Il ministro Fazio |
ROMA - "Solo chi deve recarsi nel Nord della Germania eviti di mangiare frutta e verdura cruda e non beva acqua di rubinetto". Lo ha detto il Ministro della Salute Ferruccio Fazio a proposito dell'infezione di Escherichia coli.
"La situazione è sotto controllo, non deve generare allarmismi e non deve modificare le nostre abitudini alimentari, a cominciare dal consumo di verdura e frutta cruda dopo averla lavata - ha spiegato -. Abbiamo allertato le Regioni, le strutture sanitarie e gli uffici sanitari alle frontiere, responsabili dei controlli sulle importazioni alimentari. Nei giorni scorsi, quando le autorita' sanitarie tedesche avevano comunicato che i responsabili della diffusione del batterio potessero essere i cetrioli, ne avevamo sequestrate diverse partite, per un totale di 16 quintali, prontamente dissequestrate quando tutte le analisi hanno dato risultati negativi. Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né' nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania. Poiché la quasi totalita' dei casi di infezione e' circoscritta alla zona di Amburgo, consiglio solo ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell'epidemia non sara' stata accertata".
"La situazione è sotto controllo, non deve generare allarmismi e non deve modificare le nostre abitudini alimentari, a cominciare dal consumo di verdura e frutta cruda dopo averla lavata - ha spiegato -. Abbiamo allertato le Regioni, le strutture sanitarie e gli uffici sanitari alle frontiere, responsabili dei controlli sulle importazioni alimentari. Nei giorni scorsi, quando le autorita' sanitarie tedesche avevano comunicato che i responsabili della diffusione del batterio potessero essere i cetrioli, ne avevamo sequestrate diverse partite, per un totale di 16 quintali, prontamente dissequestrate quando tutte le analisi hanno dato risultati negativi. Sinora non è giunta alcuna segnalazione di infezione da parte di questo ceppo di batterio E.coli, né' nella popolazione italiana residente, né in turisti provenienti dalla Germania. Poiché la quasi totalita' dei casi di infezione e' circoscritta alla zona di Amburgo, consiglio solo ai cittadini italiani che debbono proprio recarsi nel Nord della Germania di non consumare in loco verdura e frutta crude e di non bere acqua di rubinetto, finché la causa dell'epidemia non sara' stata accertata".
"Queste particolari precauzioni - ha aggiunto - non sono necessarie per la popolazione italiana, per la quale sono sufficienti le normali norme igieniche gia' ampiamente pubblicizzate: lavare le mani, la frutta e la verdura prima di mangiarla.'".
L'Istituto Superiore di Sanita', aggiunge il Ministero della Salute, sede del Laboratorio Europeo di Riferimento per l'Escherichia coli in campo veterinario, su richiesta della Direzione Generale di Sanita' Pubblica della Commissione Europea (DG Sanco) è pienamente coinvolto nelle indagini sull'epidemia. "In particolare - spiega la nota - è stato rapidamente messo a punto un metodo specifico per la ricerca del ceppo epidemico VTEC O104:H4 negli alimenti, metodo distribuito ai Laboratori Nazionali di Riferimento degli Stati Membri e, a livello nazionale, agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, che in Italia svolgono la maggior parte dei controlli ufficiali sugli alimenti.
"Le analisi condotte consentono di definire meglio la natura di questo ceppo - spiega Alfredo Caprioli, Direttore del Laboratorio Europeo di Riferimento - che non puo' essere considerato un "mutante", ossia un batterio con un gene modificato, ma piuttosto un ceppo originato dall'acquisizione di nuovi geni per meccanismi di ricombinazione naturale frequenti tra i batteri".
In relazione al ceppo analizzato, il Presidente dell'ISS Enrico Garaci ha precisato: "Il fatto che il ceppo epidemico sia resistente a molti antibiotici non costituisce un fattore di rischio: per questa particolare infezione, infatti, la terapia antibiotica non è consigliata e, anzi, può risultare controproducente, causando un aumento del rilascio della tossina nel lume intestinale da parte dei batteri uccisi dall'antibiotico, con conseguente aumento della concentrazione di tossina nel sangue e aumento del danno renale".
Il Ministero della Salute informa infine che "e' stata segnalata la presenza di un batterio di E.coli produttore di tossine su un salame di cervo prodotto in Italia, sul quale si sta procedendo ad effettuare le necessarie indagini: qualsiasi correlazione con l'epidemia nella zona di Amburgo è comunque altamente improbabile sia per la tipologia del prodotto, sia per la zona di provenienza"..
In relazione al ceppo analizzato, il Presidente dell'ISS Enrico Garaci ha precisato: "Il fatto che il ceppo epidemico sia resistente a molti antibiotici non costituisce un fattore di rischio: per questa particolare infezione, infatti, la terapia antibiotica non è consigliata e, anzi, può risultare controproducente, causando un aumento del rilascio della tossina nel lume intestinale da parte dei batteri uccisi dall'antibiotico, con conseguente aumento della concentrazione di tossina nel sangue e aumento del danno renale".
Il Ministero della Salute informa infine che "e' stata segnalata la presenza di un batterio di E.coli produttore di tossine su un salame di cervo prodotto in Italia, sul quale si sta procedendo ad effettuare le necessarie indagini: qualsiasi correlazione con l'epidemia nella zona di Amburgo è comunque altamente improbabile sia per la tipologia del prodotto, sia per la zona di provenienza"..
Intanto è salito ad almeno 18 morti il bilancio provvisorio dei decessi. In Germania i contagiati sono stimati in piu' di 2mila, a cui si devono aggiungere 490 casi tra Svezia (dove c'e' stata l'unica altra vittima), Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Spagna. Tre contagiati anche negli Usa: erano turisti di ritorno da Amburgo Nelle ultime ore e' stato accertato un caso in Repubblica Ceca e si stanno facendo accertamenti su altri nove pazienti sospetti.
E' di una decina di giorni il tempo di incubazione della malattia. E.Coli 104 è un il microrganismo che produce una tossina che danneggia la parete intestinale, provoca diarrea emorragia, penetra nel sangue e produce vari danni gravi agli organi. Il batterio si propaga con l'ingestione di alimenti contagiati da fonte animale e provoca diarrea anche con sangue, dolori addominali; la complicazione più grave é la sindrome emolitica-uremica: in pratica i globuli rossi si rompono, le piastrine diminuiscono e si instaura una insufficienza renale acuta che deve essere trattata in ospedale con dialisi.
Il tempo di incubazione varia da 7 a 15 giorni; la trasmissione del batterio può avvenire sia mangiando alimenti contaminati sia da persona contagiata a persona.
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