domenica 26 giugno 2011

LA STORIA DELLA DOMENICA Quella folle autostrada nel parco del Serengeti non si farà. Ha prevalso la ragione



PARCO DEL SERENGETI (Tanzania). C'è, ogni tanto, una "good news". C'era stato chi (il governo della Tanzania), nei medi scorsi, aveva progettato una cosa demenziale per il Serengeti National Park: una bella autoatrada che doveva attraversarlo completamente.Un'autostrada a due corsie che doveva collegare il parco con il lago Vittoria per la gioia dei turisti sedentari (così bella l'Africa dai finestrini sigillato di un pullman con l'aria condizionata, pare di essere al cinema) e per la disperazione degli ambientalisti e della fauna selvatica che ne poteva essere "devastata". Ma la strada, soprattutto, era vista come una opportunità commerciale di collegamento per le varie zone.
Gli studi avevano mostrato che la superstrada poteva avere serie ripercussioni su animali come gnu e zebre, la cui migrazione è considerata tra le meraviglie del mondo naturale.

Ciò permetterebbe di evitare le aree di elevato valore conservazionistico, e - anche se un percorso più lungo - realizzerà le opportunità offerte da un collegamento di trasporto più moderno senza intaccare l'ambiente.
L'anno scorso, un gruppo di scienziati aveva avvertito che la strada proposta attraverso il parco poteva portare il numero degli gnu nel parco, stimato in circa 1,3 milioni, a un calo di 300.000 unità.
Le collisioni tra animali e il traffico sarebbe  stato inevitabile, avevano aggiunto.
E con un corridoio su entrambi i lati della strada avrebbe bloccato il movimento delle mandrieE se la fauna selvatica fosse stata danneggiata, avevano avvertito gli scienziati, ciò avrebbe colpito anche l'economia locale, dove il turismo svolge un ruolo importante.
I ricercatori hanno descritto il Serengeti come "un esempio raro e iconico di un ecosistema guidato da una migrazione di grandi mammiferi". L'annuale nord-sud trekking coinvolge circa 1,5 milioni di animali, tra cui gnu e zebre.
Durantd il viaggio gli animali scaricano grandi quantità di urina e sterco, fertilizzanti  che aiutano la crescita delle piante, mentre il calpestio degli zoccoli impedisce ai cespugli della prateria di crescere oltre misura.
Una valutazione compilata  per il governo ha confermato l'impatto previsto sulle migrazioni, aggiungendo che il declino di gnu e zebre avrebbe un effetto a catena sui predatori come leoni e ghepard iche sono tra gli animali che i turisti vengono a vedere.
Gli scienziati aveva anche avvertito che la strada poteva portare specie vegetali invasive o malattie sconosciute nel parco, che è Patrimonio dell'umanità.
L'anno scorso, il Comitato del Patrimonio Mondiale aveva espresso la sua "grande preoccupazione" per il "danno potenzialmente irreversibile" che l'autostrada avrebbe potuto portare.
Gli ambientalisti hanno accolto con favore la decisione del governo, con l'organizzazione del Serengeti Watch che ha detto: "Una battaglia è stata vinta". Tuttavia, ha avvertito che la regione deve affrontare una serie di altre minacce, tra le strade intorno al parco e il bracconaggio.
Come dire: mai abbassare la guardia.

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