mercoledì 28 novembre 2012

Ancora nessuna traccia degli italiani sul Dome des Ecrins: soccorritori sfiorati da una valanga

Francesco Cantù, Luca Gaggianese e Damiano Barabino
Il Dome des Ecrins

BRIANCON - Nonostante il tempo proibitivo, una pattuglia di quattro soccorritori del PGHM (Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne) di Briançon ha cercato di riprendere le ricerche dei tre alpinisti italiani scomparsi da lunedì sul Dome de Ecrins, nelle Alpi francesi del Delfinato. Gli uomini sono stati però sfiorati da una valanga: non si hanno per ora notizie più precise. I tre scalatori esperti, il cardiologo Damiano Barabino, di Genova, il primario del reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Lecco, Francesco Cantù, e Luca Gaggianese, istruttore Cai di Milano, erano stati bloccati dal maltempo sulla parete. Lunedì pomeriggio Barabino aveva chiamato il padre dando l'allarme. Poi, il silenzio.
Dopo un'ascensione di estrema difficoltà su un terreno misto ghiaccio-roccia, domenica sera erano arrivati sulla cima. La notte avevano bivaccato poco più in basso, a 3.900 metri, in una buca nella neve. Lunedì, erano stati colti dal maltempo che, nella zona, ha portato oltre un metro di neve in 24 ore. Hanno cercato di scendere dal versante nord, lungo la via normale, poi sembra che siano tornati sui propri passi e abbiano optato per la parete sud.
Dopo, Barabino ha chiamato il padre che ha messo in moto i soccorsi. Il Peloton d'haute montagne di Briançon ha tentato di salire a piedi lungo il ghiacciaio, ma con esito negativo. I loro telefoni risultano muti, forse perché scarichi. E le condizioni atmosferiche non aiutano le ricerche: le previsioni parlano di maltempo con temperature di parecchio inferiori allo zero fino a giovedì. La Gendarmeria francese, poi, esclude, che il gruppetto abbia raggiunto un bivacco.

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