GENOVA - Nel 2010 il numero dei reati ambientali perpetrato sulle coste italiane e' aumentato di 32 punti in percentuale rispetto all'anno precedente. Lo ha detto Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente, a margine della conferenza stampa di presentazione della campagna di Legambiente Goletta Verde partita oggi da Genova. Venneri ha presentato il dossier intitolato 'Mare Monstrum' che ha assegnato l'oscar per l'aggressione alla fascia costiera alla Campania. Cemento e inquinamento assediano il mare e le coste italiane. Dall'ennesimo progetto di porto turistico a Montenero di Bisaccia(CB), ai campi da golf di Jesolo (VE), dalle case abusive di Campobello di Mazara (TP) alle inutili e devastanti trivellazioni petrolifere alle Egadi come alle Tremiti, nuovi e antichi nemici continuano a minacciare i paesaggi più preziosi e la biodiversità delle coste e degli ecosistemi marini del Belpaese.
Il rapporto Mare Monstrum 2011 illustra le caratteristiche del mare illegale nostrano e denuncia tutte quelle attività che inquinano e deturpano i fragili ecosistemi delle nostre località costiere. "Vogliamo assegnare ironici Oscar alle peggiori minacce che incombono sulle nostre coste - ha spiegato Sebastiano Venneri - per segnalare alcune delle situazioni assurde che continuano a ripetersi in Italia a danno dell'ambiente e della collettività".
L'Oscar della spudoratezza andrebbe, secondo Legambiente, al governo italiano e, in particolare, ai ministri Tremonti e Brambilla, "alla cui mente fervida deve essere ricondotto il provvedimento contenuto nel cosiddetto Decreto sviluppo che avrebbe consentito la vendita delle spiagge italiane, con la trovata del 'diritto di superficie', bizzarro escamotage messo a punto per aggirare le norme europee sulle gare, ma soprattutto per permettere sul demanio marittimo quello che nessun condono e nessuna normativa avrebbe mai potuto concedere. Ora il provvedimento spudorato - conclude Legambiente - è stato ritirato, ma c'è da scommettere che periodicamente verrà riproposto".
E' la Campania la leader indiscussa dell'abusivismo sulle coste, con ben 4 reati ogni chilometro di costa, contro una media nazionale di 1,6.
Non meno inquietante è il dato relativo ai reati per inquinamento e cattiva depurazione che quest'anno fanno registrare una vera e propria impennata con un +44,3% rispetto all'anno precedente (3.781 nel 2010 contro i 2.621 del 2009). E' un aumento che si spalma più o meno omogeneamente su tutte le regioni del Paese e "che rimanda alla generale inadeguatezza del servizio di depurazione in Italia", spiegano da Legambiente.
Accanto a inquinamento e cemento, i tradizionali nemici del mare, si fanno strada anche nuove forme di aggressione, prime fra tutte le trivelle delle società petrolifere "che, complice un Ministero dell'Ambiente di manica larga nella valutazione degli impatti ambientali, stanno scaldando i motori dai fondali delle Egadi - spiega Legambiente - fino a quelli abruzzesi passando per quelli delle isole Tremiti".
A completare il quadro, tra i nuovi nemici del mare non si può non citare la plastica, il rifiuto più presente nei nostri mari con percentuali che oscillano fra il 60% e il 95% a seconda delle aree.
Goletta Verde solcherà il Mar Mediterraneo informando i cittadini in tempo reale, grazie ai dati forniti dal laboratorio mobile dell’associazione ambientalista. Il viaggio della Goletta inizia quest’anno seguendo la rotta dell’area marina protetta del Santuario dei Cetacei, che si estende dalla Liguria alla Corsica e dal Parco dell’Arcipelago Toscano alla Sardegna. A salvaguardia del tesoro di biodiversità della zona, Legambiente sosterrà l’iniziativa dei Messaggeri del Mare che, a nuoto e affiancati dall’imbarcazione ambientalista, percorreranno le rotte dei cetacei del Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos. Accanto a inquinamento e cemento, i tradizionali nemici del mare, si fanno strada anche nuove forme di aggressione, prime fra tutte le trivelle delle società petrolifere "che, complice un Ministero dell'Ambiente di manica larga nella valutazione degli impatti ambientali, stanno scaldando i motori dai fondali delle Egadi - spiega Legambiente - fino a quelli abruzzesi passando per quelli delle isole Tremiti".
A completare il quadro, tra i nuovi nemici del mare non si può non citare la plastica, il rifiuto più presente nei nostri mari con percentuali che oscillano fra il 60% e il 95% a seconda delle aree.
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