BRASILIA . E adesso tenetevelo e - come si dice - buon pro vi faccia. Il Consiglio nazionale dell'Immigrazione brasiliano ha dato il via libera alla concessione del visto di permanenza all'ex terrorista Cesare Battisti. Era una decisione scontata, dopo il no - l'8 giugno scorso - della Corte suprema alla richiesta di estradizione dell'assassino condannato in Italia a due ergastoli, estradizione peraltro negata nel suo ultimo giorno di carica, dall'ex presidente brasiliano Lula. Laconcessione è stata approvata con 14 sì e 2 no (complimenti ai no). C'è stata anche un'astensione e tre assenze. L'autorizzazione sarà ora presentata al Ministero della giustizia che è responsabile, secondo il Ministero degli Affari Esteri, del rilascio del permesso. Poiché Battisti è entrato illegalmente nel paese con un passaporto falso, è richiesto il visto per regolare la situazione, cosa che sarà fatta sicuramente con sollecitudine. Il terrorista ha detto che farà lo scrittore e avrà gli stessi diritti di ogni brasiliano, ad eccezione del voto. E la medaglietta di perseguitato politico, mentre non è altro che un criminale comune
E dunque ingiustizia è fatta, Cesare Battisti si godrà gli agi di Rio de Janeiro o di qualche altro luogo ameno del Brasile a sua scelta, la sinistra al caviale francese (con qualche italiano) sarà felice, pochi brasiliani appaiono perplessi, il nuovo presidente Dilma Rousseff va capire di non volerne parlare più. Ma è una vergogna.
E dunque ingiustizia è fatta, Cesare Battisti si godrà gli agi di Rio de Janeiro o di qualche altro luogo ameno del Brasile a sua scelta, la sinistra al caviale francese (con qualche italiano) sarà felice, pochi brasiliani appaiono perplessi, il nuovo presidente Dilma Rousseff va capire di non volerne parlare più. Ma è una vergogna.
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