mercoledì 8 febbraio 2012

Le nazioni "top spender" in Italia: primi gli Usa, maggiore incremento per russi


MILANO – I dati delle transazioni transfrontaliere registrate da Visa Europe nelle sei nazioni del bacino del Mediterraneo durante l’ultimo quadrimestre del 2011 indicano una crescita nell’ utilizzo di carte Visa del 17,3% anno su anno. Il totale delle spesa per i consumi da parte degli stranieri ha raggiunto i 10,3 miliardi di euro nel periodo settembre- dicembre 2011, in netta crescita dagli 8,7 miliardi di euro registrati nello stesso periodo nel 2010.
Il Rapporto di Visa Europe “Mediterranean Rim Tourism Monitor” indica che i visitatori provenienti dal Regno Unito continuano ad occupare la prima posizione nella lista dei dieci “top spender” nei sei paesi di riferimento (Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Turchia) nonostante il più basso incremento anno su anno mai registrato, solo il 4,5% nel periodo settembre-dicembre 2011. I turisti francesi invece, per la prima volta, hanno superato la soglia del miliardo di euro di spesa.
In base ai dati Visa Europe, la Francia continua a essere il paese dove i visitatori stranieri spendono di più, con una spesa dei consumatori esteri che ha raggiunto i 3,1 miliardi di euro nel periodo settembre – dicembre 2011. In Francia, infatti, la spesa nell’ultimo quadrimestre del 2011 risulta essere il doppio di quanto speso in Grecia (492mln €), Turchia (723mln €) e Portogallo (569mln €) sommati insieme.
Una crescita a doppia cifra nella spesa dei consumatori esteri è stata registrata da cinque dei sei presi in considerazione, con al suo apice la Francia con un incremento del 20,8%. Sebbene la Grecia registri una crescita totale annuale intorno al 5,4%, il mercato greco si posiziona come fanalino di coda non solo nel trend di crescita, ma anche per l’ammontare complessivo della spesa per i consumi da parte di stranieri, la più bassa registrata nei sei paesi per un valore di 492 milioni di euro.
Nei sei paesi rivieraschi del Mediterraneo, il turismo vacanziero da parte di cittadini stranieri ha dato forte impulso nel settore dell’ intrattenimento, dove nel periodo settembre -  dicembre 2011, si è registrato un incremento di circa il 95,3% anno su anno con un totale di spesa che si attesta a 1,36 miliardi di euro. La vendita al dettaglio di cibi e bevande e la grande distribuzione hanno visto un incremento di spesa dei consumatori stranieri anno su anno rispettivamente del 13,4% e13,6%, raggiungendo un importo di 57 e 344 milioni di euro.
La spesa dei consumatori provenienti dai mercati emergenti BRIC si è attestata sui 901 milioni di euro nel periodo settembre-dicembre 2011, per un totale di circa 211 milioni di euro in più rispetto ai dati dell’anno precedente. La spesa da parte dei consumatori provenienti dalla Russia nel quadrimestre considerato si rivela molto simile ai volumi di spesa effettuati dai visitatori russi nel quadrimestre precedente (maggio-agosto 2011) che rappresentava il 5,17% dello speso totale dei visitatori stranieri nei sei paesi del Bacino. La spesa dei visitatori indiani rimane al momento poco significativa nel periodo con dati similari a quelli dell’ anno precedente.
La spesa totale dei consumatori esteri in Italia nell’ultimo quadrimestre 2011 è stata pari a 2,47 miliardi di euro rispetto ai 2,07 miliardi dell’anno precedente, registrando una crescita percentuale a doppia cifra di poco oltre il 19% anno su anno. Comparando la spesa effettuata dai visitatori stranieri nel quadrimestre precedente (maggio-agosto 2011) si registra una contrazione del 28,87% che tuttavia riporta un trend più positivo rispetto alla stessa comparazione dati tra il terzo e il quarto quadrimestre del 2010 che indicava una contrazione del 31,41%. Su base mensile, la spesa complessiva dei consumatori esteri in Italia è diminuita mese dopo mese da settembre a dicembre passando da €913,93 milioni nel settembre 2011 a €364,57 milioni nel dicembre 2011.
Le prime dieci nazioni “top spender” in Italia nel periodo settembre-dicembre 2011 hanno tutte aumentato i loro livelli di spesa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I visitatori provenienti dagli Stati Uniti occupano la prima posizione per spesa estera al consumo nel nostro paese nel periodo analizzato, con un volume di spesa di €344,8 milioni e una crescita di circa il 15% anno su anno. La maggiore impennata di spesa in valori percentuali è fatta registrare dai visitatori russi con un incremento del 33,4% per un controvalore di circa €189 milioni. Una crescita significativa della spesa estera al consumo in territorio italiano proviene dai visitatori del Brasile con circa +32% anno su anno pari a 72,3 milioni di euro. Germania, Svizzera e Giappone registrano rispettivamente un incremento di spesa nel periodo di 29,65%, 27,13% e 22,74%, raggiungendo congiuntamente un volume di spesa pari a circa €403 milioni. Britannici e spagnoli riportano tassi di crescita più contenuti, con 7,06% e 7,1% rispettivamente. Tuttavia i britannici occupano il terzo posto tra i Paesi top spender in Italia con un volume di spesa di poco inferiore ai 200 milioni di euro.
Gli esercenti per la vendita al dettaglio sono i maggiori beneficiari della spesa al consumo dei visitatori esteri con un totale dei volumi di spesa nell’ultimo quadrimestre 2011 pari a circa 770 milioni di euro (+13,3% anno su anno). Il settore dell’entertainment registra un incremento percentuale a tripla cifra con 102,22% passando da circa 164 milioni di euro nel periodo settembre-dicembre 2010 ai 331,5 milioni di euro nello stesso periodo del 2011. Positivo l’andamento delle strutture alberghiere con circa 514 milioni di euro (+11,35%) e della grande distribuzione che beneficia di una crescita del 16,66% (€69,1mln). Le spese per la ristorazione (cibo e bevande) registrano anch’esse una crescita anno su anno del 14,8%, mentre i pagamenti per bollette e per rifornimento di carburante aumentano nettamente con ben 58,65% e 21,2% probabilmente a causa dell’incremento dei costi energetici. Si registra invece un aumento percentuale irrisorio degli autonoleggi (+1,27%) e ancora una flessione di spesa dei consumatori esteri per le linee aeree, con un calo di circa il 12%, passando da €8,77 milioni nel 2010 a €7,72 milioni nel 2011.

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