mercoledì 29 febbraio 2012

Encomio solenne al carabiniere insultato dal No Tav in Val di Susa. Picchiata stamane una troupe di Corriere.it che aveva filmato e messo in rete ieri l’accaduto. Nel pomeriggio tensione sull'autostrada A32: le forze dell'ordine abbattono le barricate

Il manifestante No Tav provoca il carabiniere che non reagisce


TORINO - "Ho fatto solo il mio dovere". Con queste parole, nella telefonata ricevuta dal comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, si è schermito il carabiniere che oggi ha avuto un encomio solenne per il suo "lodevole comportamento" di ieri in Val di Susa, dove è stato ripetutamente insultato da un manifestante. La scena, ripresa da una telecamera dotata di sonoro, ha fatto il giro del web ed è presumibilmente costata cara ai no tav dal punto di vista dell’immagine, sottolineandone l’inutile e perniciosa aggressività. 
Il carabiniere insultato e provocato
Il generale Gallitelli lha chiamato il carabiniere al telefono per complimentarsi personalmente "per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate" e il militare ha molto apprezzato il gesto. "Sono orgoglioso di questa telefonata", ha detto. "Signor generale - ha aggiunto - ho fatto solo il mio dovere".  
I senatori del Pd Anna Finocchiaro, Luigi Zanda e Nicola Latorre hanno chiesto di potergli stringere la mano, "in segno di solidarieta' e di ringraziamento" mentre per il segretario del Pdl Angelino Alfano, "la speranza dell'Italia poggia sullo sguardo di quel carabiniere".
Intanto stamane una troupe del Corriere Tv, in Valsusa per documentare le tensioni tra attivisti No Tav e forze dell'ordine, è stata aggredita a Chianocco. La troupe di H24 per il Corriere Tv riprende in diretta la protesta in Valsusa. Una trentina di ragazzi a volto coperto hanno circondato i due operatori, li hanno fatti scendere dall'auto di servizio. I due sono stati minacciati, gli è stato intimato di consegnare le chiavi del mezzo dove avevano il materiale per fare le riprese che è stato danneggiato. I due sono gli autori del video delle ingiurie al carabiniereGli aggressori si sono fatti consegnare le telecamere, le attrezzature tecniche e i telefoni cellulari. Prima di allontanarsi, hanno tagliato le gomme dell'automobile. Uno degli operatori - riferisce Corriere.it - è stato colpito al viso ed è rimasto ferito al naso. "Per la loro incolumità, vista la situazione anche emotiva" i tre componenti della troupe H24 "sono stati invitati ad allontanarsi" e"con un altro mezzo a loro disposizione sono rientrati nell'albergo in cui alloggiano": lo afferma il Comitato di lotta popolare No Tav di Bussoleno ricostruendo l'episodio dell'aggressione alla troupe. Il Comitato No Tav di Bussoleno, sul sito Notav.info, riferisce che il mezzo della troupe "ora é ancora presso il prato in cui è stato trovato, integro e con l'attrezzatura a bordo" e che "una delegazione del Movimento sta chiarendo la situazione presso l'albergo con i tre cronisti". "Oggi - è la ricostruzione del Comitato - intorno alle 13.00, dal presidio alcuni No tav hanno udito in lontananza, nei prati adiacenti, a non più di 150 metri dai blocchi, due squilli di sirena. Subito è scattato l'allarme generale, proprio nell'ora esatta in cui" ieri "il presidio-blocco era stato attaccato". "Giunti sul posto - continua il Comitato - i No tav accorsi hanno trovato tre individui in un a dir poco ambiguo mezzo fornito di antenne direzionali, lampeggiante blu con tanto di sirena acustica, microfoni per le intercettazioni ambientali, caschi e maschere antigas. Alla domanda di chi fossero hanno detto di essere giornalisti dell'agenzia H24 e di non essere poliziotti e che l'ambigua attrezzatura era necessaria per la loro mobilità all'interno di scenari difficili". Il Comitato ha rivolto "a tutti" un "doppio invito: da un lato la chiarezza nel presentarsi a lavorare presso le situazioni di mobilitazione del movimento No tav. Presentarsi - spiega il Comitato - parlare con le persone, cercare di vivere una situazione difficile come quella della val di Susa è importante anche per migliorare la qualità dei servizi e delle notizie riportate. Dall'altro - continua - chiediamo di interrompere questa catena infame di false notizie che continuano a circolare sulla vicenda No tav". "In val di Susa - conclude il Comitato - ci spiace, non troverete né mostri, né tragedie, soltanto, e non è poco una comunità che lotta per la difesa della propria terra".
Ai No Tav - che lo sanno benissimo - va ricordato che le attrezzature degli operatori, descritte in modo ambiguo tipo 007, sono semplicemente mezzi di lavoro: le attenne direzionali servono per trasmettere i servizi e per collegarsi con le redazioni, i microfoni ambientali servono, ad esempio, a raccogliere le scemenze dette da uno di loro al carabiniere. Ai No Tav, che in questo comunicato fanno le verginelle, ricordiamo cosa andava dicendo il manifestante con la barba: "Ehi tu che pecorella sei? Hai un numero, un nome un cognome, sai che sei un illegale? Dovresti avere un numero di riconoscimento  io così non so chi sei e tu sai chi sono io. E' vero pecorelle? Sei forte ma sai anche sparare? Vorrei vederti sparare, mi piacerebbe. Comunque sei una bella pecorella. Sei carino, dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina? così non gli attacchi le malattie. Bravo bravo. Comunque, per quello che guadagni, non vale la pena stare qui. Vi siete divertiti? Quindi fra sei ore ci vediamo qua...il cantiere dovrebbe durare vent'anni e ci vai in pensione vestito così come uno stronzo. Noi ci divertiamo un sacco a guardare questi stronzi". Un vero gentiluomo, stile no tav. Rispecchiato dal comunicato di cui sopra. 
Anche una troupe di Mediaset ha subito delle intimidazioni. Prima ancora una reporter era stata minacciata con un cacciavite puntato alla gola.
 Alta tensione, blocchi, violenze senza fine in Valsusa continuano ad essere teatro delle proteste. Una settantina di manifestanti No Tav hanno bloccato la circolazione ferroviaria all'altezza di Bussoleno (To) liberandola qualche decina di minuti dopo. La circolazione è ripresa dopo che la polizia ferroviaria ha verificato l'assenza di oggetti pericolosi sui binari.
 Intanto, una colonna di mezzi blindati delle forze dell'ordine è giunta a poche centinaia di metri dal blocco dei No Tav a Chianocco, sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Una ruspa seguita da poliziotti in assetto antisommossa si è aperta la strada abbattendo la barricata su una delle rampe dove i manifestanti protestano. A centinaia i No-Tav indietreggiano, mentre altri restano sull'autostrada fronteggiati da centinaia i poliziotti. Sono stati sparati anche alcuni lacrimogeni.

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