BUENOS AIRES - Almeno 25 persone sono rimaste ferite in scontri scoppiati a Buenos Aires in Argentina, dopo che la leggendaria squadra di calcio del River Plate è stata retrocessa in seconda divisione. La violenza è esplosa all'interno dello stadio. Sono seguiti scontri per le strade tra i ftifosi e la polizia.
Per non retrocedere il River Plate doveva vincere di due gol contro il Belgrano de Cordoba, ma il risultato invece è stato un pareggio, 1-1. Ciò significava che il River scendeva in serie B per la prima volta nella sua storia.
Per non retrocedere il River Plate doveva vincere di due gol contro il Belgrano de Cordoba, ma il risultato invece è stato un pareggio, 1-1. Ciò significava che il River scendeva in serie B per la prima volta nella sua storia.
La partita, che si teneva nello stadio Monumentale River, ha dovuto essere sospesa nell'ultimo minuto, in mezzo a scene caotiche. La polizia ha sparato con un cannone ad acqua in tribuna, a seguito di una invasione di campo dei tifosi del River. I giocatori di entrambe le squadre hanno dovuto essere scortati fuori dal campo.
La violenza è continuata dopo la partita, con scontri fuori dallo stadio tra i tifosi e la polizia in tenuta antisommossa, mentre gli elicotteri volavano sopra i luoghi degli scontri. La polizia ha sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni per cercare di disperdere i tifosi, che hanno lanciato pietre e dato fuoco ai veicoli e ai bidoni della spazzatura.
"Ci sono circa 25 persone traumatizzate che sono state ricoverate in ospedale", ha detto Alberto Crescenti, responsabile dei servizi medici di emergenza in occasione di eventi pubblici.
In tutto, più di 2.000 poliziotti erano stati schierati prima della partita in un'operazione di sicurezza senza precedenti per una partita di calcio.
La stampa argentina ha reagito al risultato con incredulità. Il quotidiano nazionale, Clarin, ha scritto: "Nessuno, assolutamente nessuno, sarà in grado di dimenticare questo giorno." "Incredibile ma vero" era il titolo sul giornale sportivo, Ole.
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