Alitalia altrimenti la risposta di Air France sarà negativa''. Queste condizioni ''vanno nell'interesse delle due parti: in quella di Air France - Klm che deve ritrovare una salute finanziaria e nell'interesse di Alitalia alla quale serve un piano di ristrutturazione durevole e a lungo termine''.

Il 40,4% dei giovani è senza lavoro. Disoccupazione complessiva al 12,5%

ROMA - Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre registra un altro record in Italia, salendo al 40,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali su agosto e di 4,4 su base annua. E' il valore più alto dal 1977, rileva l'Istat. Il tasso di occupazione giovanile scende invece al 16,1%, in calo dello 0,5% su agosto e del 2,1% su base annua. Anche questo valore eguaglia il minimo storico. A settembre sono occupati meno di due giovani su dieci.
Disoccupazione sale al 12,5%, top dal 1977 - A livello generale, rileva poi l'Istat, il tasso di disoccupazione a settembre segna un nuovo record, salendo al 12,5%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su agosto e di 1,6 punti su base annua. Si tratta del valore più alto dall'inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977.
Senza lavoro 3,2 milioni di italiani - I dati provvisori dell'Istat fotografano una situazione drammatica. Il numero di disoccupati a settembre arriva a toccare quota 3 milioni 194mila. Si registra quindi un aumento dello 0,9% su agosto, corrispondente a un rialzo di 29mila disoccupati, e del 14% su base annua, vale a dire di 391mila unità.
Tasso occupazione torna a livelli di 13 anni fa - A settembre gli occupati sono 22 milioni 349mila, in diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente, ovvero di 80mila unità, e del 2,1% su base annua, corrispondenti a 490mila occupati. Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, torna ai livelli di tredici anni fa, diminuendo di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,2 punti rispetto a dodici mesi prima.


La Borsa apre in negativo a -0,32%


MlLANO - Avvio negativo per Piazza Affari. Il primo indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,32% a 19.116 punti, l'Ftse It All-Share un calo dello 0,29% poco sopra quota 20mila punti. Sul fronte azionario Finmeccanica che cede circa un punto percentuale e Ansaldo Sts l'1,3%. Telecom perde lo 0,5% mentre salgono le banche: Unicredit e Mediolanum guadagnano l'1,3%, Intesa lo 0,8%. Piatta Fiat (+0,1%) dopo lo scivolone di mercoledì.

Le prime pagine dei giornali sul voto palese alla decadenza di Berlusconi




Siria, liberato fotografo polacco rapito

Marcin Suder, il fotografo polacco rapito e liberato in Siria
DAMASCO - Il fotografo polacco Marcin Suder, rapito nel nord ovest della Siria a luglio, è stato liberato. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, su Twitter, aggiungendo che Suder "è di ritorno in patria". Il fotografo si trovava in Siria per conto dell'agenzia polacca Studio Melon.

Oggi bancari in sciopero


ROMA - La prima volta dei bancari in piazza. Per lo sciopero della categoria, il primo da 13 anni, tutti i sindacati hanno organizzato giovedì 31 ottobre un corteo a Ravenna, città del presidente Abi Giovanni Patuelli (numero uno della locale Cassa di Risparmio) e manifestazioni a Roma, Genova, Padova e Milano. Lo sciopero è proclamato contro la disdetta anticipata del contratto collettivo consegnata dall'Abi.

Mlano: agguato mortale al boss della droga Pasquale Tatone. Tre giorni fa gli avevano ucciso il fratello

MILANO - Il luogo dell'esecuzione
MILANO - E' stato ucciso ieri sera in un agguato il boss della droga di Quarto Oggiaro, quartiere periferico di Milano, Pasquale Tatone. I killer gli hanno sparato all'uscita di un locale dove aveva visto una partita in tv. Tre giorni fa suo fratello Emanuele era stato ucciso insieme al suo autista Paolo Simone in un campo a Novate Milanese. La polizia sospetta che si tratti dell'inizio di una guerra di cosche per il controllo del mercato della droga.
Tatone è stato ucciso attorno alle 22.30 nella sua auto all'altezza di via Pascarella 11. Pare che la vittima sia stata colpita dall'esterno dal lato del guidatore. Era appena entrato in macchina dopo aver visto la partita in un locale poco distante. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto accanto alla vettura grosse cartucce che potrebbero appartenere a un fucile.
Tatone faceva parte della famiglia malavitosa, che da decenni controlla il quartiere alla periferia nord di Milano, famoso per lo spaccio della droga.
Il boss freddato a due passi da casa - Calma spettrale, all'alba, a Quarto Oggiaro. Dopo i rilievi della Scientifica, durati tutta la notte, l'auto sulla quale si trovava, una Ford Fiesta blu posteggiata all'angolo tra via Pascarella e via Trilussa, è stata sequestrata. Sul posto, di fronte a un circolo-pizzeria, rimangono solo alcuni vetri del lunotto posteriore del lato guida infranto da, pare, due o più colpi di fucile e qualche guanto di lattice lasciato dai poliziotti. 
Vari passanti si fermano, guardano il punto dell'omicidio, chiedono increduli se si tratta davvero di Pasquale Tatone. Lui, il capofamiglia e con un nome che incute timore, abitava poco distinte, al numero 8 di via Lopez. Era "a casa sua", nel suo "fortino", si sentiva tranquillo, girava da solo ed era andato a vedere la partita anche se domenica gli avevano ammazzato il fratello. Un senso di sicurezza che gli è stato fatale

mercoledì 30 ottobre 2013

Piazza Affari chiude a +0,47%

MILANO - La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,47% con l'indice Ftse Mib a 19.166 punti. Gtech cede il 3,40%, Luxottica guadagna il 2,22%.

Alfano: la decisione per il voto palese è la violazone di ogni principio di civiltà. Battaglia in Parlamento

ROMA - "La decisione di Sc e di Pd di sostenere il voto palese col M5S è la violazione del principio di civiltà che regola, da decenni, il voto sulle singole persone e i loro diritti soggettivi. E ora, innanzitutto in sede parlamentare, lì dove si è consumato il sopruso, sarà battaglia per ripristinare il diritto alla democrazia". Lo ha detto il vicepremier, Angelino Alfano.
"Una pagina buia per le regole parlamentari. La Giunta del Regolamento, a maggioranza e con un voto deliberatamente politico, ha violato le regole in maniera surrettizia, con grave responsabilità dello stesso presidente del Senato, per consentire al Pd e ad altre forze di imporre ai loro senatori un voto contro il leader del centrodestra. Si fa molto peggio che cambiare il Regolamento, lo si interpreta a uso e consumo del Pd per colpire con assoluta certezza Silvio Berlusconi. La giornata di oggi non potrà non avere conseguenze. Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione" . Lo dichiara il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani.
Il gruppo dirigente del Pid-cantiere popolare, parlamentari nazionali e regionali aderiscono a Forza Italia, a fianco di Silvio Berlusconi. E' quanto si legge in un comunicato del partito, firmato dal leader Saverio Romano e da altri 21 dirigenti.
"L'Italia si dimostra una democrazia contra personam dove è possibile anche cambiare i regolamenti quando non fanno comodo. Una cosa vergognosa per tutti i cittadini che credono nelle istituzioni democratiche. Credo che sia un gesto di irresponsabilità e di incoscienza, di cui però i nostri alleati di governo si assumeranno la responsabilità di fronte al Paese". Lo afferma Nunzia De Girolamo, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
"Non bisogna perdere la lucidità: la decadenza di Berlusconi dipende da una sentenza che è ingiusta, ma non dalla legge Severino. A far decadere Berlusconi è la pena accessoria di quella sentenza. Non è che se il voto sulla legge Severino non c'è, Berlusconi resta in Parlamento". Così il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello.
"Ha perfettamente ragione il senatore Maurizio Sacconi: è evidente che la incredibile forzatura del voto palese viene messa in opera da quella parte di Pd che vuole fare cadere il governo per andare ad elezioni anticipate essendo sicura della vittoria. L'ultima cosa che il Pdl può fare, pur condannando questa prevaricazione, è quella di cadere in una trappola di questo tipo". Così Fabrizio Cicchitto del Pdl.
"Il voto palese? E' un esito che nessun uomo di istituzioni poteva augurarsi. Hanno violentato le regole hanno sovvertito la costituzione, le regole che dominano le assemblee democraticamente elette. E' l'espressione della paura fottutissima che la sinistra ha di non riuscire a fucilare Berlusconi, questo appare più un plotone d'esecuzione che una discussione serena che doveva essere". Lo dice il senatore del Pdl Roberto Formigoni.
Silvio Berlusconi intanto incontra a Palazzo Grazioli i capigruppo del Pdl di Senato e Camera, Renato Schifani e Renato Brunetta.

Decadenza Berlusconi, sarà voto palese (7 sì. 6 no). M5S: Vittoria! Brunetta: decisione contra personam e inaccettabile

ROMA - La decisione di votare a scrutinio palese sulla decadenza perché non sarebbe un voto sulla persona, ma sull'integrità del Plenum del Senato è passato con 7 voti a favore e 6 contrari. Il deputato Karl Zeller (Svp) ha votato a favore del voto segreto. "Vittoria! Sarà voto palese come ha sempre proposto dal primo giorno il Movimento 5 Stelle. Con il voto palese la stella della trasparenza illumina il buio del Senato". Commenta così Paola Taverna, capogruppo del Movimento 5 Stelle, il voto in giunta regolamento. "Senatore Berlusconi è giunta l'ora che si rispetti la legge" aggiunge. "Quello sulla decadenza di Berlusconi non sarà un voto sulla persona, ma sul suo status di parlamentare. Pertanto non sarà necessario il voto segreto". Lo ha detto Linda Lanzillotta (Sc) il cui voto è stato determinante.
"Dalla Giunta una decisione assurda e senza precedenti contro Berlusconi. Una decisione contra personam e senza alcun senso. Inaccettabile". Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati.
 Si è poi appreso che Berlusconi ha annullato un pranzo coi ministri Pdl, il che non è un buon segno per il governo. 
"Rispetto e comprensione per la scelta della Giunta. Basta polemiche che vanno oltre ogni limite. La legge Severino è perfettamente costituzionale e va applicata, così come è avvenuto nei trentasette casi precedenti. Si abbassino quindi i toni e si ricordi che la giustizia deve essere uguale per tutti". Lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani.
"Chiediamo che il Presidente del Senato Grasso faccia seguito a quanto affermato ieri e calendarizzi immediatamente per la prossima settimana già dal 5 novembre il voto sulla decadenza del senatore Berlusconi. Ora non ci sono più ostacoli. Si voti subito". E' questo l'appello che i senatori del M5S rivolgono al presidente del Senato Grasso attraverso una nota.

Pechino, 5 arrestati per l' "attentato terroristico" in piazza Tiananmen


PECHINO - Sorvegliati dalla polizia, i turisti si sono rimessi in fila per entrare nella Città Proibita
PECHINO - Cinque persone sono state arrestate per l'attentato di lunedi' scorso a piazza Tiananmen. "Gli arresti sono stati fatti dieci ore dopo i fatti, che ormai sono qualificati come attacco terroristico", ha sottolineato la tv Cctv.
CCTV ha detto che le tre persone in auto, tutte morte, erano della stessa famiglia e altre cinque persone sono state arrestate in connessione con il caso. Quattro sarebbero donne.

Ilva di Taranto, indagato anche Vendola (per concussione)


TARANTO - C'è anche il governatore della Puglia, Nichi Vendola, tra le 53 persone indagate dalla procura di Taranto nell'ambito dell'inchiesta che nel luglio 2012 ha portato al sequestro di parte dello stabilimento Ilva. Vendola è accusato di concussione, in seguito a presunte pressioni sull'Arpa per "far fuori" il dg dell'Agenzia pugliese per la protezione dell'ambiente, Giorgio Assennato, in quanto figura "sgradita" all'azienda. Si apprende inoltre che l'inchiesta è stata chiusa, come hanno iniziato a notificare in Puglia e in altre zone d'Italia i militari della guardia di finanza, che hanno diramato l'avviso di chiusura delle indagini preliminari a oltre 50 indagati per disastro ambientale a carico dell'Ilva.
Il provvedimento riguarda dirigenti, funzionari e politici ed è stato firmato dal procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dai sostituti procuratori Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile, Remo Epifani e Raffaele Graziano. Quest'ultimo è titolare di due fascicoli d'inchiesta relativi ad incidenti mortali verificatisi all'Ilva di Taranto, fascicoli che sono stati inglobati nell'inchiesta-madre ora chiusa.
I reati contestati agli indagati vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientaleall'avvelenamento di sostanze alimentari, all'emissione di sostanze inquinanti con violazione delle normative a tutela dell'ambiente.

Decadenza Berlusconi, la giunta verso il sì allo scrutinio palese

ROMA - La giunta per il regolamento del Senato si starebbe orientando per il voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi da parlamentare. Secondo quanto si apprende dai componenti della Giunta, Linda Lanzillotta avrebbe confermato il suo sì allo scrutinio palese e pertanto la decisione dovrebbe andare in questo senso.
''Sulle decisioni che prenderà la giunta del Regolamento del Senato sul voto segreto o palese non nutro un grande ottimismo''. Lo ha detto Francesco Nitto Palma intervistato dalla Telefonata di Canale 5. ''E' evidente - ha aggiunto il senatore del Pdl - che la giunta sta procedendo come se fosse un atleta dei cento metri. Nella giunta valgono le stesse regole della maggioranza politica che ci sono in Parlamento''. Il senatore ha accusato il presidente del Senato Pietro Grasso di ''aver favorito una forsennata accelerazione'' dell'intera vicenda''.

Liberati da al Qaeda in Niger i 4 ostaggi francesi prigionieri dal 2010

I quattro francesi liberati

NIAMEY - Gli ex ostaggi si dirigono verso l'aereo per Parigi
NIAMEY (Niger) - Quattro ostaggi francesi rapiti in Niger nel . Pierre Legrand, Daniel Larribe, Thierry Dol e Marc Feret erano stati rapiti da Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM), nel settembre 2010, mentre lavoravano per il gruppo nucleare francese Areva e la controllata  Vinci ad Arlit in Niger.
Gli uomini sono già partiti  a bordo di un aereo del governo francese stamane dalla  capitale del Niger Niamey e saranno accolti da  Hollande a Parigi. Un giornalista all'aeroporto ha riferito che gli ostaggi erano barbuti, sembravano stanchi e che nessuno  ha parlato.  Solo Dol detto alla agenzia di stampa francese AFP che il suo periodo  in cattività "è stato molto difficile, ma è stata la prova di una vita."
Il ministro della Difesa francese ha detto che i quattro uomini sono stati liberati senza un attacco militare e senza che sia stato pagato  un riscatto..

Nessun ulteriori dettagli della liberazione è stata data, ma si ritiene che il negoziatore Mohamed Akotey, un ex ribelle Tuareg, abba ottenuto il rilascio nel corso degli ultimi giorni. Akotey, che lavora con la società mineraria francese Areva, è una figura rispettata in Niger.

Attentatore suicida si fa esplodere in un hotel di Sousa, nota località turistica tunisina


SOUSSE - Davanti a questo hotel si è fatto esplodere il kamikaze
TUNISI - Un attentatore suicida si e' fatto saltare in aria davanti a un hotel di Sousse, il Ryadh Palms Hotel,  nella Tunisia nord-orientale, terza citta' del Paese e tra le principali mete turistiche nazionali: lo ha riferito l'emittente televisiva pan-araba 'al-Jazira', secondo cui il kamikaze era un giovane. Al momento sembra non via siano altre vittime oltre lo stesso attentatore suicida.

Pechino: caccia a 8 separatisti uiguri, coinvolti dell'attentato a piazza Tiananmen


PECHINO - Il governo cinese sospetta che l'incidente di lunedì a piazza Tiananmen, a Pechino, che ha fatto 5 morti e 38 feriti, sia stato un attentato kamikaze di separatisti musulmani dello Xinjiang, la regione a maggioranza turcofona nell'estermo ovest del paese. Gli investigatori cercano 8 persone originarie della regioneLa regione è una zona a maggioranza musulmana all'estremo ovest del paese, popolata da uiguri turcofoni e da una minoranza di cinesi han e scossa da tensioni e violenze separatiste, con centinaia di morti e una pesante repressione poliziesca. A piazza Tiananmen, a Pechino, lunedì mattina un'automobile con tre persone a bordo ha sfondato le barriere di sicurezza e si è schiantata, prendendo fuoco, sotto il ritratto del fondatore della Repubblica Popolare Mao Zedong, tra la folla: il guidatore ed i due passeggeri della vettura sono morti sul colpo, mentre due turisti - una donna filippina e un cinese, sono deceduti in ospedale. Trentotto persone sono rimaste ferite. La Farnesina ha fatto sapere che non risultano coinvolti italiani.

India, inferno di fuoco su un autobus, 44 bruciati vivi (anche due bambini)

BANGALORE - Le fiamme divorano l'autobus. Dentro, 44 persone
BANGALORE - Quello che resta dell'autobus incendiato
BANGALORE (India) - Un violento incendio a bordo di un autobus, provocato dall'esplosione di un serbatoio, ha ucciso almeno 44 persone nell’Andhra Pradesh, fra le quali dei bambini, nel sud dell'India. Lo ha reso noto la polizia locale. L'incendio è scoppiato dopo che l'autobus ha urtato il terrapieno di un'autostrada fra Bangalore e Hyderabad nei pressi di Kothakota, nel quartiere Mahabubnagar.
L'autista e l'addetto alle pulizie dell'autobus sono stati fermati dalla polizia per essere interrogati. I due, poco prima che il fuoco avvolgesse il pullman, sono riusciti a mettersi in salvo, sfondando un vetro. 
Delle 49 persone che erano a bordo dell'autobus, solo 5 sono sopravvissute: l'autista e l'addetto alle pulizie e altre 3 persone al momento ricoverate in ospedale.

Tutti i passeggeri si erano precipitati alla parte posteriore del bus, ciò che indica che le fiamme sono iniziate nella parte anteriore, ma  non sono potuti  sfuggire perchéla chiusura centralizzata del bus ha reso impossibile per loro di aprire la porta.L'apertura di finestre di emergenza era stata anch’essa bloccata automaticamente. "La ragione principale per cui l'incidente si è verificato è stato perché l'autobus era eccesso di velocità e ha colpito contro un divisore di strada", ha detto un funzionario. I funzionari hanno raccolto l'elenco dei 33 passeggeri che hanno prenotato i loro posti nel punto originario di Bangalore. Ma alcuni passeggeri si erano imbarcati in luoghi diversi e non vi è alcuna traccia della loro identità. Un passeggero era riuscito a fuggire da quell'inferno, ma è collassato ed è morto accanto alla porta. Tra le vittime  due bambini, di età compresa tra un anno e mezzo e due anni.   La maggior parte delle vittime erano ingegneri e impiegati di una ditta di software con sede a Bangalore

Bari: si rovescia pullman sulla A14, 5 feriti

BARI - Incidente all'alba sull'autostrada A14, all'altezza del casello autostradale di Bari Sud. Un pullman con 54 persone a bordo, proveniente da Reggio Emilia e diretto a Cutro, nel Crotonese, si è ribaltato: cinque persone sono rimaste ferite in modo lieve. La dinamica dell'incidente è ancora da chiarire.
Alla guida dell'autobus c'era un autista 24enne, ora sotto shock. Per cause da accertare il mezzo della ditta Fantini, partito martedì alle 20.30 da Reggio Emilia, è finito contro una cuspide del guard-rail in prossimità della rampa di uscita del casello Bari Sud, in direzione Taranto, proseguendo la corsa fuori carreggiata e ribaltandosi subito dopo.

Ilva di Taranto: 15 operai intossicati dal fumo

TARANTO - Quindici operai dell'Ilva questa mattina sono stati portati in infermeria dopo aver avvertito sintomi di intossicazione per aver inalato fumi che si sono sprigionati dalla Siviera di emergenza della Colata a caldo dell'Acciaieria 1, probabilmente a causa di un incendio. Lo rende noto il coordinatore provinciale di Taranto dell'Usb (Unione sindacale di base) Francesco Rizzo.

martedì 29 ottobre 2013

Schifani sulla decadenza: Grasso senta le nostre ragioni. La frase della Corte d’Appello

ROMA - "Si sospendano subito i lavori dell'Aula e venga immediatamente il presidente Grasso a sentire le nostre ragioni perché qui si sta avallando il fatto che a maggioranza si cambino i regolamenti". Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, intervenendo nell'aula di Palazzo Madama.

L'autorità ''competente'' ad ''irrogare'' la ''sanzione'' della decadenza e della incandidabilità sulla base della Legge Severino è ''l'autorità amministrativa'', ossia ''la Camera di appartenenza'' del condannato. Ecco la frase contenuta nelle motivazioni  dei giudici della Corte d'Appello di Milano, i quali, respingendo un'eccezione di costituzionalità formulata dalla difesa di Silvio Berlusconi, chiariscono anche che l'interdizione dai pubblici uffici, sanzione ''penale'', è ben distinta dalla ''sanzione'' della legge Severino. In base alla legge Severino il ''presupposto'' per applicare la sanzione della decadenza e della incandidabilità è ''la condanna penale'' definitiva. Lo spiega la Corte in un passaggio delle motivazioni in cui chiarisce la distinzione tra l'interdizione dai pubblici uffici e la sanzione della legge Severino. In base a questa legge, scrive la Corte, ''la sopravvenienza della condanna penale per determinati reati'' crea ''una sorta di status negativo del soggetto''.

Domnica: Sì, ero l’amante di Schettino

GROSSETO - Domnica durante la sua deposizione
GROSSETO - Dopo una prima interruzione dell'udienza, perché Domnica Cemortan non voleva rispondere alle domande del pm sui rapporti avuti con il comandante della Costa Concordia, l'hostess moldava ha ammesso la relazione. "Sì, ho avuto una relazione con Francesco Schettino. Ma dopo il naufragio non ci siamo più visti", ha detto infatti la Cemortan durante il processo che vede imputato per il naufragio all'Isola del Giglio proprio il capitano.

Domnica più volte aveva detto di non voler rispondere, e altrettante volte il presidente Puliatti, tramite l'interprete che assiste la ballerina moldava nella testimonianza, le ha spiegato che per legge avrebbe dovuto rispondere, perché era rilevante stabilire i rapporti con l'imputato Francesco Schettino ai fini di valutare l'attendibilità del teste.
 Secondo quanto raccontato da Domnica, al momento di salire sulla nave, in partenza da Civitavecchia, non le fu mai chiesto il biglietto, né nessuno si preoccupò di verificare se fosse registrata tra i passeggeri. "Quando sei l'amante di qualcuno non ti chiedono il biglietto", ha commentato Domnica.
"Mi ero imbarcata sulla Costa Concordia come passeggero il 13 gennaio 2012. Quella sera cenai al ristorante con Schettino, mangiavo un dessert col capitano" e a un certo punto "Schettino mi ha fatto tipo uno scherzo dicendomi che doveva chiamare gli ufficiali al telefono per far rallentare la nave perché io dovevo finire il dessert", ha raccontato Domnica ricordando le ore precedenti al naufragio.
"Sull'avvicinamento al Giglio non mi disse nulla, così come del colloquio che ebbe con gli ufficiali - ha raccontato la moldava in aula a Grosseto -, non ho mai saputo del tragitto che doveva seguire la nave, solo alla fine mi ha invitata sul ponte di comando con Ciro Onorato".
 Sulla plancia "il capitano è andato prima di noi, poi io e Ciro Onorato ci siamo fermati all'ingresso, vicino alla porta". In plancia "tutto sembrava normale. Non ho visto niente perché era buio, a un certo punto lui ha iniziato a dare comandi in termini marini, e ho sentito un ufficiale che era stato sbagliato l'ordine del comandante e il comandante l'ha brontolato ripetendo l'ordine. Dopo qualche minuto, è successo quello che è successo. Non ho sentito l'impatto, l'urto, ma ho visto le luci dell'allarme".

La Bulgaria chiede alla Grecia la “restituzione” della piccola Maria

SOFIA - La Bulgaria chiederà alle autorità greche la 'restituzione' di Maria, la bimba bionda di quattro anni trovata in un campo rom in Grecia, dopo che i test del Dna hanno confermato che i genitori biologici della piccola sono una coppia di nomadi bulgari di Nikolaevo. Lo riferisce l'Agenzia bulgara per la protezione dei bambini, precisando che la piccola non verrebbe affidata ai genitori che l'avevano abbandonata.

  La polizia ellenica aveva sottratto Maria dai rom greci con i quali viveva in un campo a Farsala, con il sospetto che non fossero i suoi veri genitori perché non aveva nessuna somiglianza con i due. Attraverso una ricerca internazionale, le autorità' greche avevano scoperto che la piccola era figlia di Sashka e Atenas Rusev, una coppia di nomadi bulgari che hanno altri nove bambini. I due hanno ammesso di aver abbandonato Maria nel 2009 in Grecia, a sette mesi dalla nascita, perche' erano troppo poveri per mantenerla, ma ora vorrebbero riprendere la bambina. Anche la coppia di nomadi greci, attualmente in carcere con il sospetto di aver rapito la piccola, ha espresso la volontà di tenerla. In ogni caso, ha riferito l'Agenzia bulgara per la protezione dei bambini, se la bimba fosse rimandata in Bulgaria e' improbabile che venga restituita alla coppia di nomadi e verrebbe piuttosto trasferita in un centro di emergenza o data in adozione. Attualmente Maria si trova nel centro 'Il sorriso del bambino' di Atene.

Il Senato respinge la proposta del M5S di votare la decadenza di Berlusconi il 5 novembre

ROMA - L'Aula del Senato ha respinto, per alzata di mano, la proposta del M5S di votare la decadenza di Silvio Berlusconi il 5 novembre. Votano contro la maggioranza e la Lega Nord, a favore M5S e Sel. Rimane quindi il calendario deciso dalla conferenza dei capigruppo che non accenna alla data della decadenza.

La Borsa chiude in rialzo (+2,27%)

MILANO, - Piazza Affari chiude in rialzo. Il Ftse Mib segna un +2,27% a 19.256 punti.

Il Pdl: per la corte d’Appello di Milano l’incandidabilità e una sanzione amministrativa, niente retroattività. Caos in giunta al Senato

ROMA - “La corte d'Appello di Milano ha appena detto che l'incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto non è retroattiva. Quindi da ragione a noi e non c'è motivo di andare avanti''. Francesco Nitto Palma spiega così perché la giunta per il Regolamento del Senato che deve decidere ul voto segreto o palese per la decadenza di Berlusconi deve essere sospesa. A chiedere la sospensione dei lavori, è stato ll senatore Domenico Bruno (Pdl), che ha eccepito la novità rappresentata dalle motivazioni della sentenza sui diritti tv che ha ricalcolato in due anni l'interdizione dai pubblici uffici. Dunque, non e' più' urgente andare di corsa su voto palese-voto segreto. Palma annuncia quindi che "quando arriverà in Aula" la questione "inevitabilmente dovrà tornare in Giunta". Renato Brunetta, presidente dei deputati del Pdl, aggiunge: "La legge Severino non e' dunque applicabile irretroattivamente e la Giunta per le elezioni del Senato dovrà prenderne atto disponendo nuove e più approfondite sessioni, sino al ricorso, come noi auspichiamo da tempo, alla Corte Costituzionale. Non e' più possibile proseguire in modo così frettoloso e superficiale allo stesso tempo, applicando, per la prima volta ad un parlamentare della Repubblica, una legge che di giorno in giorno sta mostrando tutte le sue contraddizioni e i suoi lati oscuri", conclude Brunetta.
La giunta per il Regolamento del Senato, sta comunque proseguendo il suo lavoro. Ne danno notizia componenti Pd della giunta. E' vero che il Pdl ha chiesto di sospendere i lavori per via delle motivazioni della sentenza di Milano sulla pena accessoria dell'interdizione che definisce la decadenza una sanzione amministrativa, ma la giunta è ancora riunita per esaminare il caso e decidere il da farsi. Nel frattempo è arrivato al Senato Karl Zeller in ritardo per colpa dello sciopero degli aerei.

Silvio Berlusconi auspica che il governo intervenga sulla legge Severino in un’intervista per un libro di Bruno Vespa: "Se volesse - dice - avrebbe un'autostrada per risolvere il problema" perché è ancora aperta la legge delega sulla giustizia. "Basterebbe una norma che chiarisca l'irretroattività", sottolinea, e aggiunge: "Il voto sulla mia decadenza sarebbe una macchia sulla democrazia destinata a restare sui libri di storia. Un leader escluso così perché non si riesce a batterlo nelle urne".

Riprendono a fatica i collegamenti ferroviari e stradali in Inghilterra, dopo la tempesta che ha causato 5 morti


LONDRA - Controlli a piedi dell'agibilità dei binari ferroviari
La caravan nel Kent all'interno della quale è morta la ragazza di 17 anni
LONDRA - Riprendono, ma a ritmo ridotto, i collegamenti aerei e ferroviari dopo il passaggio di San Giuda, la grande tempesta che ieri si è abbattuta sul Nord Europa flagellando prima Inghilterra e Galles, poi Danimarca, Olanda, Francia e Germania
Gli Eurostar sono ripartiti da Londra alle 7, ma la probabilità di ritardi è alta almeno nei primi collegamenti. Le compagnie inglesi hanno tenuto fermi i loro treni fino a questa mattina, per permettere un controllo delle linee ferroviarie e fare un bilancio dei danni causati dalla tempesta. 
Danni che sono stati ingenti anche nel settore del trasporto aereo, con 130 voli cancellati a Heathrow tra le 8 e le 13 di ieri. Anche la compagnia irlandese Aer Lingus ieri ha cancellato otto voli fra l’Irlanda e Londra per le condizioni meteo proibitive. 
I vari scali inglesi hanno chiesto ai passeggeri di informarsi comunque sui loro voli prima di mettersi in viaggio.
In tutta l’Inghilterra almeno 61mila case erano questa mattina ancora senza elettricità. Surrey, Sussex, Kent ed Essex le zone più colpite. Una ragazza di 17 anni e un uomo di 50 sono morti schiacciati da alberi caduti (la ragazza nella sua caravan nel Kent) e altre due vittime ci sono state nell’esplosione di una conduttura di gas colpita da un altro albero caduto a Hounslow, a ovest di Londra. E non si trova tracce del ragazzo portato via da un'onda mentre era su una spiaggia ad Harrow.
La casa colpita da un albero che ha innescato uno scoppio di gas nel quale sono morte due persone a Hounslow

Grillo: Letta va in televisione a dire balle

ROMA - "Ma sono loro, questi signori, a creare l'instabilità. E' il governo, è Letta che va in televisione a dire balle" spiegando che "c'è un lumicino in fondo alla crisi, ma sono tutte balle". Beppe Grillo torna all'attacco, arrivando a Montecitorio per un incontro con i deputati M5S.
"Questo è un Paese tenuto in piedi da balle, siamo già sotto l'acqua. Ci vogliono convincere che c'è il lumicino, la ripresina, è una presa in giro, i dati non sono questi - insiste il leader M5S - Siamo davanti a balle economiche, balle di ministri che vanno in tv, balle di Letta che va a dire cose che non sono vere in tv. La tv è una delle responsabili di tutto questo''.
Poi, rispondendo alle domande dei cronisti sulla decisione che dovrà assumere la Giunta per il Regolamento del Senato, ribadisce: "Noi siamo per il voto palese, assolutamente sì, questa cosa qui" del voto segreto "è una vergogna". "L'ipotesi che possiamo fare una cosa diversa da quella che diciamo - aggiunge - è da loro, non da noi. Per loro è standard dire una cosa e farne un'altra".

Grillo ribadisce anche che "bisogna andare il prima possibile a elezioni. Noi chiederemo agli italiani se si vogliono liberare, una volta per tutte, di questa classe politica", perché "questi devono sparire, hanno distrutto l'Italia". "In sei anni - rimarca - non sono riusciti a modificare la legge elettorale" e ora vogliono fare "il super Porcellum" per tenere fuori il M5S.

Concordia, due ospiti in plancia: Schettino ci porta a sbattere. “E sbattemmo”


GROSSETO - "Io e l'hotel director Giampedroni eravamo vicini, sulla Costa Concordia, e lui a un certo punto mi dice 'Questo qui ci porta a sbattere sugli scogli'; io risposi 'Conoscendo Schettino, non credo'. Invece sbattemmo". Sono le parole del maitre della nave, Ciro Onorato, in aula al processo sul naufragio. Onorato e Giampedroni erano con il comandante in plancia dopo lo schianto. Oggi è attesa la deposizione di Domnica Cemortan, la ballerina moldava. Il maitre, fratello di Gianni Onorato, ex direttore generale della Costa Crociere spa, è tra i nuovi testimoni dell'accusa nel procedimento, che è ricominciato al Teatro Moderno di Grosseto.

Cuneo: muore donna, nel ripostiglio c’è la mummia della consuocera, detta “la santona”


CUNEO - Una donna di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, Rosa Giraudo, nascondeva in casa,  in una villa in via Pedona, zona residenziale, il cadavere, mummificato, della consuocera, Graziella Giraudo, 68 anni, separata, due figli, una sensitiva conosciuta come "La santona" per la sua capacità di leggere le carte, dicono, di predire il futuro. Di guarire anche. La macabra scoperta è stata fatta dopo la morte della donna, avvenuta giovedì scorso: i figli hanno trovato il corpo in uno sgabuzzino, seduto su una poltrona, le gambe avvolte da lenzuola di lino e la destra alzata in segno di benedizione. Imbalsamata: nessun cattivo odore, solo essenze, olii e canfora. I parenti credevano che la donna fosse partita per un viaggio. In quella stessa villetta abitano uno dei due figli di Rosa e sua moglie (figlia di Graziella, la donna mummificata).
 La Procura, ordinato il sequestro dell'abitazione, ha aperto una indagine per occultamento di cadavere, al momento contro ignoti. I primi accertamenti hanno escluso che la morte della donna fosse stata nascosta per continuare a percepire la sua pensione, poiché non riceveva sussidi.

Istat: i poveri sono 5 milioni. Calo del pil peggiore del previsto

ROMA - Calo dell'1,8% nel 2013 del Pil, un po' più della previsione del Governo (-1,7%). E' quanto afferma l'Istat. Si prevede per il 2013 un calo ''seppur limitato nel terzo trimestre seguito da una debole variazione positiva''. A fine anno dovrebbe quindi ''terminare la fase recessiva iniziata nel secondo semestre del 2011''.
L'Istat rileva poi che la recessione ha determinato "gravi conseguenze" sull'intensità del disagio economico: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta è raddoppiato da 2,4 a 4,8 milioni. Quasi la metà (2,3 milioni) sono al Sud e di questi poco più di 1 milione sono minori. Aumentano le famiglie che comprano meno: il 65%.

Monza: arrestata la donna scomparsa con la figlia nel 2012. Ma la bambina non si trova

MONZA - Scomparsa dal 29 marzo del 2012, quando aveva rapito la figlioletta di 8 anni da una comunità protetta di Garbagnate Milanese a cui la piccola era stata affidata dopo la separazione con il marito, Olga Kroutaleva, 41 anni, bielorussa di Arese, è stata arrestata a Monza dalla polizia. L'accusa è sottrazione di minore. Ma scatta l'allarme: nessuna traccia infatti della bambina.
La donna, riporta Il Giorno, era inseguita da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per sottrazione di minore. Quando al Commissariato di Polizia, attraverso l’esame di routine dei nomi registrati negli alberghi, è arrivata notizia che la donna alloggiava in città, sono scattate immediatamente le operazioni per la sua cattura.

"Voglio dire alla mamma di Rebecca che non deve avere timori. Deve tornare a casa. Io farò il possibile per aiutarla. Non so dove si trovano, non ho mai ricevuto né un messaggio, né una telefonata. Ma spero che al di là delle sue paure Olga faccia vivere il più serenamente possibile la bambina". Così ad aprile Lorenzo Dondi, 44 anni, di Milano, papà di Rebecca, si era appellato alla donna bielorussa, pregando di dar notizie della piccola o di riportarla nella struttura protetta dalla quale era stata sottratta. Ora l'arresto della donna, ma di Rebecca nulla si sa. Decisivo sarà l'interrogatorio cui Olga sarà a breve sottoposta.

Piazza Affari, apertura piatta

MILANO - Apertura piatta per la Borsa di Milano. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib cala dello 0,07% attestandosi a 18.816 punti. Tra le altre Piazze europee avvio in positivo per Londra (+0,18%), mentre Francoforte è in rosso con un -0,14%.

Monza: arrestata la donna scomparsa con la figlia nel 2012. Ma la bambina non si trova

MONZA - Scomparsa dal 29 marzo del 2012, quando aveva rapito la figlioletta di 8 anni da una comunità protetta di Garbagnate Milanese a cui la piccola era stata affidata dopo la separazione con il marito, Olga Kroutaleva, 41 anni, bielorussa di Arese, è stata arrestata a Monza dalla polizia. L'accusa è sottrazione di minore. Ma scatta l'allarme: nessuna traccia infatti della bambina.
La donna, riporta Il Giorno, era inseguita da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per sottrazione di minore. Quando al Commissariato di Polizia, attraverso l’esame di routine dei nomi registrati negli alberghi, è arrivata notizia che la donna alloggiava in città, sono scattate immediatamente le operazioni per la sua cattura.

"Voglio dire alla mamma di Rebecca che non deve avere timori. Deve tornare a casa. Io farò il possibile per aiutarla. Non so dove si trovano, non ho mai ricevuto né un messaggio, né una telefonata. Ma spero che al di là delle sue paure Olga faccia vivere il più serenamente possibile la bambina". Così ad aprile Lorenzo Dondi, 44 anni, di Milano, papà di Rebecca, si era appellato alla donna bielorussa, pregando di dar notizie della piccola o di riportarla nella struttura protetta dalla quale era stata sottratta. Ora l'arresto della donna, ma di Rebecca nulla si sa. Decsivo sarà l'interrogatorio cui Olga sarà a breve sottoposta.

Il “regalino” di Mosca ai leader del G20 a San Pietroburgo: chiavetta Ubs con microspia

BRUXELLES - Regalavano chiavette Usb ai leader del G20 presenti al vertice di San Pietroburgo. Ma in realtà quegli "omaggi" erano microspie con cui i russi intendevano rubare dati agli altri capi di Stato. Si allarga dunque lo scandalo spionaggio internazionale esploso con il caso Datagate. Dietro la vicenda dunque ci sarebbe Mosca che, consegnando gadget agli ospiti, puntava a carpire agli Stati informazioni preziose e riservate.
A far scattare l'allarme, come racconta la "Stampa", dopo il vertice di settembre, è stato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Tornato a Bruxelles dopo il G20, mette alcuni gadget ricevuti dai russi nelle mani dei funzionari della sicurezza, che li passano ai servizi tedeschi. Ed ecco che si scopre la vera natura di quei "regalini": strumenti per rubare dati da computer e cellulare
Era stata proprio la Russia in agosto, poco prima del vertice, a concedere al tecnico informatico della Nsa, Edward Snowden, un visto temporaneo, e infatti tra Mosca e Washington i rapporti sono tesissimi nei giorni del G20 di San Pietroburgo. La Casa Bianca prima ipotizza un bilaterale tra Putin e Obama e poi lo cancella. Non contribuisce a rasserenare il clima la crisi siriana, altra vicenda dove Russia e Stati Uniti si trovano su fronti opposti. 

Il vertice era stato convocato per discutere di paradisi fiscali, crisi e disoccupazione. Ma l'interesse si concentra su Assad e Datagate. In una situazione già tesa, ecco la scoperta dei gadget-spia. A condurre l'indagine sulle chiavette regalate sono i servizi tedeschi, che in realtà non hanno terminato il loro lavoro e stanno ancora analizzando il materiale consegnato. Ancora non si sa se tutti i capi di Stato e di governo abbiano ricevuto le chiavette-spia. Il timore è che quegli apparecchi siano già stati utilizzati da qualcuno. E la tensione cresce in una Unione europea già fortemente preoccupata per lo spionaggio americano. 

Un attacco suicida di separatisti uiguri dello Xinjiang l''incidente mortale in piazza Tiananmen a Pechino

PECHINO - Il governo cinese sospetta che l'incidente di ieri a piazza Tiananmen, a Pechino, sia stato un attacco suicida: lo ha detto una fonte anonima all'agenzia stampa Reuters.
La polizia cinese segue la pista dei separatisti musulmani uiguri dello Xinjiang per l'incidente dell' 'auto che ha sfondato le barriere ed è finita sulla folla, facendo 5 morti e 38 feriti.
Secondo il quotidiano governativo Global Times, la polizia nell'ambito dell'inchiesta avrebbe identificato due abitanti di due distinte province dello Xinjiang e un veicolo 4x4 con una targa della regione. Gli investigatori, sempre secondo il giornale, hanno scritto a diversi alberghi della capitale per chiedere informazioni su clienti e veicoli sospetti provenienti dalla regione, relativamente a "un fatto importante avvenuto lunedì". Lo Xinjiang è una zona a maggioranza musulmana all'estremo ovest del paese, popolata da uiguri turcofoni e da una minoranza di cinesi han e scossa da tensioni e violenze separatiste. 
A piazza Tiananmen, a Pechino, lunedì mattina un'automobile con tre persone a bordo ha sfondato le barriere di sicurezza e si è schiantata, prendendo fuoco, sotto il ritratto del fondatore della Repubblica Popolare Mao Zedong, tra la folla: il guidatore ed i due passeggeri della vettura sono morti sul colpo, mentre due turisti - una donna filippina e un cinese, sono deceduti in ospedale. Trentotto persone sono rimaste ferite. La Farnesina ha fatto sapere che non risultano coinvolti italiani. L'auto, una jeep bianca, ha percorso 400 metri e ha travolto le prime barriere prima di schiantarsi.

Uiguri e Xinjiang

  • Gli Uiguri sono etnicamente turchi musulmani
  • Essi costituiscono circa il 45% della popolazione della regione, il 40% sono cinesi Han
  • La Cina aveva ristabilito il suo controllo nel 1949  dopo la frantumazione dello stato di breve durata del Turkestan orientale
  • Da allora, c'è stata massiccia immigrazione di cinesi Han
  • Gli Uighuri temono l'erosione della cultura tradizionale
Una manifestazione di uiguri nello Xinjiang

lunedì 28 ottobre 2013

Roma: cadavere con le mani e i piedi legati trovato nei pressi di un laghetto sportivo

ROMA - Il cadavere di un uomo dell'appparente età di 40 anni è stato trovato alla periferia di Roma, in via della Marcigliana a Fidene,  nome della zona urbanistica 4d del Municipio Roma III, nei pressi di un laghetto sportivo. Il corpo aveva le mani e i piedi legati e il volto rivolto a terra. Sul posto è intervenuta la polizia, che indaga per omicidio.

Vento, pioggia, fulimini tomani su lombardia, Veneto e Friuli

ROMA - Una vasta perturbazione di origine atlantica porterà nella giornata di domani piogge e temporali sulle regioni settentrionali. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta meteo: a partire dalle prime ore di domani sono attese precipitazioni diffuse, accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Lombardia e, in estensione nel corso della giornata, su Veneto e Friuli Venezia Giulia.

La tragedia di Brooklyn: geloso del successo del cugino gli ha ammazzato moglie e 4 figli


PECHINO - Mingdong Chen arrestato dopo il massacro
NEW YORK - Un immigrato cinese è stato formalmente accusato Domenica la morte accoltellamento della moglie di suo cugino e dei suoi quattro bambini  nella loro casa di Brooklyn nel Sunset Park
Mingdong Chen, 25, affronta cinque accuse di omicidio e si presenta stamane in tribunale per la contestazione formale dei reati. La polizia dice che Chen ha ucciso Linda Zhuo, 9 anni, Amy Zhuo, 7 anni,  Kevin Zhuo, 5 anni, William Zhuo, !8 mesi e la loro madre di 37 anni, Qiao Zhen sabato sera nella loro casa.
I cinque "sono stati tagliati e massacrati con un coltello da cucina," ha detto il direttore del Dipartimento di Philip Banks IIIi.
Le vittime sono morte per ferite da taglio al collo e torsi, e Chen ha confessato di averli massacrati lui. Era ospite della famiglia del cugino al primo piano della casa di mattoni a due piani da circa una settimana.
Era disoccupato dopo essere stato licenziato da una serie di posti di lavoro ristorante, secondo i vicini e parenti nel quartiere operaio dominato da una vasta comunità di immigrati provenienti dalla Cina.
Quasi un decennio dopo il suo arrivo negli Stati Uniti da adolescente, Chen parlava ancora correntemente solo in cinese mandarino ed era apparentemente geloso dei successi dei compagni immigrati in America.

Il padre dei bambini, suo cugino, era al lavoro in un ristorante di Long Island iquando gli omicidi hanno avuto luogo sabato sera. La moglie ha cercato di chiamarlo, perché era allarmato per il comportamento "sospetto" di Chen all'inizio della serata, ma non è riuscita a contattarlo. Ha chiamato allora la suocera, che non c’etra, e poi un cognato. quando i familiari sono arrivati era troppo tardi.

Pdl, Alfano frena sulla scissione. Grillo, a sorpresa, arriva in Senato e attacca Napolitano: "Chiederemo l'impeachment"

ROMA - Per il futuro del Pdl non è in discussione né la leadership, né il nome del movimento e non esiste neppure un documento dei cosiddetti "innovatori". Lo chiarisce Angelino Alfano che spiega che "il dubbio non è la leadership di Silvio Berlusconi e neanche il nome di Forza Italia: ci sono altre questioni su cui crediamo si debba discutere al Consiglio nazionale e noi queste questioni le porteremo all'attenzione".
n particolare, precisa il vicepremier, "le porteremo all'attenzione dell'opinione pubblica e del nostro movimento politico nei prossimi giorni".
"Non è partita una raccolta di firme in vista del consiglio nazionale - aggiunge - ma so bene quale sarebbe la prima frase di qualsiasi documento dovessi trovarmi a sottoscrivere e cioè il riconoscimento della leadership di Silvio Berlusconi".

Nodo decadenza - Il ministro dell'Interno si sofferma poi sulla questione della decadenza di Silvio Berlusconi dicendo che "noi abbiamo sempre la speranza che il Pd abbia una posizione che rispetti il principio di non retroattività delle norme penali e, comunque, delle normi afflittive".


Grillo in Senato - Il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, è arrivato a sorpresa al Senato dove incontrerà i suoi parlamentari. Entrando a Palazzo Madama, il comico ha lanciato l'ennesimo attacco al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "E' un anziano signore con cui abbiamo seri problemi", ha detto Grillo. Chiederemo l'impeachment per Napolitano perché non rappresenta più il popolo italiano, è di parte. Su questo decido io". A chi gli chiede se sulla messa in stato di accusa del presidente decideranno i vertici del movimento o l'assemblea dei parlamentari M5S, Grillo ribadisce secco: "No, su questa cosa no. Decido io".
 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, insiste Grillo, "non rappresenta più la totalità degli italiani, ma è un presidente di settore". E non andare al Colle, dove il M5S era stato invitato per un confronto sulla legge elettorale, "non voglio si prenda come uno sgarbo, è solo una cosa inutile: andare lì con dei giochi già fatti".