lunedì 4 luglio 2011

Thailandia: i militari non si opporranno a un governo formato dalla ex opposizione

Yingluck Shinawatra
BANGKOK - I militari thailandesi hanno accettato il responso delle urne nelle elezioni legislative di ieri, e non si opporranno alla formazione di un governo formato dall'ex partito d'opposizione, il Puea Thai, guidato da Yingluck Shinawatra: lo ha assicurato il ministro della difesa uscente ed ex capo di stato maggiore dell'esercito, Prawit Wongsuwan. "Posso assicurare che i militari non hanno alcun desiderio di debordare dal ruolo che è stato loro assegnato", ha detto il ministro. "L'esercito accetta i risultati delle elezioni e posso annunciare con chiarezza che non abbiamo mai accarezzato l'idea di fare alcunché possa danneggiare il Paese", ha aggiunto il militare. I militari sono i responsabili del colpo di stato incruento del 2006 che depose il discusso premier e magnate Thaksin Shinawatra, costretto da allora all'esilio, fratello della vincitrice delle elezioni di ieri, Yingluck.



E' un voto per il cambiamento e una sonora bocciatura per l'establishment: dopo sei anni di tensioni e violenze di piazza, la Thailandia ha scelto di tornare a essere governata dal campo fedele all'ex premier Thaksin Shinawatra, la cui sorella Yingluck è ora sulla via di diventare la prima donna di sempre alla guida del Paese. Il premier Abhisit Vejjajiva ha riconosciuto la sconfitta e il diritto della rivale a formare un governo. Con la totalità dei voti scrutinati, al Puea Thai ("Per i thailandesi") di Yingluck vengono assegnati 265 seggi parlamentari sui 500 in palio, mentre i Democratici di Abhisit si fermano a quota 159. Per consolidare la maggioranza assoluta ottenuta dal partito, ha già detto Yingluck, il Puea Thai cercherà però l'appoggio di uno o due partiti minori, nel tentativo di portare dalla sua parte un'altra trentina di seggi. La decisione si è resa necessaria dopo la progressiva erosione della valanga di voti prevista dagli exit poll iniziali, che prevedevano oltre 300 seggi per il partito finanziato da Thaksin dal suo autoesilio a Dubai e sostenuto dalle "camicie rosse" protagoniste delle proteste di Bangkok nel 2010. "Il popolo mi ha dato una possibilità, io farò del mio meglio e lavorerò per l'unità e la riconciliazione", ha dichiarato la fotogenica Yingluck (44 anni), fino a due mesi fa una manager a digiuno di politica, mentre nella sede del partito centinaia di sostenitori esultavano per la vittoria.

Nessun commento: