MOSCA - Tutti i sistemi radar, elettronici e di illuminazione erano pienamente operativi presso l'aeroporto nei pressi del quale l'aereo di linea Tu-134 si è schiantato la scorsa settimana uccidendo 47 persone: lo ha riferito l' Interstate Aviation Committee (MAK) che ha sede a Mosca.
Il RusAir Tu-134 si era schiantato in fase di atterraggio all'aeroporto di Petrozavodsk nel nord-ovest della Russia il 20 giugno, poco prima di mezzanotte.
"La chiusura degli impianti con luci a bassa intensità era stata solo temporanea: le fonti di alimentazione di standby d'emergenza attivate prontamente e l'alimentazione ripristinata cinque secondi dopo l'arresto - scrive il comitato - L'interruzione della corrente all'aeroporto è stata poi causata dall'aereo finito nei pressi della pista u un'autostrada".
In ogni caso il Ministero dei Trasporti ha raccomandato che i Tupolev Tu-134 ancora in funzione vengano messi a terra.
La decisione arriva nonostante una precedente dichiarazione del MAK che il Tu-134 che si era schiantato fosse in buone condizioni.
L'incidente era stato inizialmente attribuito a un errore del pilota dal vice primo ministro Sergei Ivanov.
Il Tu-134 è entrato nel 1967 e la produzione è cesata nel 1980. Il ministero dei Trasporti sostiene che rimangono in funzione 179 di qusti aerei , di cui 90 sono ancora in volo. Di questi, 28 appartengono a UTair Express, una delle maggiori compagnie aeree russe.
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