ROMA - Il governo ha posto la fiducia sul ddl del "processo lungo". Per l'Idv si tratta dell'ennesima norma 'salva premier'. La decisione dell'esecutivo è stata annunciata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito nell'aula del Senato al termine della discussione generale sul provvedimento. La seduta è stata immediatamente sospesa per consentire la riunione della Conferenza dei Capigruppo di palazzo Madama. Dopo l'annuncio l' Italia dei Valori ha denunciato lo stravolgimento del ddl Lussana definendola un'altra norma "salva-premier". "In Commissione - ha spiegato la senatrice dell'Italia dei Valori Patrizia Bugnano - è stato stravolto il condivisibile testo licenziato dalla Camera con il solito taglia e cuci, volto a confezionare un ddl su misura del premier. I piccoli sarti della maggioranza hanno introdotto misure che porteranno al collasso l'ordine giuridico solo per bloccare i processi del Cavaliere". Sul "processo lungo" pende la possibile bocciatura del Consiglio superiore della magistratura: è stata infatti presentata una proposta di risoluzione estremamente dura nei confronti del ddl, firmata da cinque consiglieri in rappresentanza di tutte le correnti togate e dei membri laici di centrosinistra. La risoluzione giudica "dirompente" il provvedimento per "l'evidente capacità di rallentare a dismisura la durata di tutti i processi penali attualmente in corso fatta eccezione per quelli per i quali sia stato già chiuso il dibattimento di primo grado", sottolineando come il ddl abbia "dirette ricadute sul cuore dell'attività giudiziaria", tali da rendere "necessario" che il Consiglio intervenga. Il voto sulla proposta è stato però rimandato a settembre, anche se contro la proposta già ha tuonato il Pdl: "Altera la realtà".
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