mercoledì 8 giugno 2011

Sentenza sul caso Battisti: si prevede che i giudici brasiliani diranno no all'estradizione del terrorista

JBRASILIA - In vista dell'udienza di oggi a Brasilia, nella quale il Supremo Tribunal Federal si pronuncerà sul caso di Cesare Battisti, i media brasiliani avanzano previsioni sull'esito della sessione.  Gran parte degli analisti ritiene che la maggioranza degli 11 giudici potrebbe confermare la permanenza dell'ex terrorista in Brasile.

Joaquim Barbosa, primo giudice di colore nella storia della Corte, si è più volte detto contrario all'estradizione, fatto che - ha sostenuto - rappresenterebbe un'offesa nei confronti della sovranità brasiliana. Così come altri colleghi, Barbosa è sempre stato convinto che tocca al presidente del Brasile dire l'ultima parola sul 'dossier Battisti'. Contro l'estradizione si sono anche pronunciati Carmen Lucia Antunes e Marco Aurelio Mello. Un quarto giudice, Carlos Aires Brito, infine, ha in passato votato per l'estradizione, riconoscendo però la competenza sul caso del presidente Lula. 
Tra chi si pronuncerà probabilmente per la riconsegna c'é il presidente del Supremo ed ex relatore del caso, Cezar Peluso, il quale ha già votato per l'estradizione, sostenendo che Battisti deve essere considerato "un criminale comune". Su posizioni più moderate invece Ellen Grace, che ha comunque detto 'si'' all'estradizione, così come l'attuale relatore del caso, Gilmar Mendes, che si è sempre duramente scontrato con Lula su diverse tematiche, incluso il caso Battisti.
Queste potrebbero quindi essere le posizioni dei giudici, sulla base del loro voto il 18 novembre del 2009, quando il Supremo si pronunciò, 5 voti a 4, per l'estradizione, rinviando però l'ultima parola al presidente Lula. Lo scorso 31 dicembre, lo scorso Lula aveva a sua volta respinto la richiesta dell'estradizione.



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