Uno scorcio della valle dei Mocheni (www.girovagandointrentino.it) |
Così la Valle dei Mòcheni ha recepito il progetto europeo di sviluppo sostenibile “Listen to the Voice of the Villages”, che ha come obiettivo la valorizzazione e lo sviluppo delle potenzialità turistiche dei territori rurali senza sacrificarne l’unicità culturale. Guidato dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con l’Università di Trento, e finanziato dal programma di cooperazione territoriale Central Europe – iniziativa dell’Unione Europea per promuovere lo sviluppo economico, ambientale e sociale nell’Europa Centrale mediante l’attuazione di progetti di cooperazione transnazionale che valorizzino azioni di successo – il progetto ha coinvolto 9 realtà pubbliche e private (Italia, Austria, Germania, Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia) secondo una filosofia “bottom up”, cioè “dal basso verso l’alto”.
La volontà è infatti quella di diffondere tra i partecipanti la consapevolezza dell’utilità di unire le proprie singole competenze e fare network, al fine di promuovere e valorizzare il proprio territorio. “Vision H2O” ne è un chiaro esempio poiché vede il coinvolgimento attivo e sinergico di operatori locali, giovani imprenditori, nuove strutture ricettive e rappresentanti dell’associazione P.I.R.L.O. (piccole imprese rurali a servizio dell’ospite).
Tra giugno e agosto, i visitatori della Valle dei Mòcheni potranno dunque partecipare ad un ricco calendario di proposte turistiche, che valorizzeranno le tradizioni e il folclore di una valle che ha saputo conservare nel tempo la sua dimensione più autentica, intima e profonda, già a partire dalla lingua: un idioma bavarese originatosi dalle contaminazioni dei coloni tedeschi stabilitisi in valle e sopravvissuto attraverso una trasmissione esclusivamente orale che oggi finalmente gode di un riconoscimento linguistico, grazie alla realizzazione di dizionari e grammatiche ad hoc.
Il progetto pilota “Vision H2O” si traduce in una sorta di “parco esperienziale” che combina l’attività di conoscenza della risorsa acqua con attività ludiche e sportive da compiere liberamente o seguendo percorsi segnalati e visite guidate. Non si tratta di un’offerta mainstream, quanto di una proposta per chi ricerca un tipo di turismo alternativo e sostenibile, che valorizzi le unicità dei territori e le sue tradizioni.
Sarà la Notte Bianca Mòchena di sabato 25 giugno, che si svolge in concomitanza con le Feste patronali di Trento, l’evento ufficiale di start up delle iniziative, a partire dalla premiazione del concorso artistico dedicato alla rivisitazione degli albi, gli antichi abbeveratoi in legno per il bestiame. Durante tutto il weekend, sono previste visite nei musei, attività didattiche e laboratori dedicati alle famiglie, degustazioni delle tipicità gastronomiche del territorio, escursioni lungo i prati e i boschi della valle, alla scoperta dei caratteristici masi, ma anche all’interno delle miniere, per ammirare i minerali e gli attrezzi originali che venivano utilizzati per raccoglierli. E ancora, testimonianze dirette sulla vita dei krumer, i venditori ambulanti mòcheni che durante le fredde e magre stagioni invernali si spingevano verso terre lontane per commercializzare i loro prodotti.
Tanti appuntamenti per una storica ricca e da scoprire, la storia di una popolazione che non si è lasciata contaminare dalla globalizzazione ma ha saputo preservare le proprie tradizioni e che ora è pronta a condividerle con un target di turisti attento alle dimensioni locali e curioso di scoprire le specificità del luogo visitato attraverso la quotidianità delle persone che lo vivono.
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