ROMA, 16 aprile - "Whirlpool ha dichiarato 1.350 esuberi, 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca". Lo ha detto Gianluca Ficco della Uilm dopo la presentazione al ministero del piano industriale della società. Prevista anche la chiusura dello stabilimento Indesit di Caserta, dove lavorano circa 800 persone. I sindacati insorgono, temporaneo blocco stradale degli gli operai di Albacina (Ancona) mentre l'azienda chiarisce: "Solo 400 esuberi in più di quelli previsti".
Indesit, prima dell'acquisizione, si era impegnata a non far ricorso a licenziamenti fino a tutto il 2018 e a investire 83 milioni nelle fabbriche italiane.
"La multinazionale americana, nonostante un piano di investimenti di cinquecento milioni in quattro anni e nonostante la prospettiva di un incremento dei volumi produttivi complessivi in Italia, ha dichiarato 1.350 esuberi, annunciato la chiusura dello stabilimento di Caserta, la cessazione di uno dei due stabilimenti di Fabriano (Ancona), quello di Albacina, i cui 600 lavoratori secondo il progetto aziendale dovrebbero essere trasferiti nella vicina fabbrica di Melano, e la dismissione del sito di None (Torino) dove attualmente ci sono 90 addetti fra il magazzino e il centro ricerche", spiega Gianluca Ficco della Uilm nazionale.
"Il piano prevede di converso la crescita di alcune fabbriche, in particolare quella diVarese dove si preannuncia un incremento occupazionale di 280 persone, e quella di Melano, dove sarebbe di nuovo concentrata la produzione dei piani cottura", aggiunge il sindacalista.
"Auspichiamo che il governo sia dalla nostra parte - dichiara il segretario generale della Uilm Campania, Giovanni Sgambati -. Whirlpool si assume la grande responsabilità di chiudere l'ultima realtà che ha nella storia del marchio Indesit . La cosa più grave è che chiude in un territorio già devastato come Caserta e di fatto smentisce quanto detto dall'azienda a febbraio sul mantenimento degli accordi in essere"
Caserta, scatta lo sciopero - Incredulità allo stabilimento Indesit di Carinaro (Caserta) dopo l'annuncio shock della chiusura della fabbrica, giunto ad appena due anni dalla chiusura dell'altro insediamento gemello di Teverola, costato quasi 200 esuberi. I circa 800 dipendenti hanno bloccato la produzione dando vita ad uno sciopero immediato.
Albacina, operai bloccano strada - Proteste anche alla Indesit di Albacina (Ancona). Gli operai hanno bloccato per qualche ora la Strada provinciale 256 Muccese. Al loro fianco il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola.
Spacca: "Piano inaccettabile, governo ha escluso Regioni" - L'esclusione delle Regioni dall'incontro al Mise sul piano Whirlpool-Indesit non è andata giù al governatore delle Marche Gian Mario Spacca, che ha dichiarato: "È singolare che su una vicenda di tale rilevanza il Governo nazionale abbia escluso la partecipazione delle Regioni". "La chiusura dello stabilimento di Albacina non è accettabile" ha aggiunto Spacca, secondo il quale "il piano Whirlpool va cambiato e debbono essere rispettati gli impegni dell'accordo del 2013".
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