ROMA, 10 aprile - L'ok slitta di qualche ora, ma c'e' la sorpresa: nel Def che doveva essere varato stamane, ma che vedrà invece il via libera stasera dopo le 20, tra le pieghe dei conti pubblici, il governo ha trovato un miliardo e 500 milioni.
La notizia è trapelata stamane da fonti ministeriali, subito seguita dall'indiscrezione per cui Matteo Renzi starebbe ipotizzando di fare ricorso a un decreto per destinare questo bonus al welfare.
L'idea a cui si starebbe lavorando è quella di utilizzare in tempi record l'inaspettato tesoretto per sostenere misure a favore del sociale.
Ma la fretta che il premier ha impresso all'impiego di questo bonus ha insospettito Forza Italia, e in particolare Renato Brunetta, che ha twittato a tambur battente: "Pare che Renzi voglia destinare un bonus di 1,5 mld a welfare. Per decreto. Per comprarsi elezioni regionali come europee con 80 euro?".
Scettico, per usare un eufemismo, anche Beppe Grillo: "Alle balle del governo non ci crede più nessuno: era solo questione di tempo..." ha scritto il leader M5s sul suo blog. "Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre", ha proseguito, citando poi un sondaggio che dà’ conto di una certa incredulità alle promesse di taglio di tasse nel prossimo anno da parte del governo.
Giudizio negativo sul Def anche da parte di Susanna Camusso: "L'impostazione del Def, per le cose che finora si conoscono, non affronta i nodi del Paese, che sono come si crea lavoro e come si investe".
Per la leader Cgil bisogna darsi "l'obiettivo di creare lavoro e di agire sulla creazione del lavoro per creare ricchezza, perché’ altrimenti si continua a indicare una crescita possibile, che pero' non si traduce in una risposta alle persone e ai problemi che ci sono".
In attesa di leggere il testo, le polemiche si sono concentrate sui tempi allungati, facendo parlare M5s di "dilettanti allo sbaraglio". "Siamo tranquilli, sereni e d'accordo" ha pero' stoppato Graziano Delrio, neo ministro delle Infrastrutture.
In attesa di leggere il testo, le polemiche si sono concentrate sui tempi allungati, facendo parlare M5s di "dilettanti allo sbaraglio". "Siamo tranquilli, sereni e d'accordo" ha pero' stoppato Graziano Delrio, neo ministro delle Infrastrutture.
"Tutte le carte, comprese quelle del mio ministero, sono arrivate un po' avanti nel corso delle serata di ieri - ha spiegato per motivare il rinvio di 12 ore - c’è bisogno di dare una ultima occhiata e siccome vogliamo fare tutto per bene ci siamo presi altre dodici ore di tempo”.
Nessun commento:
Posta un commento