martedì 28 febbraio 2012

Il ministro degli esteri Terzi oggi a Kochi per incontrare i due marò. “Intendo trattare a fondo con le autorità indiane questa vicenda”


Il ministro degli esteri Giulio Terzi

NEW DELHI - Il ministro degli Esteri Giulio Terzi incontrerà oggi pomeriggio nella guest house di Kochi, nel Kerala, i due militari italiani accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati. 
Lo ha dichiarato ai giornalisti lo stesso responsabile della Farnesina al suo arrivo stamattina a New Delhi.
"Il mio proposito fondamentale è quello di vedere i nostri due militari a Kochi: partirò subito dopo gli incontri con i ministri qui a Delhi e sono assolutamente intenzionato a trattare a fondo questa vicenda con le autorità indiane", ha detto Terzi, in India per seguire da vicino il caso dei due marò.
"Porterò ai due militari italiani il saluto e la rassicurazione del capo dello Stato Giorgio Napolitano e del premier Mario Monti", ha detto Giulio Terzi. "Intendo tranquillizzare le famiglie dei due marò e far capire loro quanto il popolo italiano stia seguendo con apprensione la conclusione di questa vicenda", ha aggiunto il ministro, auspicando che la soluzione sia rapida, ma senza "farci illusioni sulle che difficoltà ci sono".
"Il senso della mia presenza qui è proseguire il lavoro cominciato dal sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura e di tutto il personale dei ministeri" coinvolto nella vicenda dei due marò.
"Un invito ricevuto da tempo - ha proseguito Terzi - quello del ministro degli Esteri Krishna. La visita è mirata a rafforzare il partenariato strategico con l'India sul piano della cooperazione, della consultazione politica, ma anche sul piano di un rapporto economico che si sta sviluppando tantissimo. Basti ricordare che il numero dei visti d'affari e per i visitatori di lavoro è raddoppiato da quando éarrivato l'ambasciatore San Felice". 
Terzi, che qui a Delhi è accompagnato da una folta delegazione di imprenditori italiani, tra cui Fincantieri e Tdoini costruzioni, incontrerà anche il ministro dell'Industria e del Commercio Anand Sharma.
"La giurisdizione della vicenda dei due marò è italiana: Il fatto è avvenuto in acque internazionali", ha detto Terzi. "Il governo indiano invece - ha spiegato  - ritiene che prevalga la giurisdizione di questo Paese. Spero che nella prosecuzione delle indagini si confermerà lo spirito collaborativo e positivo che è emerso sinora, con nostri esperti ros ammessi alla prova balistica che si doveva concludere oggi ma che è slittata".
Terzi è arrivato a New Delhi nell'ambito di una missione che era già programmata dalla Farnesina, ma che ora avrà come punto centrale in agenda la vicenda che ha coinvolto i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone detenuti in Kerala.
L'Alta Corte del Kerala ha deciso di permettere una mediazione tra l'armatore della petroliera Enrica Lexie e i familiari delle vittime dei pescatori uccisi che chiedono un indennizzo equivalente a 30 milioni di rupie (450 mila ero circa). Lo ha detto all'ANSA l'avvocato Yash Thoman Mannully, che rappresenta due sorelle del pescatore Ajesh Pink. "Intendiamo chiedere al giudice che sia versata come cauzione l'intera somma richiesta come risarcimento" ha detto. Ha poi precisato che, nell'eventualità del raggiungimento di un compromesso, la nave non può comunque ripartire in quanto deve essere a disposizione degli investigatori per il proseguimento delle indagini. Ieri l'Alta Corte aveva disposto il blocco della Lexie fino alle 17 ora italiana di oggi (ore 12.30).

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