domenica 25 novembre 2012

Monti a “Che tempo che fa” non esclude di “riflettere” su un nuovo governo


MILANO - "E' sempre difficile dirlo, ma credo che il peggio sia passato, anche per le famiglie". Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, a "Che tempo che fa", parlando della crisi economica in Europa, che "a marzo era in una situazione di grandissima incertezza mentre ora sta dando prova di funzionamento". Per quanto riguarda l'Italia, invece, "posso avere mie opinioni ma non tocca a me dirlo", osserva.
Per quanto riguarda la possibilità che Monti guidi anche il prossimo governo, il premier risponde in modo sibillino: "Rifletterò su tutte le possibilità, nessuna esclusa, in cui eventualmente io ritenga di poter dare il mio contributo al miglior interesse di un'Italia europea, che riesca ad affermarsi, a creare lavoro, ad avere giustizia sociale, e questo è possibile solo superando le resistenze conservatrici, corporative, visibili nella sinistra, nella destra e nel centro. In che modo possa contribuire non so, rifletterò e sarà decisione mia se accettare di dare un contributo".

Monti spiega comunque di tenere "in massima considerazione i consigli di Napolitano" e si augura "che non debba esserci un altro esecutivo tecnico". Il premier rileva quindi che "è una cosa sbagliata" che il lavoro sia tassato più dei capitali, ma ritiene anche che la soluzione non possa che essere europea. "Può un singolo Paese Ue contrastare questa distorsione? No. L'Ue finora ha dedicato troppo poca attenzione al coordinamento del fisco, perché con mercati che si integrano senza coordinamento del fisco i capitali rincorreranno i Paesi dove la fiscalità è minore e il lavoro meno mobile". Sono problemi, dunque, "che non possono essere risolti se non a livello europeo".

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