giovedì 23 febbraio 2012

Il sottosegretario De Mistura incontra i due marò arrestati. “non li lasceremo soli”. Il primo ministro dello stato del Kerala: “non c’è spazio per la diplomazia”


I due marò italiani in stato di arresto

KOCHI - Il sottosegretario agli Esteri Steffan de Mistura si è recato oggi nel circolo ufficiali della polizia di Kochi per incontrare i due marò arrestati. "L'Italia è con loro e non li lasceremo mai soli", ha detto  il sottosegretario. "Ho visto il maresciallo Latorre e il sergente Girone - ha affermato De Mistura aggiungendo che stanno affrontando la situazione "con la dignità che hanno finora dimostrato". In merito ai tentativi diplomatici del governo italiano, ha precisato che "oggi sarà una giornata delicata" e che "aspettiamo di vedere come procede l'aspetto legale della vicenda, visto che l'ingranaggio giudiziario è iniziato". De Mistura non ha poi confermato la sua intenzione di incontrare le famiglie dei due pescatori uccisi. "E' un elemento che valuteremo" ha concluso.
"Uno dei punti chiave della vicenda sarà l'esame balistico sulle armi usate" e a questo proposito "speriamo che sia realizzato in maniera che anche l'Italia abbia accesso alla verifica e che i risultati possano essere ben compresi". La polizia indiana intende infatti effettuare una perquisizione a bordo della petroliera 'Enrica Lexie' con l'intenzione di sequestrare le armi dei militari. Il numero due della Farnesina ha detto inoltre che l'Italia manterrà la sua posizione sulla giurisdizione nella acque internazionali e che l'incidente è avvenuto a 22,5 miglia nautiche dalla costa. In risposta a una domanda di una giornalista indiana sull'ipotesi di un risarcimento alle famiglie dei pescatori, De Mistura ha risposto che "capiamo il loro dolore e le loro difficolta" e "pensiamo che meritino assistenza".
De Mistura aveva incontrato nella tarda serata di ieri il "chief minister" dello stato meridionale indiano del Kerala, Oomen Chandy, non producendo apparentemente risultati concreti. Secondo quanto riporta oggi la televisione Ndtv, "la visita non è riuscita a sbloccare lo stallo tra India e Italia". Il politico ha ribadito alla delegazione la sua posizione, che è quella "che non c'é spazio per la diplomazia". Secondo la fonte, nell'incontro, avvenuto a Kottayam (75 km da Kochi) e durato circa un'ora, Chandy ha detto che i due pescatori "sono stati uccisi brutalmente" e che "non è disposto ad affrontare l'argomento di eventuali risarcimenti". Ha poi aggiunto che "non è il momento giusto" di incontrare le famiglie delle vittime.
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono partiti con la polizia dalla guest house del porto di Kochi per andare dal giudice distrettuale di Kollam, a circa 150 chilometri di distanza. Dovranno comparire davanti al magistrato entro le 16 ora locale (11:30 in Italia) quando scadrà il fermo di polizia di tre giorni.

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