venerdì 24 febbraio 2012

Celentano ha telepredicato anche a “Sevizio pubblico” di Santoro. “C’è un cambiamento nell’aria”


ROMA. - "Qualcosa mi dice che c'è un cambiamento nell'aria e che il vento di questo cambiamento sta diventando una tempesta", e che "alle prossime elezioni potrebbero esserci delle sorprese". Lo ha detto Adriano Celentano nell'intervista di ieri sera a 'Servizio Pubblico'. "La gente sta cominciando a capire che non si va da nessuna parte se non prendiamo con forza e determinazione la via dell'onesta', e questo non vale solo per i politici ma per tutti i ceti. L'80 per cento dei commercianti che a Napoli, ma non solo a Napoli, non fanno lo scontrino devono capire che devono cambiare, dopo non ci sarà più tempo per loro".
 
Nell'intervista  registrata da Sandro Ruotolo a Galbiate (luogo dove l'artista vive), il molleggiato ha anche parlato della Rai. "Finché i partiti continueranno a litigarsela, la Rai sarà sempre preda di sotterfugi, intrighi e sospetti a danno del Paese". Celentano parla di "errore" a proposito dell'azione dei partiti. E poi torna sui monologhi di Sanremo, "Io non cambierei una virgola di ciò che ho detto al Festival". "Ho cercato di ricordare alla gente che noi, per come siamo fatti, non possiamo non essere felici. Pero' non dobbiamo perdere la memoria, altrimenti ci allontaniamo troppo dal luogo dove c'e' la festa e poi non riusciamo più a percepire i festosi rumori che ci arrivano portati dal vento del Creatore. Celentano ha aggiunto "ho cercato di dire che la festa non e' una favola, e' vera". Quanto alle critiche rivoltegli dalle "alte sfere del Vaticano", replica: "Ma loro non sanno com'è il Paradiso".
Amen. 

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