sabato 2 luglio 2011

Strauss-Khan libero va in un ristorante italiano

Strauss-Khan esce dal ristorante
NEW YORK - Cena in un ristorante italiano di Manhattan per Dominique Strauss-Khan, nella prima serata di libertà dopo la revoca degli arresti domiciliari, a seguito del colpo di scena che ha visto sostanzialmente vacillare la credibilità della cameriera del Sofitel New York che lo aveva accusato di stupro. A Strauss-Khan il giudice ha tolto gli arresti domiciliari e restituito la cauzioneda un milione di dollari, ma non il passaporto.  Dovrà restare negli Stati Uniti fino al processo, che comunque si celebrerà.
Accompagnato dalla moglie Anne Sinclair e da una coppia di amici, l'ex direttore del Fondo monetario internazionale ha mangiato a Scalinatella, un noto locale del'Upper East Side sulla 61°  strada, frequentato anche da Madonna .  Al menù, si apprende, prosciutto e melone, pappardelle ai tartufi neri (100 dollari sul menù), Brunello di Montalcino (116 dollari), cheesecake, caffé espresso e i flash dei fotografi.



Intanto le indagini fanno crescere i dubbi sulla donna presunta parte lesa. Ventotto ore dopo aver detto di essere violentata da Dominique Strauss-Kahn, la cameriera del Sofitel aveva parlato per telefono ad un ragazzo in un carcere per immigrati in Arizona.
Gli investigatori con l'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan aveva fatto registrare la chiamata  e tradurla da un dialetto del paese natale della donna, la Guinea, secondo un ben piazzata ufficiale di polizia.

Quando la conversazione è stato tradotto - un lavoro completato solo mercoledì scorso - gli investigatori si erano allarmati: "Dice parole del tipo 'Non ti preoccupare, questo ragazzo ha un sacco di soldi. Io so quello che sto facendo '", ha detto unfunzionario.

E 'stata un'altra rivelazione  in una continua serie di dichiarazioni preoccupanti, invenzioni e le associazioni che poco a poco avevno sbriciolato la sua credibilità come testimone: aveva mentito sulla sua immigrazione, di essere violentata da una banda in Guinea, sulle sue esperienze nella sua patria e sulle sue finanze. Era stata legata a persone sospettate di crimini. Ora la telefonata ha sollevato un altro problema: sembrava che sperasse di trarre profitto da ciò che si è verificato nella Suite 2806.

La storia della donna che in sei settimane di viaggio da vittima apparentemente credibile, agli occhi di procuratori si è trasformata ini un testimone profondamente inattendibile, è tratto da interviste con funzionari preposti all'applicazione della legge, dichiarazioni dell'avvocato della donna e da una lettera ai procuratori  del team di difesa di Kahn rilasciata in tribunale il Venerdì.  Alla fine, è stata la valutazione dei procuratori sulla credibilità del governante che li ha portati a declassare la loro fiducia nel caso e ad accettare ieri che iStrauss-Kahn potesse essere liberato dagli arresti domiciliari.

 

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