giovedì 30 giugno 2011

Via libera del consiglio dei ministri al decreto rifiuti per Napoli. La Lega vota contro

ROMA - Via libera del Consiglio dei ministri al decreto sui rifiuti, ma con il voto contrario della Lega Nord. E Il  'no' della Lega, riferiscono fonti governative, era stato preventivamente concordato all'interno del governo. "Un modo per marcare le distanza da un provvedimento che il Carroccio non vede di buon occhio", ha spiegato una fonte di governo. In sostanza, non inficiando il varo del provvedimento, la Lega ha voluto 'mettere a verbale' la sua posizione.  Via libera dunque al trasferimento dei rifiuti urbani di Napoli fuori dalla Regione Campania. E' quanto stabilisce il decreto legge sui rifiuti approvato dal Consiglio dei Ministri. La norma - contenuta all'articolo 1 sul totale di tre di cui é composto il provvedimento - è finalizzata alla Campania e deroga la normativa vigente che impedisce di "esportare" i rifiuti fuori regione. L'art.1 prevede inoltre il nulla osta delle Regioni riceventi senza però il parere della Conferenza Stato-Regioni.
 Un piano straordinario da presentare entro un mese con la realizzazione di impianti per lo smaltimento in modo da ripulire Napoli dai rifiuti. E' questo l'obiettivo illustrato dal premier Silvio Berlusconi, nel corso della riunione con gli Enti Locali a palazzo Chigi, a quanto raccontano alcuni presenti, per mettere un freno all'emergenza rifiuti in Campania. Il Cavaliere ha spiegato che in questo momento il decreto legge rappresenta il massimo dello sforzo che il governo poteva fare. Il premier ha poi annunciato la volontà di seguire in prima persona la vicenda recandosi frequentemente nel capoluogo campano per seguire di persona i lavori.
Arrivano intanto le tre aliquote Irpef al 20, 30, e 40%. Lo prevede la bozza del ddl con la delega sulla riforma fiscale all'esame del Consiglio dei ministri. A copertura è prevista la riduzione dei regimi di esenzione e favore fiscale, il riordino della tassazione sulle attività finanziarie, lo spostamento dell'asse del prelievo dal reddito a forme di imposizione reale, da risparmi di spesa.

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