venerdì 10 giugno 2011

Caso Battisti/2 L'Italia chiede la solidarietà dei ministri Ue. il ministro Frattini: con l'ambasciatore richiamato in Italia valuteremo la situazioneProtesta a Roma davanti all'ambasciata brasiliana

ROMA -L'Italia ha chiesto oggi all'Ue "solidarietà" per le azioni che intende portare avanti nelle opportune sedi internazionali sul caso Battisti. Lo ha detto all'ANSA il sottosegretario alla giustizia Giacomo Caliendo al termine della sua partecipazione alla riunione dei ministri Ue svoltasi a Lussemburgo.
L'occasione per sollevare il caso Battisti è stata offerta dalla discussione svoltasi durante i lavori del Consiglio sul cosiddetto
'pacchetto vittime', un insieme di provvedimenti destinato ad assicurare le stesse tutele giuridiche in tutti i Paesi Ue a chi subisce reati riconducibili alla criminalità organizzata e ad attività terroristiche. "Ho richiamato l'attenzione dei miei colleghi sul caso Battisti - ha detto Caliendo - chiedendo solidarietà e sostegno per le iniziative che l'Italia intende portare avanti nelle sedi internazionali". Pur trattandosi di una questione bilaterale, ha poi aggiunto il sottosegretario, davanti a quanto accaduto nel caso Battisti "é necessario riaffermare l'esigenza di rispettare il diritto delle vittime, un principio comune e condiviso da tutti i Paesi europei".

Il richiamo temporaneo dell'ambasciatore italiano a Brasilia "prelude alla valutazione della situazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, parlando con i giornalisti a margine della riunione ministeriale dell'Ince. "Vogliamo sapere in che atmosfera - ha detto il ministro - si è svolta questa procedura giudiziaria, che ci ha molto deluso".Il richiamo temporaneo dell'ambasciatore italiano a Brasilia non prelude al suo ritiro, ha detto Frattini rispondendo ad una domanda. Ma prelude, ha spiegato, "alla valutazione della situazione", soprattutto in vista dell'avvio di una procedura internazionale presso il tribunale dell'Aja. "Dovremo lavorare per un ricorso internazionale alla corte dell'Aja - ha spiegato - vogliamo capire anche all'avviso dell'ambasciatore quali sono i passi migliori da compiere. Lui ha avuto degli avvocati brasiliani molto validi che ci hanno sostenuto e che ci daranno dei consigli".
"Abbiamo auspicato una decisione serena dell'autorità brasiliane invece c'é stata una decisione politica e non giuridica. Di fronte a questo non c'é diplomazia che tenga" ha concluso Frattini


La protesta 'Vergogna', 'Battisti vattene in galera', 'Cesare Battisti e' solo un assassino'. Con questi slogan alcune decine di manifestanti si sono riunite oggi davanti all'ambasciata brasiliana a Roma in una protesta organizzata dalla Giovane Italia per contestare la liberazione dell'ex terrorista italiano decisa dalla Corte suprema in Brasilia. Un grande striscione con la scritta in italiano e brasiliano 'Vergogna, l'Italia vuole giustizià ha guidato la manifestazione che ha visto l'adesione di Riva Destra e la partecipazione del ministro delle Politiche Giovanili Giorgia Meloni. "Sono decine e decine i cittadini brasiliani che sulle nostre pagine Facebook ci hanno scritto per esprimere l'indignazione nei confronti della scelta del loro governo - ha evidenziato il ministro invitando  - questi cittadini brasiliani ad organizzarsi per far sentire la loro indignazione dandoci così una mano". Per la Meloni infatti "la nostra non è una battaglia contro il popolo brasiliano, ma è una battaglia di giustizia nei confronti di alcune istituzioni del governo di Brasilia che non stanno riconoscendo trattati bilaterali di amicizia". Alla protesta ha preso parte anche Carlo De Romanis, consigliere regionale del Pdl, che ha presentato una mozione - che sarà discussa nei prossimi giorni - "in cui si chiede alla Giunta regionale di intraprendere tutte le iniziative politiche per sensibilizzare il governo brasiliano, dalla revisione degli accordi commerciali a quella degli accordi turistici con il Brasile ed enti brasiliani". 

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