lunedì 4 luglio 2011

Maroni: per i black block in val di Susa reato di tentato omicidio


MILANO - Per gli incidenti in Val di Susa "sono d'accordo con chi ipotizza il reato di tentato omicidio": così ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Il ministro, che ha ringraziato le forze dell'ordine e chi ha gestito la "situazione difficile", ha detto di augurarsi che "la magistratura vada fino in fondo e colpisca duramente i responsabili". L'uso di bottiglie incendiarie con dell'ammoniaca, secondo il ministro, indica che si è trattato di "un gruppo di delinquenti che ha cercato la vittima".
Il ministro dell'Interno ha voluto porgere il ringraziamento suo e di tutto il governo per come è stata gestita ieri la situazione in Val di Susa, "per aver saputo contrastare quello che Napolitano ha definito violenza eversiva e io aggiungo di stampo terroristico". Secondo Maroni, in questa occasione, le forze dell'ordine si sono comportate "in modo esemplare e senza eccessi".
"Confermo che l'opera sarà fatta e saranno garantite le misure di sicurezza", ha assicurato parlando della Tav.
Tutti dovrebbero condannare gli episodi di "violenza cieca" come quelli accaduti ieri, secondo il ministro Maroni, che promette saranno "contrastati con ogni mezzo". "Ieri in Val di Susa - ha sottolineato Maroni - abbiamo visto una violenza che non ha giustificazioni, una violenza che va condannata da parte di tutti. Quasi tutti l'hanno fatto, non tutti". "E' una violenza - ha aggiunto - che intendiamo contrastare con ogni mezzo". Oltre al ringraziamento per come hanno gestito la situazione al capo della polizia, al prefetto di Torino e al questore, Maroni ha riservato un "plauso alle forze dell'ordine per aver gestito in modo esemplare, senza eccessi e nel rispetto delle regole che ci sono la violenza cieca" che ha causato 188 feriti proprio fra le forze dell'ordine. "Continueremo a difendere - ha concluso - i principi di legalità e democrazia".

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