ROMA - "Se ho fatto degli errori l'unica scusante è perché ho lavorato un sacco. Ma io non ho bisogno di rubare i soldi agli italiani. Comunque, se ci sono stati illeciti la magistratura procedera'". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti commentando la vicenda relativa all'appartamento che aveva preso in uso dall'ex consigliere Marco Milanese nel centro di Roma. Intervistato sulla Rai nel programma 'Unomattina', Tremonti ha ricordato: "Prima di fare il ministro dichiaravo un reddito di 10 miliardi di vecchie lire. Ora dò in beneficenza più' di quello che prendo come parlamentare. Non ho casa a Roma, non me ne frega niente e non faccio vita di salotti. Forse - ha aggiunto - avrei dovuto essere piu' attento ma se ci sono stati illeciti la magistratutra procedera'".
La difesa di Tremonti è affidata anche a un colloquio con la Repubblica in cui ha ammesso che accettare quella casa nel centro di Roma è stata "una stupidata" ma che quella leggerezza è stata fatta perché prima viveva in caserma ma lì, ha detto, "non mi sentivo più tranquillo. Nel mio lavoro ero spiato, controllato, pedinato".
Quanto all'ipotesi di dimissioni non se ne parla. "Io lavoro - ha detto Tremonti intervenendo a "Unomattina" su RaiUno - faccio un lavoro difficile e impegnativo e vorrei continuare a farlo. Credo anche, per quanto posso, nell'interesse del mio Paese".
La difesa di Tremonti è affidata anche a un colloquio con la Repubblica in cui ha ammesso che accettare quella casa nel centro di Roma è stata "una stupidata" ma che quella leggerezza è stata fatta perché prima viveva in caserma ma lì, ha detto, "non mi sentivo più tranquillo. Nel mio lavoro ero spiato, controllato, pedinato".
Quanto all'ipotesi di dimissioni non se ne parla. "Io lavoro - ha detto Tremonti intervenendo a "Unomattina" su RaiUno - faccio un lavoro difficile e impegnativo e vorrei continuare a farlo. Credo anche, per quanto posso, nell'interesse del mio Paese".
Nessun commento:
Posta un commento