domenica 20 novembre 2011

Berlusconi: governo Monti fino al 2013. Apertura sull'Ici, no alla patrimoniale. "Non mi ricandiderò, e nemmeno Monti"

ROMA - Il governo Monti "è composto da tecnici di elevata competenza. Questo non significa che avranno carta bianca su tutto". Lo afferma, in una lunga intervista al Corriere della Sera, l'ex premier Silvio Berlusconi, nella quale chiarisce che il Pdl dira' no "ad eventuali misure recessive" e appoggera' "tutte le iniziative per promuovere lo sviluppo". 

Quanto alla durata dell'esecutivo guidato da Mario Monti, Berlusconi sottolinea che il governo "deve arrivare al 2013". "I provvedimenti che deve portare in Aula non sono pochi - afferma - e con i tempi e le regole vigenti richiedono un periodo non brevissimo. Cosi' si completano i cinque anni e poi ci si rivolge agli elettori. Certo, se Monti prendera' misure in contrasto con la linea dei partiti che lo sostengono, come per noi la patrimoniale, non potra' andare avanti".

Rispetto alla reintroduzione dell'Ici, l'ex presidente del Consiglio fa sapere che potrebbe accettare la formulazione di una imposta in linea con i parametri europei. 

"Monti ha fatto intendere che portera' la tassazione degli immobili - sottolinea Berlusconi - in linea con la media europea, mentre ora è' al di sotto. E' possibile che questo comporti l'introduzione di un'imposta simile all'Ici, da noi gia' prevista con il federalismo". 

Sul tema della legge elettorale, Berlusconi aggiunge che "c'e' molta ipocrisia" perche' "chi critica il parlamento dei nominati - rileva l'ex premier - finge di non sapere che se si tornasse ai collegi uninominali i candidati sarebbero indicati sempre dai partiti" e poi precisa che nel 2013 non si ricandiderà mentre, sin da ora, lavorerà in Parlamento "per assicurare la governabilita' e le buone leggi" e nel partito "per prepararlo alle prossime elezioni e vincerle". 

Alle prossime consultazioni elettorali il candidato premier del Pdl verra' scelto attraverso le primarie e Berlusconi dice di avere "la ragionevole convinzione che a vincere sara' Angelino Alfano".


Il Pdl manterra' i rapporti con la Lega e tra l'ex premier Silvio Berlusconi e l'ex ministro Giulio Tremonti i rapporti personali sono buoni, mentre, per quanto riguarda Pier Ferdinando Casini, e' possibile che "in un clima politico meno avvelenato" si possa ritrovare lo spazio per "riportare i moderati sotto lo stesso tetto". 

Cosi' Berlusconi nell'intervista descrive i rapporti con i suoi alleati, guardando gia' alle prossime elezioni nel 2013, per le quali ha chiesto ai ministri del governo Monti di non candidarsi. "Abbiamo chiesto a lui e a tutti suoi ministri di impegnarsi pubblicamente - afferma Berlusconi - a non presentarsi come candidati alle prossime elezioni" e il premier incaricato avrebbe accettato dicendo che "e' logico che lui non approfittera' della situazione per candidarsi. Un impegno assunto alla presenza del Capo dello Stato". 

Berlusconi sottolinea che "il governo Monti puo' essere un'opportunita' per realizzare quelle riforme liberali che erano nel nostro programma e non siamo riusciti a portare a termine, per le resistenze che abbiamo incontrato da parte di tutti gli schieramenti". Infine, quanto ai motivi della perdita di credibilità del suo governo, Berlusconi esclude che siano da ricondurre al suo stile di vita e sostiene che gli "hanno rovinato l'immagine con cose non vere".

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