ROMA - Il nuovo terremoto scuote il mondo del calcio. Un gruppo di calciatori, ex ed attuali, manager, liberi professionisti e titolari di agenzie di scommesse avrebbe manipolato e falsato diverse partite di serie B e Lega Pro (ex serie C) per assicurarsi affari con delle scommesse pilotate fino a diverse centinaia di migliaia di euro a match. Con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in competizioni sportive, sono state arrestate 16 persone (7 in carcere e 9 ai domiciliari).
Tra loro è finito ai domiciliari l'ex bomber della nazionale e capitano della Lazio Beppe Signori, come anche i calciatori dell'Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese. In carcere tra gli altri Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C, attualmente collaboratore del Viareggio calcio. Ventotto gli indagati a piede libero, tra i quali l'ex calciatore di Cagliari e Sampdoria, ex marito di Simona Ventura, e conduttore di 'Quelli che che il calcio' Stefano Bettarini e Cristiano Doni, beniamino dei tifosi dell'Atalanta, con un passato in nazionale.
L'indagine, della Procura di Cremona, ha coinvolto diverse città ed è partita da una denuncia della società Cremonese, scoprendo che nella partita Cremonese-Paganese dello scorso 14 novembre alcuni giocatori sarebbero stati drogati a loro insaputa con un calmante (l'ansiolitico Lormetazepam) nelle bevande per falsare la loro performance nella partita e quindi il risultato.
Nell'inchiesta sono finite 18 partite, disputate tra l'ottobre 2010 e il marzo 2011: "Altre 15 sono poco chiare", ha detto il procuratore di Cremona Roberto Di Martino, e ci sono stati "tentativi di coinvolgere anche la serie A", come nel caso di Inter-Lecce dello scorso 20 marzo finita 1-0 per i nerazzurri, sulla quale invece l'organizzazione aveva pronosticato e fatto scomettere su un 'over' (una somma di almeno 3 gol). Per Di Martino "sono stati falsati tornei di Serie B e Lega Pro in corso, infliggendo gravi danni per le società e per gli scommettitori leali".
E mentre i Monopoli di Stato stanno valutando di costituirsi parte civile nel processo sullo scandalo scommesse, il presidente del Coni Gianni Petrucci si è detto "sgomento e indignato" e ha annunciato che il Coni ha avviato "immediati contatti con la Federcalcio al fine di una costante informazione sugli sviluppi della materia. Il mondo del calcio - ha detto - non può essere offeso e umiliato da soggetti di dubbia moralità che con i loro comportamenti scellerati infangano l'immagine di un intero sistema".
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