martedì 14 febbraio 2012

Moody's taglia il rating dell'Italia

MILANO - Ancora una volta la scure di Moody's si abbatte sull'Italia. L'agenzia statunitense ha infatti abbassato il rating del nostro Paese portandolo da A2 ad A3, lasciando intravedere nuovi tagli se la situazione nell'Eurozona non migliorera'. Ma anche se le riforme messe in campo dal governo Monti non andranno a buon fine. La decisione di Moody's arriva a pochissimi giorni dalla missione negli Usa del primo ministro Mario Monti, che ha illustrato le misure e le riforme decise dal suo esecutivo al presidente Barack Obama ma anche alla comunita' finanziaria statunitense, con una storica visita a Wall Street. il Portogallo passa da 'Ba2' a 'Ba3', la Spagna da 'A1' a 'A3', Malta da 'A2' a 'A3', Slovacchia da 'A1' a 'A2' e Slovenia da 'A1' a 'A2', tutti con outlook negativo. Passa in negativo anche l'outlook di Francia, Gran Bretagna ed Austria che mantengono comunque la tripla A di Moody's.

I principali fattori elencati da Moody's a sostegno della sua azione sulrating italiano sono 3: "l'incertezza sulle prospettive delle riforme istituzionali nell'area dell'Euro le deboli prospettive macroeconomiche nella regione che continueranno a pesare sulla gia' fragile fiducia del mercato; le sfide che devono affrontare le finanze pubbliche italiane,in particolare il suo grande stock di debito e l'alto costo del finanziamento, cosi' come il deterioramento della situazione macroeconomica del Paese; il significativo rischio che il governo italiano possa non riuscire a raggiungere i suoi obiettivi di risanamento e indirizzare il suo debito pubblico data la pronunciata debolezza strutturale economica del Paese".
La conferma dell'outlook negativo, invece, afferma ancora Moody's, "riflette la possibilita' di un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche e finanziarie come risultato di un deterioramento della crisi del debito nell'area dell'Euro".
 

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