lunedì 21 luglio 2014

Il maltempo frena la partenza della CONCORDIA. Segolene Royal supervisionerà il transito davanti alla Corsica

La prua della Concordia è quasi completamente riemersa
ISOLA DEL GIGLIO - Una decisione finale sulla partenza della Concordia dall'Isola del Giglio, prevista per domani mattina, verrà presa nelle prossime ore quando saranno più chiare le previsioni meteo per la giornata di domani. Nella riunione operativa che si è tenuta questa mattina, secondo quanto si apprende, è stato confermato il programma annunciato nei giorni scorsi dal capo della Protezione civile Franco Gabrielli anche se l'ipotesi di un rinvio è stata messa sul tavolo. Oltre all'incognita meteo ci sono infatti anche i lavori sul relitto, che non sono ancora terminati. Dall'acqua devono ancora riemergere tre metri di scafo e c'è ancora da fissare uno dei cassoni di poppa che consentono il rigalleggiamento. Tra l'altro, a causa del vento forte durante la notte, i lavori si sono dovuti fermare. Al momento la Concordia è riemersa di quasi 11 metri e il Ponte 4 è interamente fuori dall'acqua. Ancora un paio di metri e il rigalleggiamento sarà concluso. I rimorchiatori sono già pronti: saranno queste imbarcazioni abituate a trainare grandi navi ad accompagnare la Concordia fino a Genova, dove sarà smantellata. Un viaggio che durerà in tutto cinque giorni. 

Il ministro dell'Ecologia francese, Segolene Royal, ha fatto sapere che supervisionerà da una nave militare di Parigi il transito del relitto della Costa Concordia davanti alle coste della Corsica. In un comunicato l'ex candidata all'Eliseo ha spiegato che sarà a bordo del Jason, unita' specializzata in missioni di assistenza e decontaminazione, durante il passaggio nei pressi di capo Corso, nel nord dell'isola. Con lei ci sarà il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, "per rimarcare tutta l'importanza che il governo francese annette alla salvaguardia dell'ambiente". La Royal ha detto di condividere le preoccupazioni dei responsabili politici, delle imprese, delle associazioni e della popolazione della Corsica per "la grande vicinanza" del transito davanti alle coste dell'isola francese.  La Royal torna inoltre a dirsi "dispiaciuta che le autorità francesi e gli enti locali non siano stati avvertiti prima sull'itinerario (della Costa Concordia), che passa a quasi 20 chilometri da Cap Corse, uno spazio eccezionale in cui esiste un bel progetto di creazione di un parco naturale marino".

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