ROMA - Bersani, Vendola, Tabacci e Puppato promuovono un esposto contro Matteo Renzi, che attraverso un sito riconducibile alla sua fondazione Big Bang ha comprato una pagina su tre giornali italiani.
Fa sapere, il sindaco di Firenze, che chi vuole puo' ancora iscriversi alle liste degli elettori per il ballottagio del 2 dicembre. Conseguenza: si scatena l'inferno (l'espressione pare sia proprio dei renziani) con i comitati provinciali presi di mira da quello che i tecnici del web chiamano il mail bombing. Cioe': un bombardamento di e-mail, tutte ad un unico scopo. In questo caso l'iscrizione alle liste elettorali.
Il primo a reagire e' stato Luigi Berlinguer, capo dei garanti dell'ordinato svolgimento della consultazione. Denuncia in una conferenza stampa l'invito a "scatenare l'inferno", e con esso il tentativo - piu' o meno evidente - di scardinare il delicato meccanismo di regole ed equilibri che con fatica era stato messo insieme, per non trasformare le primarie in una guerra di tutti contro tutti.
Il primo a reagire e' stato Luigi Berlinguer, capo dei garanti dell'ordinato svolgimento della consultazione. Denuncia in una conferenza stampa l'invito a "scatenare l'inferno", e con esso il tentativo - piu' o meno evidente - di scardinare il delicato meccanismo di regole ed equilibri che con fatica era stato messo insieme, per non trasformare le primarie in una guerra di tutti contro tutti.
Alle dichiarazioni di Berlinguer segue una valanga di dichiarazioni di esponenti del Pd, quasi tutte contro Renzi. Poi arriva l'esposto. Il sindaco, e' l'accusa, ha "violato tutte le regole del codice di comportamento che aveva sottoscritto e che vieta la pubblicita' sui giornali". E cosi' facendo ha operato "uno sfondamento del tetto delle spese e una violazione delle regole di trasparenza".
Il diretto interessato replica su twitter con un apparentemente ecumenico "Evitiamo il nervosismo e manteniamo il clima giusto, dai". Poi, visto che la cosa non si calma, fa partire una dichiarazione da suo comitato elettorale. "Ci siamo addormentati negli Usa con questo bel confronto in tv; ci risvegliamo in Bulgaria con questo esposto di 4 candidati, di cui tre già trapassati. Da una parte un appello per il voto; dall'altro questo esposto bulgaro". Così Giuliano da Empoli, responsabile del programma del Comitato Renzi per le primarie di centrosinistra che sottintende la paura del voto da parte di Bersani. Ma Pier Luigi Bersani, che nel dibattito di ieri aveva condiviso con Renzi sorrisi e reciprochi attestati di stima, stasera fa capire che il vento e' cambiato. Intervenendo a Porta a Porta dice senza mezzi termini: "Tra il primo tempo e il secondo tempo di una partita non si cambiano le regole. La norma l'abbiamo condivisa insieme a tutti quelli che hanno votato.Le cose accadute oggi sono spregevoli, non sfregiamo il voto".
Nessun commento:
Posta un commento