martedì 9 ottobre 2012

Il Fondo monetario e il rapporto deficit-Pil: l’Italia seconda solo alla Germania nel 2013


ROMA - Il rapporto tra deficit e Pil in Italia scenderà all'1,8% nel 2013 dal 2,7% del 2012. La previsione e' contenuta nel Fiscal Monitor del Fondo monetario internazionale che ha rivisto in peggio dello 0,3% per enrambi gli anni le stime pubblicate ad aprile a causa dell'acuirsi delle difficolta' economiche. Secondo il Rapporto comunque, tra le grandi economie dell'Eurozona, solo i conti pubblici tedeschi registreranno un risultato migliore di quelli italiani con un indebitamento netto pari allo 0,4% del Pil in entrambi gli anni. Peggio farà invece la Francia con il 4,7% quest'anno e il 3,5% il prossimo.
In sofferenza i conti del Portogallo, con un deficit rispettivamente pari al 5% e al 4,5%. Ancora piu' lunga la strada del risanamento per la Spagna (-7% e -5,7%), la Grecia (-7,5% e -4,7%) e l'Irlanda (-8,3 e -7,5%). L'Italia sarà anche l'unico grande Paese dell'Eurozona a registrare un avanzo strutturale nel 2013. Il surplus, affermano i tecnici del Fondo, risulterà pari allo 0,7%, contro un disavanzo aggiustato per il ciclo dello 0,5% nel 2012.
L'avanzo primario e' stimato pari al 2,6% quest'anno, al 3,6% il prossimo e poi in lenta risalita fino al 5% nel 2017.
Ciò consentirà di invertire la tendenza alla crescita del debito sin dal 2014. Il rapporto con il Pil chiudera' al 126,3% il 2012 e al 127,8% il 2013, per poi riportarsi al 127,3% nel 2014, e scendere al 125,6% nel 2015, al 123,3% nel 2016 e al 120,6% nel 2017. 
Le entrate del Governo risulteranno pari al 48,3% quest'anno, per poi aumentare al 48,8% il prossimo e mantenersi attorno al 49% sino al 2017. Le spese scenderanno invece dal 51% del 2012, al 50,6% nel 2013 fino al 49,7% nel 2017.

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