venerdì 30 novembre 2012

Regista teatrale italiano ucciso in una rapina a Salvador de Bahia


Attilio Piscitelli
SALVADOR DE BAHIA (Brasile) - Il regista teatrale Attilio Piscitelli, 42 anni, è stato assassinato durante una rapina a Salvador da Bahia, in Brasile, dove abitava. Lo riportano i media locali. Piscitelli era scomparso da domenica 25 novembre. A riconoscere il cadavere all'Istituto medico-legale una sua amica, Roberta Alves. "E' stato ucciso con una coltellata al collo", ha detto la donna ai giornalisti. Il riconoscimento ufficiale è stato effettuato dal console italiano a Bahia, Giovanni Pisanu, e dal cugino della vittima, Nicola Messa
Attilio Piscitelli è morto nella Ladeira dos Aflitos, un vicolo dove aveva parcheggiato l'auto. La polizia pensa che il regista "sia andato al Museo di arte moderna e che possa essere stato abbordato mentre tornava a prendere la macchina". Il cadavere è stato trovato "senza documenti, né portafogli, né cellulare".
Piscitelli viveva in Brasile da quattro anni, aveva abitudini tranquille, e abitava da solo in un appartamento nel quartiere Barra. Sabato scorso, è uscito alla guida della sua Focus. L'auto ed i documenti non sono stati trovati. 
Domenica, realizzando la sua assenza, un amico ha cercato di contattarlo sul telefonino che era stato scollegato. "Abbiamo pensato che avrebbe potuto prendere la macchina e andare a Praia do Forte o a Chapada". Gli amici hanno avvertito la polizia dopo che Pisictelli non si era presentato a due appuntamenti: uno di lavoro nel progetto Elite da Lona (che si occupa di persone con disabilità fisica), dove fa il direttore del teatro, e l’altro con il cugino che veniva a trovarlo da Rio de Janeiro.

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