Un sub cerca i corpi dei due piccoli (La verdad) |
MURCIA (Spagna) - Il loro primo giorno di permanenza a Mazarrón,nella Murcia diventato l'ultimo dei loro breve vita. La spiaggia di El Castellar ha assistito alla morte per annegamento di due fratellini italiani di genitori bosnici, di 4 e 7 anni. Secondo i testimoni i due piccoli, accompagnati da un'altra bambina di 5 anni, stavano giocando con una palla in una zona fangosa inadatta per il nuoto, che si trova alla foce del vallone ed è circondata da canne, a pochi metri dalla spiaggia.
Circa alle due del pomeriggio, la bambina di 5 anni ha avvisato la famiglia "che i bambini non riuscivano ad uscire dall'acqua", dove erano entrati per recuperare la palla, ispinta dal vento nell'acquitrinio. Sono scattati i soccorsi e i sub hanno recuperato subito il corpo della ragazza di 7 anni, e qualche ora piùtardi quello del bambino. Ma gli sforzi per rianimare la bambina sono risultati inutili, malgrado l'intervento immediato di un servizio mobile di emergenza sanitaria di Murcia della polizia locale e della Guardia Civil de Mazarrón, dei bagnini e di un battello di emergenza.
La disperazione della madre dei due bambini |
Secondo un altro testimone "i bambini stavano giocando da soli, senza la supervisione di un adulto, forse perché le madri stavano preparando il pranzo".
La bambina è morta sulla spiaggia dopo il fallimento dei tentativi di rianimazione. Alcuni sommozzatori del Gruppo Subacqueo della Guardia Civil hanno cercato il corpo del fratellino: dopo una ricerca intensiva usando tavole da surf per evitare di rimuovere la zona fangosa, con solo un metro e settanta centimetri di profondità, i funzionari lo hanno trovato alle 17,30.
Il direttore generale di emergenza e di pubblica sicurezza della Comunità autonoma, Luis Gestoso ha detto che la zona umida non era adatta per il nuoto e quindi "non c'era alcun controllo, in quanto il luogo non era progettato per questo scopo." I corpi sono stati trasferiti all'Istituto di Medicina Legale a Cartagena, dove oggi sarà eseguita l'autopsia.
A quanto pare, la famiglia, originaria della città bosniaca di Mostar-Mazarrón abitava in Italia: e le due piccole vittime erano nate in Italia.Avevano deciso di trascorrere dieci giorni in Spagna su un camper accompagnati da un gruppo di 15 donne e bambini, che si erano stabiliti in un campo destinato a un complesso residenziale vicino alla spiaggia di Castellar e abilitato alcuni anni come area di 'sosta' durante il fine settimana, anche se sconsigliato.
Il vice console italiano a Murcia, Mario Ivo Malvezzi, anche per poter prestare assistenza alla famiglia dei fratellini annegati in Spagna, è "in stretto contatto con le competenti autorità spagnole, che hanno avviato le necessarie procedure, anche investigative, sulla drammatica vicenda". Lo ha reso noto la Farnesina.
Il vice console italiano a Murcia, Mario Ivo Malvezzi, anche per poter prestare assistenza alla famiglia dei fratellini annegati in Spagna, è "in stretto contatto con le competenti autorità spagnole, che hanno avviato le necessarie procedure, anche investigative, sulla drammatica vicenda". Lo ha reso noto la Farnesina.
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