sabato 27 ottobre 2012

Medico italiano radiato cura giovane ammalato di cancro (in Albania) con il bicarbonato: il paziente muore

Il dottor Tullio Simoncini

TIRANA - E' morto a 27 anni dopo una terapia a base di bicarbonato di sodio per curare un tumore al cervello. E' quanto ha denunciato alla magistratura la famiglia di Luca O., un giovane catanese morto il 18 ottobre scorso in una clinica privata di Tirana dove era ricoverato "per sottoporsi alla terapia indicata dal medico italiano  Tullio Simoncini al di là di ogni medicina tradizionale", spiega il legale della famiglia.  Simoncini, radiato dall'Ordine dei medici in Italia e già in passato al centro di casi di cronaca per le sue terapie alternative, si troverebbe ancora in Albania. 
Simoncini si dice convinto che il cancro sia un fungo, che possa essere trattato con sistemi alternativi rispetto alle terapie tradizionali. Il giovane Luca era stato accompagnato a Tirana dai suoi genitori. In Italia, infatti, la pratica seguita da Simoncini è vietata. 
Ai famigliari era stato detto dallo specialista - si legge nella denuncia depositata sia a Tirana che presso al Procura della Repubblica di Roma - che attraverso la terapia a base di bicarbonato di sodio "le possibilità di sconfiggere il tumore erano del 70% a fronte di un rischio clinico di trombosi e infezione di circa il 2%". Prezzo della prestazione, da corrispondere in contanti - è scritto nella denuncia - "20mila euro". 
Dopo le prime sette fiale di bicarbonato - si legge ancora nella denuncia - Luca comincia a rimettere e ad avvertire forti mal di testa che convincono Simoncini a sospendere la terapia che sarebbe stata ripresa dopo due giorni. Poco dopo l'infusione della restante terapia a base di bicarbonato, il giovane ha accusato gli stessi disturbi, aggravati dall'insorgere di violenti spasmi muscolari. A quel punto un medico albanese decide autonomamente di somministrare una flebo di valium. Le condizioni di Luca, però, precipitano e viene trasferito nel vicino ospedale "Madre Teresa" dove muore dopo pochi minuti.  La vicenda è ora all'esame della Procura di Roma

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