ROMA, 21 aprile - "Da anni diciamo che è una priorità cambiare la legge elettorale. Fermarsi oggi significherebbe consegnare l'intera classe politica alla palude e dire che anche noi siamo uguali a tutti quelli che in questi anni si sono fermati prima del traguardo. Ma no, noi non siamo così". Così Matteo Renzi su Facebook: "Avanti, su tutto!", afferma.
Aventino delle opposizioni sull'Italicum. Dopo lo strappo sulle riforme costituzionali alla Camera con i Dem a votarsi da soli la riforma, è di nuovo altissima tensione tra governo e opposizioni.
Dopo la decisione del Pd di sostituire in commissione i 10 componenti 'dissidenti' della minoranza Dem oggi Sel e Forza Italia annunciano che abbandoneranno i lavori. Ieri la stessa scelta del Movimento cinque stelle mentre Scelta Civica resta in commissione a "difendere gli emendamenti" presentati.
Hanno un atteggiamento "strumentale", la replica per il Pd con il vice segretario Lorenzo Guerini. "Sono sorpreso - dice - non ne capisco la ratio. Mi pare che ci sia la volontà di strumentalizzare, di sottrarsi al confronto e di ricavare qualche beneficio politico in questo passaggio". "Oggi FI fa scelte differenti ma non sul merito della legge e si è chiamata fuori scegliendo una deriva polemica non utile a FI stessa".
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