OSLO - I due attentati terroristici che hanno scosso la Norvegia potrebbero essere opera della stessa mano. L'uomo arrestato per l'attacco al campus sull'isola di Utoya, che è a 30 chilometri da Oslo, è legato alla bomba esplosa nel centro della capitale norvegese. Lo ha riferito la polizia. L'uomo arrestato e' un bianco, alto un metro e 90 centimetri, norvegese: ha 32 anni. Sarebbe stato visto sul luogo dell'rsplosione nella capitale da parecchi testimoni. Non ha mai lavorato nella polizia norvegese. Si è appreso che all'arrvio sull'isola, ha fatto radunare i ragazzi (tutti tra i 16 e i 18 anni) e poi ha cominciato a sparare tenendo un fucile in una mano e una pistola nell'altra. Ed è stato il massacro.
Per la polizia gli attentati non hanno una matrice terroristica internazionale. Lo ha riferito il Guardian, citando un post pubblicato su twitter da un giornalista dell'agenzia di stampa norvegese NTB. Per gli investigatori gli attacchi sono invece collegati a "movimenti sovversivi locali" .
A tarda sera si è appreso che sull'isola di Utoya sono stati trovati "ordigni inesplosi"
Per la polizia gli attentati non hanno una matrice terroristica internazionale. Lo ha riferito il Guardian, citando un post pubblicato su twitter da un giornalista dell'agenzia di stampa norvegese NTB. Per gli investigatori gli attacchi sono invece collegati a "movimenti sovversivi locali" .
A tarda sera si è appreso che sull'isola di Utoya sono stati trovati "ordigni inesplosi"
Nessun commento:
Posta un commento