VENEZIA . “Il territorio è in Veneto un essenziale fattore di valore aggiunto, protagonista della valorizzazione della regione e del suo sviluppo economico in ogni situazione”. E’ la chiave di lettura data dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato e dai rappresentanti di Terranostra, l’organizzazione delle imprese agrituristiche di Coldiretti, alla proposta legislativa di riforma delle attuali norme sull’agriturismo attualmente all’esame del Consiglio, alla va data un’accelerata. “E’ ottimo il nuovo scenario – ha sottolineato Manzato – che indica come protagonisti del settore non solo coloro che coltivano la terra, ma anche quanti ‘coltivano’ il mare, comprendendo quindi anche l’ittiturismo e il pescaturismo. E’ altrettanto positivo il fatto che vengano presi in considerazione agriturismo e turismo rurale: non solo dunque l’attività collaterale dell’azienda agricola, ma più in generale l’economia dell’ospitalità di territorio e della campagna, come ulteriore offerta in un settore che non delocalizza e che fa della salvaguardia del territorio stesso il suo punto di forza”.
“Importante è che la proposta diventi presto legge e che continui ad essere elemento di valorizzazione dell’attività delle aziende e dell’attività rurali” – ha concordato il neopresidente di Terranostra Diego Scaramuzza, alla sua prima uscita ufficiale e al quale Manzato ha voluto augurare personalmente buon lavoro.
Tra i punti della proposta legislativa che vanno approfonditi sono stati indicati gli aspetti di tipo edilizio – urbanistico. Altra questione d’interesse è la percentuale minima di prodotti aziendali nell’agriturismo di ristorazione, che secondo Coldiretti non può scendere sotto il 51 per cento, mentre vanno considerati la generale qualità dell’agroalimentare made in Veneto e il sostegno alle produzioni km 0, quelle cioè di prossimità territoriale.
L’agriturismo come attività collaterale delle imprese rurali vede attualmente attive nel Veneto circa 1.200 aziende, la metà delle quali aderenti a Terranostra, che propongono non solo cucina e prodotti tipici, ma anche ospitalità in campagna, percorsi didattici, visita a cavallo, micro vacanze, spettacoli in stalla, ospitalità sociale. Sotto il profilo strettamente turistico è un settore che non conosce crisi e che anche lo scorso anno ha registrato un aumento delle presenze a due cifre (+13,3 per cento), per un totale di 532.356 pernottamenti.
1 commento:
Mi permetta di ringraziarla per un articolo interessante e dati davvero interessanti.
Posta un commento