IL CAIRO, 19 aprile - Militanti dello Stato islamico in Libia hanno decapitato gruppi di prigionieri cristiani etiopi: lo ha mostrato un video postato oggi dagli estremisti. L'attacco allarga il cerchio delle nazioni colpite dalle atrocità del gruppo terroristico.
Il rilascio del video 29 minuti arriva un giorno dopo che il presidente dell'Afghanistan ha accusato gli estremisti di un attacco suicida nel suo paese che ha ucciso almeno 35 persone.
Un altro filmato uscito nel febbraio mostrava i militanti decapitare 21 cristiani egiziani su una spiaggia libica, ciò che aveva immediatamente attirato attacchi aerei egiziani sulle posizioni del gruppo in Libia. Se Etiopia possa rispondere con un’azione militare simile rimane poco chiaro.
Il video inizia con quello che ha definito una storia di relazioni tra cristiani e musulmani, seguita da scene di militanti che distruggono chiese, tombe e icone. Un combattente mascherato brandendo una pistola effettua una lunga dichiarazione, dicendo che i cristiani devono convertirsi all'Islam o pagare una tassa speciale prescritta dal Corano.
Il filmato poi mostra un gruppo di prigionieri, identificati come cristiani etiopi, presumibilmente detenuti da un territorio affiliato allo Stato islamico in Libia orientale, conosciuto come Barqa Province e poi giustiziati su una spiaggia. In Etiopia, il portavoce del governo ha detto di essere in contatto con la sua ambasciata al Cairo per verificare l'autenticità del video. Ha aggiunto di ritenere che gli uccisi probabilmente fossero migranti etiopi che speravano di raggiungere l'Europa. "Se questo è confermato, sarà un avvertimento per le persone che vogliono rischiare e viaggiare verso l’Europa anche se il percorso è pericoloso", ha detto il portavoce, prima che arrivasse la notizia dei 700 annegati nel Canale di Sicilia.
Nessun commento:
Posta un commento