lunedì 28 novembre 2011

Fermati i responsabili dell'uccisione in Burundi di un cooperante italiano e di una suora

Francesco Bazzani e una suora nell'ospedale di Ngozi
KIREMBA (Burundi) - Secondo quanto riferito dall'agenzia Misna, la polizia del Burundi avrebbe fermato i due presunti assassini del cooperante italiano e della suore croata: si tratterebbe di uno studente e di uno sbandato trovati in possesso della refurtiva.

"Francesco Bazzani era stato chiamato nella casa delle suore per riparare un guasto elettrico, ma la linea in realtà era stata interrotta dai rapinatori", ha raccontato Giovanni Gobbi, dell'Associazione cooperazione missionaria (Ascom), impegnata da oltre 30 anni in Burundi, per cui Bazzani da due anni gestiva l`ospedale di Ngozi. "Riaccese le luci e vistisi scoperti, forse anche impauriti, hanno aperto il fuoco contro suor Lukrecija Mamic e poi hanno costretto Francesco e suor Carla Brianza a seguirli sull`automobile in dotazione alla missione - ha continuato Gobbi - non sapevano guidare, quindi avevano bisogno del nostro logista. Si sono allontanati per qualche chilometro, poi hanno fatto scendere gli ostaggi e aperto il fuoco". 
A uccidere Francesco Bazzani, è stato un colpo di fucile al bacino: il proiettile avrebbe provocato un'emorragia risultata fatale al volontario italiano. Lo ha riferito Giovanni Gobbi, secondo il quale serviranno almeno un paio di giorni per il rientro delle salme, sia quella di Bazzani e quella della suora croata

Suor Lukrecija Mamic, l'altra vittima


Verrà rimpatriata in Italia al più presto per essere sottoposta a un intervento chirurgico, Suor Carla Brianza, ferita alle mani ieri sera. Torneranno in Italia anche i medici volontari stranieri che al momento prestano servizio presso il nosocomio per conto dell’Associazione cooperazione missionaria (Ascom), con sede a Legnago, in provincia di Verona.


L’episodio s’inserisce tuttavia in un clima generale molto teso, in cui i toni tra il governo del presidente Pierre Nkurunziza e forze dell’opposizione stanno assumendo contorni sempre più violenti.

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