L'AJA - Muhammar Gheddafi deve essere arrestato. Basandosi sulle 1.200 pagine di prove raccolte dal procuratore Luis Moreno Ocampo i giudici della Corte Penale Internazionale hanno accolto la sua richiesta di spiccare un mandato di arresto internazionale contro il leader libico, suo figlio Seif al Islam, e il capo dei servizi segreti Abdullah Senussi per crimini contro l'umanita'. Lo ha annunciato ufficialmente la Corte a L'Aja. Tra le prove mostrate da Ocampo foto e registrazioni di testimoni e prigionieri torturati dagli uomini del regime del Colonnello.
La corte ha stabilito che vi erano prove sufficienti per accogliere una richiesta per i mandati di cattura chiesti procuratore capo del tribunale, che ha detto di avere le prove che collegano Gheddafi, il figlio e il capo degli 007 libici di "diffusi e sistematici" attacchi contro i civili come parte del loro sforzo per mantenere il potere. Saif al-Islam avrebbe organizzato il reclutamento di mercenari per difendere il regime e al-Sanussi avrebbe parteciipato ad attacchi contro i manifestanti. Gli inquirenti del tribunale internazionale ritengono che Gheddafi abbia ordinato attacchi contro i civili disarmati e al-Sanussi sarebbe "il suo braccio destro, il boia". La Libia non ha firmato lo Statuto di Roma che ha creato il Tribunale penale internazionale e ha indicato che potrebbe ignorare la mossa dell'accusa.
La corte ha stabilito che vi erano prove sufficienti per accogliere una richiesta per i mandati di cattura chiesti procuratore capo del tribunale, che ha detto di avere le prove che collegano Gheddafi, il figlio e il capo degli 007 libici di "diffusi e sistematici" attacchi contro i civili come parte del loro sforzo per mantenere il potere. Saif al-Islam avrebbe organizzato il reclutamento di mercenari per difendere il regime e al-Sanussi avrebbe parteciipato ad attacchi contro i manifestanti. Gli inquirenti del tribunale internazionale ritengono che Gheddafi abbia ordinato attacchi contro i civili disarmati e al-Sanussi sarebbe "il suo braccio destro, il boia". La Libia non ha firmato lo Statuto di Roma che ha creato il Tribunale penale internazionale e ha indicato che potrebbe ignorare la mossa dell'accusa.
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