L'aereo del premier polacco dopo l'incidente |
VARSAVIA - Un errore del pilota è stata soprattutto la causa dell’incidente aereo nel quale l’anno scorso a Smolensk, in Russia, erano morti il presidente polacco Lech Kaczynski e e altre cento persone: è il risultato delle indagini dei tecnici polacchi che mettono sotto accusa anche le istruzioni poco chiare da parte controllori del traffico aereo russo.
Il presidente Kaczynski, sua moglie e molti alti funzionari erano morti nello schianto del 10 aprile 2010 mentre erano diretti ad una cerimonia commemorativa in occasione del 70 ° anniversario di un massacro di ufficiali polacchi della seconda guerra mondiale avvenuto nei pressi di Smolensk, nel villaggio di Katyn.
"L'equipaggio del velivolo in questione non era sufficientemente preparato per il compito da svolgere data la complessità della situazione incontrata durante il volo," si afferma nelle 328 pagine del rapporto. ”Il comandante dell'aeromobile, il co-pilota e il navigatore erano stati preparati in tutta fretta, a casaccio e in violazione delle norme di sicurezza".
Il rapporto evidenzia anche i problemi di comunicazione tra l'equipaggio polacco e i controllori del traffico aereo russo a Smolensk.
Il controllore della zona di atterraggio aveva dato informazioni non corrette ai membri dell'equipaggio, mentre iniziavano la discesa e "emesso il comando di riprendere quota troppo tardi", dice il rapporto.
I controllori russi "hanno erroneamente informato l’equipaggio del Tu-154M circa la posizione corretta" durante la discesa, il che ha portato i piloti a credere che si stavano avvicinando alla pista mentre invece non era vero.
La situazione è stata aggravata dalla "conoscenza insufficiente dell'equipaggio di sistemi dell'aereo e delle sue limitazioni", dice il rapporto".
Inoltre, la visibilità in pista era impedita a causa del maltempo e della scarsa illuminazione mentre gli alberi sul limitare della pista erano troppo alti, dice il rapporto.
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