SAN VITORE OLONA (Milano) - Una romena di 35 anni è stata uccisa sotto casa a San Vittore Olona, nel Milanese. Teodora Catauta, separata e seguita dai servizi sociali, era madre di una bambina di dieci anni non presente al momento dell'agguato. Tre i colpi sparati dal killer prima di darsi alla fuga, probabilmente su un'auto grigia. Gli inquirenti l'avrebbero già identificato. Gli operatori del 118, giunti sul posto, hanno provato per circa 40 minuti a rianimare la 35enne. Invano.
I Fatti della Vita sul filo dell'onda. Altre notizie su http://aquariusreportages.blogspot.it/
giovedì 30 aprile 2015
I 32 operai uccisi dall’amianto alla Franco Tosi: tutti assolti gli imputati
MILANO, 30 aprile - Il Tribunale di Milano ha assolto con formula piena Giampiero Pesenti e altri 7 ex manager della Franco Tosi di Legnano (Milano), azienda che produce turbine, che erano imputati per omicidio colposo in relazione alla morte di 32 operai avvenuta per l'esposizione all'amianto. ''Questo palazzo è un cancro. Sembra che finora abbiamo solo scherzato, viene solo voglia di vomitare'', ha detto il consulente delle parti civili, Luigi Mara.
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NAPOLI, migliaia di revisioni auto finte, 12 denunciati
NAPOLI, 30 aprile - Migliaia di revisioni solo sulla carta senza che le automobili siano mai davvero entrate nelle officine. Con questa accusa i carabineri hanno denunciato dodici persone, fra titolari e dipendenti di otto centri di revisione del capoluogo campano. Migliaia di false revisioni fatte con software illegali che permettevano di rilasciare la documentazione relativa senza mai sottoporre a test i veicoli. I reati ipotizzati sono falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti di un servizio di pubblica utilità, sostituzione di persona, riciclaggio, soppressione di targhe, violazione della normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Sorvegliando l'esterno dei centri di revisione con telecamere nascoste i carabinieri hanno scoperto che negli orari indicati per le operazioni di revisione, invece dei veicoli formalmente revisionati di fatto arrivavano a piedi proprietari o tecnici senza auto e portando solo i documenti di circolazione sui quali apporre il tagliando della pratica che era stata completata solo in maniera fittizia. Circa quattromila automobili, i cui proprietari erano all'oscuro delle procedure di falsa revisione, dovranno essere ora richiamate per essere realmente sottoposte a verifiche tecniche e meccaniche. Nel febbraio dello scorso anno, sempre per false revisioni, i Carabinieri avevano denunciato altre 13 persone, tra titolari di centri di revisione, tecnici e meccanici. In quella circostanza gli investigatori scoprirono che circa 1.300 revisioni erano state fatte a nome di un tecnico deceduto.
Il tasso di disoccupazione a marzo è tornato a salire: è al 13%
ROMA, 30 aprile - Il tasso di disoccupazione torna a salire a marzo: cresce di 0,2 punti percentuali (da febbraio) al 13%. Lo comunica l'Istat nei dati provvisori.La risalita dopo i cali di dicembre e gennaio e la lieve crescita a febbraio. Si tratta del livello più alto da novembre (13,2%). Ancora in calo gli occupati a marzo -0,3%, con 59 mila unità in meno rispetto a febbraio. Rispetto a marzo 2014, l'occupazione è in calo dello 0,3% con 70 mila unità in meno. Il tasso di occupazione scende al 55,5%.
AVELLINO, violenza sessuale su 14enne, un italiano e due rumeni arrestati
NAPOLI, 30 aprile - Due cittadini rumeni e un italiano sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Montella, in provincia di Avellino, per violenza sessuale nei confronti di una minore, anch'ella rumena che, all'epoca dei fatti, aveva poco più di 14 anni. Le indagini sono state avviate dopo alcune confidenze, poi avvalorate da segnalazioni ai servizi sociali, che avevano avuto sentore delle violenze che la ragazza era costretta a subire. L'attività investigativa ha così accertato numerosi episodi durante i quali la giovane rumena era stata oggetto di attenzioni sessuali da parte di un 32enne rumeno, convivente della sorella, e di un amico di famiglia, un italiano 55enne. Coinvolta nella vicenda, in concorso con i due molestatori, anche la sorella della vittima perché non aver fatto nulla per evitare che la minore subisse atti sessuali da parte dei due uomini e per averla costretta a tacere le violenze subite. In alcun caso, da quanto emerso dalle indagini, i due molestatori hanno avuto rapporti completi con la 14enne anche perché, sin da subito, la minore era stata affidata a una casa famiglia. Il gip di Avellino ha disposto gli arresti domiciliari per la sorella della vittima e il 55enne, mentre il rumeno convivente della donna è stato rinchiuso in carcere.
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PEDOFILIA minorile, perquisizioni della polizia in 16 città
Una ventina di perquisizioni domiciliari sono state eseguite dalla polizia in sedici città italiane, nell'ambito di un'inchiesta di contrasto alla pornografia minorile. Le città interessate dalle perquisizioni sono state: Catania, Siracusa, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria, Potenza, Avellino, Roma, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Torino, Cuneo, Treviso e Venezia.
mercoledì 29 aprile 2015
La MUSSOLINI capolista alle regionali in Campania
STRASBURGO, 29 aprile - "Ho accettato di guidare la lista di Forza Italia alle prossime regionali in Campania: me lo ha chiesto oggi per telefono Berlusconi. Si tratta di un vero onore. Gli voglio bene. Obbedisco con affetto". Lo rende noto la stessa Alessandra Mussolini in una pausa dei lavori parlamentari di Strasburgo. "Ancora una volta - prosegue - la mia vita s'incrocia con Napoli, la mia città' d'adozione, la città che amo".
NAPOLI, cantante neomelodico tenta di corrompere i poliziotti per evitare un multa
Raffaello |
Il cantante non è nuovo ad episodi del genere: nel 2011 era stato arrestato dopo una rissa.
Prof dell'Università di CAMERINO arrestato per molestie a studenti
MATELICA (Macerata), 29 aprile - Un docente della facoltà di veterinaria dell'università di Camerino, sede di Matelica, è stato arrestato per presunte molestie a sfondo sessuale compiute fra il 2011 e il 2013 ai danni di sette studenti. Il prof di 51 anni, Francesco Parillo, è stato sospeso dall'ateneo e, su ordine del gip di Macerata, è stato posto ai domiciliari. E' professore associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria e originario dell'Ascolano. Nei mesi scorsi, il docente era stato denunciato per violenza sessuale da uno studente. I carabinieri avrebbero accertato che altri sei allievi sarebbero stati oggetto di proposte sessuali e palpeggiamenti. Fra la posta elettronica del docente, gli investigatori avrebbero trovato una mail compromettente, vari messaggi e la registrazione di un colloquio con uno studente.
Fra gli elementi di accusa a carico del docente, che hanno spinto il Gip Enrico Zampetti a emettere il provvedimento restrittivo, ci sarebbe anche il referto medico relativo ad uno studente sofferente di stress psichico per le pressioni subite.
Due anni e due mesi a GENNY 'A CAROGNA
ROMA, 29 aprile - E' stato condannato a due anni e due mesi di reclusione Gennaro De Tommaso, noto come Genny 'a carogna, capo ultrà del Napoli. La pena è stata decisa, senza sospensione condizionale, per le violenze avvenute il 3 maggio 2014 alla finale di Coppa Italia, a Roma. Si tratta di episodi non legati a quelli che sfociarono nella morte del tifoso partenopeo Ciro Esposito.
ITALICUM, Renzi: non siamo arroganti, facciamo il nostro dovere
ROMA, 29 aprile - Prima prova di forza per Matteo Renzi in Aula alla Camera. Nel primo pomeriggio si vota la prima delle tre fiduce chieste dal governo sull'Italicum. Il partito è scosso e la minoranza Dem sulle barricate insieme all'opposizione. Diversi big del Pd non parteciperanno al voto e l'ex segretario Pier Luigi Bersani attacca: "Si ricordano degli ex leader per chiedere loro la fiducia solo quando si tratta di fiduce, non quando ti rimuovono dalla commissione". "Sulla legge elettorale - dice Renzi - sono giorni di polemica e discussione. Rispetto le posizioni di tutti e di ciascuno. Fa male sentirsi dire che siamo arroganti e prepotenti: stiamo solo facendo il nostro dovere. Siamo qui per cambiare l'Italia. Non possiamo fermarci alla prima difficoltà".
NO EXPO, nuovo blitz della polizia contro giovani dell'area anarchica a MILANO
MILANO, 29 aprile - Nuovo blitz contro presunti appartenenti all'area No Expo a Milano. La polizia di Stato è intervenuta nella stessa zona di martedì, nel quartiere Giambellino dove erano state trovate mazze e molotov. Le indagini sono condotte dalla Digos che ha effettuato perquisizioni e controlli. Alcune persone sono state accompagnate in Questura per essere identificate e per accertamenti. Si tratta di giovani vicina all'area anarchica. L'azione ha avuto luogo in via degli Apuli e in via Odazio, nella stessa zona dove si trovano le palazzine popolari in cui, martedì, dentro tre appartamenti, sono stat fermati dei giovani anarchici e sequestrato mazze ferrate e il necessario per fabbricare delle molotov.
Nel corso del blitz sono stati trovati tre tedeschi che fanno parte dei No Expo già identificati martedì e per i quali era stato chiesto un decreto di allontanamento dall'Italia, poi negato. I tre hanno tentato di sbarazzarsi di un borsone con maschere antigas e altro materiale.
Alfano: "Il sistema di prevenzione funziona" - Le perquisizioni della Digos legate a possibili atti dimostrativi in occasione dell'inaugurazione di Expo "sono la prova che il sistema di prevenzione funziona. Nessun Paese è a rischio zero", ma queste operazioni "fanno chiaramente capire che lo Stato è più forte di chi lo vuole contrastare". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
Blitz in corso all'aeroporto di Bresso - Anche a Bresso, nel Milanese, vi è stato un altro blitz, da parte delle forze del'ordine. Stando a quanto emerso, si tratta di un'operazione di sgombero non meglio precisata, dentro l'area dell'aeroporto. Sul posto, l'hangar 39, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco, hanno sgomberato diverse persone. L'aeroclub, raggiunto telefonicamente, ha confermato i "controlli" precisando solo che "non interferiscono con l'attività di volo", che rimane operativa.
Nel corso del blitz sono stati trovati tre tedeschi che fanno parte dei No Expo già identificati martedì e per i quali era stato chiesto un decreto di allontanamento dall'Italia, poi negato. I tre hanno tentato di sbarazzarsi di un borsone con maschere antigas e altro materiale.
Alfano: "Il sistema di prevenzione funziona" - Le perquisizioni della Digos legate a possibili atti dimostrativi in occasione dell'inaugurazione di Expo "sono la prova che il sistema di prevenzione funziona. Nessun Paese è a rischio zero", ma queste operazioni "fanno chiaramente capire che lo Stato è più forte di chi lo vuole contrastare". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano.
Blitz in corso all'aeroporto di Bresso - Anche a Bresso, nel Milanese, vi è stato un altro blitz, da parte delle forze del'ordine. Stando a quanto emerso, si tratta di un'operazione di sgombero non meglio precisata, dentro l'area dell'aeroporto. Sul posto, l'hangar 39, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco, hanno sgomberato diverse persone. L'aeroclub, raggiunto telefonicamente, ha confermato i "controlli" precisando solo che "non interferiscono con l'attività di volo", che rimane operativa.
martedì 28 aprile 2015
Prorogati i domiciliari per ANNA MARIA FRANZONI
BOLOGNA, 28 aprile - Il tribunale di sorveglianza di Bologna ha prorogato la detenzione domiciliare per Anna Maria Franzoni, condannata per la morte del figlio Samuele, a Cogne il 30 gennaio 2002. A quanto apprende l'ANSA il tribunale avrebbe disposto la proroga del beneficio visto che la detenuta ha già scontato due terzi della pena.
Il procuratore generale Attilio Dardani aveva espresso parere favorevole alla proroga della detenzione domiciliare per Anna Maria Franzoni. Il tribunale di Sorveglianza di Bologna, presidente Francesco Maisto, si e' riservato la decisione, che è attesa nei prossimi giorni. "Fiduciosi mi sembra l'aggettivo corretto". ha commentato l'avvocato Paola Savio, legale della donna, secondo la quale Franzoni sta trascorrendo questo periodo di detenzione a casa "serenamente. E' contenta, segue i suoi figli, fa la mamma, cucina, lavora: insomma una persona normale". Anna Maria Franzoni sta trascorrendo questo periodo di detenzione a casa "serenamente". A raccontarlo è il suo avvocato, Paola Savio: "E' entrata in un tran tran domestico che peraltro era quello che voleva. Quindi è contenta, segue i suoi figli, fa la mamma, cucina, lavora: insomma una persona normale".
CAMERA, Renzi pone la fiducia sull’Italicum. E’ bagarre
ROMA, 28 aprile - Matteo Renzi sfida il Parlamento e dopo che il governo ha chiesto la fiducia sull'Italicum scrive su twitter: "La Camera ha il diritto di mandarmi a casa se vuole: la fiducia serve a questo. Finchè sto qui, provo a cambiare l'Italia". La richiesta di fiducia arriva dopo che la riforma ha superato indenne il primo scoglio del voto a scrutunio segreto sulle pregiudiziali di costituzionalità. "Ci prendiamo le nostre responsabilità", twitta Renzi. Ma l'opposizione è sulle barricate e protesta in Aula. Dai banchi M5S scoppiano le urla "Fascisti!". Maurizio Bianconi di Fi urla "Vergogna!" ed è richiamato all'ordine dalla presidente Boldrini che fatica non poco a mantenere l'ordine.
La tensione in Aula è alle stelle. "Non consentiremo - attacca Renato Brunetta - il fascismo renziano. Faremo di tutto per impedirlo, dentro e fuori questa Aula. Non consentiremo che questa Aula sia ridotta a un bivacco di manipoli renziani". Lancio di crisantemi gialli da parte dei deputati di Sel in Aula alla Camera. "E' il funerale della democrazia", ha detto il capogruppo Arturo Scotto dopo la richiesta della fiducia.
Bersani, è in gioco democrazia - "Non avevo dubbi che avrebbero messo la fiducia. Qui il governo non c'entra niente, è in gioco una cosuccia che si chiama democrazia. Ora decideremo insieme che fare e poi deciderò io perchè ognuno deve assumersi le sue responsabilità".
MILANO, metro in sciopero anti Expo, traffico in tilt
Ma la metro non arriverà... |
MILANO, 28 aprile - Traffico in tilt a Milano a causa dello sciopero dei trasporti che fino alle 15 blocca 4 linee della metro. Disagi sono stati registrati anche per le riduzioni del servizio in superficie. I dipendenti di Atm protestano contro il piano di lavoro extra che saranno chiamati a fare per l'Esposizione universale. Lo rende noto la Confederazione Unitaria Base Trasporti.
ERGASTOLO al comandante coreano del traghetto affondato (300 morti)
Lee Joon-seok |
SEUL, 28 aprile - Il comandante del cargo coreano Sewol affondato il 16 aprile 2014, con più di 300 vittime (per lo più studenti in gita), è stato condannato oggo all'ergastolo in appello. Lee Joon-seok, 70 anni, a novembre era stato condannato a 36 anni in primo grado per negligenza e abbandono della nave, ma assolto per omicidio. Il verdetto era stato criticato come troppo mite dai parenti delle vittime. In appello la corte di Gwangju ha riconosciuto anche l'accusa di omicidio, aggravando la pena.
lunedì 27 aprile 2015
RENZI, sull'Italicum "è in ballo la dignità del Pd"
ROMA, 27 aprile - Matteo Renzi sfida le opposizioni e il proprio partito nel giorno in cui l'Italicum approda in Aula. E in una lettera aperta ai circoli Dem invita alla responsabilità e avverte: sulla riforma "è in ballo la dignità del Pd". "Possono mandarci a casa - dice - ma non fermare il cambiamento". Lo scontro finale sull'Italicum va - dunque - 'ufficialmente' in scena. Aula, comunque, semi-vuota, per la discussione generale e 'solo' in 20 gli iscritti a parlare in questa prima fase di esame del provvedimento. Forza Italia conferma che in Aula, sull'Italicum, presenterà tre questioni di pregiudizialità, una di costituzionalità, una di merito e una richiesta di sospensiva della legge elettorale. Sulle prime due questioni FI chiederà voto segreto.
"Sulle pregiudiziali mi pare che non ci sia la volontà di ricorrere alla fiducia domani". Lo afferma il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, a margine di un seminario organizzato dai Dem per i 10 anni delle primarie.
"Dignità è un concetto profondo ed è offensivo usarlo a fini di polemica interna. Nessuno può dire che chi esprime un'opinione diversa colpisce la dignità di una comunità come il Pd": è quanto si legge in un documento di Sinistra Dem, la componente di Gianni Cuperlo, in cui si afferma che "una mediazione è ancora possibile". "In quella lettera - prosegue il documento - il segretario sostiene che chiunque avanza una proposta di miglioramento dell'Italicum vuole azzerare le riforme e colpire il cambiamento. Ma questo è falso. Noi vogliamo le riforme e vogliamo quel cambiamento che proprio certe sordità in questo passaggio rischiano di mettere in crisi. Abbiamo mostrato coi fatti che l'unità del Pd la pratichiamo", come si è visto in precedenti passaggi parlamentari. "Ma oltre ai diritti - si legge ancora - esistono dei doveri di coerenza quando in gioco entrano principi che riguardano la qualità della democrazia. Per parte nostra vogliamo unire e cambiare nel verso giusto". Sinistra Dem afferma poi che "colpisce la sottovalutazione del danno che deriverebbe al governo e al Pd da una rottura. E' ancora possibile correggere l'equilibrio del sistema - insiste il documento - che nascerà dalla doppia riforma (della Costituzione e della legge elettorale). Ad esempio rivedendo composizione e funzioni del Senato, scegliendo la via di una vera Camera delle Regioni. Questo implicherebbe anche una revisione dei contrappesi necessari a fronte di una legge elettorale che cambia la forma di governo nella direzione di un premierato forte". "Senza queste e altre correzioni - prosegue il documento - lo spostamento del potere legislativo dal Parlamento al Governo è destinato a produrre uno squilibrio. Naturalmente si dovrebbe garantire una coincidenza dei tempi tra l'entrata in vigore della nuova legge elettorale e il completamento della riforma costituzionale. Sono proposte ragionevoli. Una mediazione è ancora possibile, ma servono volontà, coraggio e parole scolpite".
YARA, Bossetti in Corte d’Assise il 3 luglio
BERGAMO, 27 aprile -Massimo Bossetti sarà processato il 3 luglio davanti ai giudici della Corte d'Assise di Bergamo per l'omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. L'ha deciso il gup di Bergamo Ciro Iacomino.
La difesa di Bossetti è "amareggiata" ancor più che per il rinvio a giudizio del muratore, "che poteva costituire un epilogo di questa vicenda", per il fatto che il gup non ha disposto accertamenti "essenziali" come la ripetizione dell'esame del Dna riscontrato sul corpo, e anche di un'altra biologica sempre riscontrata sul corpo di Yara. Lo ha spiegato uno dei legali di Bossetti, Paolo Camporini, il quale ha stigmatizzato i motivi per i quali il giudice non ha disposto i nuovi accertamenti. "E' la prima volta che vedo non disporre un incidente probatorio perché richiederebbe troppo tempo in considerazione della scadenza dei termini di custodia cautelare, ed era invece un accertamento necessario - ha proseguito il legale - anche per capire, appunto, se una persona in carcere deve rimanerci".
Durante l'udienza preliminare i difensori dell'uomo avevano chiesto di riptere il test sul Dna del loro assistito.Inoltre hanno chiesto la nullità del capo di imputazionein quanto questo presenta un doppio luogo di commissione del delitto: Brembate di Sopra e Chignolo D'Isola. Hanno inoltre chiesto la nullità o l'inutilizzabilità degli accertamenti biologici compiuti dal Ris in quanto esperiti con lo strumento della delega di indagine e non, invece, con l'avviso alle parti. Quest'ultima questione era già stata respinta dai giudici del tribunale del Riesame ma la Cassazione, sul punto, non ha ancora depositato le sue motivazioni.
ANCONA, autobus contro una casa, 18 feriti
ANCONA, 27 aprile - Grave incidente ad Ancona dove un autobus di linea si è schiantato contro un muro. L'incidente è stato provocato da un'auto che ha tagliato la strada al mezzo pubblico che, per evitare lo scontro, è finito contro il muro. Almeno 18 persone sono rimaste ferite: tra esse anche uin bambino. L'incidente si è verificato in via XXIX Settembre, davanti alla sede della Banca d'Italia. In tilt il traffico nella zona.
CASAVATORE (Napoli), riaperta guerra tra clan, ucciso un uomo davanti a un bar
CSAVATORE (NAPOLI), 27 aprile - Un uomo, Ciro Cortese, di 37 anni, è stato ucciso in un agguato in via Galvani, a Casavatore (Napoli), nei pressi di un bar. Cortese - secondo quanto riferiscono i carabinieri - era già noto alle forze dell'ordine, considerato un elemento di peso nella cosiddetta fazione dei "girati" di via Vannella Grassi a Scampia.
Ferita gravemente nell'agguato un'altra persona, ancora in via di identificazione, trasportata all'ospedale San Giovanni Bosco. Si tratta di Aldo "Alduccio" Pesone che nell'agguato sarebbe stato coinvolto senza esserne l'obiettivo. Gli investigatori hanno infatti pochi dubbi che nel mirino dei killer ci fosse il solo Cortese.
Si riaprono le ostilità su un fronte mai chiuso, quello delle circa 500 piazze di spaccio di Scampia che la fazione dei "Girati" ha sottratto agli scissionisti, sospinti così verso l'aera nord di Napoli dove hanno dato vita alla cosiddetta faida dei carbonizzati (dai metodi usati per eliminare gli avversari). L'omicidio di stamane potrebbe essere il segnale di un ritorno di guerra dichiarata.
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domenica 26 aprile 2015
INDONESIA, 9 stranieri trafficanti di droga fucilati entro 72 ore
I due australiani condannati a morte |
L'ingresso della prigione di Nusakambangan |
GIAKARTA - Confermata la linea del "pugno di ferro" contro il traffico di droga, decisa dal nuovo presidente indonesiano, Joko Widodo. Le autorità del Paese asiatico hanno annunciato l'esecuzione di 9 stranieri, condannati per spaccio, reato per il quale è prevista la pena di morte. Entro 72 ore 3 nigeriani, un francese, 2 australiani, una filippina, un brasiliano, un ghanese e un indonesiano saranno passati per le armi. Il caso ha inasprito le relazioni diplomatiche con la Francia, l'Australia e le Filippine. Gli avvocati dei condannati a morte di fronte all’imminente esecuzione sull’isola-prigione di Nusakambangan stanno facendo ultimi tentativi di salvare i loro clienti.
Edre Olalia, l'avvocato di Mary Jane Fiesta Veloso, condannata a morte dalle Filippine, e Utomo Karim, l'avvocato di Raheem Agbaje Salame della Nigeria, hanno ripetutamente visitato i condannati presso le strutture correzionali di Nusakambangan negli ultimi due giorni .
"Noi, come avvocati, non potevamo fare nulla di più. Il nostro cliente, Raheem, ha accettato l'esecuzione imminente. Sembra che sia impossibile per noi prendere un'altra misura legale per evitare la fucilazione” ha detto Utomo, dopo aver visitato oggi Raheem a Nusakambangan. Era accompagnato dalla fidanzata del condannato.
DERBY DELLA MOLE, arrestati 5 tifosi
TORINO, 26 aprile - Due tifosi della Juventus e uno del Torino sono stati arrestati dalla polizia per lancio di bombe carta, fumogeni e altri oggetti all'interno dello stadio Olimpico in occasione dell'odierno derby della Mole. Altri 2 tifosi sono stati arrestati per gli incidenti prima della gara; uno è stato denunciato per i sassi contro il pullman bianconero.
Per quanto riguarda i feriti, il loro numero è salito a 11 ma solo 3 (2 al Cto e 1 al Mauriziano) sono stati trattenuti in osservazione; dimessi gli altri.
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ROMA, trovato cadavere in una pineta, con ferite al volto e al capo
La pineta Sacchetti |
ROMA, 26 aprile. - Un uomo, un parrucchiere di 61 anni, è stato trovato cadavere con segni di ferite al volto nel parco di via della pineta Sacchetti a Roma. Si tratta di un romano di cinquant'anni di cui i familiari non avevano più notizie da ieri sera. A dare l'allarme al 112 dei Carabinieri è stato un passante che ha segnalato la presenza del corpo nella pineta.Secondo il medico legale l'uomo, separato da tempo dalla moglie, sarebbe stato colpito più volte al volto con un sasso trovato nei pressi del cadavere. Gli investigatori al momento non escludono che la vittima sia stata uccisa a scopo di rapina visto che non sono stati trovati il portafoglio e i documenti. Secondo quanto accertato dai Carabinieri l'uomo viveva in un appartamento della zona con alcuni amici da quando si era separato dalla moglie. Ai suoi coinquilini ieri sera aveva detto che avrebbe trascorso qualche ora al cinema.
CASSAZIONE. un giudice non è ricusabile anche se sottoposto ad azione per risarcimento danni
ROMA, 26 aprile - Anche con la nuova legge sulla responsabilità delle toghe, l'azione di risarcimento dei danni "non costituisce di per sé ragione idonea e sufficiente ad imporre la sostituzione del singolo magistrato". Lo ha stabilito la Cassazione con un verdetto che "disinnesca" il rischio di paralisi dei processi e quello di ricusazioni a pioggia. Il verdetto è stato emesso dalla Sesta sezione penale della Suprema Corte che, per la prima volta ha esaminato la nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati, affrontando il ricorso di un avvocato sotto processo a Pordenone che aveva chiesto la ricusazione di un giudice nei confronti del quale aveva iniziato l'azione risarcitoria per colpa professionale. Ne sono state tratte due massime di diritto. Con la prima, si è escluso che il magistrato nei confronti del quale un imputato avanzi domanda risarcitoria possa mai essere considerato "un debitore" dal momento che la domanda non è "diretta" ma è proposta nei confronti dello Stato. Con la seconda, si è esclusa la ricusazione "automatica" del magistrato la cui condotta professionale sia stato oggetto di una domanda di risarcimento.
BARLETTA, esplosione per una fuga di gas, 1 morto
BARLETTA, 26 aprile - Un uomo è morto e quattro persone sono rimaste ferite nell'esplosione, provocata da una fuga di gas, avvenuta in una strada del centro di Barletta. La vittima si chiamava Nicola Del Vecchio, 56 anni. Al momento dell'esplosione erano sul posto il comandante della polizia municipale, Savino Filannino, l'assessore comunale Marcello Lanotte, i vigili, i pompieri e i tecnici dell'Italgas giunti in via Milano dopo la segnalazione di un forte odore di gas. Tra i feriti il comandante della polizia municipale, Savino Filannino, che ha un piede fratturato; un vigile del fuoco, ferito al capo; e un altro operaio che ha ferite lacero contuse e diverse escoriazioni su tutto il corpo. L'operaio, in condizioni critiche, è ricoverato nell'ospedale di Barletta, a circa 60 chilometri da Bari, gli altri due al Bonomo di Andria.
Il gruppo era giunto sul posto, nei pressi del passaggio a livello, assieme all'assessore alla polizia municipale di Barletta, Marcello Lanotte, dopo la segnalazione di alcuni residenti che lamentavano un forte odore di gas. Tutto è cominciato attorno alle 14 di domenica, dopo le tante telefonate giunte al centralino dei vigili urbani. Gli operai dell'Italgas in poco tempo hanno rilevato il luogo in cui era in corso la fuga di gas, davanti all'ingresso di un parrucchiere da uomo. Poco più tardi, hanno cominciato a compiere uno scavo proprio sotto il marciapiede antistante la barberia.
Mentre erano in corso i lavori, l'assessore Lanotte si è allontanato di circa 200 metri per prelevare dalla sua auto il caricabatterie del cellulare e ha sentito una forte boato. E' accorso sul luogo dello scavo e ha constatato che c'era stata un'esplosione dall'interno del locale adibito a parrucchiere. Ha visto i feriti per terra, tra loro anche il comandante della polizia municipale. Ha quindi dato l'allarme facendo accorrere sul posto le ambulanze che hanno condotto i quattro uomini negli ospedali di Barletta e Andria. Poco tempo dopo Delvecchio è morto. I sanitari hanno spiegato che aveva importanti lesioni ad una gamba che avrebbero lacerato l'arteria femorale. Nella zona sono state inviate altre cinque ambulanze del 118, che hanno provveduto a soccorrere i residenti che hanno accusato malori, e i vigili del fuoco.
Per motivi precauzioni sono state evacuate le palazzine dell'isolato in cui si è verificata l'esplosione e i tecnici dell'Enel hanno staccato l'elettricità in tutta la strada per consentire agli operai dell'Italgas di continuare a lavorare in sicurezza per individuare e fermare la fuga di gas.
Il GOVERNO pensa di legare al REDDITO alcune detrazioni fiscali (come quelle sanitarie)
ROMA, 26 aprile - Legare al reddito alcune detrazioni fiscali, anche quelle da sempre considerate 'intoccabili', come le detrazioni per le spese sanitarie. E' il ragionamento che si fa strada all'interno dell'esecutivo alle prese con il delicato dossier delle tax expenditures, che, come indicato nel Documento di economia e finanza, dovranno contribuire a recuperare risorse per circa due miliardi e mezzo il prossimo anno. Risorse che saranno utili a sterilizzare le clausole di salvaguardia da oltre 16 miliardi, che altrimenti si tradurrebbero in un aumento generalizzato di Iva e accise da un lato, ma anche in un taglio lineare delle detrazioni stesse (eredità di una clausola del governo Letta). Proprio per evitare che il nuovo intervento, cui stanno lavorando in prima battuta il nuovo commissario alla spending review, Yoram Gutgeld, e il consigliere economico di Palazzo Chigi Roberto Perotti, abbia come effetto un taglio lineare delle detrazioni, si starebbe appunto ragionando di legare alcune voci al reddito, in modo da ridurre, fino a eliminare, alcuni sconti oltre una certa soglia di ricchezza.
E in uno dei tanti documenti di lavoro che si stanno producendo in queste settimane, anticipato dal Sole 24 Ore, si sarebbero individuate una cinquantina di voci da rivedere, tra le quali i principali sconti candidati progressivamente a scomparire all'aumento del reddito sarebbero appunto le detrazioni (attualmente al 19% per tutti), per le spese mediche, così come quelle sostenute per i contributi previdenziali per l'assistenza personale e familiare, cioè per i 'badanti'. Certo una ipotesi ad alto rischio politico, visto peraltro che la risoluzione con cui il Parlamento ha appena licenziato il Def chiede esplicitamente che l'intervento sulle tax expenditures sia rivolto a eliminare doppioni ed agevolazioni non giustificate dal punto di vista economico o sociale, salvaguardando però le voci più sensibili, e in particolare quelle per i redditi da lavoro dipendente, per i redditi di imprese minori e per quelli da pensione. Una via per evitare lo scontro frontale in Parlamento potrebbe essere quella di sfruttare il treno della delega fiscale, visto che i decreti attuativi hanno bisogno poi solo di un parere (non vincolante) delle commissioni competenti senza necessità del passaggio in Aula. Ma il governo al momento sembrerebbe comunque intenzionato a prendersi tutto il tempo disponibile - cioè fino all'autunno - per mettere a punto l'intervento, approfittando della delega intanto per dar corpo a quel 'tagliando annuale' di sconti e incentivi fiscali sempre indicato nel Def. "Nessuna decisione è stata presa" si assicura da più parti nell'esecutivo, mentre Palazzo Chigi fa sapere che il dossier circolato "è solo una ipotesi di lavoro, peraltro mai discussa" e non "un piano del governo che, sulle voci della spending review, farà le sue scelte soltanto in sede di legge di Stabilità".
MILANO, lei ordina una pizza a domicilio. Arriva il "pony" e la violenta
MILANO, 26 aprile - Ha ordinato la pizza con consegna a domicilio, come tante altre volte. La sera di mercoledì scorso, però, a consegnare la cena non è stato il solito fattorino della pizzeria egiziana distante solo cinquanta metri da casa sua, nel quartiere Lambrate a Milano. Mercoledì sera si è presentato uno sconosciuto, un egiziano sui trent'anni. Che ha stuprato la donna, una 41enne. Dopo la denuncia è caccia al violentatore.
Nemmeno il proprietario della pizzeria, però, sa il suo nome: spiega di non chiedere a chi lavora per lui come si chiama, gli basta che chi si fa avanti inforchi il motorino e consegni la pizza in mezza Milano. E lo stupratore era proprio uno di quei "pony" senza identità.
Agli psicologi e ai medici del Centro antiviolenza della clinica Mangiagalli, che l'hanno visitata dopo lo stupro, la donna ha raccontato di aver risposto al citofono e, come sempre, di aver chiesto al fattorino di salire al terzo piano. Quando ha aperto la porta, l'uomo le ha fatto solo una domanda: "Sei sola in casa?". "Questa sera siamo io e il gatto", ha risposto lei secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Una frase che ha dato il via all'incubo.
HACKER russi leggono le e-mail di OBAMA
MOSCA, 26 aprile - Hacker russi sono riusciti a leggere e-mail non classificate del presidente americano Barack Obama. Lo riporta il New York Times citando un rappresentate dell'amministrazione, secondo il quale le e-mail sono state lette durante l'intrusione nella rete di computer della Casa Bianca lo scorso anno. Gli hacker non sarebbero riusciti pero' a penetrare nel sistema del Blackberry di Obama, ma sono riusciti a entrare negli archivi delle e-mail del personale della Casa Bianca, con cui il presidente ha contatti regolarmente. Le reti protette, quelle classificate, non hanno subito alcuna intrusione ma - afferma il New York Times - in molti casi le e-mail non classificate contengono più informazioni sensibili, includendo scambi con diplomatici, programmi e anche dibattito politico. Non e' chiaro il numero di mail alle quali gli hacker hanno avuto accesso ne' il loro contenuto. La gravita' dell'intrusione dello scorso anno è stata subito riconosciuta, con i responsabili alla sicurezza informatica che si sono riuniti quotidianamente per settimane per cercare di risolvere il problema e capire come rendere la rete piu' sicura. L'attacco hacker ha riaperto il dibattito sulla presenza in rete di Obama.
sabato 25 aprile 2015
BOLZANO, ordigno pronto a esplodere su una Frecciargento
Il finestrino rotto del treno dove è stato calato l'ordigno |
Gli autori del gesto hanno rotto il finestrino sinistro del locomotore e hanno fatto calare l'ordigno. Solo per un caso l'innesco non ha funzionato. La fiamme delle stelle filanti luminose si è infatti spenta prima di raggiungere il mix esplosivo di benzina, diavolina e fiammiferi.
Sul posto sono intervenuti gli artificieri della questura di Bolzano, la Digos e il pm Andrea Sacchetti, che coordina l'inchiesta. In assenza di rivendicazioni, per il momento non viene esclusa nessuna pista, anche se per gli inquirenti sembra però poco giustificabile un gesto dimostrativo per porre l'attenzione sulla situazione dei numerosi profughi che in queste ore passano per la stazione di Bolzano per raggiungere il Brennero.
Non viene quindi esclusa la matrice anarchica e del movimento "No-Tav", visto che si tratta di un treno ad alta velocità. "La data, il 25 aprile, di certo non è stata scelta a caso", affermano gli investigatori.
25 aprile, a MILANO contestata la Brigata ebraica
MILANO, 25 aprile - Grida, insulti e qualche spintone, a Milano, durante il corteo del 25 aprile, al passaggio della Brigata ebraica. La polizia ha contenuto i manifestanti, gruppi filo-Palestina e antisionisti, impedendo il contatto. "Fuori i sionisti dal corteo", gridano in piazza s.Babila, dove però in molti tra i presenti applaudono la Brigata. Gruppi ebraici, dietro uno striscione dell'associazione Amici di Israele, e alle bandiere della Brigata ebraica sono entrati in piazza San Babila dove il corteo curvava in direzione di piazza Duomo, cantando 'Bella ciao'. Dall'altra parte, dietro un nutrito schieramento di agenti in tenuta antisommossa, i contestatori urlavano "assassini, assassini" e "Fuori i sionisti dal corteo". Con insulti, e il lancio di qualche bottiglietta d'acqua, ai quali dal corteo hanno risposto con il coro "fascisti, fascisti".
25 aprile, Mattarella all’Altare della Patria
ROMA, 25 aprile - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato il via, in piazza Venezia a Roma, alle celebrazioni per la Festa del 25 aprile. Quest'anno ricorre il 70° anniversario della Liberazione dell'Italia. Con il capo dello Stato, accolto dalle Forze Armate in picchetto d'onore, anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Difesa, Pinotti, il sindaco di Roma Marino, il vicepresidente della Camera, Giachetti. In seguito, Mattarella si recherà a Milano. Renzi ha augurato, con un tweet, un "buon 25 aprile a tutti".
Mattarella, nel corso della cerimonia di premiazione degli studenti vincitori del concorso 'Dalla Resistenza alla Cittadinanza Attiva' promosso dal Miur d'intesa con l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, aveva detto che il 25 aprile "è una festa di libertà e speranza, che ricorda quello che abbiamo conquistato con il sacrificio di tanti, e che abbiamo il compito e il dovere di mantenere, sviluppare e consolidare sempre di più".
RENZI: se non passa l'Italicum, governo a casa
ROMA, 25 aprile - Il premier Matteo Renzi, ieri a Otto e mezzo ha detto: "Se non passa l'Italicum, credo proprio che il governo cade. Se il governo, nato per fare le cose, viene messo sotto allora vuol dire che i parlamentari dicono: andate a casa. Non sono per tenere la poltrona aggrappata alle terga".
Ma ha subito aggiunto: "Credo che faranno passare l'Italicum, perché la legge elettorale sta in un pacchetto di proposte che abbiamo avanzato in varie occasioni e discusso. Ora che facciamo, facciamo finta di niente? Possono mandarmi a casa ma non fermarmi". Il premier non crede che "il Pd si spaccherà, abbiamo detto che si rispetta il volere della maggioranza. Democrazia è dove si vota e si decide a maggioranza, se no è anarchia". E, a proposito della richiesta del voto di fiducia, ha replicato: "Decideremo martedì".
Ma ha subito aggiunto: "Credo che faranno passare l'Italicum, perché la legge elettorale sta in un pacchetto di proposte che abbiamo avanzato in varie occasioni e discusso. Ora che facciamo, facciamo finta di niente? Possono mandarmi a casa ma non fermarmi". Il premier non crede che "il Pd si spaccherà, abbiamo detto che si rispetta il volere della maggioranza. Democrazia è dove si vota e si decide a maggioranza, se no è anarchia". E, a proposito della richiesta del voto di fiducia, ha replicato: "Decideremo martedì".
Il patron della BORSALINO arrestato a LUGANO per uno dei crac più grandi della storia
LUGANO, 25 aprile - È stato arrestato ieri in Svizzera, a Lugano, l'imprenditore astigiano Marco Marenco, 59 anni, al centro del crac Borsalino, storica azienda di cappelli. Lo riferisce l'edizione online del Corriere del Ticino. Il suo sarebbe uno dei crac più grandi della storia italiana dopo Parmalat: ben 3,5 miliardi di euro. Accusato di una lunga serie di reati che vanno dalla bancarotta alla truffa all'evasione fiscale, era latitante. Nei suoi confronti è stata aperta la procedura d'estradizione.
Marenco è proprietario di una serie di società attive nell'ambito dell'energia, dal gas alle dighe alpine, a giacimenti di idrocarburi in Asia. Queste società negli ultimi anni hanno cominciato a perdere denaro, per un buco totale che la stampa italiana suppone sia attorno ai 3 miliardi di euro, per un crack che ricorda quello di quello di Parmalat (allora mancarono 14 miliardi).
Negli ultimi anni avrebbe girato ingenti quantità di denaro delle sue aziende su conti offshore nei paradisi fiscali. Dopo la firma del decreto d'accusa da parte del pm di Asti sei mesi fa, Marenco si è dato alla macchia, continuando a fare affari dall'estero. Fino a oggi.
Le indagini sono partite dalla Dogana di Alessandria, che aveva scoperto un'evasione di 4 milioni di euro d'accise sul gas di Metanprogetti, una delle aziende di Marenco. Ulteriori verifiche hanno portato a 300 milioni di evasione. Nel contempo diverse altre società controllate dall'astigiano presentano passivi impressionanti. La somma delle due cose ha delineato il maxi-crack messo in piedi dal finanziere. Marenco era assurto all'onore delle cronache per via del sequestro da parte del giudice di alcune sue società nei mesi scorsi (per un valore di 77 milioni di euro), fra cui la storica marca di cappelli Borsalino di Alessandria.
venerdì 24 aprile 2015
MACEDONIA, 14 immigrati clandestini travolti e uccisi da un treno
Il luogo del'investimento dei 14 clandestini |
SKOPJE (Macedonia) - Almeno 14 persone, tutti immigrati clandestini, sono morte in Macedonia investite da un treno a una cinquantina di km dalla capitale Skopje. Come ha riferito il ministero dell'interno, l'incidente e' avvenuto nella tarda serata di ieri nel tratto Veles-Skopje. Il convoglio internazionale partito da Gevgelija (sud della Macedonia al confine con la Grecia) e diretto a Belgrado (Serbia) ha investito un gruppo di una cinquantina di immigrati clandestini, che nel loro viaggio a piedi verso nord e la Serbia seguono la linea ferroviaria per non sbagliarsi e perdersi nei boschi.
Nonostante il tentativo del macchinista di rallentare, il gruppo di immigrati è stato investito in pieno dal treno. Il bilancio, non ancora definitivo, e' di almeno 14 morti e numerosi feriti. Gli immigrati provenivano in prevalenza da Somalia e Afghanistan. La Macedonia è attraversata costantemente da migliaia di immigrati clandestini che dalla Turchia e Grecia cercano di entrare in Serbia e successivamente in Ungheria, Croazia o Slovenia, Paesi dell'Unione europea.
Nonostante il tentativo del macchinista di rallentare, il gruppo di immigrati è stato investito in pieno dal treno. Il bilancio, non ancora definitivo, e' di almeno 14 morti e numerosi feriti. Gli immigrati provenivano in prevalenza da Somalia e Afghanistan. La Macedonia è attraversata costantemente da migliaia di immigrati clandestini che dalla Turchia e Grecia cercano di entrare in Serbia e successivamente in Ungheria, Croazia o Slovenia, Paesi dell'Unione europea.
TREVISO, la moglie e il giovane amante uccidono il marito e bruciano il corpo. Presi
Manuel Palazzo, Lucia Lo Gatto e Aldo Gualtieri |
I due sono stati traditi da un guasto all'automobile. La donna e il suo amante si trovavano insieme nella casa di lei quando, nella notte, sono arrivati i carabinieri. L'uomo è stato portato nel carcere di Treviso, la donna in quello di Venezia. Ai militari che li stavano ammanettando non hanno detto nulla.
Il corpo di Gualtieri, probabilmente ucciso domenica, sarebbe stato dato alle fiamme sul luogo dove è stato ritrovato ma non è chiaro se anche l'omicidio sia avvenuto lungo la stretta strada sterrata dietro la Gipsoteca del Canova.
A mettere i militari sulle tracce della coppia un episodio avvenuto domenica. L'auto su cui viaggiava la coppia ha accusato problemi proprio nel luogo del ritrovamento del cadavere, nascosto sotto un cumulo di pietre. Per far ripartire la vettura, i due hanno chiesto aiuto al titolare di un'autofficina della zona. L'uomo ha riferito agli investigatori di aver notato il fumo uscire dall'ammasso di pietre e di aver pensato si trattasse di una grigliata improvvisata.
Il corpo della vittima si trova all'ospedale di Treviso, a disposizione dei consulenti che saranno nominati dal sostituto procuratore della Repubblica Maria Giovanna de Donà.
giovedì 23 aprile 2015
HILLARY CLINTON favorì commercialmente la Russia in cambio di soldi per la sua fondazione?
NEW YORK, 23 aprile - Nuove grane per Hillary Clinton, ancora una volta legate alla fondazione di famiglia. L'ex first lady, mentre era alla guida del Dipartimento di stato, potrebbe aver favorito - secondo un'inchiesta del New York Times - l'acquisizione da parte dell'agenzia atomica russa della canadese Uranium One, la società che controllava - e controlla tutt'oggi - un quinto della produzione Usa di uranio. Avrebbe dato l'ok del Dipartimento di stato in cambio di donazioni alla fondazione di famiglia
MILANO, quattro sospetti casi di scabbia tra i profughi in Centrale
MILANO, 23 aprile - "Quattro sospetti casi di scabbia sono stati rilevati dagli operatori sanitari tra i profughi in attesa di essere trasferiti dalla Stazione Centrale al Centro di via Corelli". A riferirlo è l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. I quattro sono stati portati in ospedale per gli accertamenti ed eventuali cure. "Chiediamo nuovamente alla Regione - dice Majorino - di istituire un presidio permanente nei luoghi dove spontaneamente i profughi arrivano".La Regione Lombardia, in risposta alla richiesta di un presidio sanitario per gli immigrati alla stazione Centrale di Milano dopo i sospetti casi di scabbia, ha riaffermato in una nota che "da mesi e non da ieri" sta monitorando la presenza di patologie infettive "in tutte le strutture di accoglienza operanti in Regione Lombardia". L'assessorato regionale alla Salute ha in proposito fatto sapere che "su quasi 5000 soggetti presenti al 31 marzo 2015 in Lombardia presso i centri attivati dalle Prefetture, sono state effettuate quasi 700 prestazioni di prevenzione nel solo mese di marzo". Invece, sul caso specifico della stazione Centrale di Milano, la Regione ha ribadito di aver "condiviso le scelte dell'Asl Milano, responsabile e competente per questo territorio, in relazione alle attività di presidio sostenute" in particolare per la gestione negli scorsi mesi dell'afflusso di siriani. "L'Asl di Milano, - si sottolinea - d'intesa con Areu, da anni assicura un presidio fisso nel piazzale antistante la Stazione Centrale". Palazzo Lombardia ha poi rimarcato che per l'assistenza offerta agli immigrati "si attende di recuperare dal Ministero dell'Interno l'intero credito atteso". "Regione Lombardia - si conclude nella nota - sosterrà le azioni che le strutture e gli operatori dell'Asl di Milano, d'intesa con la Prefettura e le altre autorità, decideranno di intraprendere".
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MONZA, madre e figlia contagiate da SCABBIA
MONZA, 23 aprile - Allarme scabbia a Monza per una madre e sua figlia rimaste contagiate: i due casi sarebbero stati accertati, come rende noto la Asl locale, da un controllo in ospedale effettuato a febbraio. Secondo quanto riferito dall'associazione "Articolo 51" di Monza, che ha raccolto le testimonianze di alcune mamme degli istituti scolastici della zona, ci sarebbero stati anche altri casi. Come da protocollo, le persone residenti nello stesso complesso della famiglia contagiata sono state poste sotto osservazione per oltre quaranta giorni. Secondo quanto riportato da Asl sono state informate tutte le classi della scuola elementare frequentata dalla bambina malata.
Sospetti casi di scabbia anche a Milano - Secondo quanto riferito dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, "quattro sospetti casi di scabbia sono stati rilevati dagli operatori sanitari tra i profughi in attesa di essere trasferiti dalla Stazione Centrale al Centro di via Corelli". I quattro sono stati portati all'ospedale Niguarda e al San Paolo per gli accertamenti e le eventuali cure.
Sospetti casi di scabbia anche a Milano - Secondo quanto riferito dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, "quattro sospetti casi di scabbia sono stati rilevati dagli operatori sanitari tra i profughi in attesa di essere trasferiti dalla Stazione Centrale al Centro di via Corelli". I quattro sono stati portati all'ospedale Niguarda e al San Paolo per gli accertamenti e le eventuali cure.
Sbarcati a CATANIA 22O MIGRANTI
CATANIA, 23 marco - Continuano gli sbarchi in Sicilia: nel porto di Catania è arrivato il pattugliatore Denaro della Guardia di finanza con 220 migranti, comprese 5 donne. Erano stati soccorsi a 40 miglia a nord della Libia su due gommoni di 14 metri che erano anche carichi di taniche di benzina. Intanto la Procura di Siracusa ha disposto il fermo di sei egiziani, di età compresa tra i 21 e i 33 anni, ritenuti gli scafisti dello sbarco di 447 migranti a Augusta intercettati ieri al largo delle coste elleniche.
GIUGLIANO, la coppia uccisa e gettata in un dirupo, FERMATO un giovane di Pianura
I coniugi assassinati |
GIUGLIANO (Napoli) - Una persona è stata fermata nella notte dalla polizia a Giugliano (Napoli) per l'omicidio di Luigi Simeone e di Immacolata Assisi, la coppia di coniugi trovata uccisa in una scarpata alla periferia della cittadina a nord di Napoli. Il fermato è un conoscente delle due vittime, Antonio Riano (incensurato) di 30 anni, di Pianura. Una lunga notte di interrogatori poi la decisione del pm di fermare il giovane fortemente indiziato del feroce delitto. I corpi erano stati trovati nella mattinata di domenica sulla scarpata di una vecchia cava di tufo.
Le vittime Luigi Simeone, 50 anni tassista residente a Melito (Napoli), e della moglie Immacolata Assisi, sua coetanea, erano giunte sul luogo del ritrovamento dei corpi a bordo del taxi dell'uomo. Nella vettura erano state ritrovate delle vistose macchie di sangue. Ma la stessa macchina era stata trovata chiusa dagli investigatori che però non hanno ancora trovato le chiavi.
L'ipotesi di un omicidio-suicidio era stata da subito scartata dai poliziotti. La vita dei due coniugi è stata passata al setaccio: nessuna ombra. Abitavano a Melito, ad una manciata di chilometri del delitto. E sembra che sabato sera abbiano cenato in un locale della fascia costiera domiziana.
Sette i bossoli ritrovati sul luogo del delitto: le due vittime sono state colpite alla testa. Le modalità dell'assassinio non sembrerebbero pero' di matrice camorristica. Sconcerto tra i tassisti di Napoli per la morte del loro collega descritto come un uomo tranquillo ed estremamente pacato.
L'ipotesi di un omicidio-suicidio era stata da subito scartata dai poliziotti. La vita dei due coniugi è stata passata al setaccio: nessuna ombra. Abitavano a Melito, ad una manciata di chilometri del delitto. E sembra che sabato sera abbiano cenato in un locale della fascia costiera domiziana.
Sette i bossoli ritrovati sul luogo del delitto: le due vittime sono state colpite alla testa. Le modalità dell'assassinio non sembrerebbero pero' di matrice camorristica. Sconcerto tra i tassisti di Napoli per la morte del loro collega descritto come un uomo tranquillo ed estremamente pacato.
All'origine dell'individuazione del trentenne un messaggino per combinare un incontro in pizzeria: lo avrebbe inviato Riano, l’acquirente dell’appartamento della famiglia Simeone.
Titti, la donna uccisa sabato, lo ha mostrato poche ore prima di morire all’amica del cuore, una vicina di casa che ieri ne ha parlato a lungo con gli inquirenti. Quindi l’ultimo appuntamento della coppia non sarebbe stato con un gruppo di amici. Ma non è detto che al ristorante i due siano veramente arrivati. L’assassino potrebbe averli intercettati prima, o all’ultimo momento ci potrebbe essere stato un cambiamento di programma.
Movente del delitto questioni finanziarie legate alla compravendita dell'appartamento delle vittime.
mercoledì 22 aprile 2015
Sì definitivo della Camera al divorzio breve
ROMA, 22 aprile - Sì definitivo dell'Aula della Camera all'introduzione del divorzio breve. Il provvedimento è stato licenziato a Montecitorio con 398 sì, 28 no e sei astenuti. Il gruppo della Lega ha votato contro.
Dopo oltre 40 anni si modifica così la norma che regola il divorzio, prevedendo un tempo di soli sei mesi per dire addio al proprio coniuge; un anno al massimo ma solo se si decide di ricorrere al giudice. Non saranno, dunque, più necessari tre anni per mettere fine al proprio matrimonio.
"E' una norma di civiltà - ha detto la relatrice Alessia Morani -. Sono decenni che il Paese aspetta norme più moderne che accorcino i tempi del divorzio, riducendo peraltro quelle conflittualità di cui sono vittime in primo luogo i figli delle coppie che scelgono di separarsi".
E anche per la vicepresidente della Camera Marina Sereni "finalmente anche nel nostro Paese si introduce il cosiddetto 'divorzio breve'. Non si tratta, come qualcuno ha affermato, di un incentivo a rompere il matrimonio quanto piuttosto di una semplificazione di quel percorso che tra la separazione e il divorzio impedisce a molte coppie separate che hanno avviato altre relazioni di formare nuove famiglie. Una norma di civiltà che riduce gli oneri finanziari e burocratici a carico delle coppie che affrontano separazione e divorzio e presta attenzione ai figli, dando a loro e ai loro genitori certezza e serenità".
Ed ecco cosa prevede il divorzio breve: non saranno più necessari gli attuali tre anni di attesa, innanzitutto, indipendentemente dalla presenza o meno di figli; restano però i due gradi di giudizio (cioè per divorziare è necessario prima separarsi). Il termine decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale.
Novità temporale anche per la divisione dei beni: la comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. L'ordinanza con la quale sempre i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all'ufficiale di stato civile ai fini dell'annotazione dello scioglimento della comunione.
C'è poi l'applicazione immediata: il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso. Dal provvedimento, durante la discussione al Senato, è stata stralciata la norma che prevedeva il divorzio immediato, cioè senza separazione. Una norma che avrebbe "rallentato" il percorso visto che sul tema si sono registrate posizioni politiche contrastanti che avrebbero spaccato la maggioranza.
Dopo oltre 40 anni si modifica così la norma che regola il divorzio, prevedendo un tempo di soli sei mesi per dire addio al proprio coniuge; un anno al massimo ma solo se si decide di ricorrere al giudice. Non saranno, dunque, più necessari tre anni per mettere fine al proprio matrimonio.
"E' una norma di civiltà - ha detto la relatrice Alessia Morani -. Sono decenni che il Paese aspetta norme più moderne che accorcino i tempi del divorzio, riducendo peraltro quelle conflittualità di cui sono vittime in primo luogo i figli delle coppie che scelgono di separarsi".
E anche per la vicepresidente della Camera Marina Sereni "finalmente anche nel nostro Paese si introduce il cosiddetto 'divorzio breve'. Non si tratta, come qualcuno ha affermato, di un incentivo a rompere il matrimonio quanto piuttosto di una semplificazione di quel percorso che tra la separazione e il divorzio impedisce a molte coppie separate che hanno avviato altre relazioni di formare nuove famiglie. Una norma di civiltà che riduce gli oneri finanziari e burocratici a carico delle coppie che affrontano separazione e divorzio e presta attenzione ai figli, dando a loro e ai loro genitori certezza e serenità".
Ed ecco cosa prevede il divorzio breve: non saranno più necessari gli attuali tre anni di attesa, innanzitutto, indipendentemente dalla presenza o meno di figli; restano però i due gradi di giudizio (cioè per divorziare è necessario prima separarsi). Il termine decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al presidente del tribunale.
Novità temporale anche per la divisione dei beni: la comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. L'ordinanza con la quale sempre i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all'ufficiale di stato civile ai fini dell'annotazione dello scioglimento della comunione.
C'è poi l'applicazione immediata: il divorzio breve sarà operativo anche per i procedimenti in corso. Dal provvedimento, durante la discussione al Senato, è stata stralciata la norma che prevedeva il divorzio immediato, cioè senza separazione. Una norma che avrebbe "rallentato" il percorso visto che sul tema si sono registrate posizioni politiche contrastanti che avrebbero spaccato la maggioranza.
TORINO, accoltella il padre diciassettenne che voleva "fare il killer"
TORINO, 22 aprile - Un mese fa era scappato di casa annunciando l'intenzione di "fare il killer". Un 17enne, con problemi di comportamento, ha accoltellato il padre, colpendolo al collo, al torace e all'addome prima di essere bloccato dal fratello e poi fermato dalla polizia. E' accaduto a Torino. L'uomo ferito non è in pericolo di vita. Non sono chiari i motivi che hanno scatenato il raptus del giovane.
LUNEDI' in aula alla Camera la legge elettorale, dopo l'ok della Commissione
ROMA, 22 aprile - La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato la riforma elettorale che da lunedì prossimo sarà all'attenzione dell'Aula.
I gruppi parlamentari rinuncino a chiedere il voto segreto in aula sulla riforma elettorale. E' l'appello fatto dal ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, dopo che la commissione Affari costituzionali ha approvato l'Italicum.
"Non possiamo votare questa legge elettorale. Una legge che Renzi ha cambiato 17 volte". Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso dell'assembla dei deputati di Fi.
Brunetta, chiederemo voto segreto su voto finale - "Sulla riforma della legge elettorale lo strappo lo ha fatto Renzi, deportando dieci suoi parlamentari in commissione Affari Costituzionali. Non si era mai vista una deportazione di questo tipo, tendente evidentemente a condizionare l'azione politica di una parte consistente del suo stesso gruppo parlamentare". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un'intervista a Radio Popolare. "Di fronte a questa deportazione noi abbiamo reagito, assieme a tutte le altre opposizioni, uscendo dalla commissione Affari costituzionali e denunciando così lo strappo costituzionale realizzato da Renzi. In Aula noi ripresenteremo ovviamente tutti i nostri emendamenti, chiederemo su di essi il voto segreto, poi chiederemo il voto segreto sul voto finale. Se Renzi metterà la fiducia peggio per lui, ci saranno delle reazioni, di regolamento e non di regolamento, all'altezza della violenza che il premier sta realizzando sull'intero Parlamento" "Renzi è un dittatorello di provincia, ha rotto il patto del Nazareno, dopo avere utilizzato i voti di Forza Italia per realizzare il suo egemonismo. Ha rotto il patto del Nazareno con l'elezione unilaterale del presidente della Repubblica. Adesso è spudorato a non solo violentare il suo partito, ma a ricostruire la storia come meglio gli aggrada. Non andrà a finire bene. Abbiamo già scritto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Spero che il presidente della Repubblica segua con grande attenzione quello che sta avvenendo non solo alla Camera ma anche al Senato, non solo sulla legge elettorale ma anche sulla riforma costituzionale", ha concluso Brunetta.
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